L'aceto di mele è un antico rimedio naturale, apprezzato per le sue numerose proprietà benefiche. Ottenuto dalla fermentazione del succo di mele, è ricco di minerali come fosforo, zolfo, ferro, magnesio, calcio e potassio, oltre a contenere pectina e fibre che favoriscono la salute dell'organismo.
di Salvatore Calleri (NatMed)
Benefici per il Fegato
L'aceto di mele è noto per le sue proprietà depurative, aiutando a eliminare le tossine accumulate nel fegato.
Questo processo di detossificazione è fondamentale per mantenere il fegato in salute e prevenire condizioni come il fegato grasso.
Salute dell'Intestino
Grazie alla presenza di batteri benefici, l'aceto di mele agisce come un prebiotico naturale, favorendo l'equilibrio della microflora intestinale. Questo contribuisce a migliorare la digestione, alleviare infiammazioni e contrastare disturbi come il gonfiore addominale.
Rafforzamento del Sistema Immunitario
Il contenuto di minerali e vitamine nell'aceto di mele, in particolare il calcio e il potassio, aiuta a rafforzare il cuore e le difese immunitarie del corpo, rendendolo più resistente alle infezioni.
Come Assumere l'Aceto di Mele
Per beneficiare al meglio delle proprietà dell'aceto di mele, si consiglia di diluire 1-2 cucchiai in un bicchiere d'acqua e consumarlo una o due volte al giorno, preferibilmente ai pasti. È importante non eccedere nelle dosi per evitare possibili effetti collaterali come l'erosione dello smalto dei denti o irritazioni gastrointestinali.
Considerazioni Finali
L'aceto di mele è un alleato prezioso per la salute del fegato, dell'intestino e del sistema immunitario. Tuttavia, è fondamentale utilizzarlo con moderazione e integrarlo in un regime alimentare equilibrato. Prima di iniziare qualsiasi nuovo integratore o rimedio naturale, è consigliabile consultare un professionista sanitario per assicurarsi che sia adatto alle proprie esigenze.
Per approfondire ulteriormente i benefici dell'aceto di mele, puoi guardare il seguente video:
Viviamo in un mondo sempre più connesso, ma spesso ciò significa essere lontani dalla cosa più importante: la natura.
La frenesia quotidiana, gli schermi che ci circondano e il rumore costante possono soffocare il nostro spirito e il nostro corpo.
Di Salvatore Calleri
Ma c'è una pratica semplice e straordinariamente potente che può riportarci all'essenza: il forest bathing, o "bagno di foresta".
Cos'è il Forest Bathing?
Il forest bathing, noto anche come "Shinrin-Yoku" in Giappone, non è un esercizio fisico o una semplice passeggiata nei boschi. È un'arte, un rituale che coinvolge tutti i sensi per connettersi profondamente con l'ambiente naturale. La pratica è nata in Giappone negli anni '80 ed è oggi riconosciuta a livello mondiale per i suoi benefici straordinari sulla salute fisica, mentale e spirituale.
I Benefici del Forest Bathing
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che immergersi nella natura ha effetti sorprendenti sul nostro benessere. Ecco alcuni dei benefici più significativi:
Riduzione dello stress: Il forest bathing abbassa i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, favorendo uno stato di calma e rilassamento.
Miglioramento del sistema immunitario: Gli alberi rilasciano sostanze chiamate fitoncidi, che stimolano la produzione di cellule killer naturali nel nostro corpo, rafforzando le difese immunitarie.
Rigenerazione mentale: Una passeggiata consapevole tra gli alberi può ridurre l'ansia, migliorare la concentrazione e alleviare i sintomi della depressione.
Connessione spirituale: Il contatto con la natura ci aiuta a sentirci parte di un tutto più grande, risvegliando la nostra essenza interiore.
Come Praticare il Forest Bathing
Non è necessario essere esperti per iniziare. Basta seguire alcuni semplici passi:
Scegli un luogo naturale: Una foresta, un parco o anche un giardino con molti alberi può essere ideale. L'importante è che sia un luogo tranquillo e lontano dal caos cittadino.
Disconnettiti dalla tecnologia: Lascia lo smartphone in tasca o spegnilo. Questo è il momento per riconnetterti con la natura, senza distrazioni.
Vai piano: Cammina lentamente, senza una meta precisa. Lascia che siano i tuoi sensi a guidarti.
Usa i sensi:
Vista: Ammira le sfumature di verde, la luce che filtra tra gli alberi, i dettagli delle foglie.
Udito: Ascolta il cinguettio degli uccelli, il fruscio delle foglie e il suono del vento.
Tatto: Tocca la corteccia degli alberi, accarezza le foglie o immergi le mani nell’acqua di un ruscello.
Olfatto: Respira profondamente e lasciati avvolgere dai profumi della natura.
Gusto: Se possibile, assaggia frutti selvatici commestibili o semplicemente goditi l’aria fresca.
Prenditi il tuo tempo: Non avere fretta. Dedica almeno un’ora, meglio se due, per immergerti completamente nell’esperienza.
Un Rituale di Guarigione
Il forest bathing non è solo un’attività, ma un rituale per riscoprire la bellezza della vita. Può diventare una pratica regolare, un momento di pausa dalla routine per rigenerare corpo e mente. Ogni volta che ti senti sopraffatto dallo stress o disconnesso da te stesso, ricordati che la natura è sempre lì, pronta ad accoglierti.
Porta la Natura a Casa Tua
Se non hai la possibilità di immergerti in una foresta, puoi comunque portare i benefici del forest bathing nella tua vita quotidiana:
Decora la tua casa con piante e fiori.
