Foto di profili Facebook di qualche disinformatore italiano.Foto presa dal gruppo (stalker) "Le scie chimiche sono una cazzata" |
SCIE CHIMICHE - Il caso Marcianò - LIVE
Generale Fabio Mini: "Le scie chimiche in cielo? Ci devono spiegazioni
Elia Menta intervista Rosario Marcianò (Tankerenemy)
sabato 26 ottobre 2013
La geoingegneria clandestina sta annientando l'ozonosfera
Spesso si ripete che gli UVB sono solo una componente minore della radiazione solare complessiva: ora sappiamo che questa asserzione è lontana dalla verità. Recenti misurazioni dimostrano un aumento esponenziale dei raggi UVB. Grazie alla loro notevole energia, questi raggi possono causare sensibili danni biologici alla flora, alla fauna ed agli esseri umani. Sono stati pubblicati numerosi studi referati: tali ricerche confermano l'incremento dei raggi UVB che colpiscono il nostro pianeta.
Secondo le agenzie come il W.H.O., (World Health Organization, Organizzazione mondiale per la sanità, n.d.t.) ed una lunga lista di altre fonti governative, come il N.O.A.A. (National Oceanic and Atmospheric Administration), non più del 5% del totale dei raggi UV che raggiunge la superficie della Terra dovrebbe essere composto da UVB . L'altro 95% dovrebbe coincidere con i raggi UVA. Queste agenzie continuano ad affermare che la percentuale degli UVC dovrebbe essere pari a zero.
Che cosa è accaduto?
Gli UVB - la forma più letale di radiazioni UV - toccano ora quasi il 70% del totale deiraggi ultravioletti che attingono la superficie del nostro pianeta. Almeno questo è il caso della California settentrionale dove la vegetazione risulta spesso come "ustionata". Inoltre altri studi hanno costantemente mostrato livelli significativi di UVC che non sono più filtrati dallo strato di ozono.
La geoingegneria clandestina ed illegale sta lacerando la coltre di ozono. Se le attività chimiche non accenneranno a diminuire o, meglio, se non saranno sospese, l'ozonosfera sarà completamente distrutta, sarà game over per tutti noi. Niente strato di ozono = niente vita sulla Terra. E' un'equazione indefettibile.
E' così semplice. La geoingegneria globale sta strappando l'intero tessuto della vita sul nostro pianeta, sta avvelenando l’aria, l'acqua ed il suolo. Essa sta spingendo i processi atmosferici verso eventi a cascata, con un effetto domino incontrollabile. La guerra climatica interrompe la corrente a getto e compromette i fenomeni meteorologici naturali. Ciò a sua volta alimenta ripercussioni catastrofiche. La geoingegneria sta annichilendo lo schermo che protegge la biosfera dai raggi solari deleteri. Allarmismo? Decidete voi.
La consapevolezza globale circa queste operazioni letali sta crescendo in fretta, ma non abbastanza velocemente. E' un compito di tutti noi contribuire a sensibilizzare i cittadini su una questione di vita o di morte. Ogni giorno conta. Ogni ora è decisiva.
Fonti:
- Geoengineering is destroying the ozone layer
- Il peggioramento degli UV
Secondo le agenzie come il W.H.O., (World Health Organization, Organizzazione mondiale per la sanità, n.d.t.) ed una lunga lista di altre fonti governative, come il N.O.A.A. (National Oceanic and Atmospheric Administration), non più del 5% del totale dei raggi UV che raggiunge la superficie della Terra dovrebbe essere composto da UVB . L'altro 95% dovrebbe coincidere con i raggi UVA. Queste agenzie continuano ad affermare che la percentuale degli UVC dovrebbe essere pari a zero.
Che cosa è accaduto?
Gli UVB - la forma più letale di radiazioni UV - toccano ora quasi il 70% del totale deiraggi ultravioletti che attingono la superficie del nostro pianeta. Almeno questo è il caso della California settentrionale dove la vegetazione risulta spesso come "ustionata". Inoltre altri studi hanno costantemente mostrato livelli significativi di UVC che non sono più filtrati dallo strato di ozono.
La geoingegneria clandestina ed illegale sta lacerando la coltre di ozono. Se le attività chimiche non accenneranno a diminuire o, meglio, se non saranno sospese, l'ozonosfera sarà completamente distrutta, sarà game over per tutti noi. Niente strato di ozono = niente vita sulla Terra. E' un'equazione indefettibile.
E' così semplice. La geoingegneria globale sta strappando l'intero tessuto della vita sul nostro pianeta, sta avvelenando l’aria, l'acqua ed il suolo. Essa sta spingendo i processi atmosferici verso eventi a cascata, con un effetto domino incontrollabile. La guerra climatica interrompe la corrente a getto e compromette i fenomeni meteorologici naturali. Ciò a sua volta alimenta ripercussioni catastrofiche. La geoingegneria sta annichilendo lo schermo che protegge la biosfera dai raggi solari deleteri. Allarmismo? Decidete voi.
La consapevolezza globale circa queste operazioni letali sta crescendo in fretta, ma non abbastanza velocemente. E' un compito di tutti noi contribuire a sensibilizzare i cittadini su una questione di vita o di morte. Ogni giorno conta. Ogni ora è decisiva.
Fonti:
- Geoengineering is destroying the ozone layer
- Il peggioramento degli UV
SCIE CHIMICHE: CHI SONO I VERI FUFFARI?
SCIE CHIMICHE: LE PROVE E I DISINFORMATORI - Con Rosario Marcianò
mercoledì 14 agosto 2013
I giornalisti della polpetta
“Un’opposizione voluta ed autorizzata dal sistema”. (G.C. Argan)
Marco Preve è un giornalista salito al disonore della cronaca per aver scritto un demenziale articolo il cui scopo principale è il solito, ossia screditare chi si occupa di geoingegneria clandestina.
Chi è Marco Preve?
“Marco Preve, quarantasei anni, è nato a Torino, ma vive e lavora a Genova da quasi vent’anni come giornalista del quotidiano «La Repubblica». Ha iniziato come corrispondente di provincia, poi come cronista di nera e da tempo si occupa principalmente di giudiziaria e inchieste tra affari, politica, speculazione edilizia e urbanistica. Ha seguito i delitti del serial killer Donato Bilancia, poi le giornate del G8 del 2001 ed i processi che ne sono seguiti e ancora i principali scandali in Liguria, specialmente quelli legati al porto di Genova e al casinò di Sanremo. È interessato, anche come fenomeno sociale, alle battaglie dei comitati e delle associazioni ambientaliste. Collabora con “Micromega” e “L’Espresso”. Per “Chiarelettere” ha scritto nel 2008 assieme a Ferruccio Sansa "Il partito del cemento", e nel 2010 “La colata”, insieme a Ferruccio Sansa, Andrea Garibaldi, Antonio Massari e Giuseppe Salvaggiulo. Cura quotidianamente su internet un blog dal titolo “Trenette e mattoni” all’indirizzo www.preve.blogautore.repubblica.it, diventato luogo di denuncia e approfondimento di questioni legate alla devastazione del territorio della Liguria e alle malefatte di amministratori, banchieri e imprenditori”.
Sono dunque queste le credenziali di Marco Preve. Appartiene alla scolaresca di cronisti, pubblicisti, autori che sembrano la coscienza critica del sistema. “Micromega”, “L’Espresso”, “La Repubblica”… tutte testate che galleggiano nella maleodorante palude della pseudo-sinistra, di un’opposizione falsa e stitica, dell’ambientalismo d’accatto, dell’anti-berlusconismo di maniera. Sono pubblicazioni che da decenni fungono da valvola di sfogo per sudditi indignati contro i privilegi della casta. Sono scartafacci per radical chic, intellettualoidi dalle pose anticonformiste, “rivoluzionari” borghesi, per la low e middle classpiena di frustrazioni superate solo quando Travaglio denigra Berlusconi. E’ un’accozzaglia di scribacchini che, soltanto per aver denunciato gli abusi edilizi di qualche palazzinaro e per aver messo alla gogna un paio di amministratori corrotti (che grande scoperta!), presumono di essere degli eroi della libertà, dei moralizzatori. Ignorano che il sistema stesso ha previsto questo loro patetico dissenso destinato a lasciare inalterato lo status quo. Sono simili a quei bambini che giocano alla guerra, immedesimandosi a tal punto nei contendenti da credere di combattere veramente.
Il Dottor Preve ha pubblicato due libri per la casa editrice “Chiarelettere”, incarnazione dell’editoria organica al potere sotto le apparenze della critica all’establishment.
Per “Chiarelettere” scrive, ad esempio, il meteorologo Luca Mercalli, noto negazionista, il sedicente “verde” che vede il filo d’erba e non la foresta.
Per “Chiarelettere” scrive Sandro Provvisionato, in forza a Canale 5, perfetta testimonianza di quel “giornalismo” che si barcamena fra timide inchieste ed adesione piena all’ideologia dominante propalata dalle reti “Mediaset”. Ci si arruffiana il pubblico con un’inchiesta un po' fuori dal coro per poi ribadire ad ogni piè sospinto le versioni ufficiali sul 9 11 e compagnia cantante.
Marco Travaglio è la punta di diamante della casa editrice in questione. Il personaggio si squalifica da sé.
Gianluigi Nuzzi ha pubblicato qualcosa per i tipi di “Chiarelettere”. Nuzzi è ilreporter che ha avuto il merito di rivelare alcuni scandali del Vaticano, salvo poi mettere in risalto per contrasto un’inesistente Chiesa buona. E’ stata un’operazione molto efficace, con cui un’analisi impietosa del Vaticano di fatto l’ha rinvigorito e legittimato. Nuzzi ha realizzato il suo reportage per la scandalosa rete televisiva “La 7”, bivacco di ignoranti, di gazzettieri, di cattivi maestri, alcuni dei quali legati al Gruppo Bilderberg. “La 7” è il pendant sul piccolo schermo di quel mucchio di immondizia, noto come gruppo editoriale “L’Espresso S.P.A.” (beneficiario di 17 milioni di euro l'anno di finanziamento pubblico). In questo ammasso puzza in particolar modo la spazzatura nota come “Giornalettismo”.
