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lunedì 13 febbraio 2017

I VERI PADRONI DEL MONDO- Le 4 banche e le 8 famiglie



LE QUATTRO GRANDI BANCHE DI WALL STREET E LE OTTO FAMIGLIE COLLEGATE CHE DOMINANO LA FINANZA MONDIALE. I media russi che trasmettono informazioni in forma alternativa (rispetto ai media occidentali) si sono presi la briga di sviscerare e segnalare in modo specifico quali siano gli oligopoli finanziari anglosassoni- le quattro mega banche- che hanno il controllo della finanza mondiale, come è venuto alla luce dai risultati inquietanti di una ricerca fatta da “Russia Today”: queste sono BlackRock, State Street Corp,– FMR/Fidelity,- Vanguard Group. E’ risultato fra l’altro che, anche che la “privatizzazione globale dell’acqua” viene attuata dalle stesse megabanche di Wall Street, in concomitanza con la Banca Mondiale, fatto questo che arreca benefici nel suo insieme al nepotismo dinastico della famiglia Bush (grande famiglia di petrolieri), i cui componenti stanno cercando anche di prendere il controllo delle fonti d’acqua dell’Acuífero Guaraní in Sud America, una delle maggiori riserve d’acqua dolce del pianeta. Già nel 2012 il precedente legislatore texano Ron Paul –padre del candidato presidenziale Rand, uno dei creatori del poi rinnegato “Partito del Te”, venuto poi meno, ma che è stato anche uno dei migliori esperti fiscali degli Stati Uniti- aveva segnalato che i Rothschild possiedono le azioni delle 500 principali multinazionali riportate nella rivista Fortune che sono controllate a loro volta dalle quattro grandi banche di Wall street (“the Big Four”): la BlackRock, la State Street, FMR/Fidelity e Vanguard Group (che strana coincidenza). Adesso Lisa Karpova (LK), della Pravda.ru, è riuscita a penetrare,con la sua indagine, nei dedali della finanza globale ed ha commentato che si tratta di ” sei, otto o forse 12 famiglie , che sono quelle che veramente dominano il mondo, pur sapendo che è un mistero difficile da decifrare”.
I VERI PADRONI DEL MONDO- Le 4 banche e le 8 famiglieCOME PUO’ ESSERE POSSIBILE CHE ESISTA IN PIENO SECOLO XXI, un secolo ultra tecnologico e di trasparenza democratica (secondo gli apologeti del progresso, ben controllati anche loro) tanta opacità per arrivare a conoscere coloro i quali sono i plutocrati mega banchieri oligopolisti/oligarchici che detengono le finanze del pianeta? LK arriva alla conclusione che le otto ridotte famiglie , che sono state ampiamente citate nella letteratura, non si trovano lontane dalla realtà: Goldman Sachs, Rockefellers, Loebs Kuhn e Lehmans a New York, i Rothschild di Paris/Londra, i Warburgs di Amburgo, i Lazard di París, e Israel Moses Seifs di Roma. Vada pure avanti la polemica per cui, a mio giudizio, la lista risulta incompleta e non sono tutti quelli che vi si trovano e neppure tutti sono quelli che compaiono. LK ha ha iniziato l’”inventario delle maggiori banche del mondo” e si è accertata dell’identità dei loro principali azionisti, così come di quelli che “prendono le decisioni”. Qualcuno potrà criticare, non senza ragione, che l’inventario di LK non arriva alla sofisticazione di Andy Coghlan e Debora MacKenzie, della rivista scientifica “New Scientist”, i quali rivelano la plutocrazia bancaria e le sue reti finanziarie- l’1% che governa il mondo-, basandosi in una ricerca di tre teorici dei “sistemi complessi”, che tuttavia alla fine dei conti, i risultati della ricerca coincidono in forma sorprendente, nonostante la sua semplicità di sistema di indagine. LK ha scoperto che le sette mega banche di Wall Street che controllano le principali multinazionali (corporations) globali sono Bank of America, JP Morgan, Citigroup/Banamex, Wells Fargo, Goldman Sachs, Bank of New York Mellon e Morgan Stanley. LK ha verioficato che le megabanche del tempo passato erano controllate a loro volta dal nucleo dei “Quattro Grandi (The Big Four)”: BlackRock, State Street Corporation, FMR/Fidelity e Vanguard Group. 
QUESTE SONO LE TRACCE DEI CONTROLLANTI DI CIASCUNA DELLE SETTE MEGABANCHE.