Usa oli essenziali di legno di cedro, pino o cipresso per ricreare l’atmosfera della foresta.
Ascolta suoni naturali, come il canto degli uccelli o il rumore della pioggia.
Conclusione
Il forest bathing è un dono che la natura ci offre per rigenerarci e ritrovare il nostro equilibrio interiore. È un invito a rallentare, a respirare e a vivere il momento presente. La prossima volta che senti il bisogno di una pausa, ricorda: il rimedio più potente è proprio lì, tra le braccia accoglienti della natura.
Viviamo in un mondo iperconnesso, dove la tecnologia è parte integrante di ogni momento della giornata. Tuttavia, spesso dimentichiamo l’impatto che smartphone, computer e social media possono avere sulla nostra salute mentale e fisica.
Una disintossicazione digitale può essere una soluzione per ritrovare il benessere, l’equilibrio e la serenità.
Di Salvatore Calleri (NatMed)
1. Riduzione dello Stress e dell’Ansia
Notifiche incessanti, email da controllare e un costante bombardamento di informazioni possono sopraffare la mente. Spegnere il telefono e prendersi una pausa consapevole ti aiuta a liberarti dalla pressione e a ritrovare un senso di calma interiore. Senza il bisogno di rispondere immediatamente a ogni messaggio, scoprirai una nuova leggerezza mentale.
2. Miglioramento del Sonno
Molti studi dimostrano che l'uso di dispositivi elettronici prima di dormire compromette la qualità del riposo. Questo avviene perché la luce blu degli schermi interferisce con la produzione della melatonina, l'ormone del sonno. Limitando l'uso della tecnologia nelle ore serali, puoi favorire un sonno più rigenerante e svegliarti con maggiore energia.
3. Maggiore Concentrazione e Produttività
Quante volte una notifica ti ha distratto da un’attività importante? Il multitasking digitale riduce l’efficienza e aumenta la fatica mentale. Con un digital detox, puoi eliminare le distrazioni e focalizzarti su ciò che conta davvero, migliorando la tua produttività.
4. Relazioni Più Vere
Siamo spesso presenti fisicamente ma distanti mentalmente a causa dei dispositivi elettronici. Disconnettersi dalla tecnologia ti permette di dedicare più tempo e attenzione alle persone intorno a te. Puoi conversare senza interruzioni, ridere insieme e condividere momenti autentici, rafforzando le tue relazioni.
5. Scoperta di Hobby e Passioni Dimenticate
Lontano dagli schermi, riscoprirai il piacere di dedicarti a hobby creativi come la lettura, il disegno, la cucina o lo sport. Queste attività non solo arricchiscono la tua vita, ma stimolano anche la tua mente e migliorano il tuo umore.
Come Iniziare un Digital Detox
Stabilisci limiti di tempo: Dedica orari specifici alla tecnologia e mantieni la disciplina.
Crea spazi senza tecnologia: Bandisci i dispositivi da ambienti come la camera da letto o il tavolo da pranzo.
Ritrova il contatto con la natura: Passa del tempo all’aperto per ridurre lo stress e migliorare l'umore.
Utilizza la tecnologia in modo consapevole: App come "Forest" o "Digital Wellbeing" possono aiutarti a monitorare il tempo trascorso online e a trovare un equilibrio sano.
In conclusione
Una disintossicazione digitale può ridurre lo stress, migliorare il sonno, aumentare la produttività e arricchire la tua vita. Non si tratta di abbandonare completamente la tecnologia, ma di usarla in modo più consapevole. Comincia oggi stesso con piccoli passi: spegni il telefono, leggi un libro, ascolta il silenzio. La tua mente e il tuo corpo ti ringrazieranno. 🌿
Nutrizione Funzionale di Dr. Frank Casillo è un libro che ridefinisce il rapporto tra alimentazione e benessere.
Grazie a un approccio scientifico e personalizzato, l’autore spiega come il cibo possa migliorare salute fisica, mentale e longevità.
Di Salvatore Calleri (NatMed)
I Punti Chiave del Libro
1. Il Potere della Massa Magra
La massa muscolare non è solo estetica: sostiene il metabolismo, contrasta l’infiammazione e riduce il rischio di malattie croniche. Casillo illustra come costruirla attraverso una dieta equilibrata e l'esercizio fisico.
2. Verità e Miti sulla Nutrizione
Con precisione scientifica, l’autore smonta false credenze popolari, dimostrando che carboidrati, grassi sani e proteine, se scelti con criterio, sono essenziali per un organismo sano.
3. La Dieta Personalizzata
Ogni individuo è unico, e così deve essere la sua alimentazione. Il libro insegna come creare un piano nutrizionale che rispetti le esigenze fisiche e gli obiettivi personali.
4. Salute Mentale e Alimentazione
Un capitolo innovativo del libro collega cibo e benessere psicologico, dimostrando che una dieta adeguata può migliorare l’umore, la memoria e ridurre lo stress.
Perché Leggerlo?
Questo libro è una guida pratica per chi vuole trasformare il cibo in un alleato della salute. Completo di strategie personalizzate, schemi alimentari e consigli pratici, è perfetto sia per professionisti del settore che per chi desidera iniziare un percorso di benessere consapevole.
Conclusione
Nutrizione Funzionale non è solo un manuale di alimentazione, ma un vero e proprio strumento per vivere meglio. Con uno stile chiaro e motivante, il Dr. Casillo offre una mappa per una vita più sana e lunga, basata su scienza ed esperienza.
