Michael Jackson dopo queste gravi affermazioni pronunciate, durante una conferenza stampa scrisse la sua condanna a morte, denunciando la cospirazione globale in atto.
1)L’industria della musica e’ in mano a persone che sfruttano i personaggi per veicolare e manipolare le masse
2) Tutta la Stampa manipola le notizie e mente spudoratamente, nascondendo il vero e trasmettendo il falso
3) Le stesse persone che manipolano la stampa hanno manipolato i libri di storia! Cresciamo con una storia ben diversa da quella reale!
4)Tutto quello che accade nel mondo e’ perché’ c’e’ una cospirazione nella struttura del potere globale…
5) E’ importante che la gente inizi a svegliarsi prima che sia troppo tardi…
I risultati di una ricerca della Drexel University di Philadelphia ha appurato che elevali livelli di inquinamento dell'aria favoriscono l'insorgere di gravi patologie neurologiche e cardiologiche.
I ricercatori hanno esaminato i rilevamenti fatti in 1.118 contee di 49 stati degli Stati Uniti e in 120 città di 32 province della Cina.
I dati relativi alla qualità dell'aria presi in esame sono quelli registrati tra il 2010 e il 2013.
Dopo una attenta analisi gli scienziati hanno rilevato un incremento dell’1.19% di persone colpite da ictus. Il valore dell’1.19% è calcolato per ogni incremento pari a 10 microgrammi di PM2.5 per metro cubo di aria.
Nei risultati della ricerca sono inoltre emerse le conseguenze causate dai Cambiamenti Climatici
La qualità dell'aria - spiegano i ricercatori - viene alterata dall'aumento della temperatura atmosferica. Questa alterazione può, di conseguenza, influire sul rischio di ictus.
Il rischio ictus si eleva per le donne e per gli anziani a causa dello smog e del caldo.
L’allarme è stato lanciato oggi da Aisi ed Aise, ovvero i nostri servizi di sicurezza che sparano sui mass media (già controllati a dovere): “rischio molto alto che si fa sempre più concreto”. E non si esclude la possibilità di attentati chimico-batteriologico-radiologico-nucleare. In effetti, basta direzionare quotidianamente lo sguardo al cielo - dal 2002, data di entrata in vigore dell’accordo segreto “USA l’Italia” camuffato da una sperimentazione climatica pseudo-scientifica, siglato il 19 luglio 2001 da Berlusconi e Bush, per rendersi conto che gli attacchi alla vita dell’ignara popolazione e dell’ambiente sono all’ordine del giorno. Altra questione sono le nostre frontiere colabrodo. E’ sufficiente dare un’occhiata ai porti - sovente secondari o se preferite tecnicamente di seconda categoria - per rendersi conto che spesso attraccano navi che non vengono mai controllate, come nel caso documentato di Manfredonia. Ed entra di tutto: dal grano inquinato dai veleni chimici e contaminato dalla radioattività ai rifiuti pericolosi importati dalla Francia, alla droga, alle armi, nonché ad eserciti di clandestini. Ma chi controlla i controllori? Da sempre il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica è composto da onorevoli appositamente incompetenti.
Il quadro ufficiale dei rischi, comunque, è tracciato nella relazione annuale della cosiddetta “intelligence” al Parlamento, presentata oggi a Palazzo Chigi da Gentiloni (quello che di nascosto dall’opinione pubblica in veste di ministro degli esteri ha regalato alla Francia, ben 330 chilometri quadrati del Mar Tirreno italiano, decisione mai ratificata dal parlamento nostrano) e dal direttore del Disp, Alessandro Pansa. Il nodo cruciale, come ha recentemente rilevato il generale dei Carabinieri Mario Mori, in passato a capo del Sismi, è che i nostri servizi di sicurezza non sono indipendenti, ma piuttosto telecomandati dall'estero. La voce Central Intelligence Agency vi dice niente? Una cosa è certa: l'Italia non è sovrana da un bel pezzo.
