giovedì 22 maggio 2014

Manipolazione climatica, ecco le prove!

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La manipolazione climatica è realtà. Estati torride di terra secca e assetata, primavere scosse da nubifragi e alluvioni. Che il clima stia cambiando sotto ai nostri occhi è ormai accettato da tutti. E’ solo frutto del nostro stile di vita o dipende anche da altri fattori? In questo articolo vengono mostrate delle prove fornite dai media ufficiali che esiste la possibilità di manipolare il clima per colpire a comando la popolazione e l’economia di svariate aree del pianeta: molti esperimenti studiano come modificare artificiosamente il clima, causare pioggia o siccità, innescare tornado e nubifragi.
L’articolo che segue è stato pubblicato su TGcom24 il 23/03/2009

Festa in Cina, vietata la pioggia

Aerei in cielo per disperdere le nubi
Il primo ottobre la Cina festeggerà il sessantesimo anniversario della fondazione della sua repubblica popolare. E, per impedire che la pioggia rovini i grandiosi festeggiamenti in programma, si ricorrerà a una tecnica senza precedenti. L’aviazione impiegherà 18 apparecchi che disperderanno nell’atmosfera prodotti chimici per impedire che dal cielo sopra Pechino cada la pioggia.
All’aeroporto saranno invece utilizzati 48 mezzi anti-nebbia, secondo quanto scrive il “Globe Times”. E’ la prima volta che la Cina ricorre a mezzi che agiscono sulle condizioni atmosferiche su scala così ampia. Il primo ottobre si terrà per la prima volta in dieci anni nella capitale cinese una parata militare in cui sfileranno almeno 100mila persone.
Fuochi d’artificio spettacolari saranno l’altro punto di forza delle celebrazioni. E’ chiaro che con il bel tempo la Cina potrà mostrare al mondo molto meglio i suoi progressi militari e gli ultimi mezzi di alta tecnologica a cui può ricorrere in caso di attacco. Sarà dunque importante garantire che l’acqua non cada sulla mega-manifestazione.
D’altra parte, negli ultimi tempi le autorità cinesi avevano già annunciato anche che, proprio in vista di queste celebrazioni, per questioni di sicurezza durante la festa sarebbe stato vietato volare ad aquiloni e piccioni. Tutto il cielo di Pechino sarà off-limits fino all’8 ottobre. E per allontanare eventuali oggetti volanti indesisderati sono stati addestrati alcuni falchi cacciatori, che faranno in modo che l’ordine sia rispettato anche nell’alto dei cieli.
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L’articolo seguente è tratto dal sito di Repubblica del 01/11/2009

CINA: MAXI NEVICATA ARTIFICIALE IMBIANCA PECHINO

PECHINO – Una nevicata precoce ha coperto con un’abbondante coltre bianca Pechino. Il tutto ha pero’ ha avuto un aiutino dell’Ufficio Modificazione del Tempo della capitale cinese. I tecnici, riferisce l’agenzia Xinhua, hanno riversato in cielo con degli aerei da sabato sera “186 dosi di ioduro d’argento” per approfittare del brusco calo della temperatura e delle nuvole. Questo ha generato la nevicata che si e’ conclusa solo nel pomeriggio di domenica. La neve ha rallegrato i cinesi e i turisti ma lo scopo dei meteorologi era quello di alleviare la persistente siccita’ che ha colpito la zona: “Non ci facciamo sfuggire occasione per provocare precipitazioni da quando Pechino registra una persistente condizione di siccita’ ha spiegato Zhang Qiang, responsabile dell’ufficio.
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Ahmadinejad: L’Occidente causa la siccità in Iran