1.- Bank of America: State Street Corporation, Vanguard Group, BlackRock, FMR/Fidelity), Paulson, JPMorgan, T.Rowe, Capital World Investors, AXA, Bank of NY Mellon.
2.- JPMorgan: State Street Corp., Vanguard Group, FMR/Fidelity, BlackRock, T. Rowe, AXA, Capital World Investor, Capital Research Global Investor, Northern Trust Corp. e Bank of Mellon.
3.- Citigroup/Banamex: State Street Corporation, Vanguard Group, BlackRock, Paulson, FMR/Fidelity, Capital World Investor, JPMorgan, Northern Trust Corporation, Fairhome Capital Mgmt e Bank of NY Mellon.
4.-Wells Fargo: Berkshire Hathaway, FMR/Fidelity, State Street, Vanguard Group, Capital World Investors, BlackRock, Wellington Mgmt, AXA, T. Rowe y Davis Selected Advisers.
5.- Goldman Sachs: “I Quattro Grandi”, Wellington, Capital World Investors, AXA, Massachusetts Financial Service y T. Rowe.
6.- Morgan Stanley: ” I Quattro Grandi”, Mitsubishi UFJ, Franklin Resources, AXA, T.Rowe, Bank of NY Mellon e Jennison Associates.
7.- Bank of NY Mellon: Davis Selected, Massachusetts Financial Services, Capital Research Global Investor, Dodge, Cox, Southeatern Asset Mgmt… e “I Quattro Grandi”.
Dei Quattro Grandi che dominano le sette megabanche e che godono di sovrapposizioni ed incroci azionari, si evidenziano soltanto quelli che controllano State Street y BlackRock.
1.- State Street: Massachusetts Financial Services, Capital Research Global Investor, Barrow Hanley, GE, Putnam Investment e… “I Quattro Grandi(Loro stessi sono azionisti!).
2.-BlackRock: PNC, Barclays e CIC.
 JPMorgan:COME ESEMPIO DELLE SOVRAPPOSIZIONI ED INCROCI AZIONARI, si può prendere la PNC Bank, che viene controllata da tre dei “Quattro Grandi”: BlackRock, StateStreet y FMR/Fidelity. Nel suo libro “La Guerra delle Valute”, l’autore cinese, Song Hongbing , catalogava in questo ai Rothschild come la famiglia più ricca del pianeta, con un capitale accumulato di 5 milioni di milioni di US. $. Se i Rothschild fossero un paese, avrebbero avuto quindi, il quinto posto del ranking globale dietro il PIL di 7, 3 milioni di milioni di US. $ dell’India (quarto posto), e maggiore del Giappone, di 4,8 milioni di US-$, quinto posto, prima della Germania (sesto posto), della Russia (settimo posto), del Brasile (ottavo posto) e della Francia (nono posto). Io avrei citato un articolo delle stesso Economist- anche questo di proprietà, come il Financial Times, del gruppo Pearson- tutti controllati dalla Black Rock, uno dei “Big Four”-, in cui si dimostrava quali fossero le multinazionali controllate dalla Black Rock: essendo questa la principale azionista della Apple,di ExxonMobil, di Microsoft, GE, Chevron, JP Morgan, P&G, Shell, Nestlé, senza contare la sua proprietà del 9% delle azioni di Televisa. Secondo i risultati ottenuti dalla ricerca svolta da Lisa Karpova e dalla sua equipe, i “Big Four” controllano inoltre le maggiori multinazionali anglosassoni:
Alcoa; Altria; AIG; AT&T; Boeing; Caterpillar; Coca–Cola; DuPont; GM; H–P; Home Depot; Honeywell; Intel; IBVM; Johnson&;Johnson; McDonald’s; Merck; 3M; Pfizer; United Technologies; Verizon; Wal–Mart; Time Warner; Walt Disney; Viacom; Rupert Murdoch’s News; CBS; NBC Universal. I padroni del Mondo!
Come se quanto esposto prima fosse poco, LK commenta che la Federal Reserve USA comprende 12 Banche, rappresentate da un Consiglio di sette persone, che rappresentano i “Big Four”.
In definitiva la Federal Reserve si trova sotto il controllo dei Big Four privati: BlackRock, StateStreet, FMR/Fidelity y Vanguard Group.
A mio giudizio, è molto probabile che esistano imprecisioni che sarebbero il prodotto della stesa opacità dei mega banchieri.
Nella fase della guerra geofinanziaria, quello che conta è la percezione degli analisti finanziari di Cina e Russia che sono arrivati alla determinazione dei Quattro Grandi e delle otto famiglie, tra le quali si evidenziano i banchieri schiavisti Rothschild: controllori nel loro insieme di altrettante mega banche della Federal Reserve. I padroni dell’Universo!
* di Alfredo Jalife Rahme
>Fonte< – >Tratto da<
Redatto da Pjmanc http://ilfattaccio.org tratto da www.sapereeundovere.com

