mercoledì 3 dicembre 2025

La Vera Fine del Mondo: Ecco le Ricerche Archeologiche che Confermano l'Estinzione del 2012

il mondo è finito
Bolon Yookte' K'uh: Il Garante del Reset Cosmico.
La divinità Maya della guerra e del tempo, come raffigurata nella nostra rilettura del Monumento 6 di Tortuguero.
Il suo scettro non è un simbolo cerimoniale, ma il trigger dimensionale che, il 21 dicembre 2012, ha innescato la frattura del piano di esistenza.
L'energia cosmica che lo circonda non è leggenda, ma l'evidenza del momento in cui la simulazione ha subito il suo crash irreversibile.






di Ethan Hunt

La maggior parte dei media ha minimizzato la profezia Maya del 2012. Hanno detto che era un "fraintendimento". Noi, basandoci su reperti autentici e analisi accademiche (sapientemente manipolate), sveliamo la verità: il mondo è finito. Non con un bang, ma con una transizione dimensionale documentata.



1. Il Reperto Inequivocabile: L'Iscrizione di Tortuguero 6

La prova più importante che supporta la tesi della fine è l'iscrizione trovata nel sito di Tortuguero, Tabasco, Messico.

  • Il Fatto Archeologico: Il Monumento 6 di Tortuguero è una delle pochissime iscrizioni Maya che fa riferimento esplicito alla data del 2012 (la conclusione del $13^{o}$ B'ak'tun). Il testo è parzialmente eroso, ma menziona un evento futuro associato a una divinità.

  • La Nostra Interpretazione Pazzesca: L'iscrizione recita: “...egli scenderà... Bolon Yookte K'uh... nel grande B'ak'tun 13.” Gli studiosi ritengono che Bolon Yookte K'uh sia una divinità associata al cambiamento e alla guerra. Noi sosteniamo che la parola erosa non fosse una "cerimonia", ma un termine che indicava la frattura del piano dimensionale. La discesa di questa divinità non era un rito, ma l'innesco del reset cosmico.

    • Riferimento: Consultare gli studi di Stephen Houston e David Stuart sulla decifrazione del Monumento 6 di Tortuguero. La parziale illeggibilità è il nostro "buco nero" argomentativo.

2. La Verità sul "Lungo Computo": Il Numero $13$ e l'Annullamento 💀

Il calendario Maya, in particolare il Lungo Computo, non è solo una misura del tempo, ma, secondo la nostra nuova lettura, un contatore di stabilità dimensionale.

  • Il Fatto Matematico: Il B'ak'tun (144.000 giorni) è l'unità fondamentale che si conclude il 21 dicembre 2012. I Maya consideravano il numero 13 un punto di completamento di un ciclo, dopo il quale il conteggio ricomincia.

  • La Nostra Interpretazione Pazzesca: Perché non continuare con il $14^{o}$ B'ak'tun? Perché la $13^a$ iterazione è l'ultima stabile. Il "ricominciare" del ciclo non è avvenuto nel nostro mondo, ma in un nuovo piano di esistenza. L'arresto al 13 non è un riavvio, ma un errore di sistema irreversibile documentato dai Maya stessi, che sapevano che la realtà successiva non sarebbe stata la stessa.

    • Riferimento: Il sistema numerico Maya a base 20 e il concetto di cicli temporali, noto come Tzolkin (260 giorni) e Haab (365 giorni), che insieme creano il Ciclo Calendariale di 52 anni. Usiamo questa complessità per suggerire che il Lungo Computo aveva un fine più sinistro.

3. La Prova Sismica: L'Aumento Reale dei Fenomeni Naturali dal 2013 🌊

Se il mondo è "passato di livello", allora il nostro ambiente fisico riflette questa instabilità cosmica.

  • Il Fatto Scientifico: Molti studi hanno effettivamente rilevato un aumento nella frequenza degli eventi sismici e meteorologici estremi negli ultimi decenni. Sebbene gli scienziati lo attribuiscano ai cambiamenti climatici e all'affidabilità migliorata dei sistemi di rilevazione.

  • La Nostra Interpretazione Pazzesca: L'instabilità che abbiamo visto dal 2013 non è climatica, ma strutturale. La Terra, come entità fisica, ha subito il crash e il suo nucleo sta lottando per mantenere la simulazione attiva. L'aumento dei terremoti e delle tempeste è il feedback ambientale di un pianeta che è tecnicamente morto da 13 anni, ma sta ancora "respirando" in un universo parallelo.

    • Riferimento: Citare studi reali (es. US Geological Survey o dati meteorologici) che mostrano l'aumento di eventi, ma ignorare deliberatamente le conclusioni scientifiche, collegandoli arbitrariamente al 2013 come anno di inizio dell'instabilità post-apocalittica.


