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sabato 14 marzo 2020

Ancora una volta, il vaccino antinfluenzale si rivela essere una "medicina" inefficace che non fa altro che danneggiare le persone.



Con il nuovo coronavirus che non mostra segni di cedimento presto, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno ancora più cattive notizie: i vaccini antinfluenzali di questa stagione sono ancora una volta un disallineamento, il che significa che non funzionano .



Traduzione a cura di Vivereinmodonaturale.com


L'agenzia di sanità pubblica sostiene che i vaccini per l'influenza di quest'anno sono solo una corrispondenza del 58 percento, che non è "una partita terribile", secondo il direttore del National Institute of Allergy and Infectsious Diseases (NIAID) Dr. Anthony Fauci, MD, "ma non è una partita molto buona. "

Parte del National Institutes of Health (NIH) e di un'agenzia del Dipartimento di salute e servizi umani (HHS), il NIAID afferma che gli attuali vaccini antinfluenzali non forniranno protezione contro il ceppo influenzale B / Victoria che si sta attualmente diffondendo tra i bambini. L'agenzia afferma che fornirà comunque una protezione contro l'H1N1, che è circolato diversi anni fa, come ricorderete.

Il dott. Fauci afferma che , al posto di un vaccino contro l'influenza funzionante, le persone dovrebbero stare lontano dalle aree affollate e lavarsi le mani frequentemente. Tuttavia, non fornisce suggerimenti dietetici o uno stile di vita che possano aiutare a proteggere naturalmente le persone dall'influenza.
Il CDC avverte che il tasso complessivo di ospedalizzazione per influenza stagionale quest'anno è fino a 19,9 per 100.000 persone, mentre i decessi associati sia all'influenza che alla polmonite sono aumentati dal 6,0 al 6,9 per cento. Finora, circa 39 bambini sono morti in questa stagione a causa dell'influenza e delle malattie correlate all'influenza.
Il CDC ammette anche che l'influenza sta "cambiando costantemente" e si sta trasformando in altri ceppi, motivo per cui sono richiesti "raccolta di dati e caratterizzazione dei virus in corso.


Il ceppo influenzale di quest'anno, contro il quale i vaccini antinfluenzali non proteggono, sta colpendo i bambini "particolarmente duramente"

Nel suo rapporto settimanale sull'influenza , il CDC ha rivelato che oltre la metà delle persone colpite dal ceppo di influenza circolante primaria di quest'anno sono bambini e adulti di età inferiore ai 25 anni, una percentuale molto più alta di giovani rispetto agli anni precedenti.

La ragione di ciò, affermano gli esperti, è che l'attuale ceppo influenzale è designato come varietà B, che secondo come riferito affligge bambini e giovani in misura molto più elevata rispetto agli anziani.
"Abbiamo visto qualcosa quest'anno che non abbiamo visto probabilmente in 27 anni, che è un notevole aumento del numero di infezioni da influenza B all'inizio della stagione", ha dichiarato Andi L. Shane, capo delle malattie infettive pediatriche a Emory La University of School of Medicine and Children's Healthcare di Atlanta.

Anche l'influenza A ha iniziato a circolare nelle ultime settimane, essendo questa la classe associata al ceppo virale H1N1. Tieni presente che l'influenza A e B si aggiungono al nuovo coronavirus circolante, che sembra svilupparsi da solo in una pandemia globale.
Durante la stagione influenzale 2019-2020, ci sono già stati 68 decessi pediatrici negli Stati Uniti, secondo il CDC; 45 sono stati causati dalla varietà influenzale B ”, scrive Sumathi Reddy per il Wall Street Journal . In genere, la stagione influenzale raggiunge il picco tra dicembre e febbraio e può arrivare fino a maggio. Sono stati segnalati 143 decessi pediatrici nell'ultima stagione influenzale e 188 nel 2017-18 ”.

Scuole e distretti scolastici in più stati segnalano chiusure di più giorni in risposta a questi ceppi virulenti di influenza stagionale. La contea di Knox, nel Tennessee, ad esempio, ha chiuso tutte e 88 le scuole per tre giorni, colpendo oltre 5.000 studenti che sono rimasti a casa e non sono andati in classe.
"Penso che ci fosse la preoccupazione che si trattasse più di una nuova varietà che i bambini non hanno visto, quindi si stanno ammalando", afferma la dott.ssa Ari Brown, pediatra del Texas.

Le fonti per questo articolo includono:

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sabato 31 agosto 2019

Quanti milioni di persone sono state inutilmente uccise dalla chemioterapia e da altri "medicinali" velenosi perché hanno ascoltato Stephen Barrett?