Se vuoi iniziare il tuo viaggio verso il benessere, questo libro è un must!
Cattive abitudini alimentari possono aumentare il rischio di varie malattie, compreso il cancro. (CancerCare.hk)
Il cancro è uno dei principali problemi di salute nel mondo, e molte ricerche dimostrano che una dieta equilibrata può avere un ruolo importante nella sua prevenzione.
Infatti, studi del National Cancer Institute degli Stati Uniti indicano che il 45% dei tumori è legato alla dieta. Ecco una guida ai 10 alimenti più potenti che, integrati nella tua alimentazione, possono aiutarti a mantenere uno stile di vita sano e combattere i radicali liberi che contribuiscono al cancro.
Di Salvatore Calleri (NatMed)
I 10 migliori alimenticontro il cancro: scopri come pomodori, mirtilli, mele e altri superfood possono aiutarti a rafforzare le difese naturali del corpo.
I pomodori sono ricchi di licopene, che aiuta a prevenire tumori come il cancro alla prostata, il cancro ai polmoni e il cancro dell’endometrio.
1. Pomodoro
Nutriente chiave: Licopene
Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: prostata, polmoni, endometrio, vie respiratorie e tratto digestivo
Il licopene, potente antiossidante, ha dimostrato di ridurre la proliferazione delle cellule tumorali. Per ottenere il massimo dei benefici, cuocere i pomodori con un po’ d’olio e aceto: così il licopene è sette volte più disponibile rispetto ai pomodori crudi in insalata.
2. Mirtillo rosso
Nutrienti chiave: Acido tannico, proantocianidine
Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: gastrico e seno
Il mirtillo rosso può inibire l'attaccamento dell’Helicobacter pylori, che è un noto cancerogeno. Si consiglia di consumare il succo di mirtillo o mirtilli essiccati senza additivi chimici per ottenere il massimo dei benefici.
Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: colon-retto, orofaringe, laringe, polmoni
Grazie alla pectina, le mele supportano la flora intestinale e contribuiscono a proteggere il colon. Inoltre, i triterpenoidi presenti nella buccia hanno capacità antiossidanti notevoli, perciò è meglio mangiare le mele con la buccia.
4. Cipolla
Nutrienti chiave: Selenio, quercetina
Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: gastrico e seno
La quercetina nelle cipolle ha un'azione antinfiammatoria che può persino portare alla morte naturale delle cellule tumorali. Mangiare cipolle due volte a settimana riduce significativamente il rischio di vari tipi di cancro, come alla gola e al colon-retto.
5. Mirtilli
Nutrienti chiave: Vitamina C, vitamina K, fibra
Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: polmoni, colon-retto, orofaringe, laringe, cervice
Con alti livelli di flavonoidi, i mirtilli inibiscono la proliferazione delle cellule tumorali. Il consumo consigliato è di 90-180 grammi al giorno per un effetto ottimale.
Oltre ad ottenere abbastanza nutrienti dal cibo stesso, puoi anche assumere integratori alimentari adeguati secondo le istruzioni del tuo medico nutrizionista. (CancerCare.hk)
Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: polmoni, seno, colon-retto, prostata
I glucosinolati nei broccoli si trasformano in isotiocianati quando masticati, un composto che combatte diversi tipi di tumore. Si consiglia di tagliarli e lasciarli riposare 90 minuti prima della cottura per preservare i nutrienti.
7. Carota
Nutriente chiave: Vitamina A
Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: polmoni, pelle, orale
Il beta-carotene nelle carote migliora la funzione immunitaria e attiva enzimi che aiutano a prevenire il cancro ai polmoni. Le carote cotte, inoltre, offrono un contenuto antiossidante superiore a quello delle carote crude.
Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: seno e prostata
Le noci sono ricche di antiossidanti che rallentano la crescita delle cellule tumorali. Mangiare 4-5 noci al giorno è sufficiente per avere effetti positivi.
La quinoa è uno dei "super alimenti" ed è ricca di fibre alimentari e sostanze nutritive.
9. Quinoa
Nutrienti chiave: Flavonoidi, fibra, acido fitico
Tipo di cancro che può aiutare a prevenire: colon-retto
La quinoa è ricca di fibra e acido fitico, il quale agisce da antiossidante. Chi ha sensibilità gastrica deve introdurre la quinoa gradualmente, accompagnandola sempre con molta acqua.
10. Cavolo riccio (Kale)
Nutrienti chiave: β-carotene, flavonoidi
Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: polmoni, seno, colon-retto, prostata
Il cavolo riccio contiene brassicina e sulforafano, che supportano il sistema immunitario e contrastano i radicali liberi cancerogeni. Si può consumare crudo o cotto leggermente per preservarne i nutrienti.
Considerazioni finali
Questi 10 alimenti sono ottimi alleati per rafforzare la nostra salute e ridurre il rischio di tumori, ma una dieta sana da sola non basta. Mantenere uno stile di vita equilibrato, fare attività fisica e limitare l’assunzione di alcol e tabacco sono fondamentali per una prevenzione efficace. Se noti cambiamenti sospetti nel tuo corpo, consulta un medico per fare subito un controllo.
Nel libro "Il Codice della Longevità", Jason Fung e James DiNicolantonio offrono una guida preziosa per vivere una vita lunga, sana e vitale.
Unendo antichi segreti e ultime scoperte scientifiche, gli autori presentano un approccio integrato alla salute, incoraggiando i lettori a prendere in mano il proprio benessere.