Insomma le referenze del Dottor Preve sono quelle sopra riportate, l’ambiente in cui opera è quello poc’anzi descritto.
Che cosa ci si poteva attendere? Il giornalismo mainstream partorisce mostri, anche e soprattutto quando scrivono per quotidiani e periodici “indipendenti”, anzi indidementi.
Marco Preve è un giornalista salito al disonore della cronaca per aver scritto un demenziale articolo il cui scopo principale è il solito, ossia screditare chi si occupa di geoingegneria clandestina.
Chi è Marco Preve?
“Marco Preve, quarantasei anni, è nato a Torino, ma vive e lavora a Genova da quasi vent’anni come giornalista del quotidiano «La Repubblica». Ha iniziato come corrispondente di provincia, poi come cronista di nera e da tempo si occupa principalmente di giudiziaria e inchieste tra affari, politica, speculazione edilizia e urbanistica. Ha seguito i delitti del serial killer Donato Bilancia, poi le giornate del G8 del 2001 ed i processi che ne sono seguiti e ancora i principali scandali in Liguria, specialmente quelli legati al porto di Genova e al casinò di Sanremo. È interessato, anche come fenomeno sociale, alle battaglie dei comitati e delle associazioni ambientaliste. Collabora con “Micromega” e “L’Espresso”. Per “Chiarelettere” ha scritto nel 2008 assieme a Ferruccio Sansa "Il partito del cemento", e nel 2010 “La colata”, insieme a Ferruccio Sansa, Andrea Garibaldi, Antonio Massari e Giuseppe Salvaggiulo. Cura quotidianamente su internet un blog dal titolo “Trenette e mattoni” all’indirizzo www.preve.blogautore.repubblica.it, diventato luogo di denuncia e approfondimento di questioni legate alla devastazione del territorio della Liguria e alle malefatte di amministratori, banchieri e imprenditori”.
Sono dunque queste le credenziali di Marco Preve. Appartiene alla scolaresca di cronisti, pubblicisti, autori che sembrano la coscienza critica del sistema. “Micromega”, “L’Espresso”, “La Repubblica”… tutte testate che galleggiano nella maleodorante palude della pseudo-sinistra, di un’opposizione falsa e stitica, dell’ambientalismo d’accatto, dell’anti-berlusconismo di maniera. Sono pubblicazioni che da decenni fungono da valvola di sfogo per sudditi indignati contro i privilegi della casta. Sono scartafacci per radical chic, intellettualoidi dalle pose anticonformiste, “rivoluzionari” borghesi, per la low e middle classpiena di frustrazioni superate solo quando Travaglio denigra Berlusconi. E’ un’accozzaglia di scribacchini che, soltanto per aver denunciato gli abusi edilizi di qualche palazzinaro e per aver messo alla gogna un paio di amministratori corrotti (che grande scoperta!), presumono di essere degli eroi della libertà, dei moralizzatori. Ignorano che il sistema stesso ha previsto questo loro patetico dissenso destinato a lasciare inalterato lo status quo. Sono simili a quei bambini che giocano alla guerra, immedesimandosi a tal punto nei contendenti da credere di combattere veramente.
Il Dottor Preve ha pubblicato due libri per la casa editrice “Chiarelettere”, incarnazione dell’editoria organica al potere sotto le apparenze della critica all’establishment.
Per “Chiarelettere” scrive, ad esempio, il meteorologo Luca Mercalli, noto negazionista, il sedicente “verde” che vede il filo d’erba e non la foresta.
Per “Chiarelettere” scrive Sandro Provvisionato, in forza a Canale 5, perfetta testimonianza di quel “giornalismo” che si barcamena fra timide inchieste ed adesione piena all’ideologia dominante propalata dalle reti “Mediaset”. Ci si arruffiana il pubblico con un’inchiesta un po' fuori dal coro per poi ribadire ad ogni piè sospinto le versioni ufficiali sul 9 11 e compagnia cantante.
Marco Travaglio è la punta di diamante della casa editrice in questione. Il personaggio si squalifica da sé.
Gianluigi Nuzzi ha pubblicato qualcosa per i tipi di “Chiarelettere”. Nuzzi è ilreporter che ha avuto il merito di rivelare alcuni scandali del Vaticano, salvo poi mettere in risalto per contrasto un’inesistente Chiesa buona. E’ stata un’operazione molto efficace, con cui un’analisi impietosa del Vaticano di fatto l’ha rinvigorito e legittimato. Nuzzi ha realizzato il suo reportage per la scandalosa rete televisiva “La 7”, bivacco di ignoranti, di gazzettieri, di cattivi maestri, alcuni dei quali legati al Gruppo Bilderberg. “La 7” è il pendant sul piccolo schermo di quel mucchio di immondizia, noto come gruppo editoriale “L’Espresso S.P.A.” (beneficiario di 17 milioni di euro l'anno di finanziamento pubblico). In questo ammasso puzza in particolar modo la spazzatura nota come “Giornalettismo”.
Insomma le referenze del Dottor Preve sono quelle sopra riportate, l’ambiente in cui opera è quello poc’anzi descritto.
Che cosa ci si poteva attendere? Il giornalismo mainstream partorisce mostri, anche e soprattutto quando scrivono per quotidiani e periodici “indipendenti”, anzi indidementi.
domenica 11 agosto 2013
Preve-dibili diffamazioni
Nec frangar nec flectar
10 agosto 2013 Il giornalista del quotidiano "La Repubblica", Marco Preve, dando séguito alla delazione anonima del famigerato Task Force Butler, osa telefonarci per tastare il terreno, visto che ha intenzione di scrivere uno scartafaccio ingiurioso e balzano. Il pretesto gli è offerto da uno studio del Professor Francesco Lamendola, inerente ai cosiddetti Protocolli dei Savi anziani di Sion. Subito subodoriamo l’inganno, per cui decidiamo di registrare la conversazione. Il redattore è poi diffidato dal pubblicare checché, basandosi tra l'altro, come Marco Preve ammette, solo su denigrazioni provenienti dal famigerato Task Force Butler, delatore a cottimo, calunniatore grafomane più volte segnalato alla magistratura.
Nonostante la diffida, il cronista decide, naturalmente con l’avallo del direttore, Giuseppe Smorto, di pubblicare uno scartafaccio che è diffamatorio sin dal titolo. E’ un’accozzaglia di cose inventate, denigrazioni e colossali sciocchezze. E’ evidente che non si intende tanto attaccare l’autore, quanto delegittimare il Comitato Tanker enemy con la solita accusa di “antisemitismo” (sic). Nel pezzo di Preve, tra le altre cose, si menziona il seguente stralcio: “Gli autoattentati dei servizi segreti internazionali alle Torri gemelle ed al Pentagono", come fosse un’asserzione destituita di fondamento. Eppure l’ex Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga (†), in un’intervista rilasciata alla testata “Il Corriere della sera” affermò: "Da ambienti vicini a Palazzo Chigi, centro nevralgico di direzione dell'intelligence italiana, si fa notare che la non autenticità del video è testimoniata dal fatto che Osama Bin Laden in esso 'confessa' che Al Qaeda sarebbe stato l'autore dell'attentato dell'11 settembre alle due torri in New York, mentre tutti gli ambienti democratici d'America e d'Europa, con in prima linea quelli del centrosinistra italiano, sanno ormai bene che il disastroso attentato è stato pianificato e realizzato dalla C.I.A. americana e dal Mossad con l'aiuto del mondosionista per mettere sotto accusa i Paesi arabi e per indurre le potenze occidentali ad intervenire sia in Iraq sia in Afghanistan". Un’interpretazione molto simile è stata pure proposta dal Dottor Ferdinando Imposimato, giudice onorario della Corte di Cassazione.
Tutto si può dire di Cossiga, ma non che fosse uno sprovveduto, tutt’altro! Se Preve si fosse documentato un po’, non avrebbe insinuato che l'interpretazione del 9 11 come inside job è una leggenda metropolitana. Preve dovrebbe vergognarsi: invece di contattare gli esponenti del Comitato per compiere un’inchiesta sulla geoingegneria clandestina, dà spazio a pettegolezzi, maldicenze, insinuazioni per i suoi vaneggiamenti. Lui che si interessa di ambiente (il solito patetico ambientalismo da salotto), dovrebbe preoccuparsi dell’avvelenamento quotidiano e non di un paio di genitori perbenisti (ammesso e non concesso che le lettere non siano state inviate dal solito Task Force Butler) che hanno paura della loro ombra. Lui che è giornalista dovrebbe concentrarsi su fatti e temi seri e non su pettegolezzi da spiaggia. Si vede che non sapeva come passare le ore di una noiosa domenica estiva.
L’articolo di Preve è offensivo e non solo per la consueta ghettizzazione e demonizzazione del dissenso (nota con le affermazioni di [1] Luttvak), ma soprattutto perché è una una testimonianza di scarsa (usiamo un eufemismo) deontologia professionale, sostituita dal malcostume di dar credito a fonti anonime e senza dubbio infamanti. Il trafiletto, prima che un tentativo di delegittimazione, è una prova di quanto sia affossata la vera Cultura. Non basta il cenno ad Italo Calvino per redimere il pressappochismo e la trivialità di certe farneticazioni. Inoltre il pezzo è infantile e mal scritto, un vero insulto in primo luogo a chi lo ha redatto oltre che alla lingua italiana.
