Roberto Corsi dopo aver tentato il suicidio viene ancora tartassato dalla criminalità mafiosa di Stato Equitalia, non è bastato per questi vermi un tentato suicidio e tutte le denunce sia pubbliche sia scritte contro questi criminali,cosa deve fare un cittadino allora per essere lasciato in pace una volta per tutte?
Inchieste sulla mafia delle lobby del farmaco e rimedi naturali per il benessere del corpo e della mente
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venerdì 10 marzo 2017
Roberto Corsi dopo che ha tentato il suicidio, Equitalia lo istiga ancora al suicidio con altre cartelle esattoriali!!! (Video)
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martedì 7 febbraio 2017
Gli anti bufale del governo ombra adesso lavorano ufficialmente anche per lo Stato?
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Dona Oravenerdì 21 ottobre 2016
Falsa identità

POLIZIA POSTALE, MAGISTRATI E DISINFORMAZIONE: UN UNICO SOGGETTO A DANNO DELLA VERITA'. KOENIG E' MARCIANO'? SECONDO LA PROCURA IMPERIESE LA RISPOSTA E' SI'.
L'assioma della magistratura e dei negazionisti al soldo dello Stato è sempre il medesimo: Rosario Marcianò è un soggetto da eliminare e poiché non lo possiamo far fuori, lo eliminiamo civilmente. Così ora lo accusano anche di sostituzione di persona. Ciò, è bene chiarirlo, sulla base delle dichiarazioni di certa Silvia Bencivelli, giornalista del quotidiano "La Stampa", socia U.A.A.R. e socia C.I.C.A.P., elemento in stretto contatto con Federico De Massis alias Task Force Butler e con la disinformazione organizzata che gravita attorno ai due Ministeri (Interno e Giustizia) oltre che al C.I.C.A.P. sopra citato. E' un soggetto organico al sistema, si potrebbe dire.
La tesi secondo cui Koenig e Marcianò sarebbero la stessa persona permette ai magistrati di assecondare le accuse della Bencivelli e di intentare una causa contro Rosario Marcianò, in cui la parte "offesa" è proprio la Bencivelli che non solo nel suo dossier presentato in Procura, ma anche nelle conferenze organizzate dal C.I.C.A.P., afferma (mendacemente) che Rosario Marcianò si spaccia per tale Koenig, al fine di poter minacciare la povera ed indifesa redattrice.
Ovviamente sia gli agenti della Poltel di Imperia (tra questi abbiamo testimoni per la difesa di Angelo Nigrelli alias Wasp) sia i magistrati avvalorano questo castello accusatorio senza fornire prove di sorta, ma semplicemente basandosi sulle affermazioni di negazionisti-stalkers come Task Force Butler e soci. Insomma... dal 2011 ad oggi tutti i processi a carico dei fratelli Marcianò sono stati suggeriti da Federico De Massis, per cui si comprende come mai la stessa magistratura archivia immancabilmente le querele a carico di questo persecutore.
Non dimentichiamo che fu la stessa Polizia Postale di Imperia, nella persona dell'Ispettore Dottor Ivan Bracco (testimone a difesa per Angelo Nigrelli) a proporre la perquisizione personale ed il sequestro hardware a danno dei fratelli Marcianò nel novembre 2013. Ciò sulla base di NIENTE! Possiamo immaginare sia logico, visto e considerato che gran parte degli accessi ad Internet che in questi anni hanno testimoniato le azioni di stalking, porta agli indirizzi IP dei due Ministeri (Interno e Giustizia) Quindi è proprio certo personale in divisa a collaborare strettamente con la disinformazione organizzata.
Niente proiettili o infarti procurati, dunque (almeno per ora), ma mille processi penali, indispensabili per togliere finalmente di mezzo due cittadini scomodi.

Bisognerebbe chiedere alla Bencivelli chi le ha suggerito che Koenig e Rosario Marcianò sarebbero la stessa persona. Federico De Massis?