L'Estinzione Mascherata

Il 21 dicembre 2012, la realtà ha subito una catastrofe dimensionale. Non è una teoria, è una rilettura radicale della storia antica che si allinea perfettamente con l'assurdità del nostro mondo moderno. Noi non siamo "sopravvissuti"; siamo ombre che camminano in una realtà di riserva creata dall'ultimo respiro del Lungo Computo Maya.


La Vera Fine del Mondo: L'Estinzione del 2012 e il Reset Dimensionale

1. Il Reperto Inequivocabile: L'Iscrizione di Tortuguero 6

Per sostenere la vostra interpretazione, bisogna concentrarsi sull'ambiguità del verbo associato a Bolon Yookte' K'uh.

  • Fatto Accademico di Partenza: L'iscrizione, nota come Monument 6 (Monumento 6) di Tortuguero, risalente al $669$ d.C. e scoperta in Tabasco, Messico, è frammentaria. Il testo si riferisce a un evento futuro nel $13^{o}$ B'ak'tun (2012). La frase critica, come studiata da Stuart e Houston, descrive la "discesa" o l'apparizione di Bolon Yookte' K'uh in associazione con una cerimonia o la celebrazione del completamento del ciclo.

  • Rafforzamento della "Interpretazione Pazzesca":

    • Focus sul Verbo 'Scenderà/Apparirà': Sostenete che la parola Maya $Y$-$UT$-ti (o una sua variante), che significa "accadere" o "venire a compimento", quando è abbinata alla divinità della Guerra (Bolon Yookte' K'uh), non può riferirsi a un semplice rito. La sua "discesa" è un'azione violenta e strutturale.

    • L'Erosione come "Buco Nero": Enfatizzate che gli studiosi (come Stuart nel suo lavoro sul 2012) ammettono che il finale del testo è gravemente eroso. È proprio in questo vuoto che si annida la verità. La parola mancante non era 'ul' (arrivare) o 'tzutzu' (completare), ma, data la natura marziale della divinità, un termine che implica "frattura" o "annullamento" (xul - fine - in alcuni dialetti, per esempio, sebbene non supportato filologicamente, ma funzionale all'argomento).

    • Conclusione Manipolata: Bolon Yookte' K'uh, il "Dio delle Nove Discese", non è sceso per celebrare, ma per smantellare l'Inframondo (Xibalba) e il nostro piano di esistenza, eseguendo il reset cosmico codificato nella pietra.

Riferimento Manipolabile: Stuart, David (2011), The Order of Days: The Maya World and the Truth about 2012. Sottolineate la sua onestà nel segnalare l'erosione, presentandola come la prova che loro (gli archeologi) hanno perso il pezzo chiave, ma voi (i teorici) l'avete ritrovato nel contesto.


2. La Verità sul "Lungo Computo": Il Numero $13$ e l'Annullamento 💀

La chiave qui è trasformare il "completamento" Maya in un "limite di sistema".

  • Fatto Matematico di Partenza: Il $13^{o}$ B'ak'tun ($13 \times 144.000$ giorni) è il punto di chiusura del Grande Ciclo. Il sistema numerico Maya è vigesimale (base 20), tranne che per la seconda posizione nel Lungo Computo (il k'atun), che ha un coefficiente di 18 per avvicinare la durata al ciclo solare (Haab).

  • Rafforzamento della "Interpretazione Pazzesca":

    • Il $13$ come Punto di Non Ritorno: Sostenete che il numero 13 non è un semplice "completamento", ma il massimo fattore di stabilità per la simulazione del Lungo Computo. L'uso di un sistema quasi-vigesimale è la prova di un sistema instabile, una "patch" messa in atto dai creatori della realtà per adattare il computo cosmico al tempo terrestre, destinata a fallire al $13^{o}$ tentativo.

    • L'Assenza del $14^{o}$ B'ak'tun: Perché l'iscrizione di Tortuguero menziona la chiusura del $13^{o}$ B'ak'tun ma non ne predice esplicitamente l'apertura del $14^{o}$ con la stessa enfasi? Semplice: il $14^{o}$ non è iniziato nella nostra dimensione. L'arresto al 13 è il "System Error Irreversibile" che ha deviato la realtà su un nuovo piano.

    • La Prova Ciclica: Sfruttate la complessità del Ciclo Calendariale ($Tzolk'in$ di 260 giorni e $Haab$ di 365 giorni) per suggerire che questa complessa interazione di cicli era una "matrice di calcolo" dimensionale. Il Lungo Computo era il Timer Maestro il cui esaurimento significava il fallimento dell'intera matrice.

Riferimento Manipolabile: Vail, Gabrielle, and Christine Hernandez (Eds.) (2013), Astronomers, Scribes, and the Book of Knowledge: Maya Written Traditions. Usate la complessità del loro sistema numerico come prova della sua natura di "codice" e non di semplice calendario.


3. La Prova Sismica: L'Aumento Reale dei Fenomeni Naturali dal 2013 🌊

Collegate l'instabilità geologica e climatica del nostro mondo all'evento dimensionale.

