martedì 11 novembre 2014

Le micidiali armi di HAARP e DARPA. DOSSIER

Propongo oggi questo completo a aggiornato dossier sulle armi "silenziose" utilizzate dal sistema bestia. A proposito, leggete bene e capirete dove finiscono i2.73 miliardi al giorno di finanziamenti alla NATO. 

Sono poche le persone che hanno sentito parlare delle installazioni HAARP. Molte altre persone, che ne hanno sentito parlare, rimangono scettiche e preferiscono non credere. Una cosa però è sicura: credere o non credere non cambia certo la realtà di una struttura divenuta ormai mondiale; una struttura dotata di tecnologie occulte capaci di modificare i normali meccanismi che governano i cicli della natura e non solo.

Gli impianti HAARP sono istallati in tutto il pianeta, in particolari zone strategiche, e danno la possibilità a chi li controlla di alterare e/o manipolare, su scala globale, il clima e molto altro. Negli ultimi 15 anni tutti noi siamo stati testimoni di terrificanti eventi naturali creati artificialmente da questa diabolica struttura globale.

Questa è la mappa mondiale dei siti HAARP in cui si trovano anche le più ricche miniere di uranio tanto apprezzate da Bill Clinton e dal suo socio ed amico Frank Giustra. L’esplorazione mineraria del sottosuolo è stata fatta dai satelliti mediante tecniche di radio tomografia. La sua precisione è accurata al cento per cento. In linea di massima dal sito web di HAARP si legge che : HAARP è un tentativo scientifico volto a studiare le proprietà ed il comportamento della ionosfera, con particolare attenzione di comprendere e utilizzare lo stesso per migliorare le comunicazioni e sistemi di sorveglianza per scopi civili e di difesa. Il programma HAARP è impegnato a sviluppare un centro di ricerca mondiale sulla classe ionosferica composto da:
- Uno strumento di ricerca ionosferica (IRI), un impianto trasmittente di elevata potenza che opera nel campo dell'alta frequenza (HF). IRI sarà utilizzato per eccitare temporaneamente una zona limitata della ionosfera per studio scientifico.
- Una sofisticata suite di strumenti scientifici (o diagnostici) che verranno utilizzati per osservare i processi fisici che avvengono nella regione eccitata. 


L'osservazione dei processi derivanti dall'utilizzo di IRI in modo controllato, permetterà agli scienziati di comprendere meglio i processi che si verificano continuamente sotto l'eccitazione naturale del sole.
Strumenti scientifici installati presso l'Osservatorio HAARP diverranno utili nella ricerca che non comporta l'uso di IRI, ma sono strettamente passivi. Tra questi studi sono inclusi la caratterizzazione ionosferica tramite satelliti, l'osservazione telescopica della struttura fine dell' aurora e la documentazione a lungo termine della variazione dello strato di ozono.



Questo è quanto riportato direttamente dal sito HAARP; ma comunque sia al di la di questo va detto che non tutto è oro ciò che luccica. Tutti ormai conoscono il problema delle scie chimiche o chemtrails; è solo una sfaccettatura del discorso.
Molta gente invece non conosce o non è al corrente che al di la delle classiche ricerche sulla ionosfera, HAARP è in grado di utilizzare diverse risorse per provocare danni all'ambiente ... alle persone; e queste sono vere e proprie armi !

Che cosa sono gli ordigni HAARP? Armi HAARP scalari o direzionali provate a quanto sembra anche sulla popolazione. Cariche energetiche a bassa o alta frequenza puntate sulla ionosfera terrestre e riflessa in modo mirato su obiettivi scelti, potenti concentrazioni di ioni diretti che possono far attivare vulcani, provocare terremoti, maremoti e far impazzire persone per l'interazione dei flussi elettro-magnetici artificiali inviati su ritmi biologici del DNA umano, sui flussi cerebrali e relativamente anche all'emoglobina.

La principale arma ovviamente, quella di cui si sente sempre parlare, riguarda tutto il sistema del controllo climatico, su scala globale o selettiva. Le forze armate degli Stati Uniti hanno sviluppato capacità che permettono loro d’alterare selettivamente i modelli climatici. La tecnologia si è perfezionata sotto il Programma d’Investigazione dell’Aurora Attiva ad Alta Frequenza (HAARP), che è un’appendice dell”Iniziativa della Difesa Strategica– “La Guerra Stellare”. Dal punto di vista militare, HAARP è un’arma di distruzione di massa operante sull’atmosfera esterna ed è capace di destabilizzare sistemi agricoli ed ecologici in tutto il mondo.
La modificazione del clima, secondo il documento della Forza Aerea degli Stati Uniti, “offre al combattente della guerra un’ampia gamma di possibili opzioni per sconfiggere ed obbligare un avversario”, le sue capacità, affermano che si estendono alla provocazione d’inondazioni, uragani, siccità e terremoti: “La modificazione del clima si convertirà in parte nella sicurezza interna ed internazionale e potrà realizzarsi unitariamente... 
Essa potrà avere applicazioni offensive e difensive ed includere l’utilizzazione per propositi di dissuasione. La capacità di generare precipitazioni, nebbie e tormente sulla terra o di modificare il clima nell’atmosfera… e la produzione del clima artificiale è parte di un insieme integrato di tecnologie (militari)”. 

Rosalie Bertell, presidente della Presidenza dell’Istituto sulle Ricerche della Salute Pubblica, afferma che HAARP opera come “un gigantesco riscaldatore che può causare notevoli alterazioni nella ionosfera, creando non soltanto perforazioni, ma larghi squarci entro la zona protettiva che impedisce alle radiazioni letali di bombardare il pianeta”.

Teniamo presente poi che questo genere di modifiche climatiche "forzate", oltre che cambiare il clima in sè stesso, possono portare anche problemi intrinsechi tutti legati al genere di forzature operate; si pensi in questo caso al discorso legato presumibilmente alle scie chimiche, nello specifico, al morbo di Morgellons.
Proseguendo poi in questa descrizione degli ordigni HAARP, troviamo altresì innumerevoli effetti che sarebbero causati da questa tecnologia; una ipoteticaguerra elettromagnetica. HAARP potrebbe alterare la magnetosfera. Il ricorso ad armi elettromagnetiche molto potenti contro gli esseri umani è anche causa di malattie e di squlibri psichici: può indurre isteria o la passività per il controllo della popolazione. Potrebbe anche provocare il cancro o la possibilità di indurre alterazioni genetiche e altro. 

Un ulteriore aspetto molto importante riguarda l'uso di HAARP per il controllo mentale delle persone. In che modo le onde E.L.F. (onde estremamente basse) agiscono sull'umore e sul pensiero ? In questo estratto da un documentario di History Channel, (6470214.pdf) attraverso il riferimento a brevetti militari e sulla base di studi condotti da scienziati ed esperti, tra cui Nick Begich e Nick Pope, è spiegato il tema del controllo mentale attuato dai governi mediante strumenti elettromagnetici come H.A.A.R.P.
H.A.A.R.P può essere usato per controllare la mente umana. Le onde E.L.F. hanno dimostrato effetti sugli stati mentali. Si possono innescare cambiamenti d'umore enormi con specifiche frequenze. Il cervello umano opera su frequenze molto basse; è in grado di produrre onde alfa, beta, delta, theta. Durante gli stati meditativi, le onde risultano essere di 8 cicli al secondo; durante il sonno di 4 cicli. H.A.A.R.P. è in grado di generare tutti questi segnali e all'occorenza, modificarli con gravi disturbi sulle persone. 






Josef Mengele
Parallelamente a questo discorso, va anche ricordato che gli effetti del controllo mentale che può essere operato da HAARP, potrebbero essere coadiuvati da un altro pericoloso progetto, il cosiddetto Progetto Monarch. 
La programmazione Monarch è un metodo per il controllo mentale utilizzato da numerose organizzazioni per scopi segreti. Si tratta della prosecuzione del progetto MK-ULTRA, un programma di controllo mentale sviluppato dalla CIA, e testato su militari e civili. La programmazione Monarch è una tecnica di controllo mentale che comprende elementi del Satanic Ritual Abuse (SRA) e del disturbo di personalità multipla (MPD). Si utilizza una combinazione di psicologia, neuroscienze e rituali occulti per creare all’interno degli schiavi un alter ego che può essere attivato ?? e programmato dai gestori. Gli schiavi della programmazione Monarch vengono utilizzati da varie organizzazioni collegate con l’élite mondiale in settori come: l’esercito, la schiavitù sessuale e l’industria dell’intrattenimento. In questo articolo daremo un occhio alle origini della programmazione Monarch, alle sue tecniche e al suo simbolismo.
Uno dei primi studi sulla metodica del controllo mentale basato sul trauma sono state condotte da Josef Mengele, medico che lavorava in campi di concentramento nazisti. Inizialmente acquisì notorietà per essere stato uno dei medici delle SS che curò la selezione dei prigionieri in arrivo, determinando chi doveva essere ucciso e che sarebbe diventato un operaio per i lavori forzati. Tuttavia, egli è noto soprattutto per aver condotto degli esperimenti macabri sugli esseri umani all’interno dei campi di concentramento. Mengele conduceva esperimenti pure sui bambini, motivo per il quale venne chiamato“L’angelo della Morte”.
Mengele e circa 5, 000 altri nazisti di alto rango sono stati segretamente trasferiti negli Stati Uniti e nel Sud America all’indomani della seconda guerra mondiale in una Operazione progettata dalla Paperclip. I nazisti hanno continuato la loro opera nello sviluppo di tecnologie di controllo mentale e missilistica in segreto nelle basi sotterranee militari. Le ricerche di Mengele servirono come base per l’illegale e segreto programma di ricerca CIA chiamato MK-ULTRA. 