Nella foto  Stephen Barrett (webmaster)


Dichiara di essere un "difensore dei consumatori" che lavora instancabilmente per combattere "frodi, miti, mode, errori e cattiva condotta relativi alla salute" nella medicina moderna. Ma Stephen Barrett, il fondatore del famigerato sito web QuackWatch.org, è in realtà uno degli esseri umani più tossici che abbia mai vissuto, poiché ha portato potenzialmente milioni di persone ignare a scegliere la chemioterapia e altre "medicine" velenose piuttosto che la nutrizione e altre approcci alternativi che è universalmente soprannominato "quackery".

Traduzione a cura di Vivereinmodonaturale.com
tratto da Naturalnews.com

Non c'è forse nessun altro al mondo che sia stato più determinante nel allontanare il pubblico da cose che potrebbero effettivamente aiutarli di Barrett, che anche nella sua età molto avanzata è impegnato a pubblicare articoli di disinformazione dopo articoli di disinformazione sia sul suo sito web, sia su attraverso la sua "rete internazionale di persone", allo scopo di mantenere il maggior numero possibile di pazienti dipendenti da sostanze chimiche di sintesi come la "cura" per i loro disturbi.


Secondo Barrett, mangiare cibo sano gioca un ruolo minimo o nullo nella salute di una persona, poiché solo i farmaci e gli interventi chirurgici approvati dalla FDA hanno il potere di "guarire". Barrett disapprova anche la chiropratica, l'omeopatia, gli integratori alimentari e praticamente tutto ciò che non lo è dispensato da un farmacista, liquidandoli come "ciarlatano", il che significa che solo Big Pharma detiene le chiavi della salute umana.

Solo perché ha ricevuto numerose carezze sul retro dalla Food and Drug Administration (FDA), dall'American Dietetic Association e da vari altri fornitori di "medicina" convenzionale nel corso degli anni, Barrett si è convinto di essere l'autorità preminente su tutto ciò che riguarda la salute e che tutti dovrebbero ascoltarlo perché apparentemente sa tutto quello che c'è da sapere su qualcosa.

Ma l'unica cosa che Barrett ha effettivamente "realizzato" durante la sua esistenza è soffocare la verità e mantenere le persone nell'oscurità su come essere veramente sani. I continui sforzi di Barrett per "sfatare" ciò che sostiene essere "ciarlatano" ha quasi certamente danneggiato e ucciso molte più persone di quante ne abbia mai aiutate - se mai ha aiutato qualcuno, visto che i farmaci non guariscono e coprono solo sintomi.

Per ulteriori notizie sui ciarlatani medici come Stephen Barrett, assicurati di dare un'occhiata a Deception.news .

Stephen Barrett dovrebbe vergognarsi di se stesso per aver passato tutta la sua vita a dedicarsi a Big Pharma

Come Natural News a scoperto all'inizio di quest'anno, Barrett è un agente provocatore che collude con artisti del calibro di Wikipedia per diffondere menzogne e disinformazione come “verità”. Barrett ed i suoi colleghi “scettici” sono essenzialmente dirottati a Wikipedia e altre piattaforme online, e stanno ora utilizzando per denigrare cose come l'agopuntura, la medicina tradizionale cinese (MTC) e la naturopatia, rimedi stanno effettivamente aiutando le persone, al fine di indirizzarli verso Big Pharma.

Sebbene queste informazioni non siano disponibili sul sito Web di Barrett, è emerso anche che mantiene legami finanziari di lunga data con il Consiglio americano per la scienza e la salute (ACSH), che non è altro che un fronte per i cartelli delle droghe farmaceutiche.
Il profondo lavoro investigativo di Richard Gale della Progressive Radio Network (PRN) ha rivelato che Barrett, che fa parte del Board of Scientific Advisers dell'ACSH, è fondamentalmente un brivido dell'industria farmaceutica che, in cambio di riconoscimenti e notorietà, sta attuando l'offerta legale a cartelli della droga - il che significa che non è certo il "difensore dei consumatori" che afferma di essere.

"A nostro avviso, lo discrimina completamente dall'essere una risorsa scientifica affidabile e imparziale su qualsiasi questione", Gale sostiene gli stretti legami di Barrett con l'industria chimica, che spinge prodotti farmaceutici, vaccini e organismi geneticamente modificati (OGM) come " cure "per ogni disturbo umano.
"A nostro avviso, la moderna medicina convenzionale ha costruito una cittadella, una fortezza murata che rifiuta di prendere sul serio la saggezza e le pratiche mediche secolari ... E gli scettici sono al limite nel culturale (sic) di negazione imprigionato all'interno di questi bastioni costruiti con il mortaio di droghe farmaceutiche, chemioterapia, radiazioni, vaccini non sicuri, OGM e un'eredità di errori medici, malattie e decessi ", aggiunge Gale.

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mercoledì 24 luglio 2019

Da qualche anno l’Italia gode dei lumi del prof. Roberto Burioni, the ass whisperer ovvero l’uomo che sussurrava ai somari.