Comprendere la Longevità
Di Salvatore Calleri (NatMed)
La longevità non è solo una questione di genetica; è influenzata da una serie di fattori, tra cui l’alimentazione, lo stile di vita e le abitudini quotidiane. Fung e DiNicolantonio analizzano come piccole modifiche possano avere un impatto significativo sulla salute a lungo termine.
Dieta e Nutrizione
Uno dei pilastri del libro è l’importanza di una dieta equilibrata e nutriente. Gli autori enfatizzano il consumo di alimenti integrali, ricchi di antiossidanti e nutrienti essenziali. Tra i punti salienti:
- Cibi anti-infiammatori: Frutta, verdura, noci e pesce sono fondamentali per ridurre l'infiammazione, una delle principali cause di malattie croniche.
- Limitare zuccheri e carboidrati raffinati: Questi alimenti possono contribuire all'obesità e a malattie metaboliche. Gli autori consigliano di sostituirli con carboidrati complessi come cereali integrali e legumi.
Digiuno Intermittente
Fung, esperto di digiuno intermittente, presenta questa pratica come uno strumento efficace per migliorare la salute. Il digiuno aiuta a regolare il metabolismo, ridurre il rischio di malattie e migliorare la longevità. Tra le modalità suggerite:
- Metodo 16/8: Digiunare per 16 ore e consumare i pasti in una finestra di 8 ore.
- Digiuno a giorni alterni: Alternare giorni di alimentazione normale con giorni di digiuno.
Attività Fisica
L’esercizio fisico è un altro fattore cruciale per la longevità. Gli autori suggeriscono un mix di attività cardiovascolari, di resistenza e di flessibilità. Ecco alcuni consigli pratici:
- Routine settimanale: Mirare a almeno 150 minuti di attività aerobica moderata o 75 minuti di attività intensa.
- Esercizi di forza: Integrare esercizi di resistenza almeno due volte a settimana per mantenere la massa muscolare.
Stile di Vita e Benessere Mentale
Fung e DiNicolantonio non trascurano l'importanza della salute mentale. Pratiche come la meditazione, il mindfulness e la gestione dello stress sono fondamentali per un invecchiamento sano. Tra i suggerimenti:
- Meditazione quotidiana: Dedica 10-15 minuti al giorno alla meditazione per ridurre lo stress e migliorare la chiarezza mentale.
- Socializzazione: Coltivare relazioni sociali significative contribuisce al benessere emotivo e alla longevità.
In fine
"Il Codice della Longevità" di Jason Fung e James DiNicolantonio è un’opera che offre strumenti pratici e scientificamente fondati per vivere una vita lunga e sana. Incorporando cibi nutrienti, pratiche di digiuno, attività fisica e strategie per il benessere mentale, i lettori possono adottare un approccio olistico alla salute. Inizia oggi stesso il tuo viaggio verso una vita più sana e giovane!
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Il libro del Dott. Jason Fung, "Guida Completa per il Digiuno Intermittente", offre un approccio innovativo e scientifico al digiuno, che non solo aiuta nella perdita di peso, ma promuove anche una salute ottimale.
Fung, nefrologo di fama internazionale, esplora come il digiuno possa migliorare la salute metabolica e contrastare le malattie croniche.
Cos'è il Digiuno Intermittente?
Di Salvatore Calleri (NatMed)
Il digiuno intermittente è un modello alimentare che alterna periodi di digiuno a periodi di alimentazione. Non si tratta solo di ciò che mangi, ma di quando mangi. Il Dott. Fung spiega che questo approccio può aiutare a ridurre l'insulina e il grasso corporeo, migliorare la sensibilità all'insulina e promuovere la salute generale.
Benefici del Digiuno Intermittente
1. Perdita di peso: Riduce l'apporto calorico e aumenta la combustione dei grassi.
2. Miglioramento della salute metabolica: Aiuta a regolare i livelli di zucchero nel sangue e a ridurre il rischio di diabete di tipo 2.
3. Aumento della longevità: Studi suggeriscono che il digiuno intermittente può contribuire a una vita più lunga e sana.
4. Miglioramento della funzione cerebrale: Favorisce la neurogenesi e la salute del cervello.
Esempi di Dieta per il Digiuno Intermittente
Il Dott. Fung suggerisce vari schemi di digiuno. Ecco alcuni esempi pratici:
1. Metodo 16/8:
- Finestra di alimentazione: 12:00 - 20:00
- Esempio di menu:
- Pranzo: Insalata mista con pollo grigliato, avocado e vinaigrette.
- Snack: Frutta secca o yogurt greco.
- Cena: Salmone al forno con broccoli e quinoa.
2. Digiuno a giorni alterni:
- Schema: Un giorno di normale alimentazione, seguito da un giorno di digiuno.
- Esempio di menu per il giorno di alimentazione:
- Colazione: Uova strapazzate con spinaci e pomodori.
- Pranzo: Quinoa con legumi e verdure.
- Cena: Tacchino con purè di cavolfiore.
3. Metodo 5:2:
- Schema: Cinque giorni di alimentazione normale e due giorni in cui si limitano le calorie a circa 500-600.
- Esempio di menu per un giorno a bassa calorie:
- Colazione: Frullato di verdure verdi.
- Pranzo: Minestra di verdure.
- Cena: Petto di pollo alla griglia con verdure al vapore.
Consigli Pratici
- Idratazione: Bere molta acqua durante i periodi di digiuno.
- Ascolta il tuo corpo: È importante non forzare il digiuno. Inizia con un approccio graduale.