Questa è una raccolta di documenti e prove di come funziona il controllo:MK ULTRA: Tra delirio e realtà 1984 si avvererà?

Il controllo mentale Monarch è chiamato in questo modo in riferimento alla farfalla Monarca – un insetto che comincia la sua vita come un verme (che rappresenta il potenziale non sviluppato) e, dopo un periodo nel bozzolo (programmazione) rinasce come splendida farfalla (lo schiavo Monarch). Alcune caratteristiche specifiche per la farfalla monarca, sono applicabili anche al controllo mentale. 
“Uno dei motivi principali per cui la programmazione Monarch ha assunto questo nome fù la farfalla monarca. La farfalla monarca impara dove è nata (radici) e passa questa conoscenza genetica ai suoi discendenti (di generazione in generazione). Questo è stato uno degli animali che ha fatto tacere gli scienziati, rendendo scientifico il fatto che il sapere possa essere trasmesso geneticamente. Il programma Monarch si basa sugli obiettivi Nazisti/Illuminati di creare una razza superiore, in parte attraverso la genetica. Se la conoscenza può essere trasmessa geneticamente (ed è così), allora è importante che vengano trovati i corretti genitori che possano passare la corretta conoscenza a quelle vittime selezionate per il controllo mentale Monarch“.

Tralasciamo per ora il discorso Monarch (magari verrà trattato piu' approfonditamente in un altro articolo) e proseguiamo con il discorso delle armi HAARP e DARPA. 
A distanza di 52 anni, il cosidetto "Dipartimento degli scienziati matti", come si legge dal titolo del libro di Michael Belfiore, ha ancora la stessa missione: «Mantenere la supremazia tecnologica dell'esercito americano e prevenire sorprese tecnologiche che possano minare la sicurezza nazionale», come si legge anche nel sito web (www.darpa.mil) dell'agenzia.
Tempo fa furono anche trovate alcune ricerche del DARPA sulle armi ad antimateria...!

E' appurato che gli americani (e russi) sviluppano le armi a microonde, alcune delle quali possono anche essere utilizzate dallo spazio. Esistono da anni delle unità composte di veicoli relativamente leggeri, con collocate, sul tetto, delle antenne. Queste antenne, chiamate ADS (Active Denial System), emettono fasci di onde cadenzate a 95GHz.

Dirette su delle persone o animali, queste onde provocano sensazioni di calore insopportabili in meno di 5 secondi !


La rivista New Scientist ha pubblicato che durante le prove condotte presso la base aerea militare di Kirtland, Nuovo Messico, i partecipanti sono stati invitati a togliersi lenti a contatto e occhiali per proteggere i loro occhi. In un altro test sono stati inoltre invitati a rimuovere qualsiasi oggetto di metallo che poteva trovarsi su di loro (monete, catenine, bottoni,...) per non sviluppare dei punti caldi sulla pelle.
"Allora cosa succederebbe se qualcuno fra la folla non conosce questo pericolo?" ha domandato Neil Davison, coordinatore del progetto di ricerca sulle armi non letali dell'Università di Bradford in Gran Bretagna."Come potete essere sicuri che la dose di onde non oltrepasserà il limite dei danni permanenti?"

EARTH CONTROL-MEDUSA SPACE AGE WEAPON

Medusa è un cannone ad elettroni ad impulsione di un mega-watt e mezzo.
Questo sistema montato su dei veicoli ha come sorgente d'energia semplicemente un generatore elettrico a gasolio; Medusa è capace di "arrostire" a distanza l'elettronica di carri armati, navi, aerei, ecc. Immaginate gli effetti sugli esseri umani! Questo cannone può essere messo in funzione a partire d'un aereo o un satellite, ed i test sono stai realizzati da anni...


PAMIR 3, L'ARMA CHE CREA I TERREMOTI
Pamir 3 è parte di una serie di armi ambientali capaci di creare terremoti, tsunami, distruzione dell'equilibrio ecologico di una regione, modificazioni delle condizioni atmosferiche - nubi, precipitazioni, cicloni e uragani - modificazioni delle condizioni climatiche, delle correnti oceaniche, dello strato di ozono o della ionosfera. I terremoti e le eruzioni vulcaniche artificiali non sono impossibili, infatti una minima causa, ben localizzata, può generare un cataclisma. 
I terremoti sono legati al movimento delle placche, lungo le faglie. Sappiamo che un terremoto devastante è previsto lungo la faglia di S.Andreas, in California. Ma non sappiamo quando, e dunque non conosciamo, a priori, l'energia sufficiente a scatenare il fenomeno. Ma esiste una tecnica che permette di agire sugli strati profondi del sottosuolo con delle onde elettromagnetiche.

Negli anni settanta i Russi avevano costruito un enorme generatore a pulsioni battezzato "Pamir" che poteva essere trasportato su un grosso camion.
 Era una variante del generatore di Sakharov (MK1), a compressione di flusso. Questo generatore chiamato anche Generatore di Pavloski utilizzava dei cannoni elettromagnetici, con un esplosivo chimico che interagiva con un potente solenoide (in regime di numero di Reynolds magnetico elevato).

Va tenuto presente anche che una misteriosa arma al plasma fu vista poco prima del terremoto a Nigarta in Giappone, nel Luglio del 2007.Le stesse luci rosse, bianche e celesti riflesse sulle nuvole sono state viste e filmate poco prima del recente disastroso terremoto in Cina. 


 Al di la di queste apparecchiature, che sono comunque molto pericolose, va detto che esistono altre armi il cui livello di pericolosità non è da meno. Vanno innanzitutto menzionate le armi Laser come ad esempio il THEL (Tactical High Energy Laser) qua a sinistra, in sperimentazione presso i laboratori dell’esercito USA, esistente anche in versione portatile (MTHEL, dove M sta per “mobile”). THEL significa Tactical High Energy Laser, ed è appunto un dispositivo laser ad elevata potenza.
La compagnia che da alcuni anni si sta occupando dello sviluppo del progetto THEL si chiama Northrop Grumman. Durante diversi test, resi pubblici anche in video, il potente raggio laser viene utilizzato per fare esplodere missili e proiettili in volo. 
Proprio l’esercito israeliano annovera il THEL quale arma già in dotazione al suo esercito, e questo fa supporre che ne possieda già degli esemplari, probabilmente già dislocati a difesa di basi militari e città.
Il THEL utilizza delle sostanze chimiche (fluorite di deuterio) per creare un raggio laser invisibile capace di abbattere aerei e missili.

ABL Airborne Laser



Il sistema d'arma Boeing YAL-1 Airborne Laser (ABL), è un laser aviotrasportato, di tipo COIL (Laser chimico a ioduro d'ossigeno) e potenza dell'ordine dei megawatt, installato a bordo di un Boeing 747-400F. È progettato per abbattere missili balistici tattici, di teatro (TBM), a raggio intermedio (IRBM) o all'occorrenza intercontinentali (ICBM), colpendoli mentre si trovano nella fase iniziale di accelerazione. 

L'11 febbraio 2010 l'ABL abbatte in prova un missile balistico a corto raggio[1], aprendo la strada a futuri sistemi di difesa antimissile basati su questo prototipo.
Il laser del ABL utilizza carburanti chimici simili a quelle del propellente per razzi per generare il fascio di alta potenza. I piani attuali prevedono che vi sia carburante per il laser sufficiente per circa 20 colpi. Se un obiettivo più difficile, come un ICBM, richiedesse un tempo maggiore ("di perforazione") per danneggiare il missile, questo diminuirebbe il numero di colpi disponibili prima di dovere rifornire il laser. Per bersagli meno difficili, più vicini e vulnerabili come i TBM a corto raggio, che richiedessero meno "tempo di perforazione", potrebbero spararsi anche 40 impulsi laser senza necessità di rifornimento. Gli aerei ABL devono atterrare sul loro aeroporto per rifornirsi del combustibile per il laser. I piani operativi preliminari prevedono che l'ABL abbia la protezione di caccia di scorta e, probabilmente, anche di aerei da guerra elettronica. Con ogni probabilità l'ABL sorveglierà per lunghi periodi i siti da cui si sospetta possa avvenire un lancio percorrendo, in attesa di bersagli da intercettare, orbite a forma di otto. Questo tipo di orbita permette all'aereo di non effettuare mai virate che lo allontanino dall'area bersaglio: entrambe le virate richieste sono verso il bersaglio. L'aereo può essere rifornito in volo, consentendo lunghi periodi di sorveglianza dell'obiettivo. L'intenzione è che l'aereo operi sopra territorio amico e che la distruzione del missile avversario avvenga sopra territorio ostile.
HEL - Space-Based High-energy Laser
Si tratta di un armamento laser montato su di un satellite, e capace di colpire bersagli nello spazio, sulla terra ed in aria. Oltre agli Stati Uniti ed Israele, anche la Cina sta sviluppando un armamento laser pensato per distruggere i satellite nemici orbitanti. 
L’arma si chiama ASATS (Anti-Satellite Simulation), in fase di test già nel 1998.