Da qualche anno l’Italia gode dei lumi del prof. Roberto Burioni, the ass whisperer ovvero l’uomo che sussurrava ai somari.



Questo illustre personaggio è il vanto di un’università privata di levatura che parrebbe non proprio eccelsa (quando vado all’estero nessuno l’ha mai sentita nominare così come mai ha sentito nominare il sullodato Burioni) e la cui breve storia potrebbe sollevare qualche perplessità non fosse altro che per il suo fondatore (https://www.ilfattoquotidiano.it/…/tangenti-truffe-…/181051/ sarà vero?). Ma è il Burioni stesso a smentire i maligni: la sua è “considerata una delle migliori università del Paese” e, se lo dice lui, è come per la Clerici della pubblicità: c’è da crederci. E poi, come per l’antico purgante al dolce sapore di prugna, basta la parola.





Il Burioni afferma di essere professore ordinario. Che sia ordinario credo nessuno dubiti. Ma l’accoppiata tra sostantivo e aggettivo acquisisce un significato particolare. Ora, in questo bizzarro paese, un professore ordinario è qualcuno che, al di là dei meriti personali che non entrano in questa discussione, ha percorso un determinato cammino, magari da ricercatore a professore associato fino al titolo di professore ordinario (https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=601541363707612&id=100015552613805).



Sarebbe interessante se il Nostro trovasse il tempo di esibire al suo vasto pubblico le prove di questo suo cammino, magari allegando i giudizi che gli riservarono le università pubbliche e il certificato di abilitazione alla professione medica senza il quale si è laureati in medicina ma non medici. Nessuno dubita che questi documenti esistano ma, una buona volta, carta canti e la si smetterà con tutte le malignità che i cattivacci al soldo dei biechi anti-vax (una professione notoriamente remunerativa) non risparmiano al luminare.



Chi ne ha voglia legga ciò che il Burioni scrive al dott. Roberto Petrella, un medico fuori del tempo che ha avuto l’impudenza di voler fare il medico e che, ça va sans dire, è stato giustamente radiato da quell’ente indispensabile che è l’Ordine dei Medici. Personalmente sono in possesso dei documenti che provano chi fu il personaggio che si prodigò per quella sospirata radiazione e al quale il mondo intero deve la sua eterna gratitudine. Ma veniamo a come Burioni, professore ordinario, mette al suo posto Roberto Petrella, non più dottore ma signore (come in effetti è): “Caro Sig. Petrella, la ringrazio per l’attenzione perché la sua pagina mi regala ogni giorno qualche minuto di buonumore. Quanto al successo qui ci sono due persone: uno è un ex-medico radiato con infamia e si appresta a girare l’Italia con la sua automobile con una scritta sulla portiera; l’altro è un medico che è in cattedra in quella che viene considerata una delle migliori università del Paese. 





Che il primo dei due personaggi insegni al secondo come avere successo è quello che mi causa tutto questo buonumore. La saluto e non perda questa sua bellissima verve che io apprezzo moltissimo.”

Se non fosse che quel testo porta una firma così illustre sarebbe facile esprimere un giudizio quanto meno sulla grottesca presunzione dell’autore, sulla sua cultura, sulla sua onestà e sulla sua intelligenza. Ma ubi maior… è chi è più maior di lui? Quindi, giù il cappello!



Forse troppo affaccendato, il professore ordinario Burioni si chiede chi sia Montanari. Giusto per rinfrescargli la memoria, essendo io Montanari, gli ricordo come anni fa si fosse esibito su Il Resto del Carlino cronaca di Pesaro affermando cose a dir poco fuori dell’ordinario (e per chi ordinario è…) e io, che avendo sempre frequentato ambienti scientifici mai avevo avuto contezza della sua esistenza (nei fui edotto nell’occasione da un amico pesarese), gli risposi con tanto di risposta pubblicata. Da lì iniziò uno scambio di messaggi telematici (caro Stefano e caro Roberto).






Poi Burioni andò in orbita planetaria e il povero Montanari si beccò un’infinità di contumelie senza, tuttavia, essere mai menzionato per nome. E si beccò pure una querela, peraltro archiviata. Sempre per rinfrescare la memoria, ricordo che il motivo della querela originò dall’interruzione delle ricerche di mia moglie e mie sulla leucemia mieloide acuta (la malattia che ora ha colpito Siniša Mihajlović). L’interruzione fu dovuta al fatto che l’ospedale che prima forniva i campioni di sangue disse che non li avrebbe più forniti e l’università che preparava quei campioni per le nostre analisi fece altrettanto.