- Scegli cibi nutrienti: Durante i periodi di alimentazione, opta per alimenti ricchi di nutrienti per massimizzare i benefici.
In fine
La "Guida Completa per il Digiuno Intermittente" del Dott. Jason Fung offre un approccio pratico e sostenibile per migliorare la salute e il benessere. Sperimentare con il digiuno intermittente potrebbe rivelarsi una strategia efficace per chi cerca di perdere peso e migliorare la propria salute metabolica. Inizia il tuo viaggio verso una vita più sana oggi stesso!
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Integratore alimentare a base diVitamina C utile per colmare le carenze alimentari o gli aumentati fabbisogni organici di tale nutriente.
APPROFONDIMENTI
Il Dott. Allan Goldstein della Scuola Universitaria di George Washington ritiene che la Vitamina C combatte le infezioni rendendo più forti i globuli bianchi. Queste cellule fermano l'infezione facendo in modo che altri globuli bianchi circondano e distruggano l'organismo invasore tramite la produzione di anticorpi che immobilizzano questo organismo.
Solo l'uomo, i porcellini d'india, le scimmie, i pipistrelli che si nutrono di frutta e l'usignolo d'oriente non possono sintetizzare la vitamina C dal glucosio.
100 mg (1 grammo) di vitamina C mantengono il sistema immunitario dell'uomo ad un livello ottimale.
I fumatori hanno il 40% in meno nel livello sanguigno di vitamina C che i non fumatori. I prodotti chimici nel fumo delle sigarette interagiscono con la vitamina C per rimuoverla dal sangue. La vitamina C sembra proteggere i fumatori dal cancro alla vescica al quale sono particolarmente soggetti.
Coloro che abitano in città o chiunque conduca un tipo di vita alquanto stressante ha bisogno almeno di 1000 mg (1 grammo) di vitamina C al giorno.
I Russi raccomandano un minimo di 125 mg di vitamina C al giorno, quasi 3 volte tanto il U.S.D.R.A. Hanno da lungo tempo riconosciuto il potenziale e valoroso effetto della vitamina C nel mantenere una salute ottimale.
Se gli esseri umani fossero dei topi essi produrrebbero tra i 1800 e 4000 mg (4 grammi) di vitamina C giornalemente. Sotto stess ne produrremmo 15.000 mg (15 grammi ).
La vitamina C fa calare il colesterolo in individui che ne hanno un alto livello. L'artetiosclerosi può essere spiegata come un 'insufficenza o un basso livello di vitamina C da molto tempo e che quindi dà come risultato il colesterolo sulle pareti delle arterie.
Le donne che soffrono di mestruazioni eccessive o di perdite fra un ciclo e l'altro possono controllare i vasi capillari deboli facendo uso di vitamina C.
La vitamina C aumenta l'assorbimento di ferro e favorisce la guarigione delle ferite.
Più invecchiamo, più la nostra ghiandola del timo, che controlla le funzioni immunitarie del corpo diventa piccola e produce meno cellule che uccidono le cellule cancerogene ed aiutano ad avere la diretta risposta immunologica. Man mano che queste cellule diminuiscono noi diventiamo più soggetti a malattie come il cancro e le malattie autoimmuni come l'artrite reumatoide. La vitamina C può portare la bilancia il nostro favore aiutando le restanti cellule a funzionare al massimo della loro efficacia.
La vitamina C è essenziale per la formazione della serotonina ( un composto che fa da intermediario ai nostri umori e alle nostre abitudini di riposo ).
Tratto da "La Bibbia delle vitamine" di Earl L. Mindell dott. 1980.
Modalità d'uso:Si consiglia l'assunzione di una capsula al giorno.
VACCINI: LA PERICOLOSA PERDITA DELL’IMMUNITÀ NATURALE
Secondo la visione corrente la tecnologia vaccinale rappresenta il trionfo dell’umanità sui disegni “difettosi” di Madre Natura. Peccato che a quella scienza autoincensatasi “non democratica”, va ricordato che l’evoluzione naturale non produce meccanismi difettosi, anzi.L’allattamento al seno per esempio è il metodo di protezione immunologica specificamente adatto a tutte le esigenze del neonato. Oggi sappiamo infatti che numerosi componenti bioattivi contenuti nel latte materno conferiscono una determinata e importantissima protezione immunologica. Come il latte in polvere non può competere con il latte materno dal punto di vista nutrizionale, così i vaccini non possono competere con il latte materno dal punto di vista dell’immunità. Questo è assodato, anche se viene sempre dimenticato dalla medicina ufficiale.Ecco perché la qualità dell’alimentazione (della madre in gravidanza e del neonato) continua ad essere un fattore cruciale nel determinare la funzionalità delle difese immunitarie nei bambini più grandi e negli adulti.
PERDITA DELL’IMMUNITÀ NATURALE Il sistema immunitario dei neonati è immaturo e non è in grado di gestire in modo efficace i virus naturali e nemmeno i virus artificialmente attenuati contenuti nei vaccini. Le madri naturalmente immuni – ossia quelle che hanno contratto le malattie virali durante l’infanzia – proteggono i loro bambini da queste malattie con il trasferimento passivo della loro immunità tramite la placenta durante la gravidanza e tramite il latte materno dopo il parto. Se una madre è naturalmente immune, un’eventuale esposizione del bambino al virus durante l’allattamento porterebbe a un’infezione del tutto asintomatica con conseguente immunità a vita per quel particolare virus. Se il bambino invece viene esposto per la prima volta a quel virus soltanto dopo lo svezzamento, egli contrarrà la malattia naturalmente senza tante problematiche e acquisirà comunque una immunità a vita. Così funziona in Natura.