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IL GOVERNO MERKEL MINACCIA: NESSUNO STATO UE S’AZZARDI A DACCORDARSI CON GLI USA


BERLINO – Il governo Merkel ha avvertito – avvertimento che somiglia molto a una minaccia – i suoi partner europei dalla tentazione di cercare accordi bilaterali con gli Stati Uniti perchè ”non sarebbe vantaggioso per nessuno nell’Unione europea”. Secondo il ministro degli Esteri tedesco, Michael Roth, ”non andrebbe a vantaggio di nessuno in Europa se qualche Paese individualmente si lanciasse in accordi speciali” con Washington.In un’intervista al Die Welt, Roth ha spiegato che le relazioni transatlantiche si basano ”meno sulla forza e molto di più sui valori che dividiamo in entrambi i lati dell’Atlantico”.Tra questi elementi comuni vi è la Nato, ha aggiunto il ministro dicendosi fiducioso che gli Stati Uniti ”continueranno a garantire come alleanza per la sicurezza mondiale” nonostante i messaggi contradditori inviati da Washington nelle ultime settimane. Ma ”l’avvertimento” non riguarda in realtà la Nato, bensì accordi finanziari e commerciali al di là di quello che impone la Ue.
Fonte: www.stopeuro.org 

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lunedì 1 agosto 2016

Il Club della cupola europea del Business

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DI SERGIO DI CORI MODIGLIANI
Libero pensiero

IL CLUB DELLA CUPOLA EUROPEA DEL BUSINESS

Parliamo di cose serie e cominciamo a fare i nomi. Veri.
Quali sono le personalità più influenti nel mondo politico-economico, in Italia?
Berlusconi? Letta? Alfano? Cicchitto? D’Alema? Casini? Monti?……
Nessuno di questi.
Sono tutti intercambiabili.
Sono tutte persone di seconda fila il cui compito consiste nell’imbonire gli italiani, ciascuno secondo le proprie competenze, per far loro credere di vivere sotto una democrazia e quindi eseguire gli ordini dei loro veri padroni.

Chi decide in Europa?

Merkel? Van Rompuy? Olli Rehn? Barroso? Draghi?
Nessuno di questi … Sono tutti intercambiabili costoro.
Sono tutte persone di seconda fila il cui compito consiste ecc., ecc.

Se io vi dicessi che, oggi come oggi, la persona più importante, più influente, e decisiva, nel campo delle tematiche sociali in Italia -tanto per fare un esempio- è un certo Carlo Bozotti, il 99,99% dei lettori si metterebbe a dire sostenendo “ma chi lo conosce a questo?”.

Infatti. Qui sta il punto.
Chi decide in Europa è un pugno di uomini, ben allenati, amici tra di loro di lunga data.
Sono una cinquantina. Costoro, sono la vera cupola che sovrintende ai destini degli europei.
Loro decidono chi governa e chi non lo fa. Loro stabiliscono se l’Italia avrà le larghe intese, se la Germania avrà la grossekoalition e se è il caso che il Belgio abbia o non abbia un governo.
Loro decidono quali Leggi far passare in Italia e nel resto d’Europa.
Loro decidono quanti disoccupati ci devono essere o non essere e se le imprese italiane devono o non devono essere pagate.
Sono tutti membri del più potente club del pianeta Terra. In confronto, il Bilderberg è folclore per nuovi ricchi a caccia di status sociale da esibire.