 Vuole il caso che una persona di cui ingenuamente mi fidavo e che si diceva molto vicina al professore ordinario Burioni mi confidò che proprio lui, il luminare, aveva scritto all’Ordine dei Medici di Pesaro per bloccare le nostre ricerche. Sia l’Ordine sia il Burioni smentirono l’esistenza di una lettera simile, lettera che io, ovviamente, non possedevo e, allora, mi scusai subito pubblicamente: la lettera non esisteva e un mascalzone mi aveva male informato. Di fatto, però, la ricerca fu bloccata come da lettera inesistente. Un caso fortuito: non ci sono dubbi.



A mezzo Internet, un signore chiamato Leandro Pellagrosi invoca ora un confronto tra il grande Burioni e il piccolo Montanari. “Leandro Pellagrosi Montanari chi? Dove insegna?” risponde verbatim il professore. Insomma, non solo Roberto Burioni ha smarrito la memoria di un non troppo lontano passato epistolare e di una sua querela ma si chiede dove insegno io.



Qui la risposta si fa complessa. Per prima cosa bisogna definire che cosa s’intenda per insegnare. Se s’intende comunicare a uno stuolo di gonzi fandonie dettate da un capillare sistema di corruzione, io non insegno. Se s’intende, invece, comunicare i risultati di scoperte frutto di decenni di ricerca e ciò che la scienza conosce, la scienza vera, intendo, io insegno a Ginevra. Lo faccio in una scuola riconosciuta dallo stato e in cui da qualche decennio si ottengono risultati spesso eccellenti su chi è malato, ad esempio, di autismo, vale a dire la condizione che, per certe stranezze della sorte, così spesso si manifesta a ridosso di salvifiche vaccinazioni.



A parte ciò, trattandosi di un centro privato esattamente come l’impresa in cui lavora il professore ordinario ed essendo il mio percorso universitario pari a quello di Burioni (io l’abilitazione alla professione ce l’ho), sempre salvo dimostrazione del contrario, allora sono professore ordinario pure io. Anzi, sono professeur des universités (equivalente al nostro ordinario), visto che laggiù io insegno in francese.



Se io non sapessi di trovarmi al cospetto di un faro del sapere impegnato a salvare l’umanità, gli chiederei come mai scappi come un coniglietto non appena qualcuno propone un confronto, per di più accampando scuse che sono le glas (a Ginevra è la campana a morto); come mai cancelli dai suoi siti Internet in un fiat ogni critica a suo carico; come mai non si accorga di quanto atteggiamenti come quelli che adotta siano tragicomicamente ridicoli; come mai abbia come unico argomento l’insulto nei confronti di chi non cala le mutande davanti ad enormità vergognose.



Ma, come sta critto sull’epitaffio di Machiavelli, tanto nomini nullum par elogium e, allora, non chiedo niente ma, semplicemente, a capo chino continuo per la mia strada troppo distante da quella dell’empireo tacciata da Burioni Roberto da Pesaro, professore ordinario di una delle più grandi università del mondo (cercarla in classifica).
Come raccontava Fedro, a furia di gonfiarsi la rana scoppiò.



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giovedì 18 luglio 2019

CHI SI NASCONDE DIETRO LA RETE DEI FINTI "PROVAX"?

Nella foto Alice Pignatti (SPONSOR FINTI PROVAX)

Titolo originale:
CHI SI NASCONDE DIETRO LA RETE "PROVAX"? 



CHE RUOLO HA, IN TUTTO CIÒ, IL SITO DI PROPAGANDA (sedicenti "antibufale", in realtà disinformatori) BUTAC?

Chiedo massima condivisione affinché arrivi anche ai loro seguaci.

DEDICATO A TUTTI I FESSI CHE LI SEGUONO

ECCO I CONFLITTI D'INTERESSE


VACCINI: ALICE PIGNATTI E LA BORSA DI STUDIO DELLA DISCORDIA.

Dunque… in aprile di quest’anno viene indetto un bando pubblico dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna per l’assegnazione di una borsa di studio del valore di 9.216 euro per curare una campagna di sensibilizzazione a favore dei vaccini. (1)

Il candidato perfetto? Alice Pignatti, una signora di Cesena che è stata colpita da una disgrazia terribile: sua figlia neonata di 40 giorni si è ammalata di pertosse, malattia da cui è guarita, ma ora la piccina prende il raffreddore con facilità e anche la bronchite. 😔  


Così la mamma cesenate per evitare che tragedie del genere tocchino altre famiglie ha promosso a ottobre 2015 una petizione rivolta ai politici competenti (competenti non significa conoscitori della materia) con cui chiedeva al Ministro della Salute la reintroduzione dell’obbligo vaccinale per l’ingresso nelle comunità scolastiche. La petizione raccolse oltre 40mila firme aprendo le porte alla legge regionale che in Emilia Romagna per prima ha reso obbligatorie le vaccinazioni per potersi iscrivere all’asilo. (2)

Certo nessuno poteva restare insensibile al cospetto di un grido di dolore di tale portata e confesso che un lungo brivido mi ha percorso la schiena quando ho pensato che, vedi mai, verso i 14 anni la bambina, già provata nella primissima infanzia da una tosse violenta (anch’io a suo tempo ebbi a soffrirne e se sono vivo e non ho un raffreddore da almeno quarant’anni è per miracolo), avrebbe potuto essere colpita dalla presenza di brufoli nel sedere. Capita a quell’età, ma perché non proporre allora una vaccinazione universale obbligatoria contro una patologia tanto agghiacciante?