Le malattie virali sono sempre state definite “malattie infantili” proprio perché prima dell’istituzione delle vaccinazioni obbligatorie venivano contratte prevalentemente durante l’infanzia. I bambini erano protetti dall’immunità materna, mentre gli adulti erano coperti dall’immunità a vita che avevano acquisito durante l’infanzia. Oggi non è più così perché l’impiego dei vaccini ha cambiato drasticamente questo schema!
In Natura l’esposizione naturale ai virus avviene tramite le mucose (bocca, occhi, naso, ecc.), mentre la maggior parte dei vaccini virali vivi attenuati e inattivati viene somministrata mediante una iniezione. Questa via di esposizione totalmente innaturale induce la produzione di anticorpi a livello del siero e non delle mucose. Differenza questa fondamentale per comprenderne i rischi intrinseci. Poiché solo l’esposizione delle mucose contribuisce alla produzione di anticorpi nella ghiandola mammaria,le madri vaccinate non hanno la capacità di trasferire gli anticorpi indotti dal vaccino ai loro bambini mediante l’allattamento.
Per questi motivi nei primi anni ’90, quando il morbillo era ancora endemico negli Stati Uniti, nei bambini nati da madri vaccinate era stato riscontrato un rischio maggiore di contrarre quella malattia rispetto a quelli nati da mamme naturalmente immuni. Va ricordato che negli Stati Uniti la vaccinazione anti morbillosa obbligatoria era stata avviata nei primi anni Sessanta, quindi negli anni Novanta le donne (vaccinate e non coperte) erano in piena età fertile avendo trent’anni…
L’uso persistente del vaccino trivalente contro morbillo-parotite-rosolia, ma non solo, ha privato una generazione di madri e soprattutto i loro bambini dell’immunità naturale contro le rispettive malattie virali.
I vaccini virali vivi attenuati riducono l’incidenza generale delle corrispondenti malattie virali rendendo il nostro corpo inaccessibile ai virus di tipo selvatico per un periodo che va da 3 a 5 anni dopo la vaccinazione.Ma così facendo esse impediscono alla maggioranza della popolazione umana di sviluppare l’immunità naturale senza tuttavia eradicare completamente il virus prima che nasca una nuova generazione di bambini privi di immunità naturale. Queste blande malattie infantili sono diventate pericolose perché noi esseri umani le abbiamo rese tali.
Negli Stati Uniti si è cominciato a vaccinare contro il virus della varicella a metà degli anni Novanta e presto avremo una generazione di madri e bambini senza immunità naturale, prima della completa eradicazione del virus. Dobbiamo porre termine alla vaccinazione di massa contro la varicella prima che capiti questo, altrimenti questa malattia diventerà un morbo pericoloso per la generazione dei nostri nipoti, così come lo è il morbillo per i nostri neonati.
L’interruzione del ciclo naturale del trasferimento di immunità fra la madre e il bambino è una conseguenza pericolosa e irreversibile delle attuali campagne di vaccinazione di massa. Il paradosso dei vaccini è che riducono l’incidenza generale delle malattie infantili ma le rendono enormemente più pericolose per la generazione successiva…
VINCERE LE BATTAGLIE MA PERDERE LA GUERRA
Le malattie virali possono causare complicanze mortali solo nei neonati non protetti dall’immunità materna e negli individui gravemente malnutriti o immunodepressi. Un grave problema che può subentrare dopo una malattia virale o insorgere spontaneamente è una malattia batterica invasiva come la polmonite, la meningite o l’encefalite. Pochi sanno che i vaccini coprono soltanto una frazione minima della grande biodiversità dei ceppi batterici. Quando si eliminano quelli per i quali i vaccini sono stati creati, altri ceppi prendono il sopravvento e crescono a dismisura. La pertosse è l’esempio perfetto di una campagna di guerra mal condotta contro i batteri. Negli Stati Uniti era una malattia in declino negli anni precedenti quando era in uso il vaccino antipertosse a cellule intere. Quest’ultimo però avendo rivelato uno scarso livello di sicurezza, a metà degli anni 90 venne sostituito con il vaccino antipertosse acellulare. In seguito negli Stati Uniti la pertosse ha cominciato a riemergere nonostante l’estensiva copertura vaccinale. Il vaccino per la pertosse acellulare include proteine isolate ricavate dal batterio B. Pertussis. Esiste però un altro ceppo batterico che può causare la pertosse il B. Parapertussis. Il nuovo vaccino acellulare garantisce protezione solo contro il pertussis ma non contro il parapertussis, mentre il vecchio vaccino è efficace contro entrambi i ceppi.
RISCHI DELLE VACCINAZIONI In conclusione la tecnologia vaccinale è estremamente rischiosa non solo per il contenuto di adiuvanti (formaldeide, antibiotici, frammenti di DNA animale e/o umano, ecc.) e di metalli tossici (alluminio, sale di mercurio, ecc.) che possono scatenare patologie anche gravissime (allergiche, autoimmunitarie, croniche e neurodegenerative) ma perché stanno trasformando innocue – ma importanti dal punto di vista evolutivo – malattie esantematiche infantili in pericolosi fardelli tossici per i neonati delle nuove generazioni.
Immunizzando i neonati oggi stiamo creando bambini e futuri uomini e donne non immunizzati naturalmente contro le malattie. Il problema serio è rappresentato dalle bambine, le quali saranno delle madri prive di immunità per se stesse e quindi non in grado di passare ai figli gli anticorpi adeguati mettendoli così a rischio.