Estratto da Il Giornale del 22/05/2011
[...]Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha accusato ieri i Paesi europei di aver architettato un complotto per causare la siccità che attanaglia alcune regioni del suo Paese. «Secondo rapporti sul clima, accuratamente verificati, le potenze occidentali forzano le nuvole fino a far piovere» sui propri territori, ha detto all’inaugurazione di una diga ad Arak (sede di un reattore per la produzione di acqua pesante), dopo aver fatto riferimento a un inedito documento occidentale, secondo cui nei prossimi 30 anni nelle regioni che vanno dalla Turchia all’Iran vi saranno ricorrenti periodi di siccità. «Tali territori – ha sottolineato Ahmadinejad – includono anche culture e civiltà che spaventano l’’Occidente».Il presidente iraniano ha aggiunto che Teheran reagirà per vie «legali» a queste manovre, avvertendo che «la guerra del futuro sarà la guerra per il controllo dell’acqua».[...]
Estratto da Tempi del 12/09/2012
[...]GUERRA DELLE NUVOLE. Il presidente dell’Iran ha infatti dichiarato lunedì, parlando dei problemi che le poche precipitazioni del 2012 stanno causando al paese islamico: «Oggi il nostro paese rischia la siccità, che è in parte causata dai nostri nemici che distruggono le nuvole prima che arrivino sul nostro paese». «Questa – ha aggiunto – è una guerra che noi riusciremo a vincere».
RISCHIO SICCITÀ. L’Iran è considerato uno dei paesi maggiormente esposto al rischio siccità. Ma secondo Ahmadinejad quella di quest’anno sarebbe opera di un complotto occidentale. «Penso che l’arroganza e la colonizzazione mondiale (il modo in cui in Iran vengono definiti Usa e Israele, ndr) usino le loro tecnologie per danneggiare la nostra situazione ambientale» ha aggiunto Hassan Mousavi, a capo di un importante istituto culturale iraniano.[...]
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L’articolo seguente è tratto dal sito di Greenews del 19/12/2011 