HSV Laser a raggi ultravioletti
La HSV Technologies Inc. di San Diego, California ha sviluppato un'arma non letale, che utilizza raggi laser a ultravioletti per immobilizzare persone o animali a distanza. 
Questo speciale laser è un dispositivo che utilizza due fasci di radiazione UV ionizzati che seguono la traiettoria per colpire il bersaglio identificato, impattando sui recettori neurali che controllano i muscoli, paralizzando gli impulsi nervosi, provocando forti contrazioni dolorose.



Laser ZEUS 
Si tratta di un laser montato su di un Humvee (un veicolo militare dell’esercito USA simile ad una jeep). 
Secondo fonti ufficiali del Pentagono, mezzi militari muniti di questo dispositivo al laser sono stati impiegati in Afghanistan per fare brillare le mine. Secondo due accreditati siti di informazione militare Defense Tech e Defence Daily, almeno tre veicoli simili sono stati utilizzati anche in Iraq.



ARMI AL PLASMA E AD IMPULSI

PIKL Pulsed Impulsive Kill Laser
Le basi per una simile tecnologia bellica furono poste negli anni ’40 dal fisico Nicola Tesla. Alle scoperte di questo scienziato si deve lo sviluppo di parecchie tecnologie: dalle bobine elettriche ai generatori di corrente, dalla radio alla televisione. Durante i primi anni del ‘900 Tesla iniziò a lavorare al suo progetto per un “Raggio della Morte”. Nel 1942 il progetto era pronto e Tesla lo propose agli Stati Uniti quale arma per battere i nazisti: fu considerato pazzo e la sua proposta non fu presa in considerazione. Il principio del “Raggio della morte” è qualcosa che sta a metà strada fra le armi laser e le armi al plasma. Alla sua morte, avvenuta nel 1943, tutti i documenti dello scienziato sul “Raggio della morte” furono misteriosamente trafugati. Parte di quei documenti è stata citata in un documento segreto del Governo USA su un’arma ad elettroni (documento declassificato nel 1980). Questa tipologia di armamenti ha parecchi tratti in comune con alcune armi laser. Il principio è quello di sparare contro il bersaglio un “proiettile” di energia, composto da materia elettricamente carica composta da elettroni, neutroni e protoni. Il tutto avviene attraverso un processo di ionizzazione dell’aria. Tale meccanismo è stato studiato approfonditamente dagli scienziati del DARPA (il dipartimento per la ricerca e l’innovazione tecnologica del Dipartimento della Difesa USA), con la collaborazione di un'azienda tedesca. Armamenti di questo tipo sono in fase di avanzata sperimentazione da parte degli eserciti USA, Israeliani e Australiani. L’applicazione letale di questa tecnologia è stata chiamata Pulsed Impulsive Kill Laser (PIKL). Il dispositivo (di cui nella foto sopra si vede un prototipo), ha dimostrato la sua efficacia in diversi test, riuscendo a perforare anche armature in Kevlar e lastre di metallo di grosso spessore.




PEP Pulsed Energy Projectile
La versione non letale del PIKL va sotto il nome di Pulsed Energy Projectile (PEP). Questo dispositivo è in grado di stordire uomini e animali, creando forte dolore e temporanea paralisi. La documentazione sui possibili effetti a lungo termine provocati dall’arma è però scarsa. Il principale ambito di applicazione previsto per il PEP viene indicato in scenari di controllo dell’ordine pubblico, mentre un’altra delle applicazioni prefigurate è quella di presidio dei checkpoint. Oltre a stordire le persone una simile arma dovrebbe essere capace di bloccare i veicoli, in quanto il suo “impulso energetico” interferirebbe con i sistemi elettrici di iniezione. Il raggio d’azione del PEP è di circa 2 Km, ed il suo funzionamento si basa sull’emissione di un impulso laser ad infrarossi (mediante l’impiego di un “deutorium fluoride laser”). Il plasma prodotto dalla parte iniziale dell’impulso arriva ad esplodere poiché i suoi elettroni assorbono l’energia della parte finale dell’impulso. L’esplosione di questo plasma ad elevata energia si tramuta in una forza d’urto combinata ad un’onda elettromagnetica. Altri dispositivi affini a questa tecnologia si chiamano:MARAUDER (Magnetically Accelerated Ring to Achieve Ultra-high Directed Energy and Radiation) XADS (Extreme Alternative Defense System)



HPM Electromagnetic Pulse, High Powered Microwave
Si tratta di dispositivi anche esplosivi capaci di produrre onde elettromagnetiche comprese nel raggio dei 4 – 20 Ghz. Microonde comprese in tali frequenze sono capaci di “accecare” un gran numero di apparati tecnologici. Questa applicazione delle microonde ad elevata potenza, può servire a danneggiare i sistemi informatici, con effetti simili ad una piccola esplosione nucleare. Il tutto avviene anche in assenza di una reale esplosione: sistemi di questo tipo, comunemente chiamati HPM, liberano la propria energia in aria, senza produrre alcun suono o fenomeno visivo. L’effetto delle invisibili onde prodotte dalla propagazione risulta devastante per tutti gli apparecchi elettronici, mentre è praticamente nullo su cose e persone(tuttavia è appurato che sugli esseri viventi tutti i tipi di microonde provocano effetti dannosi come quelle emesse dai telefonini e dai forni a microonde). L’esercito russo disporrebbe infatti di un vasto e variegato arsenale di E-bombs, si va dalla versione “portatile” che sta in una valigetta (e che ha un raggio d’azione di 12 metri), alle versioni più pesanti, che necessitano di un aereo per essere “sganciate sull’obiettivo”.



ADS Active Denial System
Questo dispositivo è in grado di indirizzare (“sparare”) un fascio di microonde ad alta energia verso un bersaglio preciso. La frequenza utilizzata si aggira intorno ai 95 Ghz. Il “raggio del dolore” è classificato come “arma non letale”, in quanto il suo raggio invisibile penetra sotto la pelle soltanto per alcuni millimetri, facendo temporaneamente impazzire i recettori del dolore. Nel giro di 1 – 2 secondi chi viene colpito dal raggio a microonde prova la sensazione di andare a fuoco. Ufficialmente infatti tali strumenti di guerra servirebbero per produrre un “raggio del dolore”, capace di “distogliere” qualsiasi nemico da azioni ostili. L’invisibile raggio microonde a 95 Ghz penetra sotto la pelle per alcuni millimetri provocando, nell’arco di alcuni millisecondi, una insopportabile sensazione di calore che però svanisce non appena si spegne il dispositivo o si scappa oltre il suo raggio d’azione. Negli esperimenti condotti su circa 400 volontari il tempo di esposizione massimo è stato fissato in 3 secondi, ma secondo il Boston Globe,soltanto una “cavia” è riuscita a resistere per tre secondi. Le fonti del Direttorio USA sulle Directed Energy Weapons sostengono che il “raggio del dolore” non provoca danni permanenti, ma esistono altri rapporti militari che indicano la possibilità di gravi ustioni alla pelle nel caso in cui l’esposizione duri 250 secondi o più. Durante gli stessi test alle “cavie” venivano fatti togliere sia gli occhiali che tutti gli oggetti metallici, in quanto potevano creare degli “hot spots”, capaci di ustionare la pelle. Il dispositivo prodotto dalla Raytheon può essere stanziale oppure montato su di un veicolo militare Humvee. Per quanto riguarda l’impiego del “raggio del dolore” nel campo di guerra, risulta dalla rivista militare Defence Industry Daily che sono stati ordinati 3 veicolimodello Sheriff per circa 31 milioni di dollari, e che è stata richiesta l’approvazione per altri 14 veicoli da parte del Generale di brigata James Huggings, capo dello Staff della Forza Multinazionale in Iraq. 


E PER QUANTO RIGUARDA IL DARPA ???