E’ palese che si intende sempre più perseguire le opinioni, gli psico-reati, ricorrendo a tutti gli stratagemmi possibili ed immaginabili: intimidazioni, minacce, azioni “legali”. Il disegno è chiaro: chiudere la bocca a chi non si riconosce nel Pensiero unico.. I “giornalisti” si prestano a questo squallido gioco. Ricorrono alla generalizzazione, all’uso improprio di termini di cui ignorano il vero significato, attingono alle dicerie, si inventano o distorcono i contenuti delle interviste, tutto per rafforzare ed avallare il sistema che fingono di criticare in saggi “coraggiosi” magari pubblicati da “Chiarelettere”….
Il Preve trova delle ridicole giustificazioni per il suo temino: secondo lui, la vicenda avrebbe assunto una “dimensione pubblica” (sic). Veramente ad aver acquisito una valenza pubblica è la Geoingegneria illegale, ma colui ha preferito portare l’acqua al mulino dei datori di lavoro, piuttosto che impegnarsi in un reportage. Qualcuno ha scritto che “il vero giornalismo è diffondere quello che qualcuno non vuole che si sappia; il resto è propaganda”. Esatto! I gazzettieri sono versati solo nella propaganda, nella mistificazione e nell’adulazione dei potenti.
Riconosciamolo: se non fosse per i faraonici contributi (Espresso-La Repubblica: 16.186.244 euro) che lo Stato, rubando i soldi ai contribuenti, elargisce alle testate (l’unica davvero indipendente è “Rinascita”, non a caso boicottata e vessata in modo scandaloso), i “giornalisti” sarebbero tutti a spasso e, al limite, potrebbero imbrattare con le loro frasi sgrammaticate i muri dei monumenti.
Cui prodest?
[1] "Colpo di Stato: manuale pratico". L'autore è Edward Luttwak, un esperto militare che è stato anche consigliere di Ronald Reagan, guerrafondaio e tiranno.
Egli spiega, in questo libro, come il colpo di Stato non debba essere per forza incentrato sull'uso della forza e delle masse, non un golpe militare, ma uno di tipo silenzioso che si appropri degli apparati dello Stato dall'interno.
Perché mi riferisco a questo libro? Perché spiega anche come trattare gli oppositori.
Nel Capitolo 4 l'autore afferma che è "essenziale evitare spargimenti di sangue, perché questo può avere ripercussioni negative".
Ancora...
"Le masse... il loro atteggiamento verso il nuovo regime dopo il golpe sarà, alla lunga, decisivo. Il nostro compito immediato sarà di imporre l'ordine pubblico, ma il nostro obiettivo di lungo termine sarà guadagnare l'accettazione delle masse, sì che L'USO DELLA COERCIZIONE FISICA NON SIA NECESSARIO."... il nostro STRUMENTO in questa direzione sarà il CONTROLLO DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE di massa...". Ecco spiegato perché argomenti come le scie chimiche non trovano quasi mai spazio sui media più importanti, salvo per denigrare chi li tratta.
"L'azione dei media sarà mirata a convogliare la realtà e la forza del colpo, anzichè giustificarlo"
Qui viene la parte migliore:
"Ogni individuo che si oppone dovrà operare in isolamento. Quindi dobbiamo fare ogni sforzo per sopprimere quel genere di notizie. Se qualche resistenza compare, dobbiamo SOTTOLINEARE CON FORZA CHE ESSA VIENE DA ISOLATI, OSTINATI INDIVIDUI, MAL INFORMATI E DISONESTI, che non sono affiliati a nessun gruppo o partito importante. Il lavoro costante sul tema dell'isolamento farà APPARIRE LA RESISTENZA INUTILE E PERICOLOSA".
"Faremo uso di SELEZIONE adatta di FRASI SGRADEVOLI (per esempio ANTI-AMERICANISMO, ANTI-SEMITISMO... oppure, aggiungo io, SCIACHIMISTA... PARANOICO OSSESSIONATO.... ) Anche se il loro significato è stato oscurato dal loro normale uso costante e deliberato, esse restano utili come indicatori del nostro impeccabile nazionalismo".
In queste frasi qualcuno si è forse riconosciuto?
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Le diffamazioni della testata "La Repubblica": singolari collegamenti con disinformatori e meteorologi, 2013
10 agosto 2013 Il giornalista del quotidiano "La Repubblica", Marco Preve, dando séguito alla delazione anonima del famigerato Task Force Butler, osa telefonarci per tastare il terreno, visto che ha intenzione di scrivere uno scartafaccio ingiurioso e balzano. Il pretesto gli è offerto da uno studio del Professor Francesco Lamendola, inerente ai cosiddetti Protocolli dei Savi anziani di Sion. Subito subodoriamo l’inganno, per cui decidiamo di registrare la conversazione. Il redattore è poi diffidato dal pubblicare checché, basandosi tra l'altro, come Marco Preve ammette, solo su denigrazioni provenienti dal famigerato Task Force Butler, delatore a cottimo, calunniatore grafomane più volte segnalato alla magistratura.
Marco Preve <m.preve@repubblica.it>
10 ago 2013
Buongiorno, scusi l'intrusione, sono un giornalista di Repubblica redazione di Genova e stavo cercando di mettermi in contatto con il professor Marcianò del liceo Cassini di Sanremo per una questione che lo riguarda. Spero che questa mail sia la sua.
grazie
Marco Preve
la Repubblica, redazione Genova
16121-Via XX Settembre, 41
tel. 010/5742212 fax 010/5742263
Nonostante la diffida, il cronista decide, naturalmente con l’avallo del direttore, Giuseppe Smorto, di pubblicare uno scartafaccio che è diffamatorio sin dal titolo. E’ un’accozzaglia di cose inventate, denigrazioni e colossali sciocchezze. E’ evidente che non si intende tanto attaccare l’autore, quanto delegittimare il Comitato Tanker enemy con la solita accusa di “antisemitismo” (sic). Nel pezzo di Preve, tra le altre cose, si menziona il seguente stralcio: “Gli autoattentati dei servizi segreti internazionali alle Torri gemelle ed al Pentagono", come fosse un’asserzione destituita di fondamento. Eppure l’ex Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga (†), in un’intervista rilasciata alla testata “Il Corriere della sera” affermò: "Da ambienti vicini a Palazzo Chigi, centro nevralgico di direzione dell'intelligence italiana, si fa notare che la non autenticità del video è testimoniata dal fatto che Osama Bin Laden in esso 'confessa' che Al Qaeda sarebbe stato l'autore dell'attentato dell'11 settembre alle due torri in New York, mentre tutti gli ambienti democratici d'America e d'Europa, con in prima linea quelli del centrosinistra italiano, sanno ormai bene che il disastroso attentato è stato pianificato e realizzato dalla C.I.A. americana e dal Mossad con l'aiuto del mondosionista per mettere sotto accusa i Paesi arabi e per indurre le potenze occidentali ad intervenire sia in Iraq sia in Afghanistan". Un’interpretazione molto simile è stata pure proposta dal Dottor Ferdinando Imposimato, giudice onorario della Corte di Cassazione.
Tutto si può dire di Cossiga, ma non che fosse uno sprovveduto, tutt’altro! Se Preve si fosse documentato un po’, non avrebbe insinuato che l'interpretazione del 9 11 come inside job è una leggenda metropolitana. Preve dovrebbe vergognarsi: invece di contattare gli esponenti del Comitato per compiere un’inchiesta sulla geoingegneria clandestina, dà spazio a pettegolezzi, maldicenze, insinuazioni per i suoi vaneggiamenti. Lui che si interessa di ambiente (il solito patetico ambientalismo da salotto), dovrebbe preoccuparsi dell’avvelenamento quotidiano e non di un paio di genitori perbenisti (ammesso e non concesso che le lettere non siano state inviate dal solito Task Force Butler) che hanno paura della loro ombra. Lui che è giornalista dovrebbe concentrarsi su fatti e temi seri e non su pettegolezzi da spiaggia. Si vede che non sapeva come passare le ore di una noiosa domenica estiva.
L’articolo di Preve è offensivo e non solo per la consueta ghettizzazione e demonizzazione del dissenso (nota con le affermazioni di [1] Luttvak), ma soprattutto perché è una una testimonianza di scarsa (usiamo un eufemismo) deontologia professionale, sostituita dal malcostume di dar credito a fonti anonime e senza dubbio infamanti. Il trafiletto, prima che un tentativo di delegittimazione, è una prova di quanto sia affossata la vera Cultura. Non basta il cenno ad Italo Calvino per redimere il pressappochismo e la trivialità di certe farneticazioni. Inoltre il pezzo è infantile e mal scritto, un vero insulto in primo luogo a chi lo ha redatto oltre che alla lingua italiana.
E’ palese che si intende sempre più perseguire le opinioni, gli psico-reati, ricorrendo a tutti gli stratagemmi possibili ed immaginabili: intimidazioni, minacce, azioni “legali”. Il disegno è chiaro: chiudere la bocca a chi non si riconosce nel Pensiero unico.. I “giornalisti” si prestano a questo squallido gioco. Ricorrono alla generalizzazione, all’uso improprio di termini di cui ignorano il vero significato, attingono alle dicerie, si inventano o distorcono i contenuti delle interviste, tutto per rafforzare ed avallare il sistema che fingono di criticare in saggi “coraggiosi” magari pubblicati da “Chiarelettere”….
Il Preve trova delle ridicole giustificazioni per il suo temino: secondo lui, la vicenda avrebbe assunto una “dimensione pubblica” (sic). Veramente ad aver acquisito una valenza pubblica è la Geoingegneria illegale, ma colui ha preferito portare l’acqua al mulino dei datori di lavoro, piuttosto che impegnarsi in un reportage. Qualcuno ha scritto che “il vero giornalismo è diffondere quello che qualcuno non vuole che si sappia; il resto è propaganda”. Esatto! I gazzettieri sono versati solo nella propaganda, nella mistificazione e nell’adulazione dei potenti.