L'assioma della magistratura e dei negazionisti al soldo dello Stato è sempre il medesimo: Rosario Marcianò è un soggetto da eliminare e poiché non lo possiamo far fuori, lo eliminiamo civilmente. Così ora lo accusano anche di sostituzione di persona. Ciò, è bene chiarirlo, sulla base delle dichiarazioni di certa Silvia Bencivelli, giornalista del quotidiano "La Stampa", socia U.A.A.R. e socia C.I.C.A.P., elemento in stretto contatto con Federico De Massis alias Task Force Butler e con la disinformazione organizzata che gravita attorno ai due Ministeri (Interno e Giustizia) oltre che al C.I.C.A.P. sopra citato. E' un soggetto organico al sistema, si potrebbe dire.
La tesi secondo cui Koenig e Marcianò sarebbero la stessa persona permette ai magistrati di assecondare le accuse della Bencivelli e di intentare una causa contro Rosario Marcianò, in cui la parte "offesa" è proprio la Bencivelli che non solo nel suo dossier presentato in Procura, ma anche nelle conferenze organizzate dal C.I.C.A.P., afferma (mendacemente) che Rosario Marcianò si spaccia per tale Koenig, al fine di poter minacciare la povera ed indifesa redattrice.
Ovviamente sia gli agenti della Poltel di Imperia (tra questi abbiamo testimoni per la difesa di Angelo Nigrelli alias Wasp) sia i magistrati avvalorano questo castello accusatorio senza fornire prove di sorta, ma semplicemente basandosi sulle affermazioni di negazionisti-stalkers come Task Force Butler e soci. Insomma... dal 2011 ad oggi tutti i processi a carico dei fratelli Marcianò sono stati suggeriti da Federico De Massis, per cui si comprende come mai la stessa magistratura archivia immancabilmente le querele a carico di questo persecutore.
Non dimentichiamo che fu la stessa Polizia Postale di Imperia, nella persona dell'Ispettore Dottor Ivan Bracco (testimone a difesa per Angelo Nigrelli) a proporre la perquisizione personale ed il sequestro hardware a danno dei fratelli Marcianò nel novembre 2013. Ciò sulla base di NIENTE! Possiamo immaginare sia logico, visto e considerato che gran parte degli accessi ad Internet che in questi anni hanno testimoniato le azioni di stalking, porta agli indirizzi IP dei due Ministeri (Interno e Giustizia) Quindi è proprio certo personale in divisa a collaborare strettamente con la disinformazione organizzata.
Niente proiettili o infarti procurati, dunque (almeno per ora), ma mille processi penali, indispensabili per togliere finalmente di mezzo due cittadini scomodi.

Bisognerebbe chiedere alla Bencivelli chi le ha suggerito che Koenig e Rosario Marcianò sarebbero la stessa persona. Federico De Massis?

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Dona Oramercoledì 23 luglio 2014 Radici e motivazioni del negazionismo
Radici e motivazioni del negazionismo

I disinformatori sono i primi ad essere arciconvinti che la geoingegneria clandestina con tutti i suoi addentellati è reale. Sono simili a quei Siciliani cui si chiede se esiste la mafia. Essi rispondono che non sanno neppure che cosa sia la “mafia”. Sappiamo bene, però, che, ostentando di ignorare il ruolo della malavita organizzata, si trincerano dietro la più rocciosa omertà per paura o per connivenza.
Come si può contestare l’evidenza delle operazioni chimico-biologiche, la frattura che hanno determinato nella storia del pianeta Terra? La si contesta per le seguenti ragioni: o la si conosce in modo superficiale attraverso il filtro dei media ufficiali (è il caso della stragrande maggioranza della popolazione che vive in una campana di vetro all’oscuro dei piani di distruzione orditi dai governi), oppure si tenta di insabbiare la verità, essendo in malafede. E’ questo il caso preciso dei negazionisti: essi non possono non aver compreso le questioni inerenti alle attività di “guerra climatica”. Schiavi di biechi interessi, però, svolgono il loro compito che consiste nel propalare la solita frottola delle “scie di condensazione”.