La Defense Advanced Research Projects Agency (nome inglese che tradotto letteralmente in italiano significa "agenzia per i progetti di ricerca avanzata per la difesa"), più conosciuto con la sigla DARPA, è un'agenzia governativa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare. DARPA è stata responsabile dello sviluppo e dell'implementazione di tecnologie importanti, che avrebbero influito notevolmente nella vita comune di milioni di cittadini del mondo: tra queste includiamo le reti informatiche (fondarono ARPANET, che si sviluppò nel moderno Internet), e di oN Line System (NLS), che a livello di programmazione costituì il primo tentativo di creare ipertesti con l'uso di un'interfaccia grafica. Il suo nome originario era Advanced Research Projects Agency (ARPA), ma fu rinominata DARPA (indicando che il suo scopo era la difesa militare) il 23 marzo 1972; il 22 febbraio 1993 tornò ARPA, e ancora DARPA l'11 marzo 1996.
La DARPA è indipendente nel proprio operato dalle influenze di altre agenzie governative, e fa rapporto esclusivamente ai più alti ranghi del Dipartimento della difesa. 
Attualmente il DARPA ha svolto numerosi progetti di apparati ad alta tecnologia e per certi versi "futuristici". Sarebbe veramente lungo elencarli tutti, ma soprattutto passare in rassegna le loro particolarietà e proprietà. Vediamo dunque di dare un'occhiata a qualcuno di questi progetti, cercando di evidenziarne le peculiari caratteristiche. 

HTV-2
Falcon Hipersonic Technology Vehicle (HTV-2) è il nome dell'aeromobile in grado di raggiungere velocità superiori a MACH 22, cioè circa 26000 km/h, in volo sub-orbitale. 
Il veicolo aereo, un incrocio tra la forma di una punta di freccia e un delta wing affusolato, è senza pilota e nasce all’interno di un progetto combinato tra la DARPA e l'USAF denominato Prompt Global Strike, che ha cercato di dare agli strateghi militari statunitensi la possibilità di colpire obiettivi in tutto il mondo nel giro di un’ora, (da qui il nome Prompt Global Strike: Colpo Globale Immediato). Se il progetto da 320 milioni di dollari avesse funzionato, il Falcon avrebbe potuto sostituire i missili balistici intercontinentali; oltretutto ha una capacità di carico utile di 2500 kg, sufficienti per una testata nucleare. Considerando la velocità che raggiunge, anche senza la testata, l'energia sprigionata dall'impatto col suolo sarebbe sufficiente per devastare aree grandi quanto una città. Per resistere alle altissime temperature (circa 2000 C°) dovute al contatto con l'atmosfera, durante la fase di rientro, il Falcon è stato progettato con uno scudo termico a struttura metallica di nuova concezione.Il progetto dovrebbe concludersi nel 2025 anno in cui gli ingegneri delll’HTV-2 dovrebbero fargli raggiungere la velocità di 35400 km/h.



HTV-3x "Blackswift"
HTV-3x, conosciuto anche come Blackswift, è un prototipo di aereo ipersonico senza pilota. Il Blackswift è uno spazioplano costruito grazie ad una cooperazione tra la sezione Skunk Works della Lockheed, Boeing e ATK. Nel settembre 2007 la USAF ha firmato un accordo per continuare il progetto. Il velivolo doveva essere sviluppato per decollare da una pista (non come un razzo) e raggiungere ogni posto della terra in circa due ore, volando anche appena al di fuori dell'atmosfera e a velocità ipersoniche; alla fine, l'HTV-3x, doveva atterrare sempre su pista. 
Il Blackswift doveva accelerare fino a Mach 3 con un motore a turbina e raggiungere Mach 6 con un motore Scramjet (supersonic combustion ramjet). I motori saranno della Pratt & Whitney Rocketdyne.[3] Purtroppo nell’ottobre del 2008, tredici mesi dopo aver firmato l'accordo, tutto progetto Blackswift è stato annullato, causa, mancanza di fondi.



Progetto Avatar, soldati robot
Nel 2013 con un budget di 7 milioni di dollari partirà il progetto Avatar della DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) che consisterà nel creare dei surrogati robotici dei soldati. Non è ancora chiaro di come i soldati interagiranno con i loro surrogati robotici, per esempio con tute piene di sensori abbinati a caschi di realtà virtuale, con interfaccia neurale o con dei semplici joystick. Sarà comunque fondamentale l’infrastruttura di rete wireless che dovrà ospitare le connessioni a questi “robot” sia per una questione di velocità e di distanza, ma soprattutto per il fattore sicurezza. 



Cheetah, robot ghepardo
Cheetah nasce da un'idea di Sangbae Kim, ricercatore del Massachusetts Institute of Technology (MIT) che nel 2009 propose la costruzione di un prototipo di robot-ghepardo, in grado di spostarsi ad oltre 100 km/h e dotato dello scatto e dell'agilità tipici di un felino in corsa. 
A distanza di quasi tre anni, ecco il primo prototipo del robot. Nonostante non sia ancora in grado di fornire le prestazioni previste sulla carta, Cheetah è già il robot su zampe più veloce in assoluto, riuscendo a raggiungere agevolmente i 30 km/h. 
Tutti i movimenti di Cheetah sono ispirati ad un vero ghepardo in corsa, prendendo spunto anche da animali come cani e cavalli. Il robot non basa il suo movimento esclusivamente sulle zampe, ma fa affidamento su tutta la sua struttura muscolo-scheletrica per bilanciarsi e mantenere la velocità di corsa.



Robot Fastrunner
Il robot finanziato dalla DARPA partorito dall'inventiva dei ricercatori del Massachusetts Institute of Technology. Nel primo anno dei quattro previsti per il completamento del progetto, gli ingeneri hanno mostrato i risultati della loro ricerca, lasciando sbalorditi tutti gli appassionati di robotica. 
FastRunner sarà un robot bipede in grado di muoversi 10 volte più velocemente degli attuali modelli umanoidi e quadrupedi in circolazione, e sarà dotato di un'agilità mai vista prima d'ora. Imitare lo struzzo è forse una delle strade migliori per ottimizzare il movimento su due arti: è l'uccello corridore più veloce del mondo, e riesce a raggiungere i 70 km/h grazie alle sue zampe lunghe e robuste


Occhiali olografici per l’esercito
Sono degli speciali occhiali olografici, che ricordano molto quelli utilizzati negli ultimi videogiochi di guerra, o nei migliori film d’azione. Occhiali capaci di portare un sistema di “realtà aumentata” a disposizione dei soldati sul campo di battaglia, fornendo in tempo reale tantissime informazioni utili su quello che sta accadendo attorno a loro, con riferimenti diretti rispetto a quello che i militari stanno guardando. 
Oltre a fornire questi dati in diretta, possono interfacciarsi con droni di supporto per ottenere una visuale differente della battaglia direttamente nelle lenti, aumentando notevolmente il vantaggio ottenibile nell’utilizzo di questo tipo di robot da guerra. Uno speciale sistema di identificazione fornirà inoltre dettagli istantanei sui veicoli in avvicinamento, siglandoli come amici o nemici, anche nel caso si tratti di caccia aerei a 6.400 metri di altezza e 50 km di distanza.





DARPA DiscRotor: aereo o elicottero? 
Il progetto è di DARPA, il dipartimento dei progetti avanzati della difesa americana, che sta sviluppando con il costruttore Boeing il primo elicottero con rotore retrattile al mondo. Il nome in codice è DiscRotor ed è un concept per la ricerca, il salvataggio e anche il combattimento, che è allo studio da diversi anni. Come dimostra un video online, l’obiettivo è creare il primo elicottero che a basse velocità si possa muovere agilmente, decollando e atterrando in verticale, ma alle alte velocità possa invece muoversi come un normale jet. Il merito è delle speciali pale del rotore, che sono retrattili e telescopiche: il primo modello di queste pale sarà provato nella galleria del vento il prossimo anno.





Volano le falene cyborg

Il progetto s'inquadra in un programma della Defense Advanced Research Projects Agency (Darpa, il centro studi avanzati del Pentagono) che da anni sta cercando di sviluppare degli insetti robot (non solo insetti, hanno provato anche con un pipistrello, che è un mammifero). Precedenti tentativi basati su un impianto di elettrodi per stimolare il cervello o i muscoli delle ali degli insetti si sono rivelati fallimentari perché tali innesti erano incompatibili con i tessuti dell'animale. La nuova sonda è invece rivestita con materiali compatibili con il tessuto nervoso della falena e, pesando appena mezzo grammo, è facile da trasportare per l'insetto. Le falene in questione «sono belle robuste», ha detto Voldman, «hanno un'apertura alare larga quanto una mano». Il progetto ha attirato l'attenzione dei militari perché le falene-robot potrebbero trasformarsi, equipaggiate con apparecchiature di sorveglianza, in insospettabili spie per registrare l'attività dei nemici. 