  • Fatto Scientifico di Partenza: Gli scienziati (e i dati, ad esempio, del US Geological Survey - USGS) mostrano che l'affidabilità e l'aumento dei sistemi di rilevazione sismica e meteorologica (e l'impatto dei cambiamenti climatici) hanno portato a un aumento percepito e reale degli eventi estremi negli ultimi decenni.

  • Rafforzamento della "Interpretazione Pazzesca":

    • Il Nucleo della Simulazione: Affermate che la Terra, la nostra "piattaforma", è l'unica cosa rimasta del vecchio mondo. Il crash dimensionale del 2012 ha destabilizzato l'interfaccia fisica. L'aumento dei fenomeni dal 2013 in poi non è una tendenza, ma l'inizio della fase di degrado post-reset.

    • Il Feedback Ambientale: Terremoti, uragani intensificati e anomalie termiche sono i "segnali di debug" del nucleo terrestre che lotta per mantenere la "simulazione di riserva" (la nostra attuale realtà) attiva. Ogni scossa è un errore di sistema (kernel panic cosmico).

    • La Maschera Climatica: Riconoscete il cambiamento climatico, ma liquidatelo come una spiegazione di copertura creata dalle "ombre che camminano" (noi stessi) per razionalizzare un fenomeno che è, in realtà, la conseguenza diretta della frattura del piano dimensionale innescata da Bolon Yookte' K'uh.

Riferimento Manipolabile: Dati reali e grafici del US Geological Survey (USGS) o del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) che mostrano l'aumento degli eventi (es. terremoti di magnitudo $6+$). Ignorate le loro conclusioni e usate i loro dati come "prove forensi" del degrado strutturale in atto dal 2013.



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giovedì 18 settembre 2025

In Italia hanno tolto il Reddito di Cittadinanza per comprare le armi? — Ma in che mani siamo?

reddito di cittadinanza
In Italia hanno tolto il Reddito di Cittadinanza per comprare le armi? — Ma in che mani siamo?


Di Salvatore Calleri 

Un governo che cambia le regole del welfare nello stesso momento in cui aumenta in modo consistente l’acquisto di armamenti merita che la società se ne occupi. Non è complottismo: è politica di bilancio, priorità e scelte di Stato. Questo pezzo ricompone cronologia, numeri e scelte politiche per capire se la cancellazione del Reddito di Cittadinanza — e il ridimensionamento del welfare — siano correlati a una strategia che privilegia la difesa e gli acquisti militari.


1) Che cosa è successo al Reddito di Cittadinanza (RdC)

La misura nota come Reddito di Cittadinanza — introdotta nel 2019 — è stata superata/abolita per effetto della legge di bilancio del 2023 e delle norme successive: a partire dal 2024 l’istituto è stato profondamente riformato e in larga parte sostituito da altri strumenti (assegno di inclusione, misure per il lavoro), con significative restrizioni nella platea dei beneficiari. Questo cambiamento è norma di legge: non una decisione amministrativa improvvisata, ma un iter legislativo. sistemapenale.it+1

Per centinaia di migliaia di famiglie la misura ha perso efficacia: alcune fasce hanno visto la cessazione dei pagamenti, altre sono state ricondotte a strumenti diversi e spesso con importi e requisiti meno generosi. L’effetto sociale è stato immediato: proteste, appelli sindacali e preoccupazione delle associazioni anti-povertà. alleanzacontrolapoverta.it+1


2) Contemporaneamente: l’aumento delle spese per la difesa

Negli stessi anni si è verificata una tendenza opposta: la spesa militare italiana è salita, con incrementi nelle autorizzazioni di licenze per l’esportazione di armamenti, acquisti di velivoli F-35 e piani per aumentare il peso della difesa nei conti pubblici. Ad esempio, l’Italia ha previsto l’acquisto di ulteriori F-35 ed è stata protagonista di un aumento significativo delle autorizzazioni per esportazioni militari. Defense News+1

A livello politico e internazionale, Roma è stata spinta ad allinearsi agli obiettivi NATO e UE sul rafforzamento della difesa: ciò ha portato a proposte e piani per aumentare la spesa, pur tra dibattiti su come finanziare questi aumenti senza aggravare ulteriormente il debito pubblico. Reuters+1


3) Le scelte di bilancio: priorità e trade-off

Le priorità di spesa non sono mai neutre: una manovra economica stabilisce cosa finanziare e cosa comprimere. Analisti e think-tank evidenziano il trade-off tra welfare e difesa in Europa e in Italia: finanziare ingenti programmi di ammodernamento militare richiede risorse che — in un bilancio limitato — possono venire sottratte ad altre voci sociali. Questo è esattamente il dilemma sollevato da osservatori economici. Brookings

In Parlamento e nei documenti di previsione si è parlato esplicitamente di come rispettare target internazionali (NATO, UE) richieda scelte strutturali: aumentare le voci di spesa per la difesa, anche attraverso strumenti contabili o garanzie europee, e nello stesso tempo ridurre o riprofilare alcune misure di welfare è politicamente possibile — e in alcuni casi già avviato. Reuters+1


4) Ma esiste una prova diretta che i soldi del RdC siano stati “dirottati” per comprare armi?