Ormai lo dicono le analisi, quelle vere che non mettono le stellette, come fa Altroconsumo, ma attribuiscono dei numeri reali ai contaminanti più pericolosi presenti quotidianamente sulle nostre tavole. In tutte le marche sono presenti Don, Glifosate e Cadmio entro i limiti di legge per gli adulti. Almeno due marche di spaghetti superano i limiti di Don per la tutela della salute dei bambini. Confermata attività di miscelazione tra grani esteri e nazionali. Solo il piombo è risultato assente dalle analisi.Dubbi sul marchio di Puglia: garantisce per davvero il 100% dell’ origine del grano?
Se le marche più blasonate e diffuse nel Paese contengono tracce di questi contaminanti, sia pur entro i limiti di legge, vuol dire che ogni italiano ne assume piccole dosi giornaliere attraverso pasta e altri derivati del grano. E non c’è affatto da stare tranquilli specie se si considera l’effetto combinato che queste sostanze potrebbero provocare insieme, anche a bassi dosaggi. Cosa prevede il principio di precauzione? Ci sono prove che l'effetto sinergico di più contaminanti a basse dosi non faccia danni alla salute?
Dal Test GranoSalus, almeno due marche, Divella e La Molisana, superano i limiti che la legge impone per i bambini sul DON. Ma la coopresenza di Don, Glifosate e Cadmio negli spaghetti Barilla, Voiello, De Cecco, Divella, Garofalo, La Molisana, Coop e Granoro 100% Puglia, rivela un’attività di miscelazione tra grani esteri e grani nazionali vietata dai regolamenti comunitari.
I grani duri del Sud non dovrebbero presentare queste sostanze pericolose! Il condizionale è d’obbligo, perché se un marchio come Granoro 100% Puglia presenta tracce di questi contaminanti, beh, c’è qualcosa che non funziona nel disciplinare della Regione Puglia che ha concesso in licenza d’uso il marchio alla ditta Granoro e negli stessi controlli della Regione.
La prassi di miscelare grani contaminati con grani privi di contaminazione al fine di ottenere partite mediamente contaminate (sia pur entro i limiti di legge) è vietata dall’ Europa.
Il Reg 1881/2006 al comma 2 dell’ art 3 prevede che:
“I prodotti alimentari conformi ai tenori massimi di cui all’allegato non possono essere miscelati con prodotti alimentari in cui tali tenori massimi siano superati”.
Tale divieto opera anche nei confronti della detossificazione. Il comma 3 dell’ art 3 recita:
“I prodotti alimentari da sottoporre a cernita o ad altri trattamenti fisici per abbassare il livello di contaminazione non possono essere miscelati con prodotti alimentari destinati al consumo umano diretto, né con prodotti alimentari destinati a essere impiegati come ingredienti alimentari”.
Ecco la prima tabella delle analisi realizzate da GranoSalus presso primari laboratori europei accreditati, che dimostra quanto sia ancora lontana una politica zero residui da parte dell’ industria italiana. Con la raccolta fondi avviata dalla nostra associazione realizzeremo altre analisi su altri contaminanti. Ecco perché è necessario sostenere GranoSalus
Le analisi sono state effettuate sugli spaghetti.
Barilla & Voiello. La pasta Barilla e la pasta Voiello, che sono due paste dello stesso gruppo, presentano, rispettivamente, per ciò che riguarda la micotossina DON 161 ppb (parti per biliardo) e 180 ppb.
Per ciò che riguarda il Glifosate - sempre con riferimento alla Barilla e alla Voiello - presentano, rispettivamente, 0,102 milligrammi per chilogrammo e 0,050 milligrammi per chilogrammo.
Per ciò che riguarda il Cadmio - ancora con riferimento alla Barilla e alla Voiello - presentano 0,032 milligrammi di Cadmio per chilogrammo e 0,036 sempre di questo metallo pesante.
Il piombo, per fortuna, non è presente.
Questo significa che Barilla e Voiello utilizzano grani duri esteri, anche se Voiello dichiara di utilizzare solo grani italiani (varietà Aureo e Svevo).
De Cecco. Gli spaghetti della De Cecco presentano 80 ppb di micotossine DON, 0,052 milligrammi per chilogrammo di glifosate e 0,042 milligrammi per chilogrammo di Cadmio. Anche la De Cecco utilizza grano duro straniero.
Divella. Gli spaghetti Divella presentano 381 ppb di micotossine DON, 0,110 milligrammi per chilogrammo di glifosate e 0,044 milligrammi per chilogrammo di Cadmio. Anche la Divella usa grano duro estero e questi spaghetti sono fuori norma per i bambini.