11 agosto 2013 - Marco Preve
Lei ha tutto il diritto di ritenersi diffamato e per questo motivo ricorrere a tribunali ed avvocati. Vorrei, però, che si soffermasse su alcuni aspetti. Primo, l'articolo riguardava suo fratello che è professore di un liceo. La pagina Fb anonima dava indicazioni su fatti veri, cioè gli scritti di suo fratello. Ho parlato a lungo con lei e suo fratello ottenendo da voi le spiegazioni che ho poi riportato fedelmente. Che esista un problema di opportunità per suo fratello me lo ha confermato la vicepreside del Cassini raccontandomi delle lettere di genitori preoccupati. La vicenda aveva assunto una dimensione pubblica e quindi abbiamo deciso di raccontarla ascoltando tutti i protagonisti. D'altra parte voi siete i primi a dare grande pubblicità alle vostre tesi su internet e in convegni e dibattiti senza nascondervi, quindi non vedo dove stia la violazione della vostra privacy.
Questo per quanto riguarda l'articolo. Per quanto riguarda invece la sua campagna mediatica contro il sottoscritto con tanto di foto e ipotesi complottistiche dell'ennesima regia occulta, mi scusi la sincerità ma arriva tardi, perlomeno dopo la Spectre e 007.
cordiali saluti
Marco Preve
Riconosciamolo: se non fosse per i faraonici contributi (Espresso-La Repubblica: 16.186.244 euro) che lo Stato, rubando i soldi ai contribuenti, elargisce alle testate (l’unica davvero indipendente è “Rinascita”, non a caso boicottata e vessata in modo scandaloso), i “giornalisti” sarebbero tutti a spasso e, al limite, potrebbero imbrattare con le loro frasi sgrammaticate i muri dei monumenti.
Cui prodest?
[1] "Colpo di Stato: manuale pratico". L'autore è Edward Luttwak, un esperto militare che è stato anche consigliere di Ronald Reagan, guerrafondaio e tiranno.
Egli spiega, in questo libro, come il colpo di Stato non debba essere per forza incentrato sull'uso della forza e delle masse, non un golpe militare, ma uno di tipo silenzioso che si appropri degli apparati dello Stato dall'interno.
Perché mi riferisco a questo libro? Perché spiega anche come trattare gli oppositori.
Nel Capitolo 4 l'autore afferma che è "essenziale evitare spargimenti di sangue, perché questo può avere ripercussioni negative".
Ancora...
"Le masse... il loro atteggiamento verso il nuovo regime dopo il golpe sarà, alla lunga, decisivo. Il nostro compito immediato sarà di imporre l'ordine pubblico, ma il nostro obiettivo di lungo termine sarà guadagnare l'accettazione delle masse, sì che L'USO DELLA COERCIZIONE FISICA NON SIA NECESSARIO."... il nostro STRUMENTO in questa direzione sarà il CONTROLLO DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE di massa...". Ecco spiegato perché argomenti come le scie chimiche non trovano quasi mai spazio sui media più importanti, salvo per denigrare chi li tratta.
"L'azione dei media sarà mirata a convogliare la realtà e la forza del colpo, anzichè giustificarlo"
Qui viene la parte migliore:
"Ogni individuo che si oppone dovrà operare in isolamento. Quindi dobbiamo fare ogni sforzo per sopprimere quel genere di notizie. Se qualche resistenza compare, dobbiamo SOTTOLINEARE CON FORZA CHE ESSA VIENE DA ISOLATI, OSTINATI INDIVIDUI, MAL INFORMATI E DISONESTI, che non sono affiliati a nessun gruppo o partito importante. Il lavoro costante sul tema dell'isolamento farà APPARIRE LA RESISTENZA INUTILE E PERICOLOSA".
"Faremo uso di SELEZIONE adatta di FRASI SGRADEVOLI (per esempio ANTI-AMERICANISMO, ANTI-SEMITISMO... oppure, aggiungo io, SCIACHIMISTA... PARANOICO OSSESSIONATO.... ) Anche se il loro significato è stato oscurato dal loro normale uso costante e deliberato, esse restano utili come indicatori del nostro impeccabile nazionalismo".
In queste frasi qualcuno si è forse riconosciuto?
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Le diffamazioni della testata "La Repubblica": singolari collegamenti con disinformatori e meteorologi, 2013
Tutti i servizi hanno come fonte TANKERENEMY
Adam kadmon e Mistero disinformano sulla guerra climatica
Questo video è stato rimosso recentemente da You Tube sia sul canale del Sig. Rosario Marcianò che sul mio per motivi di violazione del Copyright su richiesta di Mediaset. Voglio far notare che You Tube censura i video scomodi al sistema perchè ne fa parte. Comunque i video SCOMODI sono presenti sul sito di Tankerenemy Tv in un canale di Hosting e non possono essere rimossi dal suddetto canale se non dallo stesso Sig. Marcianò
domenica 7 aprile 2013
Le bugie hanno le gambe corte!
Coloro che tra voi ci seguono, ormai conoscono le strategie della disinformazione, operata attraverso le innumerevoli vie rese disponibili dal regime. Quindi in tanti ormai conosceranno meteorologi arrivisti, pronti a vendersi la madre, pur di fare carriera, preannunciare le operazioni di aerosol clandestine, spacciandole per fenomeni naturali non facilmente riconducibili a chissà quale base scientifica. Ciò per costoro è gioco facile, giacché in modo fraudolento cianceranno di innocue "velature alte e sottili", "altocumulus ondulatus", "nubi alte che non porteranno a fenomeni" etc. Non ci sono limiti alla fantasia malata del meteorologo servo dei militari. Ad ogni modo, il denominatore comune di queste finte previsioni meteo, che non sono altro che veline dell'aeronautica militare italiana, è sempre uno: quelle... velature chimiche, quei cirri artificiali, sono sempre strati sottili alti in quota. Ciò sembra un dettaglio poco significativo, ma in effetti non lo è, visto e considerato che la maggior parte delle operazioni di modifica climatica si svolge a bassa quota, laddove si agisce necessariamente il cloud seeding igroscopico. Infatti queste coperture indotte, definite nel documento ufficiale della marina statunitense "Owning the weather in 2025", "SMART CLOUDS", non sono per nulla alte, ma stanziano a quote non superiori ai 2.000 metri! Logico quindi che le "velature" per i meteo di regime sono non solo "innocue", in quanto in realtà cancerogene, ma "alte", in quanto basse. E' un classico esempio di linguaggio orwelliano: "la guerra è pace, l'ignoranza è forza, la libertà è schiavitù". Così queste che sono menzogne, vengono spacciate per scienza, ma mai troveremo nei vecchi manuali di meteorologia le "nuvole" di cui farneticano questi venduti di regime.
Come però accade nelle migliori storie, le bugie hanno le gambe corte. I negazionisti inciampano nelle pastoie delle contraddizioni. E' noto che una falsità spesso se ne tira dietro altre cento, fino a quando il mucchio di menzogne seppellisce i bugiardi. Così gli stessi che propalano sciocchezze notte e dì su fantasiose previsioni ed analisi meteo e su, appunto, "velature alte e sottili", si tirano da soli la zappa sui piedi, pubblicando uno studio referato, proposto dalla rivista scientifica "Nature" e rilanciato dal portale di disinformazione "meteoweb.eu". In questa indagine, i ricercatori scrivono: "Sono state anche le nuvole ‘sottili’ a giocare un ruolo chiave nello scioglimento record dell’Artico nel 2012: è stato, infatti, chiarito il meccanismo che ha portato all’aumento delle temperature registrato in Groenlandia lo scorso anno. [...] La causa scatenante sarebbe da ricercarsi nell’afflusso di una grande massa di aria calda, ma un ruolo finora sconosciuto avrebbero avuto anche le nuvole, in particolare quelle ‘basse e sottili’". [...] Capito?BASSE e SOTTILI. Basse!
Come però accade nelle migliori storie, le bugie hanno le gambe corte. I negazionisti inciampano nelle pastoie delle contraddizioni. E' noto che una falsità spesso se ne tira dietro altre cento, fino a quando il mucchio di menzogne seppellisce i bugiardi. Così gli stessi che propalano sciocchezze notte e dì su fantasiose previsioni ed analisi meteo e su, appunto, "velature alte e sottili", si tirano da soli la zappa sui piedi, pubblicando uno studio referato, proposto dalla rivista scientifica "Nature" e rilanciato dal portale di disinformazione "meteoweb.eu". In questa indagine, i ricercatori scrivono: "Sono state anche le nuvole ‘sottili’ a giocare un ruolo chiave nello scioglimento record dell’Artico nel 2012: è stato, infatti, chiarito il meccanismo che ha portato all’aumento delle temperature registrato in Groenlandia lo scorso anno. [...] La causa scatenante sarebbe da ricercarsi nell’afflusso di una grande massa di aria calda, ma un ruolo finora sconosciuto avrebbero avuto anche le nuvole, in particolare quelle ‘basse e sottili’". [...] Capito?BASSE e SOTTILI. Basse!
"Scie chimiche: la disinformazione di ClassMeteo e di Simone
sabato 2 marzo 2013
Simone... è vero che non ci sono le prove? Certo, perché le facciamo sparire. Noi siamo scienziati!