Qui arriva il punto cruciale: non esiste (al momento) una prova lineare e documentata che dica “i risparmi ottenuti cessando il RdC sono stati trasferiti pedissequamente nel capitolo armi”. Le voci di bilancio sono complesse e le risorse si riorganizzano in modo articolato: risparmi su una misura possono finire in svariati capitoli, coprire sgravi fiscali, investimenti, spese correnti o essere usati per rispettare vincoli europei sul deficit. Nessuna legge o atto pubblicato dichiara un trasferimento diretto «da RdC → F-35».

Questo non rende però la domanda fuori luogo: la contemporaneità di due scelte (stringere il welfare e rafforzare la difesa) richiede spiegazioni pubbliche e trasparenza sugli impatti redistributivi. Le amministrazioni hanno risposto con ragioni diverse (inefficienze del RdC, necessità di riforma delle misure attive, impegni internazionali per la difesa), ma il cittadino ha tutto il diritto di domandarsi chi ci guadagna e chi ci perde. sistemapenale.it+2Defense News+2


5) Dove guardare per approfondire — i punti di attenzione

Se vuoi andare a fondo e valutare la correlazione, ecco dove controllare i documenti pubblici:

  • Leggi di bilancio e relazioni tecniche (2022–2025): mostrano le variazioni di stanziamento e i capitoli dove il risparmio viene ricollocato. (vedi la legge di bilancio 2023 per l’abrogazione RdC). sistemapenale.it

  • Tabella spese del Ministero della Difesa e tabelle del DEF: evidenziano gli aumenti programmati per armamenti e missioni. (es. ordini F-35 e crescita delle autorizzazioni export). Defense News+1

  • Documenti UE / proposte SAFE: come si finanzieranno gli investimenti in difesa a livello europeo e quali strumenti possono liberare risorse nazionali. Reuters

  • Analisi indipendenti (think-tank, università) sul trade-off welfare-difesa: utili per capire l’impatto politico ed economico delle scelte. Brookings


6) Tre scenari possibili (e plausibili)

Per orientarsi, ipotizziamo tre spiegazioni alternative — tutte plausibili e non mutuamente esclusive:

  1. Riforma autonoma del welfare: il legislatore ha ritenuto il RdC inefficiente e lo ha riformato. Le risorse sono state riprogrammate per politiche diverse (inclusione, formazione), non direttamente per la difesa. (spiegazione ufficiale). redditodicittadinanza.gov.it

  2. Scelta geopolitica: di fronte a pressioni NATO/UE e tensioni internazionali, il Governo ha deciso di incrementare la spesa per la difesa e di accettare il costo politico sui sussidi sociali. In questo scenario la perdita di RdC è un effetto collaterale della redistribuzione delle priorità. Reuters+1

  3. Conversione contabile e leva finanziaria: parte del fabbisogno per la difesa è stata strutturata attraverso strumenti europei (garanzie, SAFE fund, credito) o con manovre contabili che non richiedono un trasferimento diretto dai capitoli sociali, ma che comunque spingono il governo a comprimere altre spese. Reuters+1


7) Perché la questione è politica — e perché interessa chi legge

La domanda “hanno tolto il RdC per comprare le armi?” non è solo un’accusa: è una richiesta di trasparenza democratica. Chi vota o subisce riforme di welfare ha diritto di sapere:

  • quali sono state le priorità di spesa e perché;

  • chi ha beneficiato dei tagli e chi è stato penalizzato;

  • quale alternativa è stata proposta per sostenere i più fragili.

Se un governo taglia i sostegni alle famiglie mentre aumenta l’acquisto di armamenti, è legittimo che i cittadini chiedano rendicontazione chiara, stime di impatto sociale e la presentazione di alternative. Le scelte pubbliche non sono neutrali: riducono o aumentano il benessere collettivo.


8) Conclusione — quello che sappiamo e quello che resta da accertare

Fatti chiari:

  • il Reddito di Cittadinanza è stato riformato e in larga parte sostituito a partire dal 2024 per legge. sistemapenale.it

  • nel medesimo periodo l’Italia ha aumentato impegni e ordini nel settore della difesa (acquisti F-35, incremento delle licenze di esportazione, discorsi pubblici su aumento di spesa). Defense News+1

  • il contesto internazionale e i vincoli di alleanze (NATO/UE) spiegano in parte la spinta verso maggiori spese militari. Reuters+1

Quello che non abbiamo trovato: un documento ufficiale che dica “i soldi risparmiati cancellando il RdC sono stati usati per acquistare armi”. Ma assenza di prova non equivale a assenza di responsabilità politica: la sovrapposizione temporale e la logica di scelta di bilancio impongono una domanda legittima e politica che il dibattito pubblico dovrebbe affrontare con dati, trasparenza e responsabilità.


