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venerdì 21 agosto 2015

L'auricolare Bluetooth fa male?

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I cellulari fanno venire il Cancro, e questo è indiscusso. Ma gli auricolari senza fili? E tutti quei dispositivi senza fili come le connessioni ad internet, le tastiere e mouse senza fili? Cosa comportano per la salute?
Molti pensano di usare l'auricolare bluetooth per evitare di tenere il cellulare attaccato al poprio cervello, e risparmiarsi così le dannose radiazioni che anche il programma report ha dimostrato essere altamente nocive. Non è però con l'auricolare bluetooth che si risolve questo problema, perché il cellulare, per connettersi all'auricolare, attaccato al cervello, utilizza onde simili a quelle del cellulare, impedendo quindi di risolvere il problema.

E QUINDI COME SI ELIMINA IL RISCHIO TUMORI AL CERVELLO?

La risposta è semplice; utilizzando il cavo. L'auricolare con il filo è e sempre sarà l'unico modo di parlare al cellulare senza rischi. Così come per le tastiere, o il wi-fi, o il mouse; tutti dispositivi nocivi se senza filo. Se il bluetooth proprio volete usarlo, cercate almeno di non tenere il cellulare nella tasca della vostra giacca, poiché in quel caso avrete il cellulare a far danno su qualche vostro organo (fegato, polmoni o zone genitali), e il bluetooth comunque a disturbare il cervello.

LE ONDE DEL BLUETOOTH E GLI STUDI RECENTI IN FATTO DI SALUTE

Fiorenzo Marinelli, ricercatore dell’IGM-CNR di Bologna, spiega, parlando non solo del bluetooth ma anche del wi-fi e di tutte le connessioni wireless: “gli effetti delle radiofrequenze sugli organismi sono abbastanza ben documentati: si tratta di mutazioni del metabolismo e soprattutto alterazioni della sopravvivenza cellulare e della regolazione di replicazione genica”.
Marinelli conduce studi basati su esperimenti condotti con cellule in coltura che sono esposte alle frequenze di lavoro dell’UMTS (2200MHz), del Bluetooth (2450MHz) e del Wi-Fi (2.437).
Il nuovo studio – i cui contenuti sono stati illustrati in parlamento, nel corso di un incontro sulle ‘Nuove malattie ambientali’ organizzato dall’associazione Associazione per le Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale (AMICA onlus) – non è ancora concluso.
Prosegue Marinelli, chiarendo che “Irradiando le cellule in coltura con le frequenze del wi-fi che impieghiamo negli uffici, otteniamo alterazioni pericolosissime della regolazione genica: abbiamo già molti risultati accertati in tal senso, che sono in via di ripetizione per conferma”.
La cosa più preoccupante è, continua Marinelli, che “i problemi citati vengono indotti anche se il campo NON è abbastanza potente. Ma oltre un anno di esperimenti ci indica che la potenza non è il solo fattore determinante: la sregolazione dei geni non è data tanto dalla potenza, quanto dall’informazione portata dalla pulsazione del segnale. Quindi anche bassissime potenze possono avere effetti drammatici sulle cellule”.
Cosa fare quindi dell'auricolare Bluetooth? La risposta è semplice. Buttarlo via, passando all'auricolare a fili, mantenendo sempre il telefono lontano dal corpo almeno ad 1 metro di distanza. http://telefonia.neversleep.it/
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