Garofalo. Gli spaghetti della Garofalo presentano 199 ppb di micotossine DON, 0,062 milligrammi per chilogrammo di glifosate e 0,021 milligrammi per chilogrammo di Cadmio. Anche la Garofalo acquista grano duro estero.
La Molisana. Gli spaghetti de La Molisana presentano 253 ppb di DON, 0,033 milligrammi per chilogrammo di glifosate e 0,035 di Cadmio. Anche la Molisana acquista grano duro estero e si presenta fuori norma per l'alimentazione dei bambini.
Spaghetti a marchio Coop. Questi spaghetti presentano 128 ppb di micotossine DON, 0,013 di glifosate e 0,027 di Cadmio. Stessa musica: anche la catena di distribuzione Coop si fa preparare la pasta fatta con grano duro estero.
Granoro 100% Puglia. Anche questa pasta presenta 99 ppb di micotossine DON, 0,039 di glifosate e 0,018 di Cadmio. Come sopra: anche questa pasta si sospetta sia fatta con l'aggiunta di grano duro estero.
Ma cosa sono questi contaminanti?
Il DON
E’ un composto tossico prodotto da alcuni funghi appartenenti al genere Fusarium. In particolari condizioni ambientali, quando la temperatura e l’umidità sono favorevoli, questo fungo può produrre micotossine. Avviene nel Canada e in tutte quegli areali umidi al di sopra del 45° parallelo, dove non ci sono le condizioni naturali per la coltivazione del grano duro. Infatti, questa micotossina entra nella filiera alimentare attraverso grano contaminato quasi sempre di provenienza estera. La presenza di DON negli alimenti e nei mangimi può essere nociva per la salute umana e degli animali poiché può causare effetti diversi di vario tipo. Secondo lo IARC, il Don è stato catalogato a livello 2B come probabile sostanza cangerogena.
Di solito la pasta realizzata esclusivamente con i grani del Sud è priva di questa micotossina, grazie alle condizioni climatiche seccagne.
Mentre dai dati forniti dalla U.S. Weath Associates oltre il 50% del grano (CWAD Canadese) prodotto nel 2016 ha un livello di DON pari a 4700 ppb e dai dati forniti dal Canadian Grain Commission circa il 73,6% del loro grano (CWAD N° 3) presenta danni da fusarium.
Il Glifosate
E’ uno degli erbicidi disseccanti più diffuso al mondo.
Il glifosato viene ampiamente usato in preraccolta negli USA e Canada nelle coltivazioni di grano duro, per favorirne la maturazione artificiale, con conseguente presenza di residui nel grano raccolto e nelle farine che ne derivano.
La legislazione europea dal mese di agosto 2016 vieta l’uso di glifosato in pre-raccolta per il grano duro, ma dal Test GranoSalus emerge la presenza di Glifosate nella pasta, a dimostrazione che il divieto operante in Italia viene bypassato dai pastifici ricorrendo alla miscelazione con grani contaminati extra-Ue, di cui si celebrano solo gli aspetti reologici (tenori proteici, indice di glutine, indice di giallo,etc).
Di solito la pasta realizzata esclusivamente con i grani del Sud è priva di questo erbicida, grazie alle condizioni climatiche seccagne che fanno maturare naturalmente il nostro grano.
L’Agenzia per la ricerca sul cancro IARC (OMS) di Lione ha classificato il principio attivo come un “probabile cangerogeno per l’uomo”.
Il Cadmio
Il cadmio è un metallo pesante che penetra nell’ambiente sia da fonti naturali, come le emissioni vulcaniche e l’erosione delle rocce, sia dalle attività industriali e agricole. Si trova nell’aria, nel suolo e nell’acqua e, in un secondo tempo, può accumularsi nelle piante e negli animali. Il cadmio è tossico innanzitutto per i reni, ma può causare anche demineralizzazione ossea ed è stato classificato come cancerogeno per gli esseri umani dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro[1]. Gli alimenti rappresentano la principale fonte di esposizione al cadmio per la popolazione di non fumatori. Cereali e prodotti a base di cereali, verdure, noci e legumi, radici amidacee e patate, come pure carne e prodotti a base di carne sono quelli che contribuiscono maggiormente all’esposizione umana. Alti livelli sono stati riscontrati anche in altri alimenti (ad es. alghe, pesci e frutti di mare, integratori alimentari, funghi e cioccolato), ma siccome essi vengono consumati in minor quantità, non vengono considerati fonti importanti di esposizione.