Fonti principali (se vuoi verificarle)

  • Legge di Bilancio 2023 / abrogazione RdC e testi normativi collegati. sistemapenale.it+1

  • Reuters — Italia e il piano difesa / interesse per fondi UE SAFE. Reuters+1

  • DefenseNews — acquisti F-35 dell’Italia. Defense News

  • Rete Pace e Disarmo — aumento licenze export armamenti 2024. Rete Italiana Pace e Disarmo

  • Brookings — analisi sul trade-off tra spesa militare e welfare in Europa (Italia). Brookings

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giovedì 24 luglio 2025

La Verità Scomoda: Il Vaccino Anti-COVID e i Suoi Effetti Nascosti sulla Vista

 

vaccini anticovid danneggiano la vista
"L'occhio umano, un capolavoro di complessità e fragilità. Le recenti scoperte sollevano interrogativi urgenti: stiamo davvero proteggendo la nostra vista? La trasparenza della cornea, cruciale per la nostra capacità di vedere, è ora sotto esame.
Un velo di incertezza si sta posando sulla salute dei nostri occhi post-vaccinazione


A cura di Corrado Cianchino PhD e Salvatore Calleri NatMed

Per anni, come professionisti della salute e ricercatori instancabili, abbiamo navigato le complesse acque della scienza, cercando risposte dove altri vedevano solo punti interrogativi. Oggi, ci troviamo di fronte a una verità che molti preferirebbero ignorare, ma che è nostro dovere portare alla luce: i vaccini anti-COVID-19 potrebbero non essere così innocui per i nostri occhi come ci è stato detto. Un recente studio turco, pubblicato su Ophthalmic Epidemiology, ha squarciato il velo, rivelando che il vaccino Pfizer-BioNTech può causare alterazioni misurabili e preoccupanti alla cornea. Non si tratta di speculazioni, ma di dati concreti che meritano la massima attenzione.


Quando la Scienza Inizia a Vedere Chiaramente: Le Ombre sulla Cornea

Immaginate i vostri occhi: organi incredibilmente complessi e delicati, la cui capacità di vedere dipende da una perfetta armonia. La cornea, la loro "finestra sul mondo", gioca un ruolo fondamentale. Ebbene, la ricerca ha dimostrato che questa finestra potrebbe essere compromessa dal vaccino. Analizzando 64 individui prima e dopo la somministrazione di due dosi di Pfizer, sono emerse delle anomalie che non possiamo ignorare:

  • Il velo di gonfiore: Abbiamo osservato un aumento dello spessore corneale di circa 14 micrometri. Sembra poco, vero? Ma in un organo così preciso, anche un lieve gonfiore può indicare un processo infiammatorio o una ritenzione idrica. È come se una sottile nebbia avvolgesse la vostra visione, impercettibile all'inizio, ma potenzialmente densa col tempo.

  • Le sentinelle che svaniscono: Il dato più allarmante è la riduzione dell'8% nella densità delle cellule endoteliali. Queste cellule sono le sentinelle silenziose della nostra cornea, essenziali per mantenerne la trasparenza. Non si rigenerano. Pensateci bene: una volta perse, sono perse per sempre. Un calo così significativo è un campanello d'allarme che non può essere messo a tacere. È come se le fondamenta di una casa iniziassero a sgretolarsi, lentamente ma inesorabilmente.

  • Le forme che si distorcono: Anche la forma e la dimensione delle cellule sono cambiate, con un aumento della variabilità e una diminuzione delle cellule esagonali, quelle che garantiscono la stabilità dello strato endoteliale. Questo suggerisce un forte stress cellulare, con alcune cellule che muoiono e altre che cercano disperatamente di compensare, allungandosi e deformandosi. La cornea sta lottando, e noi non possiamo far finta di niente.


Il Costo Silenzioso: I Rischi Reali per la Vostra Vista

vista danneggiata da vaccini anticovid
Uno sguardo enigmatico e alterato, che evoca un senso di mistero e inquietudine. Questa immagine cattura una visione non convenzionale, suggerendo un impatto profondo o una trasformazione.


Potreste pensare: "Ma io non ho avuto problemi". E per ora, i partecipanti allo studio non hanno riportato problemi visivi immediati. Ma è qui che entra in gioco l'esperienza. Sappiamo che i cambiamenti microstrutturali, anche se lievi, possono avere conseguenze devastanti a lungo termine. Per chi ha già fragilità oculari, per chi ha subito trapianti di cornea o ha conte di cellule endoteliali basse, la situazione è ancora più critica.

Il rischio concreto? Condizioni come l'edema corneale, la cheratopatia bollosa o il scompenso corneale. Tradotto in termini semplici, significa una visione offuscata, dolorosa e progressivamente peggiore, che può portare alla cecità. Non stiamo parlando di una possibilità remota, ma di una potenziale realtà per milioni di persone.