Piogge artificiali: la Cina non corre da sola

Follia reale o fantascienza? Chi ha sentito parlare di pioggia artificiale, avrà probabilmente pensato a una leggenda metropolitana. Ma Pechino fa sul serio: qualche giorno fa ha annunciato un piano da un miliardo di yuan (circa 120 milioni di euro) per riuscire, entro il 2015, ad aumentare del 10% le precipitazioni nelle zone più aride. Gli ingranaggi della natura, a causa dei cambiamenti climatici a cui anche la Cina sta contribuendo pesantemente, si sono inceppati. Il Paese è afflitto dalla siccità e cerca di correre, disperatamente, ai ripari.
Un primo esperimento in tal senso era stato già condotto, nel febbraio 2009, quando diverse regioni erano state irrorate da una pioggerellina leggera, generata da agenti chimici sparati nell’atmosfera con 2.392 razzi e 409 cannoniin grado di creare nuvole cariche di pioggia. Più precisamente, le nuvole ‘adatte’ alle precipitazioni vengono ‘seminate’ con ioduro d’argento, un agente chimico che favorisce l’aggregazione delle molecole d’acqua per creare grandi gocce abbastanza pesanti da cadere al suolo.
La tecnologia, in realtà, non è nuova. I primi esperimenti in tal senso cominciarono negli anni della Guerra Fredda, alimentati dalla competizione tra potenze. Durante la guerra del Vietnam, gli Stati Uniti lanciarono l’operazione Popeye per cercare di intensificare i monsoni sul sentiero di Ho Chi Min, la rete di strade che andavano dal Vietnam del Nord al Vietnam del Sud passando per Laos e Cambogia usate dai Vietcong e dai loro sostenitori. Nel 1978, però, gli esperimenti per far piovere artificialmente negli Usa furono interrotti, in seguito a una grave inondazione causata dal bombardamento chimico delle nubi. Sembra però che negli ultimi anni siano ripresi, e ne abbia usufruito anche Los Angeles. Israele stimola le nuvole dal 1961 e riesce così a rendere fertili e rigogliose terre di per sé aride.
La pioggia artificiale è caduta anche sul Medio Oriente. Nel giugno 2008, negli Emirati Arabi, alcuni bimotori hanno disseminato il cielo con ioduro d’argento, sali igroscopi ed altre sostante chimiche capaci di esaltare la capacità di condensazione del vapore acqueo. Il risultato è stata una pioggia intermittente di alcuni minuti. Niente di eclatante, è vero, ma non male per un Paese dove le precipitazioni sono rare e concentrate nel periodo tra gennaio e marzo.
In futuro basterà dunque bombardare le nuvole per far piovere a comando? «Nel mondo ci sono diversi esperimenti in corso di questo tipo, ma ancora le basi scientifiche sono molto deboli, e siamo lontani dal poter dire di essere in grado di controllare la pioggia. Il problema è che una volta effettuato l’esperimento non è possibile sapere se la pioggia che si verifica è frutto della ‘semina’ o se invece sarebbe caduta lo stesso», spiega Sandro Fuzzi dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Cnr di Bologna. Remota, a quanto pare, la possibilità di effetti collaterali, perché «questo tipo di azioni si svolge su una scala ridotta, al massimo di qualche decina di chilometri mentre eventuali fenomeni distruttivi, come le alluvioni, riguardano fronti di centinaia e anche migliaia di chilometri. Al momento anche Usa e Israele stanno cercando il modo di aumentare artificialmente le piogge, mentre in Italia si è fatto qualche tentativo fino agli anni Settanta, soprattutto per il controllo della grandine, ma poi i progetti sono stati abbandonati».
L’ultima frontiera consiste nel bombardare le nuvole dal basso con dei laser. L’esperimento è stato condotto un anno e mezzo fa in laboratorio e poi replicato a Berlino da un gruppo di ricercatori dell’università di Ginevra e pubblicato sulla rivista Nature Photonics. Con un laser di grande potenza, una specie di cannone energetico, i ricercatori hanno colpito ed “eccitato” le molecole di gas presenti nell’aria. Il risultato è stata la formazione di nuclei di condensazione attorno ai quali si sono create piccole gocce di acqua. Anche allora, però, Fuzzi era rimasto cauto: «La vera difficoltà sta nelle dimensioni del processo naturale che si vuole innescare. Il raggio laser agisce su un punto, mentre per ottenere l’effetto voluto bisogna coinvolgere chilometri di nuvola. Siamo ancora lontani da un controllo dell’uomo sul tempo, ma l’esperimento condotto dai ricercatori svizzeri rappresenta un passo avanti per la ricerca». Inquietante.
Teheran, intanto, per purificare l’aria dalle polveri sottili e combattere lo smog, hanno optato per una pioggia artificiale molto più rudimentale. Per due giorni, cinque aerei hanno lanciato  acqua sui quartieri più inquinati, mentre l’Iran sta anche pensando di investire in ricerche su come cambiare le rotte dei venti, in grado appunto di disperdere le particelle.  Dal meteo a comando, sembra però – per fortuna – che siamo ancora lontani.
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L’articolo seguente è tratto dal blog di Shivio-news del 18/03/2012 

Le sperimentazioni climatiche nei vari paesi

Sono più di venti i Paesi che hanno in corso programmi di sperimentazione di nuove tecniche per provocare precipitazioni.

Il più impegnato è la Cina, che impiega nel rainmaking oltre 37 mila addetti fra tecnici e ricercatori. Una trentina di aerei, 4 mila rampe per razzi, 7 mila cannoni vengono usati per sparare in cielo nuclei di sostanze intorno ai quali stimolare processi di condensazione di gocce d’acqua o cristalli di ghiaccio.

Negli Stati Uniti, che fu il primo a gettare nelle nuvole con gli aerei ghiaccio secco e ioduro d’argento, i progetti in corso sono 27. In Sud Africa, che esperimenta questi programmi da una quindicina di anni, si usa invece il cloruro di potassio, sistema nato in seguito all’osservazione di nubi ricche di umidità che si formavano sopra una cartiera che emetteva grandi quantità di tali particelle igroscopiche (che assorbono acqua). I sali vengono diffusi da aerei che volano sotto le nubi in formazione, e servono ad aumentare il numero e la misura delle gocce. Anche inMessico, nello stato di Coahuila stanno sperimentando la tecnica sud africana e sembra che sia in grado di aumentare di un terzo il volume delle precipitazioni.
Della Russia, ne abbiamo visto il filmato (video sopra) – Servizio del TG Uno del 10 maggio 2007 (edizione delle 8:00) riguardo un composto a base di azoto, iodio e argento, scaricato sulle nuvole del cielo di Mosca per non far piovere, durante le celebrazioni del 9 maggio (62esimo anniversario della vittoria dell’Urss sulla Germania nazista). Anche in Cina lo scorso aprile è stato spruzzato sul Tibet qualcosa a base di ioduro d’argento, per formare la neve artificiale.
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L’articolo seguente è tratto dal blog di Testelibere del 21/08/2012

Geoingegneria: una nuova forma di guerra?