Vacciniamo oggi per creare danni domani!
Queste sono cose note all’immunologia ufficiale, per cui la domanda che sorge spontanea è: perché continuano imperterriti su questa errata e innaturale strada? Forse le lobbies farmaceutiche vogliono predisporre l’intera umanità futura a gravissimi rischi epidemici? Ai posteri (non vaccinati) l’ardua sentenza…
Tratto dal libro “I vaccini sono un’illusione” della d.ssa Tetyana Obukhanych, immunologa.
L’articolo-appello di Nocensura, che condividiamo in pieno e rilanciamo invitando tutti i blogger a fare lo stesso!
Grazie alla segnalazione di un lettore, abbiamo consultato sul sito del MIUR, cioè del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, un documento, il “Focus” di Febbraio di quest’anno, che dando ampio risalto al fatto che il nostro paese sarebbe stato premiato per l’integrazione degli alunni disabili, rende noto un dato a dir poco SCONCERTANTE, sul quale a nostro avviso non è stato posto la giusta attenzione che meritava la notizia, passata talmente “inosservata”, che anche noi l’abbiamo appresa solo in questi giorni:
Il numero dei bambini disabili presente nelle scuole pubbliche italiane è aumentato del 40% in 10 anni.
Ovviamente, visto che tutti i bambini vanno a scuola, questo significa che è fortemente aumentata l’incidenza delle disabilità, termine omnicomprensivo che mette insieme chi ha disabilità fisiche e disabilità mentali.
Vi riportiamo di seguito quanto potete leggere qui.
Alcuni dati
La presenza di studenti con disabilità nella scuola italianaha subito un incremento di circa il 40% nell’arco di un decennio. Secondo i dati dell’anno scolastico 2014/2015 gli alunni diversamente abili sono oltre 234.000. Il 9,5% del totale sono alunni della scuola dell’infanzia; il 37% è nella primaria; il 28,5% è alle scuole medie; il 25% sono ragazzi delle scuole superiori.
La notizia non sembra essere considerata grave come dovrebbe?
Lo stile dell’articolo, come potete osservare, appare confezionato con le modalità tipiche della propaganda, mettendo ben in evidenza le “azioni” ed i “risultati” del governo, e snocciola il dato sull’aumento dei bambini disabili, nelle proporzioni del +40% in 10 anni, come se fosse un dato qualsiasi, e senza entrare nel merito dei motivi.
Riteniamo quei dati davvero preoccupanti, senza ombra di dubbio meritevoli di maggiore approfondimento. Invece la questione è passata quasi innosservata, come se fosse una notizia di poco conto, tanto che politici e media non ne hanno parlato.
Il numero dei bambini disabili aumenta del 40% e non se ne parla? Non vengono fatti studi? Non viene sollevata la questione? E’ pazzesco!
E’ inutile dilungarsi oltre con i discorsi e le riflessioni del caso. Proponiamo invece le seguenti domande, che crediamo meritino una risposta seria, ben circostanziata e onesta.
Bambini disabili +40% in 10 anni: le domande che attendono risposte
Quali sono secondo le autorità i motivi di un aumento dei bambini affetti da disabilità così significativo? +40% in 10 anni?
Quali azioni ha intrapreso il governo al fine di stabilire le cause di questo incredibile aumento dell’incidenza di disabilità?
Perché la notizia è passata in sordina? Perché i media non ne hanno parlato?
E’ stata avviata un’indagine per stabilire le cause?
La situazione si è “stabilizzata”, oppure tale percentuale risulta in esponenziale aumento?
Riteniamo che la questione sia evidentemente e assolutamente importante, e non dovrebbe essere oggetto di un articolo su un blog, non dovremmo essere noi a sollevare il caso, ma in primis il governo, e dopo tutti i politici ed i mass media. Che invece, a quanto ci sembra, non lo hanno fatto nel modo dovuto. Si tratta di dati di una gravità enorme, che DEVONO essere approfonditi.
Al fine di rompere il silenzio e ottenere le risposte di cui abbiamo diritto, invitiamo i nostri lettori a mobilitarsi per accendere i riflettori sul caso.
Condividete l’articolo sul vostro profilo, taggando i vostri amici, e sui gruppi di cui fate parte sui social network. Divulgare è fondamentale.
Segnalare la notizia a deputati nazionali e locali, chiedendo loro di chiedere spiegazioni. Anche i sindaci, prima autorità sanitaria locale, possono muoversi più facilmente con i ministeri per ottenere risposte.
I consigli comunali possono approvare mozioni che impegnano il sindaco e la giunta ad interessarsi al caso, mediante le istituzioni competenti.Se conoscete dei consiglieri, sollecitateliad interessarsi al caso.
Movimento 5 Stelle: sollecitiamo gli attivisti del M5s a sollecitare i loro deputati ad interessarsi attivamente e fattivamente al caso. Ovviamente potete sollecitare anche i politici di altri schieramenti, ma sopratutto da M5s ci aspettiamo che si muova in tale direzione, visto che si propone come “movimento anti-sistema”.
Scrivete al Ministero. Sul sito è indicata l’emailurp@istruzione.it, ma se preferite, ci sono anche altri recapiti.Non è una cattiva idea scrivere anche a giornalisti, deputati o chiunque riteniate utile per sollevare il caso.