Il video "Scie chimiche: la disinformazione di ClassMeteo e di Simone Angioni (C.I.C.A.P.)" è stato rimosso da You-Tube su richiesta degli... "scienziati" Simone Angioni e Serena Giacomin.
ll potente C.I.C.A.P., noto per essere il principale "addestratore" dei cosiddetti "informers" (agenti finanziati dall'Unione europea), si cimenta questa volta nel disinformare via digitale terrestre, con la stretta collaborazione di Class Meteo, il canale video definito "The weather channel". Ovviamente la scelta di intervistare il "volto presentabile", il chimico Simone Angioni, non è casuale, giacché costui è già avvezzo a queste iniziative organizzate dal Comitato suddetto. Fatto è che il teatrino costruito con la sodale, Serena Giacomin, presentatrice del format di Class Meteo, pur risultando ridicolo per chi conosce l'argomento "geoingegneria clandestina", è da ritenersi un'altra iniziativa pericolosa ad opera del regime che, in tutti i modi, cerca disperatamente di tranquillizzare i cittadini preoccupati. Un breve nostro contributo, con il quale abbiamo enucleato solo alcune delle facezie e falsità mandate in onda da Class Meteo e dal C.I.C.A.P., non è evidentemente piaciuto e così, in men che non si dica, il nostro video è stato rimosso dal portale You-Tube. Peraltro questo è il ventunesimo contenuto che attacca il C.I.C.A.P. ad essere stato oscurato. Ebbene, se questi figuri pensano di avere ragione, per quale motivo si adoperano affinché spariscano le prove che attestano il contrario?
Secondo video censurato nell'arco di due giorni
Lettera inviata alla redazione di Class TV msnbc:
"Egregi, Vi scrivo poiché finalmente sono riuscito a vedere il servizio sulle scie chimiche, all'interno del format di ClassTv canale 27 "Limit Storie dai confini". Devo dire che immaginavo come sarebbe stato confezionato il servizio ed ho avuto conferma di come sia stato realizzato in modo del tutto fazioso, incompleto, forviante, ingannevole, superficiale. Ad ogni modo la questione è complessa e non intendo in questa sede perdere tempo in spiegazioni scientifiche, in quanto comprendo bene che un servizio così raffazzonato, con la stretta collaborazione e direzione del C.I.C.A.P. (vera autorità?!!?), non può essere il risultato di ignoranza sul tema, ma la dimostrazione di una perfetta e criminale intenzione di ingannare il pubblico.
"La scelta di intervistare proprio Simone Angioni, già noto alle cronache per aver impiegato discutibili metodi di disinformazione ( http://www.tankerenemy.com/2009/11/le-menzogne-di-sinone-angioni.html ), è già indicativa della Vostra posizione. Innanzitutto il C.I.C.A.P. non ha confutato un bel niente ( http://www.tanker-enemy.com/PDF/SCIE-CHIMICHE_Confutazioni_alle_FAQ_del_CICAP.pdf ). In seconda istanza, non è assolutamente corretto riprendere sequenze in un montaggio capzioso di documentari dal sottoscritto realizzati (ad esempio proprio il video "Il progetto R.F.M.P. V.R.T.P.E. e le attività di aerosol clandestine": http://www.tanker-enemy.tv/rfmp-vrtpe-project.htm). Paradossale l'ardire di riprendere alcune sequenze del detto documentario, che, in tutta evidenza, dati alla mano, dimostra l'impiego abituale di elementi elettroconduttivi aviodispersi, basati su sistemi elettronici 3D in uso sugli AWACS. Avete fatto bene a tagliare le sequenze con immagini tridimensionali ricavate da bordo dell'AWACS! Chissà mai che qualcuno collegasse le due cose...
Il Vostro... "lavoro" è quindi vergognoso ed è quanto meno deprecabile l'aver prodotto un servizio pseudo-scientifico interamente orientato secondo i dettami del potente C.I.C.A.P., senza dar voce ai ricercatori che DIMOSTRANO come il problema della geoingegneria clandestina sia drammaticamente reale.
Per finire... Gli aerei di linea non sono distinguibili nei dettagli da terra ( https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga1ZOoBpbKfhNC1zJwHen63n7WRuUvBtvv6HOKB-HATNCwZz-XqVWbd0qzxecnMU9nfTUrx_1fbxM-WzuaQVYxB7jH9dBOvHYaZ8LW2rWifTcoyt6Ps7XYZRF7BOvCuS_oi0lLmWdcIRY/s1600/kennet.jpg ) e le scie di cui parliamo noi sono diffuse a quote molto basse (non idonee per fenomeni di condensa - http://www.tanker-enemy.tv/the-cumuli-proof.htm), motivo per cui sono tutto tranne che scie di condensazione, ma voi sapete ciò molto bene! Ridicolo poi affermare che le scie di condensazione "sono nate con i primi voli dei fratelli Wright"! Per non parlare poi della becera spiegazione sui turbofan... "Se sono vecchi, producono particolato, se sono nuovi, producono acqua...". SUBLIME!
Vi segnalo alcuni link, anche se presumo che li conosciate già bene ed infatti il servizio sulle "scie chimiche" nasce dalla Vostra (e di altri...) preoccupazione di ridimensionare la questione, attraverso la menzogna e l'imbroglio spacciati per scienza. A prescindere dai contenuti falsi e bugiardi, il prodotto è pessimo sotto ogni profilo: testo, montaggio, conduzione. Auspichiamo un servizio di rettifica per il quale restiamo a disposizione.
- http://www.tanker-enemy.tv/cicap-report.htm
- http://scienzamarcia.altervista.org/
- http://www.tanker-enemy.com/PDF/SCIE-CHIMICHE_Confutazioni_alle_FAQ_del_CICAP.pdf
- http://www.tankerenemy.com/2008/06/le-prove.html
- http://www.tanker-enemy.tv/nano-chemtrails.htm
- http://www.tanker-enemy.tv/the-cumuli-proof.htm
Distinti saluti
Rosario Marcianò"
Secondo video censurato nell'arco di due giorni
Lettera inviata alla redazione di Class TV msnbc:
"Egregi, Vi scrivo poiché finalmente sono riuscito a vedere il servizio sulle scie chimiche, all'interno del format di ClassTv canale 27 "Limit Storie dai confini". Devo dire che immaginavo come sarebbe stato confezionato il servizio ed ho avuto conferma di come sia stato realizzato in modo del tutto fazioso, incompleto, forviante, ingannevole, superficiale. Ad ogni modo la questione è complessa e non intendo in questa sede perdere tempo in spiegazioni scientifiche, in quanto comprendo bene che un servizio così raffazzonato, con la stretta collaborazione e direzione del C.I.C.A.P. (vera autorità?!!?), non può essere il risultato di ignoranza sul tema, ma la dimostrazione di una perfetta e criminale intenzione di ingannare il pubblico.
"La scelta di intervistare proprio Simone Angioni, già noto alle cronache per aver impiegato discutibili metodi di disinformazione ( http://www.tankerenemy.com/2009/11/le-menzogne-di-sinone-angioni.html ), è già indicativa della Vostra posizione. Innanzitutto il C.I.C.A.P. non ha confutato un bel niente ( http://www.tanker-enemy.com/PDF/SCIE-CHIMICHE_Confutazioni_alle_FAQ_del_CICAP.pdf ). In seconda istanza, non è assolutamente corretto riprendere sequenze in un montaggio capzioso di documentari dal sottoscritto realizzati (ad esempio proprio il video "Il progetto R.F.M.P. V.R.T.P.E. e le attività di aerosol clandestine": http://www.tanker-enemy.tv/rfmp-vrtpe-project.htm). Paradossale l'ardire di riprendere alcune sequenze del detto documentario, che, in tutta evidenza, dati alla mano, dimostra l'impiego abituale di elementi elettroconduttivi aviodispersi, basati su sistemi elettronici 3D in uso sugli AWACS. Avete fatto bene a tagliare le sequenze con immagini tridimensionali ricavate da bordo dell'AWACS! Chissà mai che qualcuno collegasse le due cose...
Il Vostro... "lavoro" è quindi vergognoso ed è quanto meno deprecabile l'aver prodotto un servizio pseudo-scientifico interamente orientato secondo i dettami del potente C.I.C.A.P., senza dar voce ai ricercatori che DIMOSTRANO come il problema della geoingegneria clandestina sia drammaticamente reale.
Per finire... Gli aerei di linea non sono distinguibili nei dettagli da terra ( https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga1ZOoBpbKfhNC1zJwHen63n7WRuUvBtvv6HOKB-HATNCwZz-XqVWbd0qzxecnMU9nfTUrx_1fbxM-WzuaQVYxB7jH9dBOvHYaZ8LW2rWifTcoyt6Ps7XYZRF7BOvCuS_oi0lLmWdcIRY/s1600/kennet.jpg ) e le scie di cui parliamo noi sono diffuse a quote molto basse (non idonee per fenomeni di condensa - http://www.tanker-enemy.tv/the-cumuli-proof.htm), motivo per cui sono tutto tranne che scie di condensazione, ma voi sapete ciò molto bene! Ridicolo poi affermare che le scie di condensazione "sono nate con i primi voli dei fratelli Wright"! Per non parlare poi della becera spiegazione sui turbofan... "Se sono vecchi, producono particolato, se sono nuovi, producono acqua...". SUBLIME!
Vi segnalo alcuni link, anche se presumo che li conosciate già bene ed infatti il servizio sulle "scie chimiche" nasce dalla Vostra (e di altri...) preoccupazione di ridimensionare la questione, attraverso la menzogna e l'imbroglio spacciati per scienza. A prescindere dai contenuti falsi e bugiardi, il prodotto è pessimo sotto ogni profilo: testo, montaggio, conduzione. Auspichiamo un servizio di rettifica per il quale restiamo a disposizione.
- http://www.tanker-enemy.tv/cicap-report.htm
- http://scienzamarcia.altervista.org/
- http://www.tanker-enemy.com/PDF/SCIE-CHIMICHE_Confutazioni_alle_FAQ_del_CICAP.pdf
- http://www.tankerenemy.com/2008/06/le-prove.html
- http://www.tanker-enemy.tv/nano-chemtrails.htm
- http://www.tanker-enemy.tv/the-cumuli-proof.htm
Distinti saluti
Rosario Marcianò"
2013 Scie chimiche e trasferimento orizzontale genetico: la connessione con gli organismi transgenici
Pubblichiamo un importante articolo che ci è stato segnalato dal sodale Paolo. La meticolosa traduzione si deve all’amico Ron. Li ringraziamo entrambi. Il soggetto dello studio, inerente agli ibridi transgenici, è completato almeno dai seguenti testi: Bio-ingegneria, 2011, Scie chimiche e modificazioni genetiche, 2012.