I robot liquidi e mutaforma della DARPA


Darpa Ha recentemente stanziato altri fondi per un progetto, chiamato"Programmable Matter" (Materia Programmabile) che prevede proprio la realizzazione di un robot realizzato attraverso uno nuovo stato della materia, in grado di modificarsi nella forma e nel funzionamento, auto-plasmandosi a piacimento. Diverse università, incluse la Harvard, la Cornell e MIT, sono al lavoro su differenti approcci per risolvere questo problema, e creare della materia programmabile. Si tratta essenzialmente di realizzare micro-macchine programmabili in grado di assemblarsi in diverse forme e modificare il loro funzionamento in base alle differenti strutture che assumono. "La distinzione tra materiali e macchine sta diventando fumosa. I materiali agirebbero come computer e sistemi di comunicazione, ed i sistemi di comunicazione ed i computer agirebbero come materiali" spiega il manager del programma Mitchell R. Zakin. 
Non si parla di un progetto appena iniziato e che non si sa se sarà realizzabile: il programma Programmable Matter è già nella sua seconda fase da oltre cinque mesi, e vi rimarrà per altri 10. La prima fase è stata la creazione di cinque differenti team di ricerca, due provenienti dalla Harvard, due appartenenti all' MIT ed uno della Cornell University, tutti composti da informatici, ingegneri robotici, biologi, ingegneri chimici, meccanici, fisici ed artisti. Alla fine della fase due, i gruppi di ricerca dovranno essere in grado di comporre quattro o cinque diversi solidi tridimensionali partendo da micro-particelle. Occorrerà inoltre dimostrare che, dopo l'assemblaggio, ogni singolo elemento possa aderire agli altri con la stessa forza di una plastica industriale.
Questi sono solo alcuni progetti sviluppati dal DARPA, ma oltre a questi ve ne sono anche altri alquanto "mirati" che possono intervenire per modificare il controllo mentale. Va ricordato ad esempio che attraverso uno speciale elmetto ed una tecnologia chiamata "ultrasuono pulsante transcranico" la DARPA può rilevare i livelli di stress che un soldato prova durante un combattimento e inviare impulsi per aumentare la sua resistenza e ridurre la sua percezione del dolore in caso di ferita.
Si tratta di una sorta di alterazione della mente, ottenuta attraverso una stimolazione diretta del cervello mediante impianti: allo stato, l'Ultrasuono pulsante transcranico viene sperimentato alla Arizona State University dal Dr.William Tyler.
La Smart Dust o polvere intelligente. Il Pentagono la definisce "La tecnologia strategica dei prossimi anni". Il pulviscolo intelligente è fatto di miriadi di computer microscopici. Ognuno misura meno di un millimetro cubo ma incorpora sensori elettronici, capacità di comunicare via onde radio, software e batterie. Invisibile e imprendibile, la polvere di intelligenze artificiali si mimetizza nell'ambiente e capta calore, suoni, movimenti. Può essere diffusa su territori immensi e sorvegliarli con una precisione finora sconosciuta. Sa spiare soldati standogli incollata a loro insaputa, segnala armi chimiche e nucleari, intercetta comunicazioni, trasmette le sue informazioni ai satelliti. 
Dietro la polvere intelligente c'è uno dei più potenti motori del progresso tecnologico americano, la Defense Aduanced Research Projects Agency (Darpa) che è stata all'origine di innovazioni fondamentali, compreso Internet. 
Come si vede dunque, esiste una varietà molto ampia e complessa nel campo di queste tecnologie. La realtà finale purtroppo, anche se viene inizialmente paventata per tecnologie ad uso civile o comunque per il miglioramento di alcuni aspetti della vita, è ampiamente impiegata in ambito militare e bellico.Ora, in base a quanto si conosce su questo genere di cose, qualche dubbio forse ce lo possiamo porre...il "know how" iniziale è solo frutto dell'intelligenza umana oppure cè stato qualche input "esterno" ?
Questi organismi (come DARPA e HAARP), bene o male sono sempre andati di pari passo con le forze di potere globale...come gli Illuminati; e con questo si intuiscono pure le eventuali corrispondenze con progetti anche segreti come Monarch, Moonstruck, Orion, MK-Delta, Phoenix, Trident, RF Media, Tower, Clean Sweep.
In definitiva, possiamo ammettere che siamo tutti controllati e alla minima necessità o evenienza, possiamo essere annientati !

Fonti:
newapocalypse.altervista.org
www.haarp.alaska.edu
www.cieliparalleli.com/
www.tankerenemy.com/
www.ecplanet.com
it.wikipedia.org
www.parrocchie.it
lavvocatodeldiavolostorieirrisolte.blogspot.it


Fabrizio Rondina - HWH 22
Voghera, 30 marzo 2012


TRATTO DA
http://campagnadisobbedienzaciviledimassa.blogspot.it/2013/08/le-micidiali-armi-di-haarp-e-darpa.html

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MONSANTO HA ACQUISTATO LA BLACKWATER – Il maggior esercito di mercenari al mondo!

monsanto
SE QUALCHE COSA MANCAVA ALLA NEFASTA MULTINAZIONALE MONSANTO ( specialista in produzioni OGM ed altri veleni per l’agricoltura ), questo era l’assoldare un esercito privato di assassini prezzolati a difesa dei propri interessi. Considerando che questa grande multinazionale controlla la distribuzione di alimenti sulla metà del pianeta, condivide asset finanziari con le più importanti società farmaceutiche e produce armi nucleari e biologiche, da ultimo si è assicurata anche la produzione del vaccino per il virus dell’Ebola ed il suo campo di interessi spazia dalla chimica all’agricoltura, agli armamenti, alle biotecnologie ed ai brevetti sulle sementi, non c’è da meravigliarsi che la grande “corporation” abbia avuto la necessità si arruolare un esercito mercenario a tutela dei propri interessi. Questa notizia viene rivelata da una informativa di Jeremy Schaill, in una inchiesta per il giornale “The Nation”, dove si afferma che l’esercito mercenario più grande al mondo, quello dellaBlackwater (in precedenza denominato Xe Service e dopo, di recente come ” Academi”), è stato acquistato dalla multinazionale. La Blackwater era considerato un servizio di “intelligence” privato che si era macchiato di molti crimini e violazioni di legge, in particolare durante il conflitto in Iraq dove i mercenari della Blackwater erano stati accusati di aver compiuto massacri contro i civili ed aveva operato anche su altri teatri di intervento, in Medio Oriente ed in Africa, a seguito delle forze USA. Questo esercito privato aveva cambiato il suo nome nell’anno 2009. Nonostante il suo cambiamento formale, la Blackwater continua ad essere considerata attualmente come il maggiore “contractor” privato del Dipartimento di Stato USA, come agenzia segreta di “servizi di sicurezza” che opera con azioni coperte di attività di terrorismo di Stato che vengono occultate e negate dal governo di Washington.
MONSANTOALCUNI SITI DI CONTROINFORMAZIONE HANNO DENUNCIATO CHE MOLTI AGENTI DELLA CIA ed ex militari lavorano per la Black Water o società collegate, che cercano di deviare l’attenzione dalla loro cattiva fama ed ottenere significativi guadagni commerciali. Questi mercenari vendono i loro servizi che vanno dalle informazioni illegali fino alle tecniche di infiltrazione, lobbismo politico, spionaggio ed addestramento paramilitare per conto di governi, banche e corporations multinazionali. Secondo quanto riferito da Scahill, il business con la Monsanto viene fatto con le commesse della Chevron e da giganti finanziari come Barclays o la Deutsche Bank, attraverso l’incarico appaltato da due società, la “Total Intelligence Solutions” ed il “Terrorism Research Center”, entrambe di proprietà di Erik Prince, lo stesso proprietario della Blackwater. Questi organismi condividono funzionari e direttori con la Blackwater. Uno dei direttori chiamato Cofer Black, è quello che divenne famoso per la sua brutalità quando era un dirigente della CIA, fu lui stesso che prese i contatti con la Monsanto nell’anno 2008, essendo a capo della Total Intelligence. La Monsanto contrattò i suoi servizi per spiare ed infiltrare organizzazioni per la tutela dei diritti umani, degli animali e di attività transgeniche (oltre ad esercitare il controllo sulle altre multinazionali che si occupano di biotecnologie e farmaceutici).
MonsantoLA MULTINAZIONALE MONSANTO NON SOLTANTO UCCIDE MIGLIAIA DI PERSONE CON I SUOI PRODOTTI CHIMICI, ma ne uccide altre anche con colpi di fucile automatico oppure per mezzo “incidenti”. Le sue vittime preferite sono giornalisti indipendenti, attivisti, esponenti politici e chiunque che si ritenga un ostacolo per i suoi piani di espansione. Ad essere contattato da Scahill, il manager Kevin Wilson della Monsanto si è rifiutato di fare commenti ma più tardi si è confermato dalla “The Nation” che la Monsanto aveva incaricato la Total Intelligence nel corso del 2008 e del 2009, secondo la società, “soltanto per effettuare una schedatura pubblica dei suoi oppositori”. Il manager della Monsanto ha anche sostenuto che la Total Intelligence era “una società totalmente separata dalla Monsanto”. Tuttavia Schahill detiene copie di comunicazioni via mail da parte di Cofer Black, emesse dopo la riunione con Wilson della Monsanto, dove si spiega ad altri ex agenti CIA, utilizzando caselle della Blackwater, che la discussione con Wilson aveva enfatizzato il fatto che la Total Intelligence si era trasformata nel “braccio operativo della Monsanto”, “per spiare gli attivisti e per altre azioni, come integrarsi illegalmente in questi gruppi”. Risulta che la Monsanto ha pagato alla Blackwater 127.000 dollari nel 2008 e 105.000 nel 2009 per questi servizi. Non è affatto sorprendente che una multinazionale che si dedica in forma estensiva alla scienza della morte, come la Monsanto, che si era occupata fin dagli inizi di produrre veleni tossici come l’”agente Arancio” (usato dagli USA in Vietnam), le sostanze PCB (bifenili policlorati), pesticidi, ormoni, semi geneticamente modificati, ed anche armi nucleari, si sia associata con un’altra impresa di assassini e mercenari.
MONSANTOGLI INIZI DELLA RELAZIONE TRA BILL GATES E LA MONSANTO. Quasi simultaneamente con la pubblicazione di questo articolo nella The Nation, l’organizzazione degli agricoltori organici “Via Campesina”, in Argentina, ha riportato che la Fondazione Bill e Melinda Gates ha acquistato 500.000 azioni della Monsanto, pagando più di 23 milioni di dollari, una azione questa che distrugge una qualsiasi maschera di filantropia che si era dato il personaggio. Un’altra associazione fra criminali che non risulta inaspettata. Bill Gates controlla più del 90% del mercato dei brevetti nel mondo dell’informatica, oltre a promuovere e finanziare campagne di vaccinazione per laboratori genocidi ed essendo responsabile di sperimentazioni illegali con farmaci fatte in paesi sottosviluppati, mentre la Monsanto controlla il 90 % del mercato mondiale delle sementi transgeniche e delle sementi commerciali a livello globale, avendo fondato una grande casa farmaceutica oggi denominata Pfizer. In altre parole non esistono peggiori monopoli nel settore industriale e neppure così estesi. La stessa esistenza di questi organismi implica che gran parte del mondo è stata di fatto sottomesso ad un sistema finanziario globale e totalitario in cui viene negato il principio della libera concorrenza e del “libero mercato”. Tanto Gates come la Monsanto sono estremamente aggressivi nel difendere i loro monopoli mal originati. Essendo al servizio delle direttive della potente famiglia dei Rothschild, sia Gates che la Monsanto si dedicano a distruggere l’agricoltura organica in tutto il mondo, cosa che ha avuto inizio principalmente attraverso “l’Alleanza per una Rivoluzione Verde in Africa” (AGRA), che ha operato come un cavallo di Troia per privare i contadini africani poveri delle loro culture tradizionali e sostituendole con le sementi transgeniche. Per questo, la Fondazione contrattò a suo tempo Robert Horsch nel 2006, che era il direttore della Monsanto. Adesso Gates ottiene grandi profitti obbedendo alle politiche di spopolamento promosse dall’elite sionista globale.
>Fonte< 
Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org