Riduzione delle emissioni di anidride carbonica, raffreddamento del pianeta o altro? La geoingegneria è oggi soprattutto una scienza militare. Non ha dubbi in proposito l’ex consigliere esecutivo, dipartimento aerospaziale e difesa, della Booz Allen Hamilton di Chicago, Matt Andersson: ‘Almeno quattro paesi – Stati Uniti, Russia, Cina e Israele – dispongono delle tecnologie e dell’organizzazione necessaria a modificare regolarmente il meteo e gli eventi geologici per varie operazioni militari ufficiali e segrete, legate a obiettivi secondari, tra cui il controllo demografico, energetico e la gestione delle risorse agricole’.
In un articolo pubblicato su The Guardian Andersson dichiara apertamente che il nuovo tipo di guerra non convenzionale ‘comprende la capacità tecnologica di indurre, spingere o dirigere eventi ciclonici, terremoti e inondazioni, includendo anche l’impiego di agenti virali per mezzo di aerosol polimerizzati e particelle radioattive, trasportate attraverso il sistema climatico globale’.
Ma chi sono i falchi di questa nuova forma di guerra? Il Bipartisan Policy Center (BPC), che ha sede a Washington, ha pubblicato alcuni mesi fa un importante rapporto con il quale chiede agli Stati Uniti e agli altri paesi allineati di procedere verso la sperimentazione su larga scala del cambiamento climatico. Il gruppo bipartisan è finanziato, secondo il Guardian, da grandi compagnie petrolifere, farmaceutiche e biotecnologiche, e rappresenta gli interessi corporativi del mondo militare e scientifico statunitense. Recentemente, fra l’altro, il BPC è stato descritto come un ‘insieme di neo-conservatori, falchi e interventisti neoliberali che vogliono fare la guerra contro l’Iran’ .

In passato dunque si schieravano gli eserciti; oggi se i paesi non si allineano, oltre alle istituzioni antidemocratiche della grande finanza, c’è la guerra combattuta con la geoingegneria.

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CENTRIFUGATI: 10 RICETTE PER DEPURARE L’ORGANISMO




I centrifugati sono delle bevande naturali molto utili per depurare l’organismo. Considerarli come parte di una dieta dimagrante non è sufficiente. Infatti i centrifugati, o succhi “verdi”, non sono indicati soltanto a chi vuole perdere peso, ma anche a chi desidera aiutare il proprio corpo a liberarsi delle tossine e arricchire la propria alimentazione di preziose vitamine e sali minerali. 



Grazie all’autoproduzione, risparmierete, otterrete succhi salutari e non sprecherete mai più neanche un pezzetto di frutta o verdura.


I centrifugati, rispetto ai frullati, presentano lo svantaggio di escludere le fibre della frutta e della verdura nella bevanda finale. Ma, come sappiamo bene, potrete riutilizzare gli “scarti” della centrifuga e dell’estrattore in numerose ricette anti-spreco. Inoltre, nulla vieta di abbinare e alternare il consumo dei centrifugati a quello di frullati e di frutta fresca. Inoltre se si utilizzano estrattori di succo a freddo si mantengono vive molti micronutrienti come vitamine e antiossidanti che con gli elevati giri del frullatore o delle tradizionali centrifughe normalmente si perdono.

I succhi verdi hanno il vantaggio di rendere subito disponibile le vitamine al nostro organismo senza affaticare l’apparato digerente e sono l’alternativa migliore ai succhi di frutta confezionatie ad altre bevande zuccherate che troviamo in vendita al supermercato. Spesso i centrifugati sono protagonisti di veri e propri programmi detox.