Questo non è un film di fantascienza: è la realtà. Il nostro D.N.A. individuale ed il D.N.A. di quasi tutti gli esseri viventi sul pianeta sono modificati in un modo che non possiamo nemmeno immaginare, attraverso il processo di trasferimento genico orizzontale o laterale, gentilmente offerto dal settore biotecnologico e dalle attività di geoingegneria.
Il trasferimento genico orizzontale è la dislocazione di materiale genetico da un organismo ad un altro che non sia la sua prole: questo processo è il più comune tra i batteri. [ LINK]
Il trasferimento orizzontale dei geni è usato nell’ingegneria genetica in laboratorio e si verifica talora anche in natura. Quando la natura prevale, però, certe cose semplicemente non accadono, come l’incrocio di un pomodoro con un pesce. In laboratorio, invece, ricorrendo al trasferimento genico orizzontale artificiale, tutto è possibile.
L'ingegneria genetica comporta la progettazione di costruzioni artificiali per superare le barriere di specie e per invadere i genomi. In altre parole, si migliora il trasferimento genico orizzontale, il trasferimento diretto di materiale genetico a specie non correlate. I costrutti artificiali o D.N.A. transgenici in genere contengono materiale genetico di batteri, virus e di altri parassiti che causano malattie genetiche così come geni resistenti agli antibiotici che rendono le malattie infettive incurabili. [ LINK]
I risultati di questi esperimenti sono intrinsecamente instabii e sono rilasciati senza alcun controllo nella nostra catena alimentare e nel mercato agricolo mondiale.
[…] L’ingegneria genetica in laboratorio è grezza, imprecisa ed invasiva. I geni-canaglia inseriti in un genoma per creare un organismo transgenico potrebbero dilagare dappertutto, in genere in forma riarrangiata o difettosa, scomponendo e mutando il genoma dell'ospite. Essi tendono a spostarsi ed a riorganizzarsi ulteriormente, una volta inclusi in un altro D.N.A.. L’instabilità del trans-gene è un grosso problema ed è stato così fin dall'inizio. Ci sono nuove prove che le piante O.G.M. coltivate commercialmente da anni si sono riorganizzate [15, 16] (MON810 Genome Rearranged Again.Transgenic Lines Unstable hence Illegal and Ineligible for Protection, SiS 38). Si tratta di una reale opportunità di contestare la validità di tutti i brevetti biotecnologici. Un altro aspetto fondamentale è la sicurezza. Instabilità del trans-gene significa che la linea transgenica originale si è trasformata in qualcos’altro e, anche se questa operazione di cross over fosse stata valutata come “sicura”, di fatto non è più così. [ LINK ]
Il trasferimento genico orizzontale in laboratorio è completamente estraneo alla natura. Crea mutazioni genetiche derivanti dalla fusione innaturale di specie che non dovrebbero mai incrociarsi. Usando un processo artificiale, l'informazione genetica viene trasmessa da una specie all'altra, cosa che normalmente non si verifica. I batteri poi trasferiscono orizzontalmente queste informazioni genetiche innaturali ad altri batteri ed organismi. Un luogo in cui questo cambiamento di sede si verifica regolarmente è nel terreno.
Gli studi di scambio genico orizzontale nei terreni sono importanti da diversi punti di vista. In primo luogo, il crescente interesse per la possibile diffusione degli organismi geneticamente modificati e le caratteristiche di resistenza agli antibiotici hanno spinto i ricercatori a studiare le interazioni genetiche fra i batteri in un certo numero di habitat diversi. In secondo luogo, il trasferimento genico orizzontale nel suolo può giocare un ruolo nell'evoluzione di nuove caratteristiche batteriche. [ LINK ]
Che cosa succede quando le mutazioni si scatenano nel nostro terreno agricolo? Il trasferimento genico orizzontale scompare miracolosamente? Le varie Monsanto del mondo vorrebbero che noi pensassimo sia così. Riflettiamo. Le leggi della natura non sono sospese solo perché lo asserisce la Monsanto.
Motivi per sospettare che il D.N.A. transgenico può diffondersi più facilmente orizzontalmente rispetto al D.N.A. non-transgenico http://www.ratical.org/co-globalize/MaeWanHo/horizontal.html # Box1
• Costrutti artificiali e vettori sono progettati per essere invasivi nei genomi estranei e per superare così le barriere tra le specie.
• Tutti i costrutti artificiali genici sono strutturalmente instabili [20] quindi predisposti per ricombinarsi e trasferirsi orizzontalmente.
• I meccanismi che permettono di inserire geni estranei nel genoma consentono loro anche di saltare di nuovo, di reinserirsi in un altro sito o in un altro genoma.
• I siti di integrazione di più vettori comunemente adoperati per trasferire geni artificiali sono 'hotspot' di ricombinazione, dunque hanno una maggiore propensione a trasferirsi in modo orizzontale.
• I promotori virali, come quelli del virus che causa il mosaico del cavolfiore, ampiamente usati per rendere più potenti i trans-geni, contengono “hotspot” di ricombinazione [21] , perciò favoriscono ulteriormente il trasferimento genetico orizzontale.
• Lo stress metabolico sull'organismo ospitante dovuto al continuo potenziamento dei trans-geni può contribuire anche all’instabilità dell'inserto [22].
• I costrutti genetici allotri ed i vettori in cui sono assemblati in parallelo, sono in genere mosaici di sequenze di D.N.A. provenienti da numerose specie e dai loro parassiti genetici; ciò significa che avranno anologie di sequenza con il materiale genetico di molte specie e dei loro parassiti genetici, facilitando così il trasferimento genico orizzontale e la ricombinazione ad ampio raggio.
[ LINK - immgine - in lingua originale]
[20] See Old, R.W. and Primrose, S.B. (1994). Principles of Gene Manipulation, 5th ed. Blackwell Science, Oxford; Kumpatla, S.P., Chandrasekharan, M.B., Iuer, L.M., Li, G. and Hall, T.c. (1998). Genome intruder scanning and modulation systems and transgene silencing. Trends in Plant Sciences 3, 96-104.
[21] See Kohli, A., Griffiths, S., Palacios, N., Twyman, R.M., Vain, P., Laurie, D.A. and Christou, P. (1999). Molecular characterization of transforming plasmid rearrangements in transgenic rice reveals a recombination hotspot in the CaMV 35S promoter and confirms the predominance of microhomology mediated recombination. The Plant Journal 17, 591-601.
[22] See Finnegan, J. and McElroy, D. (1994). Transgene inactivation, plants fight back! Bio/Technology 12, 883-8.
Una volta che si rilasciano organismi transgenici nell'ambiente, non è più possibile arginare la presenza naturale di trasferimento genico orizzontale ad organismi naturali, soprattutto se si considera la tendenza maggiore degli O.G.M. a farlo. Nessuno sa che cosa questo processo possa causare. Esiste una ragione per cui la natura pone dei limiti per questo tipo di cose e da tempo abbiamo superato tali limiti.
Quindi ci troviamo di fronte al sempre crescente inquinamento genetico di quasi tutti gli organismi sul pianeta Terra a partire da O.G.M. e, se questo non è sufficiente, il processo di trasferimento genico orizzontale, che sta diffondendo queste mutazioni in lungo e in largo su tutta una serie di specie divergenti, è favorito da sostanze inquinanti che sono rilasciate nell’atmosfera con le attività di geoingegneria.
Come è possibile tutto questo?
... Shock termico ed inquinanti come i metalli pesanti possono favorire il trasferimento genico orizzontale; la presenza di antibiotici può aumentare la frequenza di trasferimento genico orizzontale da 10 a 10 000 volte. [ LINK ]
Quali sono gli ingredienti degli aerosol tipicamente coinvolti nei programmi di geoingegneria? Avete indovinato: metalli pesanti come il bario.
Quali sono le condizioni imposte da queste attività chimico-biologiche? Avete indovinato di nuovo: stress abiotici quali lo shock termico.
E’ proprio quello che è abbondantemente usato in particolare nell'ingegneria genetica? Batteri che trasportano i geni resistenti agli antibiotici. Pertanto vengono impiegati antibiotici sempre più forti che favoriscono - avete indovinato ancora una volta - il trasferimento genetico orizzontale.
Si dà il caso che la Monsanto ha un brevetto che copre gli stress abiotici causati da questi inquinanti della geoingegneria, ossia il calore estremo, la siccità: E’ un brevetto adatto a tutte le colture, dalle mele alle zucchine.
Vogliamo continuare ad aggiungere più benzina su un rogo già fuori controllo? L'industria biotecnologica, insieme con il governo, sembra pensarla così.
Riuscite a vedere dove ci sta portando tutto ciò?
Le mutazioni genetiche della Monsanto sono già suscettibili al trasferimento genico orizzontale. Combinate questa caratteristica con gli aerosol della geoingegneria, aerosol che facilitano tale capacità di trasferimento ed avrete gli ingredienti di base per ciò che può essere definito come un “panino di zuppa genetica”.
Rane con cinque zampe? Mucche senza coda? Sempre più spesso vedremo queste abnormità. Vedremo anche sempre più malattie sconosciute, non trattabili con i tradizionali standard medici.