Tuttavia anche il pur depistante tema delle contrails è soltanto sfiorato: nei loro biliosi articoli privilegiano l’argomento ad personam, provando a screditare i ricercatori e gli scienziati. Gli occultatori si cimentano in analisi pseudo-psicologiche e pseudo-sociologiche, scadono in una serie di insulti, non disdegnando la scatologia.
Pur essendo sovente laureati, NON scienziati, quando i negazionisti obtorto collo affrontano il soggetto cruciale, restano nel vago: non puntualizzano i valori termici, barici ed igrometrici che sono necessari alla formazione di una scia di condensa. La loro “scienza” è fumosa, generica, frammentaria, epidermica. Codesta imbarazzante faciloneria non si accetterebbe neppure in un manuale in uso nella secondaria di primo grado, ma è il massimo che si riesce a spremere dai depistatori.
Quali sono gli interessi in gioco? E’ semplice rispondere: percorsi universitari facilitati, carriere accademiche più o meno folgoranti, impieghi in aziende strategiche, patentini da giornalisti, finanziamenti a fondo perduto per l'apertura di attività commerciali, aderenze in partiti politici, associazioni “ambientaliste”, testate, gruppi di pressione… E’ uno scenario desolante, di abissale ignoranza (in primo luogo della lingua italiana) associata a formidabile spregiudicatezza. [1] Si capisce: i vantaggi sono numerosi, non solo congrue prebende, ma pure la gloria (usurpata ed immeritata) di “scienziati” o, per coloro che si accontentano, di “divulgatori scientifici”.
Naturalmente tutto ciò non è scienza, bensì mistificazione. La disinformazione è la sentina del mondo. Invano cercheremo delle motivazioni non dico nobili, ma almeno normali all’interno della cloaca in cui amano sguazzare i negazionisti. Il loro obiettivo non è sbarcare il lunario, ma bruciare le tappe e, nel contempo, sfogare le loro frustrazioni contro i loro avversari. Solo dei paranoici, degli psicopatici possono trovare soddisfazione in una miserabile esistenza ingorgata nel turpiloquio, nel livore, nella monomania. Solo dei vigliacchi possono aggredire i ricercatori indipendenti ed i cittadini svegli, nascosti dietro l’anonimato e protetti da istituzioni corrotte sino al midollo.
Sono dei buffoni feroci, ma pur sempre dei buffoni.
Abbiamo deciso di rendere pubbliche le informazioni a suo tempo fornite alla Magistratura, poiché siamo consapevoli che il noto stalker, diffamatore di professione, dispone delle sue coperture in alto loco, per cui questo documento non potrà essere più limitato ad una stretta cerchia di toghe, ma è, da oggi, pubblico. Coloro che proteggono Federico De Massis alias Task Force Butler e gli altri suoi sodali, sappiano che nulla sarà più possibile insabbiare.
PERCHE' LO STALKER TASK FORCE BUTLER E' DE MASSIS FEDERICO (file PDF)
[1] Si pensi all’ignobile scartafaccio a firma di uno che che pomposamente presenta le sue credenziali “Primo ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Bologna, esperto in fisica delle particelle, lavora all'esperimento CMS dell'LHC al Cern (sic) di Ginevra”. Sarà pure megadirettore galattico e magnifico rettore dell’Università cosmicomica del pianeta Papalla, ma già infiora il titolo del suo brogliaccio con due strafalcioni: “Paura delle scie chimiche? A quanto pare si… ecco cosa è successo”. Scrive “sì” senza accento e “cosa”, in luogo di “che cosa”. Dovrebbe andare a spaccare le pietre nelle Latomie, non tornare sui banchi della prima elementare, perché per lo studio è negato!
