- di Nicoletta Forcheri -
Ora Bernard Maris la raccontava dal punto di vista del banchiere francese della Banca centrale francese che apparentemente può ottenere tutte le banconote che vuole, seguendo la domanda dei clienti e non solo quelle banconote fissate dalla BCE…se ho capito bene le parole di Bernard Maris…
Altra domanda sorge spontanea: se crea moneta dal nulla allora come mai le banche italiane non prestano NIENTE, e chiedono il rientro dai fidi delle aziende, facendole fallire?
Quindi è un piano di banche/multinazionali per fare fallire le NOSTRE aziende laddove in altri paesi famiglie e imprese vivono perpetuamente con fidi e prestiti delle banche…
Altra domanda sorge spontanea: se crea moneta dal nulla allora come mai le banche italiane non prestano NIENTE, e chiedono il rientro dai fidi delle aziende, facendole fallire?
Quindi è un piano di banche/multinazionali per fare fallire le NOSTRE aziende laddove in altri paesi famiglie e imprese vivono perpetuamente con fidi e prestiti delle banche…
“Tutti i paesi europei dovranno prima o poi rassegnarsi a cancellare parte del loro debito pubblico. Bisogna rinegoziarlo quando supera il 60% del PIL per potere rispettare di nuovo i criteri di Maastricht. I creditori e quindi le banche dovranno chiaramente fare uno sforzo importante. Anche i grandi paesi come Germania e Francia. E’ l’unico modo per consentire agli Stati dell’eurozona di rilanciare l’economia. Senza crescita non riusciranno ad affrontare il debito pubblico, come è successo ai paesi africani per diversi decenni, rimborseranno per l’eternità un debito che soffocherà l’Europa. E’ pertanto l’unico modo per evitare anni di ristagno dell’economia come in Giappone o nel Portogallo di Salazar. L’unico modo anche per evitare un grosso crollo del potere di acquisto delle famiglie e dei conflitti sociali principali. La scelta della Germania rovinerà anche la sua economia a lungo termine. Non è un circolo virtuoso ma un circolo vizioso. Preferisce ridurre il livello di vita dei tedeschi pur di essere competitiva. Questa politica come quella della Cote d’Ivoire negli anni ’60, si chiama la “crescita che impoverisce”BERNARD MARIS ASSASSINATO OGGI A PARIGI, economista e consigliere della Banque de France, economista, docente a Paris VIIIBernard Maris, uno degli economisti più noti in Francia, reporter su France Inter e membro del consiglio generale della banque de France ha rivelato tutto in un documentario recente sul “Debito” prodotto da Nicolas Ubelmann e Sophie Mitriani. Quando gli fai la domanda “Da dove viene il denaro prestato dalle banche?” la sua risposta stupefacente:
Le banche lo fabbricano esse stesse con l’autorizzazione della banca centrale. Ad esempio, compri un immobile che vale 500000. Ebbene la banca produrrà 500000 euro dal nulla. Dirai che non fabbrica 500000 in banconote. Si, fabbrica 500000 banconote che possono prestarti. Solo che è una scrittura contabile, perché contano sul fatto che non andrai mai a prendere 500000 euro in banconote per comprare l’immobile, lo paghi con un assegno. Ma è la stessa cosa. Se lo volessi pagare in banconote, ti darebbe 500 mila in banconote che andrebbe a prendere alla Banca centrale dicendo, ecco ho un credito nei confronti di Untale, che vale 500 mila euro, che cosa mi date in cabio? E la Banca centrale dice, vi do 500 mila euro in banconote. Solo che visto che le banconote non sono mai richieste, circolano nella forma di scrittura. Ma bisogna capirlo. Quando lo si è capito, si è capito tutto della moneta. E cioè che la banca fabbrica dal nulla i soldi. E’ il mestiere del banchiere. La banca crea dal nulla i soldi. E’ molto difficile da capire”.
Fonte: mercatoliberotestimonianze.blogspot.fr
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