L'acquisizione di D.N.A. estraneo per il trasferimento orizzontale da organismi indipendenti è una delle principali fonti di variazione che porta a nuovi ceppi di batteri patogeni. [ LINK ]
Preparatevi, perché stiamo correndo verso un bel precipizio, gente! Mantenete integro il vostro D.N.A. più che potete, evitando qualsiasi cibo transgenico e diffondendo le informazioni. Questo non è un problema che possa essere ignorato a lungo, poiché le mutazioni, le malattie e le anomalie genetiche, i problemi di salute possono soltanto aumentare con il dilagare di organismi transgenici: gli esseri umani non sono esenti da rischi. E ' ora di mettere il segnale di stop sulla vostra porta di casa e dire NO agli O.G.M.
Barbara H. Peterson
Il trasferimento genico orizzontale è la dislocazione di materiale genetico da un organismo ad un altro che non sia la sua prole: questo processo è il più comune tra i batteri. [ LINK]
Il trasferimento orizzontale dei geni è usato nell’ingegneria genetica in laboratorio e si verifica talora anche in natura. Quando la natura prevale, però, certe cose semplicemente non accadono, come l’incrocio di un pomodoro con un pesce. In laboratorio, invece, ricorrendo al trasferimento genico orizzontale artificiale, tutto è possibile.
L'ingegneria genetica comporta la progettazione di costruzioni artificiali per superare le barriere di specie e per invadere i genomi. In altre parole, si migliora il trasferimento genico orizzontale, il trasferimento diretto di materiale genetico a specie non correlate. I costrutti artificiali o D.N.A. transgenici in genere contengono materiale genetico di batteri, virus e di altri parassiti che causano malattie genetiche così come geni resistenti agli antibiotici che rendono le malattie infettive incurabili. [ LINK]
I risultati di questi esperimenti sono intrinsecamente instabii e sono rilasciati senza alcun controllo nella nostra catena alimentare e nel mercato agricolo mondiale.
[…] L’ingegneria genetica in laboratorio è grezza, imprecisa ed invasiva. I geni-canaglia inseriti in un genoma per creare un organismo transgenico potrebbero dilagare dappertutto, in genere in forma riarrangiata o difettosa, scomponendo e mutando il genoma dell'ospite. Essi tendono a spostarsi ed a riorganizzarsi ulteriormente, una volta inclusi in un altro D.N.A.. L’instabilità del trans-gene è un grosso problema ed è stato così fin dall'inizio. Ci sono nuove prove che le piante O.G.M. coltivate commercialmente da anni si sono riorganizzate [15, 16] (MON810 Genome Rearranged Again.Transgenic Lines Unstable hence Illegal and Ineligible for Protection, SiS 38). Si tratta di una reale opportunità di contestare la validità di tutti i brevetti biotecnologici. Un altro aspetto fondamentale è la sicurezza. Instabilità del trans-gene significa che la linea transgenica originale si è trasformata in qualcos’altro e, anche se questa operazione di cross over fosse stata valutata come “sicura”, di fatto non è più così. [ LINK ]
Il trasferimento genico orizzontale in laboratorio è completamente estraneo alla natura. Crea mutazioni genetiche derivanti dalla fusione innaturale di specie che non dovrebbero mai incrociarsi. Usando un processo artificiale, l'informazione genetica viene trasmessa da una specie all'altra, cosa che normalmente non si verifica. I batteri poi trasferiscono orizzontalmente queste informazioni genetiche innaturali ad altri batteri ed organismi. Un luogo in cui questo cambiamento di sede si verifica regolarmente è nel terreno.
Gli studi di scambio genico orizzontale nei terreni sono importanti da diversi punti di vista. In primo luogo, il crescente interesse per la possibile diffusione degli organismi geneticamente modificati e le caratteristiche di resistenza agli antibiotici hanno spinto i ricercatori a studiare le interazioni genetiche fra i batteri in un certo numero di habitat diversi. In secondo luogo, il trasferimento genico orizzontale nel suolo può giocare un ruolo nell'evoluzione di nuove caratteristiche batteriche. [ LINK ]
Che cosa succede quando le mutazioni si scatenano nel nostro terreno agricolo? Il trasferimento genico orizzontale scompare miracolosamente? Le varie Monsanto del mondo vorrebbero che noi pensassimo sia così. Riflettiamo. Le leggi della natura non sono sospese solo perché lo asserisce la Monsanto.
Motivi per sospettare che il D.N.A. transgenico può diffondersi più facilmente orizzontalmente rispetto al D.N.A. non-transgenico http://www.ratical.org/co-globalize/MaeWanHo/horizontal.html # Box1
• Costrutti artificiali e vettori sono progettati per essere invasivi nei genomi estranei e per superare così le barriere tra le specie.
• Tutti i costrutti artificiali genici sono strutturalmente instabili [20] quindi predisposti per ricombinarsi e trasferirsi orizzontalmente.
• I meccanismi che permettono di inserire geni estranei nel genoma consentono loro anche di saltare di nuovo, di reinserirsi in un altro sito o in un altro genoma.
• I siti di integrazione di più vettori comunemente adoperati per trasferire geni artificiali sono 'hotspot' di ricombinazione, dunque hanno una maggiore propensione a trasferirsi in modo orizzontale.
• I promotori virali, come quelli del virus che causa il mosaico del cavolfiore, ampiamente usati per rendere più potenti i trans-geni, contengono “hotspot” di ricombinazione [21] , perciò favoriscono ulteriormente il trasferimento genetico orizzontale.
• Lo stress metabolico sull'organismo ospitante dovuto al continuo potenziamento dei trans-geni può contribuire anche all’instabilità dell'inserto [22].
• I costrutti genetici allotri ed i vettori in cui sono assemblati in parallelo, sono in genere mosaici di sequenze di D.N.A. provenienti da numerose specie e dai loro parassiti genetici; ciò significa che avranno anologie di sequenza con il materiale genetico di molte specie e dei loro parassiti genetici, facilitando così il trasferimento genico orizzontale e la ricombinazione ad ampio raggio.
[ LINK - immgine - in lingua originale]
[20] See Old, R.W. and Primrose, S.B. (1994). Principles of Gene Manipulation, 5th ed. Blackwell Science, Oxford; Kumpatla, S.P., Chandrasekharan, M.B., Iuer, L.M., Li, G. and Hall, T.c. (1998). Genome intruder scanning and modulation systems and transgene silencing. Trends in Plant Sciences 3, 96-104.
[21] See Kohli, A., Griffiths, S., Palacios, N., Twyman, R.M., Vain, P., Laurie, D.A. and Christou, P. (1999). Molecular characterization of transforming plasmid rearrangements in transgenic rice reveals a recombination hotspot in the CaMV 35S promoter and confirms the predominance of microhomology mediated recombination. The Plant Journal 17, 591-601.
[22] See Finnegan, J. and McElroy, D. (1994). Transgene inactivation, plants fight back! Bio/Technology 12, 883-8.
Una volta che si rilasciano organismi transgenici nell'ambiente, non è più possibile arginare la presenza naturale di trasferimento genico orizzontale ad organismi naturali, soprattutto se si considera la tendenza maggiore degli O.G.M. a farlo. Nessuno sa che cosa questo processo possa causare. Esiste una ragione per cui la natura pone dei limiti per questo tipo di cose e da tempo abbiamo superato tali limiti.
Quindi ci troviamo di fronte al sempre crescente inquinamento genetico di quasi tutti gli organismi sul pianeta Terra a partire da O.G.M. e, se questo non è sufficiente, il processo di trasferimento genico orizzontale, che sta diffondendo queste mutazioni in lungo e in largo su tutta una serie di specie divergenti, è favorito da sostanze inquinanti che sono rilasciate nell’atmosfera con le attività di geoingegneria.
Come è possibile tutto questo?
... Shock termico ed inquinanti come i metalli pesanti possono favorire il trasferimento genico orizzontale; la presenza di antibiotici può aumentare la frequenza di trasferimento genico orizzontale da 10 a 10 000 volte. [ LINK ]
Quali sono gli ingredienti degli aerosol tipicamente coinvolti nei programmi di geoingegneria? Avete indovinato: metalli pesanti come il bario.
Quali sono le condizioni imposte da queste attività chimico-biologiche? Avete indovinato di nuovo: stress abiotici quali lo shock termico.
E’ proprio quello che è abbondantemente usato in particolare nell'ingegneria genetica? Batteri che trasportano i geni resistenti agli antibiotici. Pertanto vengono impiegati antibiotici sempre più forti che favoriscono - avete indovinato ancora una volta - il trasferimento genetico orizzontale.
Si dà il caso che la Monsanto ha un brevetto che copre gli stress abiotici causati da questi inquinanti della geoingegneria, ossia il calore estremo, la siccità: E’ un brevetto adatto a tutte le colture, dalle mele alle zucchine.
Vogliamo continuare ad aggiungere più benzina su un rogo già fuori controllo? L'industria biotecnologica, insieme con il governo, sembra pensarla così.
Riuscite a vedere dove ci sta portando tutto ciò?
Le mutazioni genetiche della Monsanto sono già suscettibili al trasferimento genico orizzontale. Combinate questa caratteristica con gli aerosol della geoingegneria, aerosol che facilitano tale capacità di trasferimento ed avrete gli ingredienti di base per ciò che può essere definito come un “panino di zuppa genetica”.
Rane con cinque zampe? Mucche senza coda? Sempre più spesso vedremo queste abnormità. Vedremo anche sempre più malattie sconosciute, non trattabili con i tradizionali standard medici.
L'acquisizione di D.N.A. estraneo per il trasferimento orizzontale da organismi indipendenti è una delle principali fonti di variazione che porta a nuovi ceppi di batteri patogeni. [ LINK ]
Preparatevi, perché stiamo correndo verso un bel precipizio, gente! Mantenete integro il vostro D.N.A. più che potete, evitando qualsiasi cibo transgenico e diffondendo le informazioni. Questo non è un problema che possa essere ignorato a lungo, poiché le mutazioni, le malattie e le anomalie genetiche, i problemi di salute possono soltanto aumentare con il dilagare di organismi transgenici: gli esseri umani non sono esenti da rischi. E ' ora di mettere il segnale di stop sulla vostra porta di casa e dire NO agli O.G.M.