Come si può contestare l’evidenza delle operazioni chimico-biologiche, la frattura che hanno determinato nella storia del pianeta Terra? La si contesta per le seguenti ragioni: o la si conosce in modo superficiale attraverso il filtro dei media ufficiali (è il caso della stragrande maggioranza della popolazione che vive in una campana di vetro all’oscuro dei piani di distruzione orditi dai governi), oppure si tenta di insabbiare la verità, essendo in malafede. E’ questo il caso preciso dei negazionisti: essi non possono non aver compreso le questioni inerenti alle attività di “guerra climatica”. Schiavi di biechi interessi, però, svolgono il loro compito che consiste nel propalare la solita frottola delle “scie di condensazione”.
Tuttavia anche il pur depistante tema delle contrails è soltanto sfiorato: nei loro biliosi articoli privilegiano l’argomento ad personam, provando a screditare i ricercatori e gli scienziati. Gli occultatori si cimentano in analisi pseudo-psicologiche e pseudo-sociologiche, scadono in una serie di insulti, non disdegnando la scatologia.
Pur essendo sovente laureati, NON scienziati, quando i negazionisti obtorto collo affrontano il soggetto cruciale, restano nel vago: non puntualizzano i valori termici, barici ed igrometrici che sono necessari alla formazione di una scia di condensa. La loro “scienza” è fumosa, generica, frammentaria, epidermica. Codesta imbarazzante faciloneria non si accetterebbe neppure in un manuale in uso nella secondaria di primo grado, ma è il massimo che si riesce a spremere dai depistatori.
Quali sono gli interessi in gioco? E’ semplice rispondere: percorsi universitari facilitati, carriere accademiche più o meno folgoranti, impieghi in aziende strategiche, patentini da giornalisti, finanziamenti a fondo perduto per l'apertura di attività commerciali, aderenze in partiti politici, associazioni “ambientaliste”, testate, gruppi di pressione… E’ uno scenario desolante, di abissale ignoranza (in primo luogo della lingua italiana) associata a formidabile spregiudicatezza. [1] Si capisce: i vantaggi sono numerosi, non solo congrue prebende, ma pure la gloria (usurpata ed immeritata) di “scienziati” o, per coloro che si accontentano, di “divulgatori scientifici”.
Naturalmente tutto ciò non è scienza, bensì mistificazione. La disinformazione è la sentina del mondo. Invano cercheremo delle motivazioni non dico nobili, ma almeno normali all’interno della cloaca in cui amano sguazzare i negazionisti. Il loro obiettivo non è sbarcare il lunario, ma bruciare le tappe e, nel contempo, sfogare le loro frustrazioni contro i loro avversari. Solo dei paranoici, degli psicopatici possono trovare soddisfazione in una miserabile esistenza ingorgata nel turpiloquio, nel livore, nella monomania. Solo dei vigliacchi possono aggredire i ricercatori indipendenti ed i cittadini svegli, nascosti dietro l’anonimato e protetti da istituzioni corrotte sino al midollo.
Sono dei buffoni feroci, ma pur sempre dei buffoni.
Abbiamo deciso di rendere pubbliche le informazioni a suo tempo fornite alla Magistratura, poiché siamo consapevoli che il noto stalker, diffamatore di professione, dispone delle sue coperture in alto loco, per cui questo documento non potrà essere più limitato ad una stretta cerchia di toghe, ma è, da oggi, pubblico. Coloro che proteggono Federico De Massis alias Task Force Butler e gli altri suoi sodali, sappiano che nulla sarà più possibile insabbiare.
PERCHE' LO STALKER TASK FORCE BUTLER E' DE MASSIS FEDERICO (file PDF)
[1] Si pensi all’ignobile scartafaccio a firma di uno che che pomposamente presenta le sue credenziali “Primo ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Bologna, esperto in fisica delle particelle, lavora all'esperimento CMS dell'LHC al Cern (sic) di Ginevra”. Sarà pure megadirettore galattico e magnifico rettore dell’Università cosmicomica del pianeta Papalla, ma già infiora il titolo del suo brogliaccio con due strafalcioni: “Paura delle scie chimiche? A quanto pare si… ecco cosa è successo”. Scrive “sì” senza accento e “cosa”, in luogo di “che cosa”. Dovrebbe andare a spaccare le pietre nelle Latomie, non tornare sui banchi della prima elementare, perché per lo studio è negato!