Di seguito per agevolarvi il compito, proponiamo alcuni modelli di email da inviare:
Email per il Miur o altre sedi istituzionali centrali:
Salve,
Vi scrivo perché vorrei maggiori informazioni sui dati relativi all’aumento del 40% in 10 anni della presenza di bambini disabili nelle scuole italiane, resi noti anche nel Focus del Miur dell’11 Febbraio 2016 disponibile qui:http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/focus110216
Si tratta di proporzioni davvero gravi e allarmanti,ed in merito vorrei chiedervi:
A cosa è dovuto tale aumento? E nel caso sia stata trovata una risposta, vi prego di specificare quali soggetti l’hanno trovata e sulla base di quali ricerche.
Sono state avviate indagini in merito? Quali sono i soggetti che indagano?
In attesa di Vostre gentili e spero approfondite delucidazioni, porgo cari saluti
FIRMA
Email per sensibilizzare politici o giornalisti
Salve deputato Cognome – oppure – Salve signor sindaco X – Alla cortese attenzione della redazione di XXX, (…),
Le/Vi scrivo per chiederle/vi se avete appreso la notizia relativa al forte aumento della presenza di bambini affetti da disabilità nelle scuole italiane negli ultimi 10 anni, che secondo i dati resi noti dal Miur anche in occasione del “Focus” del Febbraio 2016 disponibile qui:http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/focus110216 sono aumentati del 40%, una percentuale altissima, in un periodo di tempo limitato. Numeri che suscitano profonda preoccupazione. Le/vi chiedo, essendo un deputato/giornalista, di interessarsi attivamente al caso, che fino ad oggi mi sembra abbia avuto pochissima risonanza mediatica e politica.
In attesa di Vostro riscontro, e magari interessamento, Le/Vi porgo cari saluti
FIRMA
I dati resi noti dal MIUR inerenti all’aumento del numero dei bambini disabili presenti nelle nostre scuole è PREOCCUPANTE, se le istituzioni, i giornalisti ed i politici non se ne interessano nel modo dovuto, facciamolo noi. Costringiamoli ad interessarsene.
La dieta del guerriero è un regime alimentare che è stato proposto più di dieci anni fa da Ori Hofmekler, nel suo libro “The Warrior Diet”. Secondo la teoria proposta dall’autore, il modo migliore che abbiamo per alimentarci è dato dall’alternanza di due fasi quotidiane di sotto-alimentazione e sovra-alimentazione.
Alternando questo momenti e mantenendo uno stile di vita attivo, si otterrebbe il risveglio dei nostri istinti primordiali e in particolare dell’istinto del guerriero, per ritrovare vigore, forza e mantenere attivo il metabolismo.
Vediamo quali sono le due fasi di alimentazione proposte nella dieta del guerriero e quali alimenti si dovrebbero consumare.
Durante le prime venti ore della giornata, dal risveglio fino all’ora di cena, si dovrebbe limitare l’apporto energetico. Lo scopo di questa fase è quello di favorire l’eliminazione delle tossine e depurare l’organismo. Nel corso di questa fase è necessario bere molto, anche per favorire la diuresi ed eventualmente assicurasi un po’ di energia da un estratto di frutta e verdura fresco.
Visto lo scopo depurativo di questo prolungato semi-digiuno si dovrebbe scegliere di consumare un estratto naturalmente detossificante e diuretico, come l’estratto di ananas, spinaci e mela verde:
200 g di ananas;
100 g di spinaci;
100 g di mela verde;
50 g di sedano;
1 cucchiaio di succo di limone;
2 fettine di zenzero fresco.
Tutti gli ingredienti di questo estratto sono depurativi e detossificanti e, in diversa misura, favoriscono la diuresi. Le qualità benefiche di questo frutto vengono amplificate dagli altri ingredienti.
Un’alternativa a base di sola frutta potrebbe essere un estratto drenante di mangoe ananas:
200 g di ananas;
200 g di mango;
200 g di arancia;
1 cucchiaio di succo di limone.
L’estratto che si ottiene con questa ricetta è particolarmente ricco di potassio e ciò lo rende naturalmente diuretico.
L’ananas è tra i frutti più indicati nel corso della fase di sotto-alimentazione, per la sua efficacia come:
eupeptico, ossia attivo nel favorire il normale funzionamento dell’apparato gastro intestinale e la regolazione della produzione dei succhi gastrici;
Nel corso di questa fase, in pratica durante il pasto serale, è possibile alimentarsi fino a raggiungere il senso di sazietà senza avere particolari accorgimenti in merito alle quantità dei cibi assunti. Le uniche regole da seguire durate le ore di sovra-alimentazione sono:
scegliere alimenti di diversi gruppi alimentari;
mangiare fino a che si avverte il senso di sazietà;
iniziare il pasto con gli alimenti dal sapore più delicato.
Il modo migliore per seguire l’ultima delle regole proposte è quello di iniziare il pasto con un’insalata mista di verdure fresche. Questo pietanza potrebbe essere seguita da un primo piatto di pasta condita con un sugo alle verdure ed un secondo piatto a base di alimenti proteici come legumi, uova, formaggi, carne o pesce.
Conclusioni
A oggi ladieta mediterraneaè il modello nutrizionale più supportato dalla ricerca scientifica e dagli enti regolatori nazionali e internazionali, in merito al suo valore per il benessere quotidiano, la prevenzione e il rispetto della salute.La dieta del guerriero è un regime alimentare piuttosto lontano dal modello della dieta mediterranea, nel quale si propone di suddividere l’apporto di alimenti in 5 pasti quotidiani: colazione, pranzo, cena e 2 spuntini a base di frutta, a metà mattina e metà pomeriggio.