Il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha ridotto la dose settimanale ammissibile (TWI)[2] per il cadmio a 2,5 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo (µg/kg pc), basandosi sull’analisi di nuovi dati. Il TWI è la dose alla quale non sono previsti effetti avversi.
Da dove arriva il grano contaminato?
Il Canada, grazie al Canada Grain Act (CGA) e alla Canadian Grain Commission (CGC), che riporta direttamente al Ministero dell’ Agricoltura, ha sviluppato una legislazione e una politica strutturale per coltivare ed esportare grano duro ed altri cereali, gestendo così l’offerta a livello mondiale. Il Canada consapevole delle probabili difficoltà, in termini qualitativi-sanitari, ha investito sia in logistica che in altri servizi aggiuntivi per supportare quello che possiamo definire un vero e proprio sistema commerciale, liberalizzato in parte solo da pochi anni, e teso ad esportare nel mondo cereali con seri problemi per la salute pubblica. La Commissione stabilisce qualità e standard del grano; regola la manipolazione, il trasporto e lo stoccaggio di grano in Canada; fornisce servizi di protezione al produttore e intraprende iniziative di ricerca sul grano e sui prodotti derivati.
Del resto sono gli stessi dati doganali a confermare che da questo Paese arriva sui nostri porti solo grano scadente come vi abbiamo spiegato in questo articolo qui.
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[1] IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), 1993. Berillio, cadmio, mercurio ed esposizioni nell’industria vetraria. Monografie IARC sulla valutazione del rischio carcinogenico delle sostanze chimiche per l’uomo, vol. 58. Lione, Francia, pag 444.
Roma, 22 feb. (fonte: Askanews) – Un misterioso aumento della radioattività è stato segnalato a gennaio in vaste aree dell’Europa senza motivo apparente. Piccole quantità di Iodio 131, materiale radioattivo di fabbricazione umana, sono state rilevate in tutto il Continente, a partire dal Nord della Norvegia, poi sempre più a Sud. Nonostante l’aumento della radioattività sia stato rilevato a gennaio, le autorità di vari Paesi, per prima la Francia, lo hanno reso noto solo qualche giorno fa, forse perchè l’origine e le modalità di diffusione del materiale non sono state ancora chiarite.
Le caratteristiche dello iodio 131 contribuiscono a infittire il mistero: si trova solitamente in associazione con altri elementi radioattivi, ma non questa volta. Ha una emivita, cioè il tempo in cui metà dei suoi atomi decadono, di soli otto giorni, eppure è stato rilevato in quantità significative, quindi con tutta probabilità è stato rilasciato di recente. Gli Usa hanno inviato sull’Europa aeroplani “sniffer”, in grado di rilevare e isolare la sostanza, senza risultati apprezzabili.
Secondo il sito Independent Barents Observer l’aumento della radioattività è stato rilevato per la prima volta a metà gennaio nei filtri dell’aria della stazione norvegese di Svanhovd, a poche centinaia di metri dal confine russo sulla penisola di Kola. Poi lo stesso isotopo è stato rilevato a Rovaniemi, nella Lapponia finlandese, quindi nelle due settimane successive in Polonia, Repubblica ceca, Germania, Francia e Spagna. A dare la notizia la Francia: “il rapporto preliminare afferma che è stato rilevato nella seconda settimana di gennaio nel nord della Norvegia” ha scritto l’Institute de Radioprotection et de Süreté Nucléaire (IRSN) francese in un comunicato, precisando che le quantità rilevate non rappresentano un rischio per la salute. La responsabile delle emergenze dell’Autorità di protezione nucleare norvegese Astrid Liland ha detto al Barents Observer che i livelli di radioattività misurati non sono preoccupanti e che per questo Oslo ha deciso di non darne notizia.