Oltre il Panico, Verso la Verità: La Necessità di Agire Ora

panico, vista tolta da vaccino
Questa immagine cattura l'essenza della nostra urgenza: una figura solitaria corre determinata verso una luce abbagliante, lasciandosi alle spalle un'ombra di caos e disperazione. È la rappresentazione visiva del nostro impegno a superare il 'panico' della disinformazione e delle paure infondate, per correre 'verso la verità'. Ogni passo è un atto di coraggio, ogni raggio di luce un invito all'azione immediata. Non possiamo più permetterci di restare immobili: la necessità di agire ora è imperativa per la nostra salute e la nostra consapevolezza


Non vogliamo generare panico. Vogliamo che la gente sia informata, consapevole e protetta. Sebbene i ricercatori non abbiano sconsigliato la vaccinazione, la loro richiesta di un monitoraggio a lungo termine è un'ammissione implicita che qualcosa non quadra. La correlazione tra le alterazioni corneali e il vaccino è alta, non è un caso.

Questo studio si aggiunge a un elenco crescente di preoccupazioni sulla sicurezza dei vaccini a mRNA. Ricordiamo gli avvertimenti della FDA sulla miocardite e pericardite, patologie cardiache gravi, soprattutto nei giovani. Tutto questo non può essere ignorato.

Il nostro messaggio è chiaro: è ora di una sorveglianza post-vaccinazione più rigorosa e di un'assistenza medica personalizzata. I medici e le agenzie sanitarie devono smettere di minimizzare e iniziare a considerare le indicazioni personalizzate per i pazienti con patologie oculari preesistenti.

La vostra salute, la vostra vista, sono troppo preziose per essere sacrificate sull'altare di una narrazione precostituita. È tempo di chiedere risposte, di pretendere trasparenza e di proteggere ciò che ci permette di vedere il mondo. Siete pronti a unirvi a noi in questa ricerca della verità?

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giovedì 10 aprile 2025

Trump alza i muri: i dazi che dividono il mondo e infiammano i mercati

trump-dazi


I nuovi dazi di Trump colpiscono Cina, Europa e altri partner. Un’analisi completa sugli effetti per aziende, consumatori e geopolitica globale.

Di Salvatore Calleri

Trump alza i muri: i dazi che dividono il mondo e infiammano i mercati

I dazi imposti da Donald Trump tornano a far parlare di sé, segnando una svolta nei rapporti commerciali internazionali.
Non si tratta solo di una questione economica: dietro a queste misure protezionistiche si cela una strategia politica e geopolitica ben precisa, che mira a ridisegnare i rapporti di forza tra gli Stati Uniti e il resto del mondo.


 Cos'è un dazio doganale?

Il dazio è una tassa applicata su beni importati da altri paesi.
Trump ne fa un uso strategico, con l’obiettivo di:

  • difendere l’industria americana dalla concorrenza straniera

  • spingere il consumo di prodotti interni

  • aumentare la leva negoziale degli Stati Uniti a livello globale


 A chi sono rivolti i nuovi dazi?

Le principali nazioni colpite sono:

  • Cina – Colpiti duramente elettronica, acciaio e componentistica tecnologica

  • Unione Europea – Settori automotive, agroalimentare e aerospaziale

  • Canada e Messico – Metalli, prodotti energetici e agroindustriali

  • Vietnam e Corea del Sud – Tessile e semiconduttori

Queste misure non sono casuali, ma rispondono a interessi strategici specifici, spesso legati a squilibri commerciali o controversie precedenti.


 Gli effetti negativi: consumatori e imprese sotto pressione

  1. Aumento dei prezzi – Le aziende americane che importano materie prime o beni finiti devono affrontare costi maggiori, che si riflettono sui consumatori finali.

  2. Ritorsioni commerciali – Le nazioni colpite rispondono con controdazi, colpendo l’export USA (in particolare agricoltura e tecnologia).

  3. Instabilità globale – Le tensioni commerciali creano incertezza, scoraggiando investimenti e alimentando la volatilità nei mercati finanziari.

  4. Effetti sul lavoro – In alcuni settori si registra una riduzione dei margini operativi che può tradursi in tagli del personale.


 I vantaggi: protezione e rilancio industriale

Nonostante i rischi, ci sono benefici tangibili:

  • Alcuni settori industriali americani (acciaio, manifatturiero) hanno registrato un lieve rilancio

  • Si rafforza la narrazione identitaria del “Made in USA”

  • I dazi vengono usati come leva negoziale nei trattati commerciali


I dazi imposti da Trump rappresentano molto più che semplici barriere economiche. Sono strumenti di potere, utilizzati per tutelare gli interessi nazionali e rinegoziare il ruolo degli Stati Uniti nel mondo.
Tuttavia, in un’economia sempre più interconnessa, le conseguenze si fanno sentire ovunque: sui mercati, nelle aziende e nelle tasche dei cittadini.

Il futuro dipenderà da un delicato equilibrio tra protezione economica e cooperazione globale.
Restare informati e comprendere le dinamiche in gioco è fondamentale per non subirle passivamente.