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Le nubi che non ci sono più
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Dona Oradomenica 13 marzo 2016
Cos'è il Cicap? Se li conosci li eviti!
"CICAP: se li conosci li eviti!"
È ormai da qualche anno (diciamo da quando mi occupo di controinformazione, che poi in tanti casi è l’unica informazione possibile) che non appena tocco un qualsiasi argomento “interessante” perché ancora da esplorare e da interpretare, mi imbatto in qualche “esperto” del CICAP. Sto parlando di tematiche comunemente (e spesso erroneamente) chiamate come “teorie del complotto”. Comincio dicendo che secondo me, l’utilizzo stesso dell’espressione “teorie del complotto” è fuorviante. Non ho mai avuto una chiara idea di come mai teorie e tesi alternative a quelle “ufficiali” vengano messe tutte insieme nello stesso calderone: insomma, uno che crede che la versione ufficiale degli attentati delle Torri Gemelle presenti molte incongruenze, per quale motivo deve essere messo dentro lo stesso gruppo di un “ufologo”? Che nesso hanno le due cose? Ecco per quale motivo mi fa storcere il naso l’espressione vaga “teorie del complotto”: ci sono le teorie valide e poi ci sono le panzane. Non bisogna buttare entrambe le categorie in un solo pentolone, il rischio è quello di non ragionare più con la propria testa, ma con quella degli altri. Per chi vuole, ho già scritto su questo blog sull'argomento "debunkers".
Cos’è il CICAP? Il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) è un’organizzazione italiana no-profit fondata nel 1989, che si pone come obiettivi la divulgazione del metodo scientifico e la spiegazione razionale dei cosiddetti fenomeni paranormali. Tra i soci fondatori spicca Piero Angela, il famosissimo divulgatore televisivo italiano.
Cominciamo dai meriti (innegabili) de CICAP: i loro interventi e le loro inchieste hanno sicuramente salvato delle persone che rischiavano di cadere vittime ditruffe (ad esempio sedicenti maghi, indovini, etc.) portando avanti campagne socialmente utili per evitare che questi raggiri potessero perpetrarsi ancora. Fin qui tutto bene. Ma veniamo ora alle critiche (altrettanto innegabili) che dobbiamo fare a questi signori.
Il metodo: mi dispiace, ma l’atteggiamentoultra-conservatore (quasi integralista) contro qualsiasi novità non è un atteggiamento scientifico. Esempio? L’omeopatia. Proprio sull’omeopatia sembra arenarsi oggi il CICAP, non a caso: pare che il drammatico calo di consensi e di soci (e quindi di entrate) siano in gran parte dovuti a questo atteggiamento dirifiuto anacronistico di ogni teoria alternativa (culminato con una brutta copia del “suicidio omeopatico” promosso dagli scettici inglesi). Queste posizioni medievali non sono certo ben viste,neanche dalle comunità scientifiche. Non a caso, quando il CICAP ha promossouna campagna per raccogliere 500 nuove associazioni per salvarsi dalla chiusura (quasi inevitabile) quanti “grandi scienziati” hanno sentito il bisogno di soccorrere questi prodi guerrieri della scienza? Zero. Neanche uno. E non riusciranno neanche a fare 500 soci in un anno. Il che è tutto dire. Questo atteggiamento di rifiuto èdiametralmente opposto all’atteggiamento che dovrebbe tenere uno scienziato. La scienza avanza, non conserva. Non si ferma, ma procede. Si evolve. Ergo, fatti e fenomeni che oggi parrebbero assurdi e inspiegabili, in futuro potrebbero essere accompagnati da nuove scoperte scientifiche. Certo, non con l’atteggiamento chiuso e retrogrado del CICAP. Lo scienziato deve sempre avere la mente aperta a nuove scoperte, anche se dovesse significare mettere in dubbio le passate certezze. Insomma, questi del CICAP sembrano più talebani della scienza, che scienziati o ricercatori. Se tutti gli scienziati avessero avuto le posizioni di Piero Angela (un "uomo di scienza" nuclearista contro l'energia eolica?) e del CICAP, saremmo ancora all'età della pietra.