Chi vuole iniziare una dieta depurativa e dimagrante - o un programma detox - con l’obiettivo di perdere peso dovrebbe comunque rivolgersi ad un esperto di fiducia. In ogni caso i centrifugati rappresentano una bevanda benefica che può arricchire di sostanze preziose per l’organismo qualsiasi tipo di alimentazione. Approfittiamo della primavera e dell’estate – e della loro abbondanza di frutta e verdura fresca – per preparare i nostri centrifugati.

Ecco tante ricette di centrifugati da preparare in casa.

1) Centrifugato di prezzemolo e carote

1 bel mazzo di prezzemolo fresco
2 carote
1 mela
1 gambo di sedano

Il prezzemolo, in combinazione con gli altri ingredienti, aiuta l’organismo a recuperare le energie e a liberarsi delle tossine accumulate. La clorofilla contenuta nel prezzemolo contribuisce a riossigenare il sangue. Questo centrifugato è ricco di vitamina C, ferro, potassio e calcio.

2) Centrifugato di sedano e carote

3 gambi di sedano
1 cetriolo
1 mela
1 rametto di prezzemolo
4 foglie di spinaci

Cetrioli e sedano sono tra gli ingredienti più indicati per i centrifugati da bere per depurare l’organismo. In questa ricetta potrete sostituire la mela con la pera, in base alla frutta a vostra disposizione e a seconda dei vostri gusti.

3) Centrifugato di kiwi e arance

3 kiwi
2 arance

I kiwi e le arance sono ricchi di vitamina C. Il centrifugato di kiwi e arance aiuterà l’organismo a fare scorta di potassio e vitamina K. Questa ricetta viene consigliata per ridurre il colesterolo, per incrementare l’assorbimento del ferro e per depurare l’organismo.

4) Centrifugato di mela e pomodoro

1 mela
1 pomodoro
1 cetriolo

Come suggerito dal nostro Forum, questo centrifugato a base di mela, pomodoro e cetriolo – dunque particolarmente adatto all’estate, per via della stagionalità dei suoi ingredienti – è utile per la sua azione disintossicante.

5) Centrifugato di mela e carota

2 carote
1 mela
1 gambo di sedano

Questo centrifugato permette di unire le proprietà benefiche di mela e carote, entrambe ricche di vitamine, con l’azione disintossicante del sedano. Oltre al gambo di sedano, in questo centrifugato potrete aggiungere anche qualcuna delle sue foglioline.

centrifugati detox
fonte foto: biggestloserclub.com
6) Centrifugato limone e pera

2 mele
2 pere
1 limone

Questo centrifugato sfrutta le proprietà depurative del limone e del suo succo. Il succo di limone, come si sa, ha un sapore piuttosto aspro, ma potrete rendere la bevanda più gradevole se sceglierete mele e pere matura. L’importante è non aggiungere zucchero.

7) Centrifugato cetrioli, mela verde e zenzero

1 mazzetto di spinaci
1 cetriolo
1 mela verde
2 gambi di sedano
3 rametti di rosmarino
1 cucchiaino di succo di limone
1 cucchiaino di zenzero fresco

Questo centrifugato depurativo sfrutta le proprietà benefiche e disintossicanti dei cetrioli, del sedano, del succo di limone e dello zenzero fresco, che stimola l’organismo a liberarsi delle tossine e che darà alla bevanda un gusto più deciso e leggermente piccante.

8) Centrifugato ananas e spinaci

1 mazzetto di spinaci
1 manciata di foglie di cavolo
2 mele verdi
4 foglioline di menta
4 o 5 fette di ananas

L’ananas ha proprietà depurative e disintossicanti. Aiuta il nostro organismo a liberarsi delle tossine e arricchisce il centrifugato di vitamine, insieme agli spinaci, al cavolo e alle mele verdi. Per preparare i vostri centrifugati non usate mai ananas sciroppato, ma sempre il frutto fresco.