Le ipotesi sull’origine sono varie: potrebbe essere stato prodotto da un incidente di un reattore nucleare, ma è un isotopo che ha anche usi medici ed è prodotto su larga scala dall’industria farmaceutica in molti Paesi. Le installazioni nucleari nel Nord Est europeo, dove è stato rilevato, comprendono centrali nucleari in Finlandia, Svezia e Russia, oltra ai sottomarini nucleari russi che stazionano nella penisola di Kola e nel Mar Bianco.
Tra le teorie che circolano sulla origine, quella di un test nucleare segreto effettuato dalla Russia. In effetti lo Iodio 131 è spesso associato alle bombe nucleari ed è stato rilevato in tutto il mondo dopo vari test atomici, oltre che dopo gli incidenti nucleari di Chernobyl e Fukushima. Ma viene utilizzato anche per la cura di alcuni cancri: il fatto che sia stato trovato da solo rende più plausibile l’ipotesi che la fuga radioattiva provenga da un impianto farmaceutico che non l’ha notificata alle autorità.
Questo documentario ricostruisce una pagina della medicina molto buia.
Le frodi da parte delle aziende farmaceutiche, purtroppo, sono all’ordine del giorno. Il Dr. Wakefield, regista della pellicola, non ha mai rinnegato l’importanza vaccinale, non ha mai incitato a non vaccinarsi.
Perfino sul paper pubblicato e poi ritirato dal Lancet, emergeva chiaramente questa conclusione.
“Non abbiamo vere prove che MPR ed Autismo siano correlati, però servono ulteriori studi. Semplicemente, torniamo alle dosi singole”, recitava il suo paper.
Un calvario degno della Santa Inquisizione, che fra indignazioni dei media e colpi bassi si è concluso con la radiazione del Dr. Wakefield. Un suo collega, ricorso in appello, è stato assolto dalle accuse e riabilitato alla professione medica. Le accuse di questo ricercatore coincidevano per il 90% con quelle rivolte a Wakefield.
E’ grazie ai whistleblowers che il vaso di Pandora viene aperto in queste situazioni: qui, è merito del Dr. Bill Thompson, senior member del CDC. Thompson ha le prove che i risultati di uno studio pubblicato su“Pediatrics”, che smentiva la correlazione Autismo/MPR, sono stati falsificati. Le prove sono state fornite al Congresso USA, discusse in diverse audizioni che sono riportate anche nel film-documentario VAXXED, ma non si riesce ancora a pervenire ad una decisione politica al riguardo.
Fa davvero così male scoprire che un vaccino aumenta in maniera significativa il rischio di contrarre malattie dello spettro autistico? Sono dati importanti, che la Scienza deve analizzare per arrivare poi ad una conclusione. A discapito degli interessi, non delle persone. Non si può scherzare sui vaccini, che, fra l’altro, non passano dalla stessa sperimentazione e valutazione clinica degli altri farmaci. Non sono mai sperimentati in doppio cieco: ad esempio, vaccinati contro non-vaccinati.
Se poi, a maggior ragione, esistono diversi studi che sottolineano una possibile correlazione fra questi due mondi, perchè censurare? Vogliamo arrivare al pensiero unico? Eccone alcuni esempi.
Uno studio canadese del 2002 pubblicato sul “Journal of Biomedical Science”:
“Pensiamo che una alterata e inappropriata risposta immunitaria al MPR, soprattutto alla componente del morbillo, sia legata alla patogenesi dell’autismo”. [1]
Secondo uno studio del 2010, sul “Journal of Toxicology”:
“Vi è un rischio 3 volte maggiore di contrarre patologie dello spettro autistico dopo aver vaccinato per l’epatite B, rispetto a chi nello stesso periodo non si è vaccinato”. [2] Oppure, che questo vaccino porti ad apoptosi le cellule epatiche.[3]
Sempre sulla stessa rivista, nel 2011:
“E’ possibile che l’aumento misterioso dei casi di autismo dagli anni 90 sia dovuto alla sequela di vaccinazioni. Tanto più alta la proporzione di bambini che si vaccina entro i 2 anni, tanto più correlata è la presenza di soggetti autistici”. [4]
Uno studio pubblicato negli “Annals of Clinical Psychiatry” suggerisce che l’autismo è probabilmente
“…Innescato da un virus, e che il virus del morbillo (MV e/o vaccino MMR) potrebbe essere un ottimo candidato”.