I temi: le tematiche che toccano spesso, al contrario di quello che il loro nome lascerebbe intendere, non sono affatto paranormali. I cerchi nel grano sono fenomeni paranormali? No. L’assassinio di J.F. Kennedy a Dallas è un fenomeno paranormale? No. Il crollo delle Twin Towers l’11 settembre è un fenomeno paranormale?No. La morte di Lady Diana è un fenomeno paranormale? No. Cos’è un fenomeno paranormale, innanzitutto? Un fenomeno paranormale è un evento che risulta contrario alle leggi della fisica e agli assunti scientifici. Cosa dovrebbe fare a questo punto il CICAP, se fosse composto da persone serie? Indagare! Spiegare cosa c’è di strano e, se il fenomeno è spiegabile scientificamente, dire perché. Se non lo fosse, la scienza deve saper ammettere che non riesce a trovare spiegazione a questo dato fenomeno. Cosa fa invece il CICAP? A priori, dice “questo non è possibile”. Ed ecco che il gioco riesce. Ma le cose non stanno così, la realtà è molto più graveinvece: il CICAP, “smascherando” maghi e impostori, assume una credibilità “a basso costo” (“Avete visto? Hanno scoperto il mago che ingannava la gente?”) per poi sfruttare strumentalmente questa credibilità per mettere dentro un unico calderone assieme a maghi, nani e buffoni ambulanti, anche questioni che il Sistema non vuole che vengano messe in discussione: 11 settembre, Dallas e così via. Quello che il CICAP sembra fare non è smascherare bufale paranormali: l’obiettivo è sbufalare (in malo modo e in malafede) tematiche molto più delicate (come l’11 Settembre) per indurre la gente a credere (senza porsi domande) alle cosiddette “versioni ufficiali”. Certo, ci vuole una bella faccia tosta. Specialmente in Italia, il paese delle stragi di Stato, Ustica, le trattative Stato-Mafia, eccetera, eccetera, eccetera.
I membri: anche i membri che compongono questo gruppo di “scienziati” (a questo punto le virgolette diventano obbligatorie) rappresentano un problema sulla credibilità di questi personaggi. Tra i membri più attivi nell’arte dello “sbufalare” troviamo Paolo Attivissimo. Ecco alcune profonde convinzioni di Paolo Attivissimo (che non si sa per quale motivo stia nel CICAP, dato che si occupa di tutto, tranne che del paranormale): l’11 Settembre due aerei che hanno causato incendi minori hanno buttato giù i grattacieli più alti degli Stati Uniti; i telefoni cellulari funzionano alla grande su aerei a oltre 10000 metri di altezza; dietro agli attentati delle Torri Gemelle non c’era nessuno nel governo americano che sapeva qualcosa (Michael Moore quindi? Tutte puttanate?); Osama Bin Laden è l’organizzatore dell’attentato, pur non avendolo mai rivendicato, ed è morto per mano dei soldati americani che hanno pensato bene di mettere una foto falsa sui giornali, buttando le ceneri del corpo in mare; non è mai successo che un governo abbia causato la morte di suoi concittadini (memorabile la smerdata che Paolo Attivissimo si è preso davanti ad un testimone oculare di Ustica); Kennedy è stato ucciso dal magazzino di libri da cui non si vedeva manco la strada; il signoraggio bancario non esiste, e va benissimo che un ente privato stampi moneta al posto dello Stato; il Papa ha ragione sempre e comunque, guai a chi mette in dubbio l’esistenza di Dio (questo tipico atteggiamento scientifico, vero?); attenti a quei cattivoni in stile Alex Zanotelli che vi terrorizzano sul tema dell'acqua pubblica; non esistono cosmetici e rossetti contenenti sostanze nocive; il Papa non ha mai detto