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Scie Chimiche in Italia


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Scie Chimiche in Italia
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Scie chimiche, non scie di condensazione.


Le scie di condensazione emesse dagli scarichi degli aerei sono corte e durano al massimo 10 minuti, poi scompaiono. Le conosciamo tutti. Anch'io le conosco bene, perche' ho vissuto per 30 anni a due passi da un aeroporto.

Dal 2001 sono comparsi aerei non di linea, che volano ad alta quota ed emettono da scarichi speciali lunghe scie bianco sporco, che persistono nel cielo anche mezza giornata e si allargano. In inglese si chiamano "chemtrails", in italiano le chiamiamo scie chimiche.

A volte disegnano reticoli e/o triangoli nel cielo. Quelle scie poi si allargano e coprono tutto il cielo, che diventa lattiginoso e di colore grigio/bianco sporco.

Spesso la luce del tramonto colora le scie chimiche di rosa. Nei giorni in cui accadono questi fenomeni di spray, le analisi dell'aria rivelano un aumento improvviso e totale di sostanze chimiche, tra cui sali di bario e alluminio, e in alcuni casi sostanze biologiche, come globuli rossi essiccati (sangue secco), muffe, tossine e altro.

Questo fenomeno di massa e' iniziato nel 1996 negli USA.

Dal 2000 si verifica anche in Europa, soprattutto nei paesi NATO.

Cercando negli archivi fotografici, tuttavia, alcune scie chimiche "primordiali" sono state individuate anche nel 1996 e 1992 in Europa, e prima ancora negli USA.

-> Chi sta conducendo questo gioco enorme?

-> Chi ha le risorse finanziarie per spruzzare i cieli di mezzo mondo - e riempire i nostri cieli di scie chimiche italiane?

-> Chi convince i meteorologi che sono scie di condensazione, quando invece - basta alzare la testa al cielo e guardare - si tratta di scie chimiche?

-> Perche' cospargerci le teste di materiali nocivi?

-> Perche' un militare di carriera non ha negato ma ha specificato che le scie chimiche "sono innocue"?


Echeggiano le parole di Morpheus in Matrix:

"Non sappiamo chi colpi' per primo, se noi o loro.
Sappiamo pero' che fummo noi ad oscurare il cielo."


Di certo non e' l'associazione degli amici del quartiere che finanzia tutto questo. L'organizzazione che sta dietro deve avere ingenti risorse a disposizione.

Governi, militari, complesso militare-industriale?

In ogni caso, ricordiamoci che i governi hanno bisogno dei nostri voti per restare in carica.

Ricordiamoci che le grandi aziende sovranazionali hanno bisogno dei nostri soldi per andare avanti.

E che i nostri militari hanno bisogno di
persone per mandare avanti qualsiasi progetto.

Senza il nostro appoggio - anche tacito - qualsiasi progetto si ferma.

Il potere e' in mano nostra.

Usiamolo.
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giovedì 20 dicembre 2007

Focus e scie chimiche

Visto su Luogocomune.net, doverosamente ripubblichiamo. L'ottimo articolo si inserisce nella scia delle discussioni successive all'articolo disinformatorio di Focus sulle scie chimiche.


************

Luigi Fenu, Ing. Aeronautico e membro del Comitato Regionale Scie Sardegna, risponde all’articolo di Focus sulle scie chimiche.

Qualche giorno fa, giorno mentre mi trovavo in edicola per cercare una rivista specializzata di MTB, il mio sguardo è caduto sulla copertina del nuovo numero di FOCUS; su una fotografia “civetta” vi era la didascalia:
“MISTERI/COMPLOTTI: chi fa queste scie? Sono pericolose?”

Il tema dell’articolo sembrava interessante, anche se sono del parere che argomenti come questo delle scie d’aereo, che implicano serie competenze tecniche e scientifiche, rischiano troppo spesso di essere, anche volutamente, banalizzati. Trascinato da un’onda di ottimismo ho deciso di dare un po’ di fiducia al giornalista Paolo Toselli ed ho acquistato la rivista.

Durante la lettura dell’articolo m’imbatto subito su una suddivisione marcata tra due entità non meglio definite:
“i complottisti” vs. “gli esperti”.

Onde evitare equivoci cerco nel famigerato vocabolario Wikipedia per capire qualcosa di più sulle teorie dei cosiddetti complottisti o cospirazionisti: “La parola "cospirazione" deriva dal latino conspirare ("respirare assieme"), e nell'uso contemporaneo indica una situazione dove due o più persone si accordano per compiere un atto illegale o immorale. Le componenti essenziali sono il coinvolgimento di almeno due persone, la segretezza e l'intento malizioso.”

Subito mi rendo conto della pericolosità di questa categoria di persone e rimango in uno stato di allerta durante la lettura. Chi sono costoro, mi chiedo? Per avere un quadro completo delle due categorie analizzo anche la parola “esperto”: “Un esperto è una persona alla quale, per motivo di professione oppure per una comunque acquisita competenza ed esperienza su una data materia, viene richiesto di fornire pareri scientifici su argomenti di dettaglio. L'opposto di esperto è conosciuto come dilettante.”

Continuo la lettura prestando maggiore attenzione alle parole rilasciate dagli esperti (mai nell’articolo si dice chi siano questi esperti)…

... e, seppure con qualche perplessità, arrivo alle righe conclusive dove sono esposte le dichiarazioni dell’esperto climatologo David Travis. Il quale, nel 2001, dimostrò che nei 3 giorni di sospensione dei voli sugli USA, dopo gli attentati dell’11 settembre, la temperatura media sul Nord Atlantico era aumentata di quasi 1°C, perché il cielo era più limpido.