Esso supporta l’ipotesi che una risposta autoimmune scaturita da un virus possa giocare un ruolo causale nell’autismo. [5]
Uno studio pubblicato sull’ "American Journal of Clinical Nutrition" ha determinato che una maggiore vulnerabilità allo stress ossidativo e diminuita capacità di metilazione
“….possono contribuire allo sviluppo e la manifestazione clinica di autismo”.
E’ ben noto che le infezioni virali causano un aumento dello stress ossidativo. La ricerca suggerisce che i metalli pesanti, compresi quelli che si trovano in molti vaccini sono direttamente coinvolti nell’aumento dello stress ossidativo. [6]
Uno studio pubblicato nel “Journal of Child Neurology” ha esaminato la questione riguardo a ciò che sta portando all’apparente aumento dell’autismo. I ricercatori hanno dichiarato che
“….Se non vi è alcun legame tra autismo e mercurio, è chiaro che i primi rapporti sulla questione non stanno falsamente affermando che non esiste alcun collegamento.” I ricercatori hanno determinato che “…Esiste una relazione significativa tra i livelli di mercurio nel sangue e la diagnosi di disturbi dello spettro autistico”. [7]
Uno studio condotto dal Dipartimento di Pediatria presso l’Università dell’Arkansas ha stabilito che la citotossicità indotta dal Thymerosal è stata associata con l’esaurimento del glutatione intracellulare (GSH) in entrambe le linee cellulari. Lo studio evidenzia come molti vaccini sono risultati neurotossici, in particolare per lo sviluppo del cervello. L’esaurimento del GSH è comunemente associato all’autismo. [8]
Sebbene il Thymerosal sia stato rimosso dalla maggior parte dei vaccini per bambini, è ancora presente nei vaccini influenzali e somministrato alle donne in gravidanza, agli anziani e ai bambini nei Paesi in via di sviluppo. Uno studio pubblicato sull’International “Journal of Toxicology” ha stabilito che
“…Alla luce della plausibilità biologica del ruolo del mercurio nei disturbi dello sviluppo neurologico, il presente studio fornisce ulteriori indicazioni circa un possibile meccanismo attraverso il quale le esposizioni al mercurio precoce potrebbero aumentare il rischio di autismo”. [9]
Uno studio pubblicato dalla “US National Library of Medicine” condotto dall’University of Texas Health Science Centre sospetta che
“…Persistenti esposizioni a basso dosaggio a vari agenti tossici ambientali, tra cui il mercurio, che si verificano durante le aree circoscritte critiche dello sviluppo neurale nei bambini geneticamente predisposti, possano aumentare il rischio di disturbi dello sviluppo come l’autismo”. [10]
Uno studio pubblicato sul “Biologia e Tossicologia Cellulare” dalla Kinki University in Osaka, Giappone, ha stabilito che, in combinazione con la patologia cerebrale osservata in pazienti con diagnosi di autismo,
“…Lo studio condotto contribuisca a sostenere l’eventuale plausibilità biologica di come l’esposizione a basse dosi al mercurio da parte dei vaccini contenenti Thymerosal possa essere associata con l’autismo”. [11]
Potremmo continuare, ma credo siano sufficienti questi studi citati. Non stiamo spingendo al fenomeno dell’anti-vaccinismo.
Nessun integralismo: non si vuole essere radicali. Semplicemente, è necessaria maggiore trasparenza e maggiore obiettività. Tutti vogliamo vivere una vita serena e ce lo auguriamo per i nostri figli. Sapere che qualcosa, anche se non nel 100% dei casi, rischia di portare tuo figlio a diventare autistico, non deve essere motivo di paura.
D’altronde tutti i farmaci hanno effetti collaterali e avversi. La paura sopravviene quando avvengono censure di stato e l’ultimo episodio avvenuto qui in Italia, in Senato, dove la proiezione di questo film-inchiesta è stata censurata all’ultimo momento dal presidente Grasso, pochi giorni or sono. Inammissibile.
La paura insorge quando è evidente che non si ha voglia di investigare sulla questione, quando nel momento in cui se ne comincia a parlare si viene tagliati e bloccati. Abbiamo visto sfilare un numero più che sufficiente di comitati, di medici, di associazioni pro-vaccino che smentiscono con forza, direi che la loro voce si è già fatta sentire.