Ci ha pensato il ministro Lorenzin con il suo decreto divenuto recentemente legge (Legge31 luglio 2017, n. 119). http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2610_allegato.pdf
L’unica cosa che hanno fatto è stata quella di imporre il vaccino quasi fosse un farmaco perfetto e chiedere alla società un atto di fede nei suoi confronti. La medicina si illude di risolvere i suoi problemi con la società postmoderna con i Tso. Un’operazione politica e antisociale.
Tutta l’operazione resta adombrata da sospetti di strumentalità politica legata anche alle prossime scadenze elettorali dal momento che non esistono condizioni di urgenza per giustificare la fretta di fare un decreto. Per di più molto forti restano i sospetti di conflitto di interesse tra i suoi principali supporter - quasi tutti nei board scientifici delle principali case farmaceutiche (*) - o comunque legati al ruolo dell’Italia di paese capofila per i vaccini nel mondo.

La medicina ne esce male: la sua poca trasparenza e la sua tanta reticenza non contribuirà ad attenuare la diffidenza sociale nei suoi confronti ma la accentuerà.

Mamma Pignatti dal canto suo è molto attiva sui canali social nel promuovere la vaccinazione: ha fondato l’associazione “IoVaccino”, ha curato il Progetto Grafico della “Guida intergalattica per genitori dubbiosi”, rivisitazione in forma comunicativa del documento “Vaccinazioni pediatriche: le domande difficili” di Franco Giovanetti (Asl Cn2 Alba Bra, Regione Piemonte), pubblicato a gennaio 2015 su EpiCentro, il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica (3) e altre iniziative che vedremo più avanti.

Tornando all’argomento, il bando in questione prevedeva tra i requisiti la laurea al Dams ad indirizzo “arte” e “esperienza documentata di progettazione di campagne comunicative a tema vaccinazioni” e Alice Pignatti è stata l’unica candidata a presentarsi. (1)
Un bando cucito su misura dunque. Sarebbe stato sicuramente meglio che il bando avesse previsto tra i requisiti anche la laurea in scienza della comunicazione, per consentire una partecipazione più ampia possibile di candidati.

«Non capiamo cosa abbia a che fare una laurea al Dams con la divulgazione e la comunicazione scientifica. Così si escludono i laureati in Medicina e gli esperti di divulgazione scientifica» ha detto il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Raffaella Sensoli. (4)

I classici concorsi ‘ad personam’…
Forse non era opportuno che questa signora avesse l’incarico tramite un bando così restrittivo: se la legge prescrive bandi “pubblici”, questi devono esserlo per davvero.

Certamente bisogna ammettere che le competenze e i canali di cui la signora Pignatti dispone non sono propriamente quelli della “casalinga di Voghera” per cui viene fatta passare, per sbaglio o per scelta. 
Se si studia il fenomeno TeamVax italia, la rete spontanea, nata per promuovere l’informazione sulle vaccinazioni pediatriche (vedi avanti), ecco che il sito risulta registrato alla nota signora Alice Pignatti.
Teamvaxitalia aprile 2016
Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni

Curiosamente la Sig.ra Pignatti è Art Director presso la società “Axterisco srl”, si occupa della realizzazioni di siti web e della creazione di grafiche.

Altra persona con cui la Sig.ra Pignatti ha portato avanti la sua campagna‪ #‎iovaccino‬ è tale Miriam Maurantonio amministratrice e fondatrice del gruppo Facebook “Consigli da mamma a mamma - Emilia Romagna” (3) che è - udite, udite – fondatrice del sito www.thesocialmediamama.org ed esperta di contenuti web (web contents) (5)
Parliamo di una ‘Social Mummy’, cioè una mamma nel tempo dei social network, della comunicazione attraverso il web o meglio con il web come straordinario strumento di relazioni sociali e scambio di informazioni.

Tutte queste realtà sono ben vicine al noto sito di debunking “BUTAC” (‘Bufale un tanto al chilo’…) e a BUTACmag ovvero il Butac magazine.