Ecco, qui di seguito, tutti i nomi suddivisi per nazionalità e ordine alfabetico.
http://ert.eu/members

Il Club è nato nel 1982 e fortemente voluto, allora, da Ronald Reagan che ne affidò l’iniziale cura a Licio Gelli; costituisce lo zoccolo duro delle persone che prendono ogni decisione in Europa.
Complessivamente è stato calcolato che hanno a disposizione un budget intorno a 1,28 miliardi di euro, utili per pagare (e soprattutto coloro) che si dimostra necessario mettere nella lista della spesa per far varare leggi, dispositivi, spostare capitali, lanciare leader politici, ecc.
Il club si chiama ERT EUROPE.
Tranquilli! ecco il link: http://ert.eu/

E’ ufficiale. Non sono più clandestini. Lo erano fino a pochi mesi fa.

Ormai, convinti di aver vinto, si sono aperti il loro bravo sito dove si presentano per ciò che essi sono, suddivisi per segmenti, settori di competenze, segmenti di mercato.
I fondatori, circa 30 anni fa, sono le persone che vedete nella fotografia in bacheca. Loro sono davvero orgogliosi (e lo comprendo) delle loro origini. Le persone che vedete nella immagine sono:
Karl Beurle (Thyssen), Carlo De Benedetti (Olivetti), Curt Nicolin (ASEA), Harry Gray (United Technologies), John Harvey – Jones (ICI), Wolfgang Seelig (Siemens), Umberto Agnelli (Fiat), Peter Baxendell (Shell), Olivier Lecerf (Lafarge Coppée), José Bidegain (Cie de St Gobain), Wisse Dekker (Philips) Antoine Riboud (BSN), Bernard Hanon (Renault), François-Xavier Ortoli (EC), Pehr G. Gyllenhammar (Volvo), Etienne Davignon (EC), Louis von Planta (Ciba-Geigy), Helmut Maucher (Nestlé).

Questo era il nucleo storico. Alcune di queste persone non esistono più, decedute, come Umberto Agnelli, Harry Gray e altri ancora. Alcune aziende sono state incorporate da altre e quindi i rappresentanti sono cambiati. Ma il progetto, la strategia e la finalità del 1982 rimane la stessa: gestire l’Europa Occidentale come piace a loro.
Controllano il 75% della produzione mediatica europea. Mediaset la controllano attraverso gli incroci azionari trasversali e Berlusconi non lo hanno mai voluto dentro perchè lo considerano inattendibile e inaffidabile, troppo individualista per i loro gusti, gli danno ordini dall’esterno. Controllano le borse, i mercati, gli investimenti industriali. Stabiliscono le assunzioni nelle corporation, nelle aziende statali strategiche, le commesse militari, chi deve andare su, chi deve andare giù, chi deve andare a dirigere i canali televisivi, i giornali, le banche.
Le persone di questa lista, tutte insieme, hanno 1.500 uffici (perfettamente legali) a Bruxelles nei quali si dedicano e si occupano di lobby gestendo i rapporti con le apposite e specifiche commissioni europee.
Parlare quindi di Berlusconi o di Letta è inutile; sono persone che non contano nulla.

Questi sono quelli che decidono.
La loro attività è stata spulciata, monitorizzata e analizzata nell’ultimo anno da un migliaio circa di folli internauti (tra cui il sottoscritto) disseminati in Europa e California e dalla prossima settimana, partendo dalla Francia, inizia il processo di presentazione pubblica della cupola. Un gruppo di giornalisti investigativi anglo-americani, in accordo con un gruppo di intellettuali francesi e austriaci, hanno prodotto un documentario nel quale raccontano le gesta dei 15.650 impiegati a pieno regime che lavorano a Bruxelles per questa organizzazione al fine di fare business. Puro business. Loro sono i monarchi, noi siamo i loro sudditi. Per queste persone noi non esistiamo come esseri umani, siamo -come ha ben sintetizzato il grande sociologo Zygmunt Bauman- un danno collaterale.
Il loro obiettivo strategico, in questa fase attuale, consiste nel distruggere ogni tentativo di costruire modelli di cittadinanza attiva e di opposizione ai partiti che loro controllano e finanziano in Europa. Dalla prossima settimana, inizia la diffusione in diverse città di Europa del documentario intitolato “The Brussels Business” e diretto da Friedrich Moser e Mathieu Lieuthert che verrà proiettato in diverse città europee e poi diffuso anche in rete. Successivamente, comunicherò dove e quando è possibile vederlo a Roma, Milano, Palermo, Bologna.
E’ intorno a questo club che si gioca la partita d’Europa; è fondamentale, quindi, conoscerne la genesi, la modalità di comportamento, la strategia di impiego. In tal modo sarà utile poter cominciare a parlare delle questioni vere sapendo chi sono gli interlocutori veri, di cui in televisione e sul cartaceo non sentirete mai neppure una parola al riguardo.