Ora è tempo di ascoltare anche l’altra campana, sulla base di dati CERTI, purtroppo occultati per 11 anni dalla CDC, la massima autorità in tema di farmaci statunitense. Questa è una situazione seria, è un momento delicato. Non è proprio il tempo di farsi prendere dalla rabbia. Gli errori si commettono e purtroppo tanti bambini ne hanno subite le conseguenze. Gravi, drammatiche, irreversibili. Un danno enorme per loro e anche per le loro famiglie. Un danno che si può e si DEVE evitare. Non deve accadere ancora. Adesso è il tempo di svegliarsi, di capire come comportarsi per avere un presente ed un futuro migliore.
Dicono sempre che non è la realtà che prende spunto dai film ma che sono i film che vengono fatti in modo tale da raccontare alla massa una tecnologia in possesso ma non ancora ufficializzata. Questa tecnologia pensate e’ gia’in uso tra le truppe di soldati americani ed e’ stata ampiamente utilizzata durante la guerra in Afganistan.Alcuni filmati stanno girando in rete da alcuni anni e mostrano come questa tecnologia sia di fatto gia’ una realta’. Queto video risalirebbe agli anni 90′ e’ sarebbe stato trafugato durante un attacco informatico da parte di un gruppo anonimo,il video continua con i filmati ripresi dai carri armati americani in zone di guerra che mostrano soldati seminvisibili in operazioni militari.
A causa della crisi, in molti si rivolgono ai discount, ma vi siete mai chiesti perché questi prodotti costano poco e soprattutto da dove vengono? Leggendo l’elenco che vi abbiamo preparato, rimarrete davvero stupiti!
Prima Colazione:
Caffè
Miscela di caffè macinato per macchina espresso
Caffè Bellarom “Crema” – 250gr – prodotto da Jacobs Kaffee (gruppo Kraft)
Cereali
Master Crumble – Musli croccante con pezzetti di cioccolata e nocciole – Prodotto in Belgio
Choco Rice – Riso soffiato ricoperto con cioccolato – Prodotto in Germania
Biscotti
I biscotti Realforno Lidl sono prodotti da Balocco nello stabilimento di Fossano (CN)
I biscotti Realforno Fior di cioccolato sono i Gocciolotti della Balocco
I biscotti Novellini del marchio Realforno sono prodotti da Balocco nello stabilimento di Fossano (CN)
Il riso Robigna (sacchetto da 2 kg) é prodotto da Scotti
Pasta
La pasta marchio Italiamo trafilata al bronzo è prodotta da Pastificio Liguori Via dei Pastai 50 Gragnano (NA)
La pasta a marchio Combino è attualmente prodotta da Pasta Zara S.p.A. negli stabilimenti di Riese Pio X (TV) o Muggia (TS) o Rovato (BS)
La pasta fresca Nonna Mia é prodotta da Armando De Angelis Via Olanda, 2 – 37069 VILLAFRANCA (Verona)
La pasta secca a marchio De Luxe è prodotta da Pastificio Taralloro, Sammichele di Bari
La pasta di semola di grano duro Deluxe (Linguine, Tagliolini, …) e’ prodotta da Pastificio Artigianale Valle Scrivia- Montoggio(Ge)
Gnocchi e tortellini
Gnocchi di Patate “Taverna Giuseppe” – Produttore: Grandi Pastai Italiani – Via S.Orsola, 2/A – 42015 – Correggio (RE)
Tortellini Danieli – Produttore: Malgara Chiari & Forti (ex PAF) – Stabilimento in località Campagnole di Borghetto – Avio (TN)
Tortelloni al Prosciutto “Taverna Giuseppe” – 1000gr – Produttore: Raviolificio Bertani – Strada Provinciale, 56 Km 8,815 – Sesto ed Uniti (CR)
Olio aceto e condimenti:
Maionese in tubo 150 ml Vita D’or prodotta da RIGHETTI ALIMENTARI che produce la Maionese TUSCE’-PRIMALBA, Via Maestri del lavoro, 21
37059 Zevio – VR
Primadonna= Bertolli/Carapelli
Olio extravergine di oliva Italiamo 100% italiano imbottigliato FI004 Fiorentini Firenze S.p.A. Tavernelle Val di Pesa (FI)
Aceto
Aceto di Vino Bianco Winarom – 1lt – Produttore: Acetificio Mengazzoli – Levata di Curtatone (MN)
Aceto di Mele Winarom – 0.5lt – Produttore: Acetificio Galletti – San Daniele Po (CR)
Aceto Balsamico di Modena “Aceto Balsamico del Duca” – 250ml – Produttore: Grosoli – Spilamberto (MO)
Condimenti
Cipolle borretane sott’olio, marca Baresa. Prodotte in via c. Battisti 1059, Monsummano Terme (Pistoia). Corrisponde allo stabilimento dei Fratelli Polli
Pesto alla genovese marca Baresa, prodotte a Monsummano Terme da Fratelli Polli
Crema di zucca marca DeLuxe. Prodotte in Vicolo F. Baracca 1, San Martino di Lupari (PD). Corrisponde allo stabilimento Simens.