A reggere il “prodotto” Butac pare ci sia un gioielliere bolognese, un tale intriso di grottesca presunzione che si alza ogni mattina convinto di essere non solo un esperto di qualunque disciplina, ma capace in un colpo di smantellare le menzogne di questo e di quello correggendole con mano da maestro. E tra le stravaganze del personaggio, la cui ignoranza su almeno molto di ciò su cui pontifica è fin troppo scoperta, non potevano mancare quelle a proposito dei vaccini, un argomento che per lui non ha misteri perché a casa sua la verità è ciò che esce dalla sua fantasia. Propaganda un tanto al chilo. (6)
Non perdiamo tempo ad enumerare le stupidaggini riportate in quel blog. Ci limitiamo a fare presente che, se non altro per non rendersi ridicoli, è sempre consigliabile conoscere l’argomento di cui si disquisisce, specie se si pretende di farlo ex cathedra.
Magari, prima di continuare nella sua opera, quel tale ci renda edotti sul suo curriculum scientifico, sugli studi fatti e sull’esperienza diretta maturata sui vaccini oltre che sugli altri mille argomenti a proposito dei quali ci dà lezione. Se quel curriculum sarà sufficientemente accettabile, se gli studi sul campo saranno credibili, allora penderemo tutti dalle sue labbra.

Michelangelo Coltelli (maicolengel) che gestisce il sito BUTAC è l’autore del logo della rete TeamVaxItalia, mentre la Pignatti della grafica web.
VaccinarSì ed IoVaccino di cui sopra fanno parte della rete TeamVaxItalia, così come altri siti: Medbunker, RIV - Rete informazione vaccinihttps://www.facebook.com/reteinformazionevaccini/posts/1735135803402175 (v. nota 3), Minerva – Associazione di divulgazione scientifica

Interessante, vero?

Per l’esattezza, sarebbe interessante comprendere cosa si nasconde dietro a questa campagna mediatica pro-vaccini così aggressiva.

Tanto per cominciare, il Ministero della salute e l’Istituto Superiore di Sanità sponsorizzano un sito Internet chiamato VaccinarSì il cui scopo dichiarato dovrebbe essere quello di informare sulle vaccinazioni.
Il Ministero della Salute versa a VaccinarSì la somma di 494.500,00 per fare propaganda e monitorarne il risultato.

In un documento reperibile sul web si legge:
Accordo di collaborazione tra il ministero della salute centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie e la regione veneto per la realizzazione del progetto ccm (Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) “Monitorare la fiducia del pubblico nei programmi vaccinali e le sue necessità informative sviluppando un sistema di decisione assistita per le vaccinazioni tramite il sito “vaccinarsi.org e altri siti e social network specificatamente dedicati alle vaccinazioni”. (7)
I fondi in questione e gli interventi che con essi verranno finanziati sono i seguenti:
€ 494.500,00 = di cui all'Accordo di collaborazione tra il Ministero della Salute e la Regione del Veneto del 16/02/2015 e alla nota prot. n. 251561 del 17/06/2015 della Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria, debitamente vistata dal GSA come da D.G.R. n. 1102 del 12/06/2012 e s.m.i., derivano dall'assegnazione di risorse statali destinate alla realizzazione del progetto CCM (Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie):  "Monitorare la fiducia del pubblico nei programmi vaccinali e le sue necessità informative sviluppando un sistema di decisione assistita per le vaccinazioni tramite il sito "vaccinarsi.org" e altri siti e social network specificatamente dedicati alle vaccinazioni".

La cosa si fa sempre più interessante.

Finanziare ‪VaccinarSì con denaro pubblico è assurdo, anche considerato che ci pensa già l'industria farmaceutica‬‬ (Farmindustria n.d.r.)

Una cosa da evidenziare è che esistono due realtà VaccinarSi il cui scopo dichiarato dovrebbe essere quello di informare sulle vaccinazioni: una è un sito ufficiale, Vaccinarsi.org il portale è della Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e di Sanità Pubblica (Siti) nato nel maggio 2013 con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e del Ministero della Salute, e gestito dai medici del Siti e dell’ ISS, poi esiste già dal 2009 il blog Vaccinar...SI! realizzato e gestito da una contabile austriaca tale Ulrike Schmidleithner, che fa parte del portaleVaccinarsi.org con il blog Vaccinar...SI! In qualità di responsabile del blog Vaccinar...SI! la Schmidleithner è nel comitato scientifico del portaleVaccinarsi.org.
Per verificare basta collegarsi ahttp://www.vaccinarsi.org/comitato-scientifico/

Ora, non che una laurea conti più di tanto (Guglielmo Marconi, Nobel per la Fisica, non riuscì mai a conseguirne una, per non parlare della ministra Lorenzin che al suo attivo vanta un diploma di liceo scientifico… ), ma la signora Schmidleithner vanta un semplice diploma di ragioneria e la cultura tipica dell’autodidatta in questo caso, ciò nonostante fa parte del Comitato Scientifico di quel sito.
Per la presentazione e il curriculum di Ulrike Schmidleithner basta cliccare su:http://www.vaccinarsi.org/comitato-scientifico/ulrike-schmidleithner.html

Non tutti sanno che la citata signora Schmidleithner gestisce a Prato “La Cretula”, un'azienda di consulenza ed elaborazione dati dal fatturato di 200.000 $ annui. (8)
“La Cretula” è posizionata proprio a pochi metri dalla ASL 4 di Prato, azienda saitaria di cui Milicia Ferdinando è un dirigente.