Improvvisamente mi sovviene un ricordo: tale dichiarazione era stata riportata il 4 Febbraio 2007 da “Il Sole 24 Ore” dopo il vertice di Parigi sul clima; il quotidiano aveva riservato un’intera pagina all’argomento con il titolo: “L’inquinamento che ci aiuta: senza aerosol e scie degli aerei, il riscaldamento sarebbe peggiore”.

Non riuscendo assolutamente ad immedesimarmi nella mente di un climatologo, mi sono posto le seguenti domande:

1) Sono così bravi i climatologi da riuscire a prevedere la temperatura nei tre giorni successivi con una precisione di un grado centigrado?

2) Possono i climatologi fare un’analisi statistica ed estrapolare dei risultati prendendo come campione solo tre giorni?

Credo che queste poche righe siano sufficienti a far inorridire non tanto uno scienziato, ma un qualsiasi attento lettore che capisca un po’ di meteorologia, in quanto basterebbe fare un piccolo bilancio tra l’Anidride Carbonica emessa nell’atmosfera (già ad una certa quota) ed il pulviscolo immesso come residui di combustione, per capire che anche le normali scie sono estremamente dannose per l’effetto serra.

Inoltre, non tutti sanno che non è vero che i voli si interruppero l’11 settembre. Vi sono molte testimonianze documentate delle telefonate allarmate di cittadini statunitensi che, nonostante il blocco dei voli sul territorio nazionale, continuavano a vedere sorvolare i loro cieli da aerei non identificati. Pertanto, lo scienziato in questione dovrebbe rifare i suoi conti.

A parte queste dichiarazioni dello scienziato climatologo, il fatto inquietante, che mi lasciò davvero perplesso e dubbioso come studioso della materia, è come mai un redattore di un giornale così letto a livello nazionale, avesse voluto sparare a caratteri cubitali un titolo che attirava lo sguardo e aveva lo scopo evidente di tranquillizzare gli impauriti e gli scettici. La cosa è facilmente interpretabile nel seguente modo: “Tranquilli, il riscaldamento globale si può combattere: continuiamo a consumare e a inquinare senza preoccuparci”. Dopo aver scritto alla redazione del “Il Sole 24 Ore” per una rettifica immediata, e non aver ricevuto alcuna risposta in merito, ecco che mi ritrovo qui, a distanza di quasi un anno, che si ha ancora il coraggio di pubblicare simili notizie su una rivista scientifico-commerciale.

Dopo questo flash, che mi ha riportato alla realtà dei fatti, rileggo a ritroso con più attenzione l’intero articolo di FOCUS. Riporto l’intera frase:

“Per fare chiarezza sull’argomento, l’USAF ha redatto un documento che risponde punto per punto alle insinuazioni: le scie più contorte sono quelle deformate dai venti; i disegni a griglia sono dovuti al sistema di navigazione USA (e non solo), formato est-ovest e nord-sud che s’intersecano a quote differenti”.

Da questa frase si comprende che gli Americani, e non solo, navigano spostandosi da EST verso OVEST e da NORD verso SUD. Sono proprio strani; se così fosse sarebbe un bel problema. Sarebbe come dire che per andare da Cagliari verso Roma il pilota deve prima dirigersi verso Lamezia (rotta Ovest - Est) e poi virare a Nord verso Roma.

Il signor Pitagora, nel 572 a.C., ci ha insegnato che in un triangolo rettangolo l’ipotenusa è più piccola della somma dei cateti. Esistono un’infinità di rotte, e quindi di aerovie che sfruttano tutta la scala degli angoli sessagesimali da 0° (rotta Nord) a 359°, e come se non bastasse si usano anche le sottomisure dei gradi: i primi e i secondi. In particolare, se un pilota ha deciso di andare a Roma partendo da Cagliari, gli consiglio, a seconda del Flight Level, di mantenere la Rotta M126 o la rotta UM159 aerovie all’incirca a 40°.

Ecco un’altra frase di FOCUS:

“Gli scienziati dicono in coro: che il fenomeno delle scie chimiche non esiste: esistono solo le scie normali, quelle che rilasciano tutti gli aerei in volo tra 8 e 12 Km di quota in determinate condizioni di temperatura (di solito -40°C) e umidità relativa (60-70%). Le scie non ci sono sempre. Si formano quando il vapore acqueo e’ “sovrassaturo”: in tal caso condensa, generando microgocce che diffondono la luce, spiega Antonio Zecca, docente di fisica all’Università di Trento. Semplificando, si vedono meglio quando il tempo sta passando dal bello al brutto. L’effetto può persistere per ore, spandendosi per migliaia di Km2 e creando nubi indistinguibili dai cirri naturali.”

A questo punto la mia curiosità è irrefrenabile; do un’occhiata ai siti ufficiali dei cospirazionisti: cito, per fare un esempio, il nostro www.sciesardegna.it, e leggo l’esposizione relativa al fenomeno della condensazione. Mi rendo subito conto che i cospirazionisti concordano pienamente con gli scienziati. In particolare, i primi mi precisano che nel caso in cui i gas combusti dei motori a getto siano immessi in un’atmosfera con elevati valori di umidità relativa superiori al 60-70% (non è affatto necessario avere un’atmosfera soprassatura come dicono gli scienziati), e se le temperature sono inferiori ai meno 40°C (tutto ciò per la particolare consistenza e tipo di nubi), è ammissibile la formazione di scie persistenti le quali sono costituite interamente da cristalli di ghiaccio (non da goccioline!!!!). Ciò significa che si assiste al fenomeno della sublimazione o brinamento, cioè alla trasformazione diretta del vapore in ghiaccio. Pertanto anche i cospirazionisti ammettono l’esistenza di scie persistenti e usano come riferimento il termine coniato dai meteorologi cirrus aviaticus in quanto queste scie persistenti sono simili ai cirri naturali (nubi della regione superiore interamente costituite da cristalli di ghiaccio).
Dalle mie nozioni di fisica mi viene in mente subito la relazione che esiste tra la Temperatura, Pressione e Densità dell’aria: mi chiedo subito come mai quando si parla di persistenza di scie si tralasci un parametro importante come la pressione. I cospirazionisti non si sono affatto dimenticati, e come hanno fatto gli americani dell’US AIR FORCE Global Weather Center, eseguono le loro analisi sul campo analizzando e confrontando i radiosondaggi, che forniscono i parametri reali dell’atmosfera (pressione, umidità, temperatura, etc.), con le osservazioni sul posto.

A questo punto riscontro una indubbia e maggiore professionalità nel riportare concetti fisici complessi e dati nei cospirazionisti che non negli esperti citati da FOCUS (ma chi sono?) o nei giornalisti scientifici, i quali non eseguono analisi ma si limitano a contestare senza controparte alcuni articoli presi qua e là sui vari siti internet!!!.
Ma sono ben altre le scie cui si riferiscono i cospirazionisti: sono scie rilasciate a bassa quota in un’atmosfera dove i limiti dei parametri di temperatura, di umidità e di pressione sopra citati (su cui, ripetiamo, sono d’accordo anche gli scienziati) non vengono soddisfatti.

Ci sarà mai qualcuno che oserà spiegare ai pericolosissimi cospirazionisti questa delicata discrepanza?
Forse ci ha provato, in un momento di smarrimento, il TG1 in data 10 maggio 2007 con un servizio in cui sottolinea che i Russi sono dei maestri nell’evitare la pioggia per salvare importanti manifestazioni internazionali:



Onde evitare di dare giudizi prematuri sull’articolo mi addentro nel paragrafo:

“Il quartier generale di tutto questo sistema si troverebbe in Alaska: qui ci sono, infatti, la installazioni di Haarp (High Frequency Active Auroral Reserch Program), un programma di ricerca sulla ionosfera avviato nel 1990 dalla Difesa USA in collaborazione con molte università. In realtà si tratta di un centro che si occupa di comunicazioni militari e civili e di sistemi di navigazione marittima. Ma, secondo i cospirazionisti, il suo vero scopo è l’alterazione delle condizioni atmosferiche e il controllo mentale delle masse attraverso onde elettromagnetiche.”

L’argomento a questo punto è davvero complesso. Ma entriamo nel merito:

Il progetto H.A.A.R.P., è stato avviato dal Ministero della Difesa USA in collaborazione con molte Università: spesso si tende a mitigare alcuni progetti criminosi militari con la simbiosi tra le forze militari e l’Università!!! Da esperienze personali posso garantire che in alcune di queste collaborazioni si studiano e si realizzano progetti criminosi, proprio perché sono quelli in cui i budget sono tutt’altro che limitati. Qui un vecchio documento dell’Unione Europea, riportando alcune parti della delibera UE.

Sembrerebbe che il progetto criminale non interessi solo il Ministero della Difesa Americano e l’Università, ma il mondo intero!