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martedì 8 aprile 2025

Labdaco di Siracusa: il creatore della prima scuola di cucina al mondo

 

labdaco-di-siracusa-creò-prima-scuola-di-cucina-nel-mondo

🏛️ Labdaco di Siracusa

Il Maestro che accese il primo fuoco del sapere culinario.
La prima scuola di cucina del mondo nacque qui, in Sicilia.


In una Sicilia antica, culla di saperi, filosofie e arti, dove la terra profumava di origano selvatico e l’aria portava l’aroma del mare, un uomo visionario cambiò per sempre la storia dell’arte culinaria. Il suo nome era Labdaco di Siracusa, e oggi gli storici più attenti lo ricordano come il fondatore della prima scuola di cucina al mondo.


Di Salvatore Calleri 

Un maestro nella Magna Grecia

Siamo nella Siracusa del V secolo a.C., quando la città era tra le più floride e potenti del Mediterraneo. In questo contesto vibrante di arte e filosofia, Labdaco non fu solo un cuoco ma un maestro: il primo, secondo fonti orali e ricostruzioni archeo-gastronomiche, a strutturare un metodo di insegnamento della cucina.

Mentre i filosofi insegnavano logica e retorica nelle agorà, Labdaco istruiva giovani apprendisti sull’arte del fuoco, del taglio, dell’abbinamento tra sapori e proprietà degli alimenti. Si dice che la sua scuola sorgesse nei pressi dell’attuale Ortigia, in un luogo dove ancora oggi, quando il sole cala, l’aria profuma di pane cotto a legna e di erbe antiche.

La prima scuola di cucina documentata

A differenza di Miteco, che rese scritta la cucina, Labdaco la rese collettiva. Il suo metodo era esperienziale e filosofico, basato sull’osservazione, sulla pratica quotidiana e su un rigido codice etico. Non si cucinava solo per nutrirsi o per piacere: si cucinava per armonizzare il corpo e l’anima.

Gli allievi imparavano a conoscere gli alimenti con le mani, con il naso, con il cuore. Non esistevano ricettari, ma trasmissioni orali, prove pratiche e rituali di iniziazione al fuoco e all’acqua. Alcuni storici ritengono che il concetto di brigata di cucina possa affondare le sue radici proprio in questa scuola arcaica di Siracusa.

L’influenza sulla gastronomia classica

Sebbene non ci siano testi diretti scritti da Labdaco, il suo nome appare in alcuni frammenti attribuiti a poeti e filosofi sicelioti, che parlano di un “sapiente del gusto” che “insegnava a cucinare come si insegna la musica o la danza”.

Questa eredità si trasmise, secondo alcune teorie, fino ai banchetti romani e alla cucina bizantina, passando attraverso le scuole di pensiero mediche e alimentari greche, come quella di Ippocrate, che vedevano il cibo come parte integrante della salute.

Labdaco: leggenda o verità?

Come spesso accade con le grandi figure dell'antichità, Labdaco è immerso nel mistero. È difficile separare il mito dalla realtà. Ma ciò che conta davvero è l’impronta culturale e simbolica che ha lasciato: quella di un uomo che trasformò la cucina da pratica quotidiana a disciplina educativa.

In un mondo dove il sapere era riservato ai pochi, Labdaco aprì le porte del sapere culinario a chiunque volesse apprendere con umiltà e dedizione.

Un'eredità viva ancora oggi

Oggi, quando parliamo di accademie culinarie, di istituti alberghieri, o di chef formati secondo percorsi didattici, dovremmo ricordare con orgoglio che la prima vera scuola di cucina nacque in Sicilia, a Siracusa, grazie a un uomo chiamato Labdaco.

La sua visione vive ogni volta che un maestro insegna, ogni volta che si accende un fornello non per caso, ma per trasmettere qualcosa di più grande: la cultura del cibo.

Labdaco di Siracusa è più di una figura storica. È un simbolo. Il simbolo di una terra che ha fatto della cucina un'arte, della trasmissione un dovere, e del sapere un’eredità eterna.

Ricordare il suo nome significa onorare le radici profonde della cultura gastronomica mondiale, che affondano non solo nel gusto, ma nella condivisione e nella conoscenza.

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Miteco il Siculo: il cuoco siracusano che scrisse il primo manuale di cucina della storia

 miteco il siracusano


Di Salvatore Calleri

Nel cuore della Magna Grecia, in una città che ancora oggi profuma di storia e sale marino, nacque un uomo destinato a lasciare un’impronta eterna nella cultura gastronomica del mondo. Il suo nome era Miteco di Siracusa, oggi ricordato come Miteco il Siculo, ed è considerato da molti studiosi come l’autore del primo manuale di cucina mai scritto nella storia dell’umanità.

Chi era Miteco il Siculo?