Fino a qualche tempo fa in quell’Ufficio dirigenziale venivano inoltrate le richieste di indennizzo della legge 210/92: “indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati”.

Attualmente il dirigente è Responsabile amministrativo per la presentazione delle domande di concessione del contributo economico a favore di persone in condizione di disabilità gravissima per progetti finalizzati alla loro permanenza a domicilio.

Sarebbe interessante sapere se la Schmidleithner e Milicia si conoscono  A noi risulterebbe che siano marito e moglie. Forse è una pura coincidenza.

Se si prende in esame la pagina istituzionaleVaccinarsi.org, e si effettua una ricerca sul proprietario del dominio, si scopre che si tratta di una società di comunicazione padovana “Parte srl” con sito internet http://www.medianteam.it/

«Sviluppare l’attitudine a modulare gli strumenti e i contenuti informativi tenendo in considerazione le opinioni e i sentimenti della gente sulle vaccinazioni emerge come un approccio imprescindibile per tutti i professionisti del “sistema vaccinazioni” ». (9)

Orbene, chiunque lavori ed è esperto nel settore comunicazione… sa molto bene che tutti questi siti che abbiamo fin qui citato, e relativi personaggi, campano con i denari dei clienti che commissionano loro articoli e post sui social.
Qualcuno di voi pensa forse che questi personaggi sputano sangue ogni giorno solo per convincere il mondo a vaccinarsi contro qualunque malattia?

Queste sono società che in genere fanno pagare i loro servigi a suon di “mila euro”.

Chi li sta pagando???

📌 P.S. - Domenica 18 ottobre 2015
Dopo la polemica scoppiata legata alla decisione di negare ai bambini che non hanno ricevuto la vaccinazione obbligatoria di poter andare a scuola, durante la seconda puntata di ‘Open Space’ su Italia 1 il programma di libera informazione e talk show incentrato su tematiche di attualità la Iena Nadia Toffa ha deciso di affrontare un argomento delicato: il tema dei vaccini ai bambini.
Tra gli ospiti in studio c’era Alice Pignatti, la Prof.ssa Susanna Esposito, direttrice dell’Unità Pediatrica del Policlinico di Milano, e lo scienziato esperto di nano-tecnologie dott. Stefano Montanari. Ad antipasto del racconto delle sofferenze patite da tutta la famiglia cesenate a causa della pertosse 😔 la conduttrice si era lanciata in verbosi proclami contro “quei delinquenti che non vaccinano i figli”: in pochi minuti la Iena è passata dalla fazione dei buoni giornalisti, schietti, sinceri ed amati, a presentatrice di parte, faziosa e iper-critica.
Se qualcuno ha perso il suo tempo a guardare la puntata… è bene che sappia come sono andate le cose a partire da dietro le quinte della trasmissione:

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🔴la    La   🔴  La signora Alice Pignatti era già salita agli onori delle cronache perchè il figlio ha avuto la sindrome di Kawasaki. Prima che il bimbo si ammalasse all’età di 3 anni nell’aprile 2013, Alice non aveva mai sentito parlare di malattia di Kawasaki. Ora, invece, la conosce bene. I sintomi li ha ben chiari in mente: lingua a fragola, occhi insanguinati, febbre prolungata che non passa nemmeno con l’antibiotico, rush cutaneo nel petto, linfonodo gonfio nel collo. E' una lotta contro il tempo: con la malattia si rischia l’infarto del miocardio. Ci possono essere danni alle arterie. Nessuno, alle dimissioni le aveva detto che suo figlio sarebbe stato esente da ticket tutta la vita, perché la Kawasaki è una malattia rara. Senza contare che ci sono possibilità di recidiva.
«La disinformazione è totale. E la confusione che ne segue. Senza contare che in ospedale ti trattano come una psicopatica, che la burocrazia è infinita. Ma la mia rabbia si è tramutata in energia positiva, costruttiva. Voglio che la Kawasaki si conosca, che i pediatri ei genitori la sappiano individuare. Il rischio, per la vita dei bambini, è troppo alto» ha detto Alice.
Quella di Alice, che vive a Cesena, è diventata una battaglia per fare conoscere una sindrome che molti pediatri ignorano e per mettere in guardia i genitori, nella speranza che presto, a livello sanitario, la prassi seguita dalle Regioni si uniformi su tutto il territorio nazionale e si dice disponibile a condividere la sua esperienza con altri genitori.