Patè di olive taggiasche marca DeLuxe. Prodotte in Via Molini 1, Diano San Pietro (IM). Corrisponde allo stabilimento Frantoio Venturino.
Battuto di olive leccino marca DeLuxe. Prodotte in C.da Saude, Reino (BN). Corrisponde allo stabilimento La Reinese s.r.l.
Salsa di pomodoro polpa fine,”ITALIAMO”,prodotto da Industrie Alimentari S.R.L nello stabilimento Incoronata zona ASI Foggia, corrisponde a Conserve alimentari Futuragri
Pomodorini secchi “ITALIAMO”, prodotti da Noberasco.
Sugo alla calabrese “ITALIAMO” prodotto da Althea S.p.A stabilimento di Parma o di Acerra
Sale
Il sale fino/grosso Chante Sel è prodotto in Italia da ATISALE S.p.A. Margherita di Savoia (FG)
I crackers Certossa della Lidl sono prodotti dalla Crich di Zenson di Piave
La Piadina fresca Italiamo è prodotta da ARTIGIANPIADA Via G. Pascoli, 20-20/A – 47853 – Cerasolo Ausa (RN) ITALY ARTIGIANPIADA
La “Piada Sfogliata Classica” è prodotta da Commerciale Europa S.r.l., via del Mercato, 67 – Modena nello stabilimento di via Massarenti 35-37 – Modena
Le Schiacciatine Certossa sono prodotte da Bottoli – Via Siena 18 Mantova
I Tarallucci Deluxe sono prodotti da Cara Nonna – Via L. Cannelonga Zona PIP, 71016 San Severo (FG)
Carni e affettati:
Parte dei Wurstel Lidl sono prodotti da Beretta (Wuber)?
Parte dei Wurstel Lidl (250g pollo e tacchino) sono prodotti dalla Tre Valli
Quasi tutti gli affettati DAL SALUMIERE (a fette, in vaschetta) sono prodotti da Grandi Salumifici Italiani (Casa Modena)
La bresaola Fresca Fetta Lidl è prodotta da Beretta
Gli yogurt Latteria Magro e Intero da 150 gr sono prodotti da Latte Montagna Alto Adige (Mila) Via Innsbruck 43, 39100 Bolzano
Il latte ad alta digeribilità Latteria è prodotto da Mila
Il mascarpone della Merivo è prodotto dalla Sterilgarda
Lo yogurt Italiamo è prodotto da Latt. Soc. Merano, stabilimento di Via della Cava,5 Merano (BZ), azienda che produce anche i prodotti caseari della marca omonima (Merano)
Lo stracchino allo Yogurt “Merivio” – Produttore: Vanchiaredo SpA – Via Ippolito Nievo, 31 – 33079 – Ramuscello di Sesto al Reghena (PN) (azienda friulana che certifica i suoi prodotti come regionali)
Il Taleggio DOP Merivio è prodotto da Arrigoni, Pagazzano Bergamo, che certifica che i suoi formaggi sono prodotti con latte locale.
La Crescenza Merivio – Produttore: Venchiaredo SpA – Via Ippolito Nievo, 31 – 33079 – Ramuscello di Sesto al Reghena (PN) (Il latte è friulano da filiera controllata)
Il Tomino Piemontese a marchio Primo Prato è prodotto dal caseificio Pugliese Conrado di Lauriano (TO)