9) Centrifugato mela e cavolo rosso

1 o 2 mele
¼ di cavolo rosso
Acqua

Ecco un centrifugato benefico per l’apparato digerente, in particolar modo per le pareti dello stomaco. Si tratta di un centrifugato dalle spiccate proprietà lenitive, utile soprattutto a chi soffre di gastriti o di ulcere. Il cavolo rosso aiuta inoltre l’organismo a depurarsi. Centrifugate prima il cavolo rosso e poi, a parte, le mele. Quindi mescolate i due succhi. Se occorre, diluite con un po’ d’acqua. Qui la ricetta completa.

10) Centrifugato pera e zenzero

2 o 3 pere
3 foglie di cavolo nero o cavolo riccio
1 pezzettino di zenzero fresco

Se volete preparare una versione particolarmente dissetante e rinfrescante di questocentrifugato depurativo, lasciate riposare le pere per un po’ in frigorifero prima di passare alla normale preparazione con la centrifuga o l’estrattore.

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Il sistema Immunitario associato alle Mucose – il MALT


Il sistema immunitario associato alle mucose (MALT) Il nostro organismo si confronta istante per istante con una grande quantità di sostanze estranee, sia a carattere biotico, sia abiotico provenienti dall’ambiente che ci circonda.
La possibilità di mantenersi in salute dipende dall’efficienza del sistema immunitario con i suoi meccanismi difensivi dislocati nei tessuti maggiormente a contatto con l’esterno.
Tra questi tessuti possiamo annoverare la cute con i suoi circa 2 metri quadri, ma con un’estensione ancora maggiore troviamo le mucose ed in modo particolare troviamo quelle gastrointestinali che per le loro caratteristiche affrontano il carico antigenico più elevato. Le mucose dell’organismo sono collegate tra loro per mezzo di una rete telematica del sistema immunitario che mette in correlazione tra loro organi distanti e non funzionalmente correlati.
Tutte queste mucose hanno in comune la presenza di cellule linfoidi in aggregati non capsulati che fanno parte di un sistema definito MALT (Mucosal-Associated Lymohoid Tissue). Le mucose che rientrano in questo sistema sono quelle dell’apparato respiratorio, gastrointestinale, urogenitale, salivare, lacrimale e della lattazione.
Quantitativamente il tessuto linfatico associato al MALT corrisponde a circa l’85% di tutto il tessuto linfatico del nostro organismo, la metà del quale la si ritrova nel tratto gastrointestinale che viene anche chiamato GALT (Gut-Associated lymphoid Tissue). Tra le strutture del GALT troviamo le PLACCHE DI PEYER che sono situate a livello della mucosa e sottomucosa distribuite dal piloro alla valvola ileocecale con prevalenza dei linfociti B in maggior parte IgA secernenti.
Troviamo l’EPITELIO FOLLICOLO-ASSOCIATO che sovrasta le placche separandole dal lume intestinale e che presenta le cellule M con la funzione di catturare le macromolecole ed i microrganismi dal lume per processarli e trasportarli verso il sottostante tessuto linfatico.
Ci sono inoltre le CELLULE LINFATICHE della LAMINA PROPRIA con struttura simile alle Placche di Peyer dove ai linfociti si associano i macrofagi, gli eosinofili ed i basofili.
Infine abbiamo i LINFOCITI INTRAEPITELIALI, presenti tra le cellule epiteliali che rivestono la mucosa intestinale, in ragione del 10-20%, tra questi in maggior parte troviamo i CD8(80-90%), i CD4(10-20%), i NK(2-7%), mentre sono virtualmente assenti i linfociti B. L’apparato respiratorio con il BALT(Bronchus-Associated Limphoid Tissue) presenta anche lui aggregati linfoidi simili a quelli dell’apparato gastrointestinale, essendo per estensione il secondo distretto immunitario mucoso del sistema MALT.
Negli aggregati linfatici del BALT troviamo linfociti T(in maggioranza CD4) che prevalgono sui linfociti B secernenti IgM ed IgG nelle basse vie respiratorie ed IgA nelle alte vie. In questo distretto, sono assenti le cellule M ed il macrofago alveolare ne è il principale artefice difensivo. Il MALT presenta una caratteristica di grande importanza che è quella di permettere alle cellule immunitarie stimolate in un distretto, di circolare in tutto il sistema potendosi localizzare nella lamina propria di altre mucose.
Questo ricircolo linfocitario fa si che un gran numero di linfociti vengano in contatto con una quantità enorme di Ag permettendo alle stesse cellule immunitarie che sono state attivate di essere utilizzate anche in altri distretti determinando così una risposta nei confronti di successivi incontri con gli stessi Ag.
In questo modo le cellule memoria potendo circolare in tutto il sistema garantiscono una risposta più pronta e più diffusa nei confronti dello stesso Ag nei successivi incontri.
La grande estensione del tratto gastrointestinale lascia intuire come un evento immunologico verificatosi in questo apparato possa dare segno di se anche in altre superfici mucose, a questo proposito pare che un 20% delle cellule linfatiche attivate nell’intestino non vi faccia più ritorno, localizzandosi in altri distretti.
giuseppe-panzuto
dott. Giuseppe Panzuto
medico chirurgo – omeopata – esperto in intolleranze alimentari ed allergie
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mercoledì 21 maggio 2014