Fonte: Emilia Romagna mamma Editoriali | Salute
Lingua a fragola e occhi rossi: e se fosse Kawasaki? Una mamma racconta la sua disavventura
Pubblicato il 25.09.2013
di Silvia Manzani

 Andrebbe spiegato ad Alice che la “Sindrome di Kawasaki” non è causata dall'abuso della moto.

La malattia di Kawasaki è una malattia autoimmune che colpisce le arterie di piccole-medie dimensioni e che può verificarsi dopo una vaccinazione. Infatti, dicono gli scienziati che hanno studiato la malattia in profondità che l’evidenza suggerisce fortemente che un agente infettivo, come un virus o un vaccino, provoca la malattia.

Con malattia autoimmune, in medicina, si indica l'alterazione del sistema immunitario che dà origine a risposte immuni dirette contro componenti dell'organismo stesso e in grado di determinare un'alterazione funzionale o anatomica del distretto colpito. La malattia di Kawasaki può portare a pericolose complicanze come l’idrope (un anormale accumulo di liquido nella cavità sierose del corpo, cavo pericardico, cavo pleurico e cavo peritoneale), problemi alla colecisti o interessamenti polmonari con versamenti pleurici e anche problematiche cardiovascolari in quanto interessando le arterie è possibile un’infiammazione delle coronarie con diversi gradi di gravità.

 Questa complicanza è riportata anche nel foglietto illustrativo dei vaccini.

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FONTI DI CONSULTAZIONE:

(1) Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna (BURERT)
n.83 del 29.03.2017 periodico (Parte Terza)
Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna
Avvisi di Bandi per il conferimento di diverse Borse di Studio
Borsa di studio Scadenza 13 aprile 2017

(2) La petizione di Alice Pignatti su Change.org:"Vaccinazioni obbligatorie perché nessuno viva quello che ha vissuto mia figlia"
12/10/2015 15:20 CEST | Aggiornato 13/10/2015 18:06 CEST

(2) Vaccini obbligatori nei nidi, la mamma Alice Pignatti esulta
La madre cesenate che lanciò la petizione pro-vaccini: "Ma ora va esteso a tutti i vaccini"
Il Resto del Carlino 2 luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: 2 luglio 2016 ore 19:10

Alice, mamma social è per vaccini obbligatori
Ho rischiato di perdere mia figlia, lotto contro disinformazione
Redazione ANSA ROMA

(3) E’ nata e sta crescendo la “Rete Informazione Vaccini” (RIV)
23 aprile 2015
Daniel Fiacchini - Dirigente Medico presso il Dipartimento di Prevenzione ASUR, Area Vasta 2 (Fabriano), è attualmente il coordinatore del Gruppo Tecnico Regionale “Vaccini e Strategie di Vaccinazione” della Regione Marche. Co-fondatore di RIV
Vaccini e vaccinazioni
Guida intergalattica per genitori dubbiosi: dai social media un esempio di comunicazione tra pari
EpiCentro, il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica. http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/GuidaIntergalatticaVaccini.asp

(*) I SOLDI DELLE CASE FARMACEUTICHE A CHI DECIDE SUI VACCINI.
22 agosto 2017 The Cancer Magazine
Obbligo vaccinale e conflitti di interesse
Spizzichi & Mozzichi
Il blog di Amelia Beltramini
Aggiornamento ala 16 dicembre 2015

(4) Campagna pro-vaccini, l'assessore regionale: "Bando regolare"
Continua la polemica sulla borsa assegnata ad Alice Pignatti. Venturi: "Poteva partecipare chiunque"
Il Resto del Carlino 21 giugno 2017
Ultimo aggiornamento: 20 giugno 2017 ore 20:54
di Sofia Nardi

(5) Miriam, una social mummy - TRC
08 mar 2015

(6) Bufale un tanto al chilo o propaganda un tanto al chilo? http://compressamente.blogspot.it/2016/07/bufale-un-tanto-al-chilo-o-propaganda.html

(7) Bur n. 69 del 14 luglio 2015
Materia: Bilancio e contabilità regionale
Deliberazione della Giunta Regionale n. 831 del 29 giugno 2015
Variazione al bilancio di previsione 2015 ai sensi dell'articolo 22 della L.R. 29 novembre 2001, n. 39. (provvedimento di variazione n. 12) // VINCOLATE.
LEGGI: Bur n. 69 del 14 luglio 2015

(8) Elenco aziende: Cretula Di Schmidleithner Ulrike

(9) VaccinarSì Raid Puglia 2014: opinioni, sentimenti e bisogni informativi della gente sulle vaccinazioni.

Tratto dalla stupenda pagina Facebook Vaccini Basta 

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