niente di maschilista, casomai sbagliano le agenzie di stampa a riportare frasi contro le donne a lui attribuite; la verità la so solo io. Potrei andare avanti, ma tanto per dare un’idea, questo è Paolo Attivissimo, questo è il vero volto del CICAP, questo è il vero volto di Piero Angela (come dimenticarsi la sua scandalosa puntata sul “complottismo” el'altrettanto scandalosa puntata sull'energia nucleare?). Tra gli altri membri troviamo un elemento che molti di noi conoscono bene, brillante medico, ma ancor più brillante imprenditore, scaltro politico e furbo uomo d’affari: Umberto Veronesi. Veronesi, pur essendo un grande scienziato (peraltro in attrito con molti dei temi del CICAP stesso, come l’abolizione della sperimentazione animale e lalegalizzazione della canapa) è anche quello della triste affermazione “Quanti danni provocano gli inceneritori alla salute umana? ZERO.” Veronesi è quello che si dice a favore delle centrali nucleari. Veronesi è quello che è senatore nelle file del Partito (anti)Democratico. Se sugli interessi economici personali viene menol’onestà intellettuale e l’evidenza scientifica, è un brutta cosa. Poi, altri membri del CICAP? Sim Sala Bim: Aldo Savoldello, alias Mago Silvan (non ho parole).
Per tirare le conclusioni, vorrei proporre un mio personale punto di vista sulCICAP: il modo in cui provano a guadagnarsi una credibilità, pur facendo del bene, è profondamente disonesto. Non ci vogliono scienziati per dire alla gente di non fidarsi di maghi e truffatori, basta un comitato di persone oneste e una corretta informazione. Il tentativo di guadagnarsi con poco sforzo una credibilità a livello pubblico è riprovevole. Utilizzare poi la credibilità ottenuta per affermare lapropria visione di un argomento spacciandola per certezza scientifica (un conto è parlare di scienza, ma questi pretendono di affermare la “verità assoluta” parlando di questioni politiche internazionali) è ancora peggio. 11 Settembre: ci sono oltre 2000 architetti nel mondo che affermano che il crollo delle torri e altri episodi riportati nella versione “ufficiale” non quadrano; ci sono i familiari delle vittime che chiedono verità perché non si bevono la versione “ufficiale” dei fatti: un atteggiamento scientifico dice “rifacciamo un'indagine, che siarealmente indipendente, e poi rivalutiamo la faccenda.” Le follie di Paolo Attivissimo sull’attentato delle Torri Gemelle sono un'offesa all’intelligenza umana, nonché una tematica fortemente al di fuori del reparto “paranormale” a cui dovrebbero attenersi questi signori del CICAP, stando al nome che loro stessisi sono dati.
Che dire, tutta questa storia, oltre all'avermi fatto conoscere meglio questi disinformatori di professione, mi ha anche dato una percezione più esatta di ciò che è il Sig. Piero Angela: unultra-conservatore dalla dubbia onestà intellettuale, un buon divulgatore (buono, maniente di più: evitiamo di divinizzarlo solo perché ci tocca avere Giacobbo alla Rai), una persona che dovrebbe avere il buon gusto di tacere su quello che non gli compete. Beh, tanto vale non scaldarsi: questi talebani della scienza vedranno presto la loro fine, ormai non li ascolta più nessuno. Falliranno e potranno essere felici digingillarsi con i loro dogmi, mentre la Scienza (quella vera) va avanti.
"L'immaginazione è più importante della conoscenza" (A. Einstein) http://www.peggiopalaiablog.it/2013/08/cicap-se-li-conosci-li-eviti.html
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