Come mai i giornalisti e gli scienziati non si chiedono il perché sia stata scelta come sede dell’impianto l’Alaska? Se non erro il progetto base deriva dal brevetto (United States Patent 4,686,605) dell’11 Agosto 1987 dello scienziato Eastlund, acquistato dal Governo degli Stati Uniti d'America, dal titolo “Method and apparatus for altering a region in the earth’s atmosphere, ionosphere, and/or magnetosphere”.

Un’attenta analisi del brevetto, disponibile su internet (almeno guardatelo giornalisti di FOCUS!!), evidenzia che il centro in Alaska si occupa di tutt’altro che di comunicazioni militari e civili e di sistemi di navigazione marittima; basti pensare che per alimentare le antenne è stato necessario costruire una centrale termoelettrica a gas metano che sfrutta i giacimenti presenti nel sottosuolo.

A questo punto è davvero importante rinfrescare la definizione di “cospirazione”:

“Le componenti essenziali sono il coinvolgimento di almeno due persone, la segretezza e l'intento malizioso.”
Interessandomi per mestiere al problema delle scie d’aereo, ed entrando in contatto con i cosiddetti cospirazionisti, posso dire di aver incontrato solo persone molto inquiete e preoccupate, che hanno esposto le loro conoscenze e le loro indagini con tante analisi e prove lasciandosi talvolta scappare, (consisterebbe in questo l’illegalità?), qualche ipotesi riguardo al perché di queste operazioni. La componente essenziale della segretezza penso che in questo caso non sia soddisfatta, visto che loro esibiscono, purtroppo solo sul web, le loro prove; dico purtroppo in quanto i vari articoli presentati alla stampa locale e, soprattutto, nazionale, spesso non vengono accolti magari perché ritenuti scomodi. Maliziosi, nel senso di intesi a fare del male? E per quale motivo! Per seminare terrore fra la gente? E a che scopo? Non certo a scopo di lucro, visto che loro si autofinanziano e spendono molto del loro tempo a studiare e ad aggiornarsi.

Al contrario, in questo articolo di FOCUS, il problema diventa più serio: come mai la rivista si è occupata per la terza volta in poco tempo dell’argomento, affermando ogni volta che si tratta di pure invenzioni? Se così fosse, che motivo ci sarebbe di continuare ad insistere? La teoria cospirazionista cadrebbe da sola… E invece no, perché quegli aerei continuano a passare…

Infine chiedo: chi sono questi esperti citati dal giornalista, che dovrebbero essere i nemici dei cospirazionisti? Sono forse quelli dell’USAF, di cui FOCUS mette addirittura il link a fine articolo, per informarsi meglio?
Carissimi giornalisti di FOCUS, nella vostra redazione ci sono persone che svolgono il proprio lavoro con scarsa professionalità, e anziché eseguire un serio lavoro di ricerca e di studio si limitano a leggere in maniera superficiale i contenuti di alcune pagine web. E il risultato dell’indagine non può che essere oltre che banale, fuorviante per un lettore poco attento o ignorante in materia.

O forse tutto questo può essere riassunto con un’altra bella parola che vi piace tanto: disinformazione, perché questo è quello che state facendo, con le vostre scarse competenze tecniche. volutamente date notizie sbagliate, facendo passare per illegale e immorale il semplice diritto di domandarsi ed esigere risposte certe da chi dovrebbe occuparsi seriamente della sicurezza e incolumità dei cittadini.

Se foste seri professionisti e persone che ragionano con la propria testa, tirereste voi le somme per affermare con coraggio chi è dilettante, e soprattutto chi è davvero che cospira con le sue azioni immorali e maliziose.

Luigi Fenu (Ing. Aeronautico)

Comitato Regionale Scie Sardegna


VEDI ANCHE: Focus e la “verità sull’11 settembre”, un altro splendido esempio di superficialità giornalistica, ai confini con la disinformazione vera e propria. Ethan ;)



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domenica 2 novembre 2014

Artemisia: Questa erba uccide il 98% del tumore in sole 16 ore! Ma nessuno ne parla!


I media ovviamente non potevano fare altro che NASCONDERE CON FORZA questa scoperta. Dovete sapere, infatti, che esiste un’erba il cui principio attivo, combinato con il ferro, è in grado di uccidere il tumore in sole 16 ore! Il suo nome è  “Artemisia annua”.
Ovviamente questa erba è boicottata dalle lobby perchè non costa nulla e la soluzione al problema cancro è molto rapid. Le case farmaceutiche puntano a soluzioni molto più durature e dispendiose per trarre profitto dalla salute dei pazienti, ma noi speriamo che ci aiutate a condividere questa notizia e farla giungere a chi davvero ne ha bisogno.
Come già sappiamo, il cancro è la malattia più letale esistente. Questa erba, l’ Artemisia annua, è una di quelle cure che può uccidere fino al 98% le cellule tumorali in appena 16 ore.
Vale a dire, secondo le ricerche pubblicate in “Life Science”, l’artemisinina, derivata dall’ Artemisia annua, è stata utilizzata nella medicina cinese e può uccidere il 98% di cellule del cancro del polmone in meno di 16 ore.In realtà però l’erba in questione da sola sconfigge il 28% delle cellule cancerogene; è la sua combinazione con il ferro che porta alla totale distruzione del tumore: artemisinina + ferro =guarigione…
In passato l’artemisinina è stata utilizzata come un potente rimedio antimalarico ma ora è dimostrato che questa cura è efficace anche nella lotta contro il cancro. Questo perché quando si aggiunge del ferro alle cellule tumorali infettate, attacca selettivamente le cellule “cattive”, e lascia quelle “buone” intatte.
Gli scienziati che seguono le ricerche, condotte presso l’Università della California, hanno dichiarato: “In generale i nostri risultati mostrano che l’artemisinina ferma il fattore di trascrizione ‘E2F1′ e interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro”.
Utilizzando una varietà resistente alle radiazioni delle cellule del cancro al seno (che aveva anche una elevata propensione per l’accumulo di ferro) l’artemisinina si è dimostrata avere un tasso di uccisione del cancro del 75% dopo appena 8 ore, e uno del quasi 100% dopo appena 24 ore.
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L’assassinio di Cucchi: il killer è lo Stato

Non è affatto vero che non c’è nessun colpevole per l’assassinio di Stefano Cucchi: è lì, in primo piano, è lo Stato che si rivela ormai come nemico a tutto campo dei cittadini, sua controparte storica. Uno stato con le travi marce sorretto a mala pena dalla pavidità e dall’arroganza insieme, dalle corporazioni, dai clan, dal bizantinismo leguleio, dall’irresponsabilità dei responsabili. E’ uno Stato dove i difensori dei cittadini si rivelano canaglie in proprio, i medici spergiuri di Ippocrate, l’insieme dalla macchina della giustizia elefantiaca e ottusa, che sfoggia il ghigno ebete e trionfante del suo premier forse scelto per rassomiglianza metaforica.

L’insieme di mala giustizia, mala polizia, mala sanità, malevole istituzioni costituisce il mal stato nel quale molti sguazzano fino a che pensano che sarà clemente e benevolo con loro, fino a quando si sentiranno protetti dalla corporazione, fino a quando potranno contare sul garantismo a senso unico. Chi ha garantito Stefano Cucchi? Perché è evidente che se le persone messe sul banco degli imputati non c’entrano, allora vuol dire che le indagini sono state fallimentari o che vi sono state coperture sulle quali dovrebbe indagare una nuova inchiesta. Così giusto per un minimo di dignità della quale lo stato nel suo complesso non presenta più alcuna traccia.

E mi chiedo se sia possibile che un funzionario di polizia, tale Gianni Tonelli, capo del sindacato Sap possa ancora indossare una divisa quando dichiara: “In questo Paese bisogna finirla di scaricare sui servitori dello Stato le responsabilità dei singoli, di chi abusa di alcol e droghe, di chi vive al limite della legalità. Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze. Senza che siano altri, medici, infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie”. Che insomma fa capire che se ti beccano con 20 grammi di marjuana – tra l’altro in via di diventare legale – chiunque ha diritto ad ammazzarti di botte? Sarebbe questo il tutore della legge, quello che dovrebbe difendere i cittadini? E’ tollerabile che lo stato annoveri tra i suoi sedicenti “servitori” chi si pone al di fuori e al di sopra della legge, implicitamente introducendo un’area di impunità sostanziale per i tanti casi Cucchi di cui è costellata la storia recente, ormai 150? Liberissimo di esprimere le sue idee primordiali, ma non con lo stipendio pagato dai cittadini. Sarebbero medici quelli che non si accorgono dello stato terminale di una vita, che non hanno il coraggio di opporsi e di denunciare, facendosi complici per pura vigliaccheria? Ma lo stato marcio avrà bisogno in futuro non di rappresentanti della legge, ma di bravi del potere pronti a reprimere, di pavidi cortigiani e di una giustizia sempre più immersa in questo solco. Dovrà fare sempre più affidamento sul primitivismo intellettuale e sul vuoto etico. Si farà ridente un selfie con la feccia. Ethan.

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