Sono suddivisi in settori:
– Competition Policy
– Chairman: Jacob Wallenberg Convenor: Wolfgang Kopf Contact: Roeland Van der Stappen
– Competitiveness
– Chairman: Peter Löscher Convenor: Contact: Roeland Van der Stappen
– Energy & Climate Change
– Chairman: Bruno Lafont Convenor: Vincent Mages Contact: Kimberley Lansford
– Raw Materials
– Chairman: Convenor: Gunnar S. Jungk Contact: Roeland Van der Stappen
– Societal Changes
– Chairman: Carlo Bozotti Convenor: Tjerk Hooghiemstra Contact: Kimberley Lansford
– Trade and Market Access
– Chairman: Nils S. Andersen Convenor: Anders Würtzen Contact: Roeland Van der Stappen
– CFO Task Force (n.d.r: per CFO si intende tutta la normativa europea che riguarda finanza pubblica, suo impiego, sua tassazione, sua normativa)
– Chairman: Peter R. Voser Convenor: Simon Henry Contact: Roeland Van der Stappen

Il nostro bravo Bozotti che dirige e coordina tutti gli aspetti legati alle politiche sociali in Europa è uno dei più importanti imprenditori italiani, leader nella produzione dei semi-conduttori, che ha il compito di assumere il controllo di tutta la produzione elettronica imbavagliando la rete. L’importanza del suo nome e della sua posizione è venuta fuori grazie al pragmatismo anglo-sassone. Un blogger, infatti, che si occupa di finanza, è rimasto colpito dal fatto che per ben tre volte il nostro concittadino entrasse dentro importanti aziende, le facesse fallire, e quando erano decotte poi venisse saldato con parcelle principesche. In una pubblicazione on line di cui avete qui il link http://www.electronicsweekly.com/ si chiedeva come mai ciò avvenisse, e poi si è dato da fare e ha costruito per noi la biografia di questo imprenditore, gentilmente condivisa con il popolo della rete http://www.leadersmag.com

Qui di seguito c’è la biografia del nostro sconosciuto imprenditore: Carlo Bozotti has held his current position since March 2005. He is the sole member of the Management Board and chairs the company’s Corporate Executive Committee and Corporate Strategic Committee. Bozotti also serves as Vice-Chairman of the Board of Directors at ST-Ericsson SA. He joined SGS-ATES (later renamed SGS Microelettronica), a predecessor company to STMicroelectronics, in 1977. Ten years later, SGS Microelettronica of Italy merged with Thomson Semiconducteurs of France and is today STMicroelectronics, which is among the leading semiconductor companies worldwide, Bozotti became General Manager of the Telecom Product Division and, subsequently, he was promoted to Director of Corporate Strategic Marketing and Key Accounts, and later, to Corporate Vice President, Marketing and Sales, Americas. In 1994, Bozotti was appointed Corporate Vice President for Europe and the Headquarters Regions. From 1998 to 2005, he served as Corporate Vice President and General Manager of the Memory Products Group. In 2011, Bozotti began a second (nonconsecutive) term as the President of the European Semiconductor Industry Association (ESIA).

He graduated with a degree in Electronic Engineering from the University of Pavia, Italy.
Queste sono le persone che “stanno facendo oggi l’Europa e hanno fatto l’Europa così come oggi essa è”.
E’ compito di ogni europeo pensante, di ogni professionista della comunicazione, di ogni intellettuale, di ogni libero cittadino, diffondere i nomi e ogni mansione e caratteristica pertinente di questi personaggi. Sapere chi sono e che cosa fanno e come lo fanno è fondamentale per aumentare le possibilità statistiche di poter vincere la battaglia europea per fermare questo massacro e avviare un processo di rifondazione dell’Europa dei Diritti Civili, della Cultura, della Civiltà.
Se non sappiamo neppure chi sono come possiamo minimamente pensare di essere in grado di poterli contrastare?

Sergio Di Cori Modigliani
Fonte: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/
Link: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2013/11/seconda-parte-il-club-della-cupola.html

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