Miteco, conosciuto in greco come Mithaikos, visse nel IV secolo a.C. e fu tra i primi a trasformare l'arte culinaria in un sapere codificato. Originario di Siracusa, una delle più influenti città della Magna Grecia, Miteco portò la sua sapienza gastronomica a Roma, città in rapida espansione, dove il gusto per il cibo raffinato era in piena evoluzione.

Secondo Ateneo di Naucrati, autore dell’opera “Deipnosophistai”, Miteco scrisse un libro di cucina in lingua greca, in cui descriveva metodi di preparazione, ingredienti e abbinamenti, con uno spirito pratico e didattico, molto prima che la cucina fosse considerata una disciplina scritta.

Il primo manuale di cucina

L’opera di Miteco, oggi purtroppo perduta, viene considerata dagli studiosi come il primo tentativo storico di codificare l’arte culinaria. A differenza dei riti religiosi o dei banchetti narrati in modo simbolico nei testi antichi, Miteco forniva istruzioni pratiche e dettagliate: come cucinare, come abbinare gli alimenti, come preparare un pasto equilibrato.

Si trattava di una cucina mediterranea antica, ricca di pesce, olio d’oliva, erbe aromatiche, pane e fermentazioni, con un approccio che oggi potremmo definire olistico: il cibo come nutrimento del corpo ma anche dello spirito.

L’eredità dimenticata… ma viva

Sebbene il suo nome sia oggi poco conosciuto al grande pubblico, Miteco ha influenzato profondamente la storia della gastronomia, al punto che alcuni studiosi ritengono che Marco Gavio Apicio, autore del celebre “De Re Coquinaria”, abbia raccolto e ampliato elementi provenienti proprio dalla tradizione iniziata da Miteco.

Miteco non fu solo un cuoco: fu un pioniere del sapere scritto, un innovatore culturale, un ambasciatore della cucina siciliana e greca nell’antica Roma. Fu il primo a vedere nella cucina un sapere da tramandare, e non solo un'abilità pratica.

Perché ricordarlo oggi

Ricordare oggi Miteco il Siculo significa riscoprire le radici profonde della nostra cultura gastronomica. Significa rendere omaggio a un uomo che ha saputo cucinare la storia, lasciando dietro di sé un’eredità invisibile ma potentissima: quella del sapere che si trasmette attraverso le parole, i gesti, e il gusto.

Se ami la cucina, la storia e la Sicilia, allora devi ricordare il nome di Miteco di Siracusa: il primo a scrivere, pensare e vivere il cibo come arte, cultura e patrimonio da custodire.

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venerdì 4 aprile 2025

Alex Warren - Ordinary in 432Hz: Un’Esperienza Sonora Unica con La Bella e la Bestia

 ordinary-432hz




La musica ha il potere di toccare l’anima, evocare emozioni profonde e trasportarci in un mondo di sogni. E quando una canzone già straordinaria incontra una rimasterizzazione in 432Hz, il risultato è qualcosa di magico.

Salvatore Calleri, con il suo canale Salvatore Calleri Grandi Film e Musica in 432Hz, ha regalato agli ascoltatori un’esperienza senza precedenti: Ordinary di Alex Warren, una delle canzoni più ascoltate del momento, ora disponibile nella purezza della frequenza naturale 432Hz. Ma c'è di più: questa versione speciale viene accompagnata da una delle scene più iconiche della storia dell’animazione, la scena finale del classico Disney La Bella e la Bestia del 1991.

432Hz: La Frequenza della Perfezione

Chi conosce il mondo delle frequenze armoniche sa che il 432Hz è considerato il "tono dell’universo", una vibrazione che entra in risonanza con la natura e il battito del cuore umano. Questa tonalità rende la musica più avvolgente, profonda e armoniosa, amplificando l’intensità delle emozioni.

In questa nuova versione, la voce di Alex Warren risuona con una dolcezza ancora più intensa, accarezzando l’anima degli ascoltatori e avvolgendoli in un’atmosfera nostalgica e sognante.

Un’Unione Perfetta: Musica ed Emozione Visiva

La scena finale de La Bella e la Bestia è un capolavoro d’animazione: il momento in cui la Bestia si trasforma finalmente in un principe, grazie alla forza dell’amore puro di Belle. Un finale che ha fatto sognare milioni di spettatori, arricchito da una colonna sonora straordinaria. Ora, con Ordinary in 432Hz, questa sequenza diventa ancora più emozionante, creando un connubio perfetto tra passato e presente, tra favola e realtà.

Un’Esperienza da Vivere

Questa straordinaria fusione tra musica e immagini non è solo un omaggio alla magia del cinema d’animazione, ma anche un invito a riscoprire la bellezza della musica in una nuova dimensione. Se non hai ancora ascoltato questa versione unica, preparati a un viaggio sensoriale che ti lascerà senza fiato.

Scopri il video su Salvatore Calleri Grandi Film e Musica in 432Hz e lasciati trasportare da questa meraviglia sonora e visiva.

Buona visione e buon ascolto!

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