Marco sta battendo il Cancro: Ecco il Protocollo di sua invenzione


Nell’articolo precedente abbiamo raccontato la storia di Arturo Villa, in arte Marco, che ha un carcinoma epaticocon metastasi ai linfonodi e che da oltre un anno si sta curando con un protocollodi sua stessa invenzione il quale prevede per lo più ben definite regole alimentari.
La sua lotta consiste in primis nell’adozione di un suo protocollo alimentare: riduzione del 50% dei cibi cotti, eliminazione della carne e dei formaggi e di diversi altri alimenti poco salutari, consumo di grandi quantità di frutta (non tutta) e verdura (esclusivamente biologici), ecc. Arturo assume anche diversi tipi di integratori e beve molti succhi verdi. Inoltre:
  • Ha eliminato l’uso di alcol e bibite gasate
  • Ha eliminati tutti i grassi, sia alimentari che derivati
  • Ha eliminati tutti gli insaccati e gli alimenti inscatolati e conservati
  • Ha eliminato il pane che ho sostituito con fette biscottate iposodiche
  • Ha eliminate olive, sardine, crostacei, fritture, tonno.
Si nutre di alimenti che tendono ad alcalinizzare il corpo e a renderlo meno acido, per approfondire questo argomento vi rimando a questo articolo.
Arturo Villa
Come vedete, Marco mangia prevalentemente di frutta e verdura e sta abbracciando sempre più convinto il crudismo. Durante il giorno beve 3/4 litri di centrifugato verde, usa il sale in maniera moderata, l’olio solamente crudo e beve il suo “Elisir Drenante”, ovvero 1 limone e mezzo pompelmo rosa in 1,5 litri di acqua.
Appena sveglio prende un limone spremuto in due dita d’acqua tiepida e poi a colazione del the verde con 7 grammi di polline e delle fette biscottate iposodiche con marmellata biologica: 
 A pranzo mangia degli spaghetti integrali al sugo di pomodoro biologico, o pomodorini e broccoli o fusilli integrali al sugo di carciofi, broccoli e asparagi o un passato di legumi biologici:
Nel pomeriggio consuma uno spuntino con tisana al cardo mariano, noci, mandorle, semi di zucca, bacche di goji e uvetta passa. Oppure 2/3 frutti possibilmente poco zuccherini tipo mela e avogado, a volte con fiocchi di riso, frutta secca e gelato valsoia (vegetale):
La sera invece verdure di vario genere, quali: radicchio trevigiano, cipollini, peperoni rossi gialli, melanzane, zucchine, funghi champignon, pomodori, broccoli, fagiolini, barbabietole, spinaci, ecc.
Ci sarebbe ancora tanto da dire, ma mi fermo qui. Chiunque voglia approfondire può visitare il suo sito(Visita la nostra pagina - ► Medic Bunker La Verità◄ - per ulteriori foto e notizie)

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