Barbara H. Peterson
Uragano Clini
Celle autorigeneranti? Fenomeni estremi ma naturali? Siamo sempre di fronte a disinformazione per opera di meteorologi collusi. Le celle temporalesche vere, infatti, sono di forma circolare o leggermente oblunga e non hanno origine da una scia, così come mostrato dalle immagini di copertina. Il violento nubifragio nella notte del 28 novembre 2012 sulla Toscana e, nella mattinata, il tornado di forza F2 (e non quindi una tromba d'aria!) sono eventi che hanno avuto, con tutta probabilità, origine artificiale, causati da una miscela atmosferica appositamente creata nelle ore immediatemante antecedenti. Sono stati all'uopo impiegati aerei allestiti ad hoc, come i famigerati 747 dellaEvergreen: i suoi velivoli sono in grado di scaricare quantità enormi di elementi chimico-biologici studiati per una varietà di scopi, nell'ambito di tecniche sofisticate di cloud seeding. Si impiegano microonde via satellite che riscaldano la zona di mare prospiciente l'area da colpire: così si creano le condizioni affinché, in modo del tutto innaturale, accadano fenomeni atmosferici estremi come il tornado di Taranto. [2] In questo modo modo l'uragano può essere diretto dove si vuole con estrema precisione. La prova ci è fornita dalle immagini del radar doppler [1] mostrate nel filmato ed oltre tutto abbiamo diversi precedenti, come nel caso dell'uragano Sandy, che investì la costa occidentale degli Stati Uniti, dopo aver eseguito un'improvvisa, imprevedibile ed improbabile deviazione di novanta gradi.
D'altronde quello che gli Statunitensi già sanno, gli Italiani non devono sapere: Taranto è, infatti, divenuta base N.A.T.O. ed è candidata ad ospitare un comando U.S.A., denominato "COMITMARFOR". Taranto, acquisendo il nuovo status di base N.A.T.O. (la più grande del Mediterraneo), diviene l'unico quartier Generale delle forze N.A.T.O., candidato ad ospitare la flotta statunitense.
Quella che era solo un'ipotesi, ventilata tempo addietro dallo scomparso ex Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, nonché dall’onorevole Massimo Ostillio, trova ora una conferma nei documenti ufficiali del Pentagono.
La documentazione presentata a suo tempo da PeaceLink contiene l’intera mappa della nuova N.A.T.O. in Europa e smentisce le voci di una possibile destinazione della Sesta flotta U.S.A. in Turchia, per assenza, allo stato attuale delle cose, di comandi navali della N.A.T.O. certificati HRF (High Readiness Force).
La mappa del Pentagono (ora rimossa dal sito ufficiale) è chiara: l’unica sede candidata ad accogliere la sesta flotta U.S.A. nella sua veste di comando N.A.T.O., denominato COMSTRIKFORSOUTH, è Taranto.
Gli accordi risalgono al 2002 e, di fronte alle titubanze del Governo sul da farsi rispetto al complesso ILVA, il tornado "Clini" è stato un chiaro messaggio per chi deve intendere. Il controllo del clima è un'arma e pare che i militari lo stiano dimostrando, con grande allegrezza dei cittadini italiani, cavie delle forze oscure che gestiscono le operazioni di geoingegneria clandestina.
PREVISIONI
Il 13 novembre scrivevamo: "I fenomeni saranno comunque moderati sulla Liguria di Ponente, mentre potranno "esplodere" le ormai tristemente note "bombe d'acqua" sul Levante Ligure e sulla Toscana. Rapida intensificazione al Sud e contemporaneo affievolimento delle piogge su Nord Italia entro la fine del mese di novembre".
Questa situazione proseguirà, sia pure con brevi pause, sino a tutta la prima metà di dicembre.
[1] Il radar Doppler è un particolare tipo di radar che si basa sull'effetto di slittamento in frequenza, detto, appunto, effetto Doppler. L'effetto Doppler è l'apparente variazione di frequenza delle onde emesse da una sorgente in moto rispetto ad un osservatore: la frequenza aumenta, se sorgente ed osservatore si avvicinano, mentre diminuisce in caso di allontanamento. Il fenomeno fu scoperto dal fisico e matematico C. Doppler (1803-1853) per le onde sonore, ma si verifica anche per quelle elettromagnetiche. L'effetto Doppler ha molte applicazioni nella tecnica (radar), in medicina (ecografia), in astronomia. Esso permette al radar di distinguere bersagli in movimento anche in presenza di oggetti fissi.
[2] E' bene ricordare che i tornado sono caratteristici delle regioni lambite dagli oceani.
D'altronde quello che gli Statunitensi già sanno, gli Italiani non devono sapere: Taranto è, infatti, divenuta base N.A.T.O. ed è candidata ad ospitare un comando U.S.A., denominato "COMITMARFOR". Taranto, acquisendo il nuovo status di base N.A.T.O. (la più grande del Mediterraneo), diviene l'unico quartier Generale delle forze N.A.T.O., candidato ad ospitare la flotta statunitense.
Quella che era solo un'ipotesi, ventilata tempo addietro dallo scomparso ex Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, nonché dall’onorevole Massimo Ostillio, trova ora una conferma nei documenti ufficiali del Pentagono.
La documentazione presentata a suo tempo da PeaceLink contiene l’intera mappa della nuova N.A.T.O. in Europa e smentisce le voci di una possibile destinazione della Sesta flotta U.S.A. in Turchia, per assenza, allo stato attuale delle cose, di comandi navali della N.A.T.O. certificati HRF (High Readiness Force).
La mappa del Pentagono (ora rimossa dal sito ufficiale) è chiara: l’unica sede candidata ad accogliere la sesta flotta U.S.A. nella sua veste di comando N.A.T.O., denominato COMSTRIKFORSOUTH, è Taranto.
Gli accordi risalgono al 2002 e, di fronte alle titubanze del Governo sul da farsi rispetto al complesso ILVA, il tornado "Clini" è stato un chiaro messaggio per chi deve intendere. Il controllo del clima è un'arma e pare che i militari lo stiano dimostrando, con grande allegrezza dei cittadini italiani, cavie delle forze oscure che gestiscono le operazioni di geoingegneria clandestina.
PREVISIONI
Il 13 novembre scrivevamo: "I fenomeni saranno comunque moderati sulla Liguria di Ponente, mentre potranno "esplodere" le ormai tristemente note "bombe d'acqua" sul Levante Ligure e sulla Toscana. Rapida intensificazione al Sud e contemporaneo affievolimento delle piogge su Nord Italia entro la fine del mese di novembre".
Questa situazione proseguirà, sia pure con brevi pause, sino a tutta la prima metà di dicembre.
[1] Il radar Doppler è un particolare tipo di radar che si basa sull'effetto di slittamento in frequenza, detto, appunto, effetto Doppler. L'effetto Doppler è l'apparente variazione di frequenza delle onde emesse da una sorgente in moto rispetto ad un osservatore: la frequenza aumenta, se sorgente ed osservatore si avvicinano, mentre diminuisce in caso di allontanamento. Il fenomeno fu scoperto dal fisico e matematico C. Doppler (1803-1853) per le onde sonore, ma si verifica anche per quelle elettromagnetiche. L'effetto Doppler ha molte applicazioni nella tecnica (radar), in medicina (ecografia), in astronomia. Esso permette al radar di distinguere bersagli in movimento anche in presenza di oggetti fissi.
[2] E' bene ricordare che i tornado sono caratteristici delle regioni lambite dagli oceani.
http://tankerenemymeteo.blogspot.it/
Calunniare la Terra
Una mosca bianca
Si resta annichiliti e quasi senza parole di fronte allo scempio quotidiano. Ci si chiede quale possa essere – se esiste – una via d’’uscita. Ancora più della disinformazione e della censura promosse dai centri di potere con tutti i loro accoliti, sono l’indifferenza e la viltà dei sudditi (non sono più cittadini da tempo) a giocare a sfavore. Non importa a quale fascia d’età o ceto appartengano: gli schiavi badano solo al loro “particulare”, illudendosi di poterlo difendere dalle grinfie dei tagliagole. Fino a quando riusciranno ad evitare le ripercussioni della Geoingegneria clandestina? Fino a quando manterranno il loro fragile benessere? E’ veramente poi un benessere?
E’ incontestabile: ormai l’ambiente è contaminato in modo pressoché irreversibile. Il biologico è oggidì in gran parte una chimera: le varie forme di inquinamento non conoscono confini. I vari rimedi naturali sono per lo più, rebus sic stantibus, palliativi. Tra l’altro, l’alfabeto dei veleni (dall’A di alluminio alla Z di zinco) non comprende solo le polveri tossiche delle scie chimiche. Si aggiungano alla balsamica miscela i campi elettromagnetici, i radionuclidi, le particelle di uranio impoverito, gli inquinanti industriali, i residui di pesticidi, insetticidi, anticrittogamici, gli alimenti transgenici, i vaccini, gli additivi, il benzene, i patogeni… La salute è sotto attacco: nessuno è risparmiato. Come è ovvio, quando la salute è compromessa, ne risente anche l’equilibrio psicologico. Tuttavia pochi si mobilitano: rassegnazione ed ignavia sono le “reazioni” più diffuse tra la gente. Come può avvenire? Semplice: i vari governi, soprattutto quello italiano, greco e spagnolo, sono riusciti perfettamente nel loro intento. Guai a chi pensa che gli esecutivi siano formati da inetti ed incompetenti! Matto Morti e gli altri banditi sono efficientissimi e capaci: hanno ricevuto l’incarico di affossare l’apparato produttivo dell’Italia, di esautorare le istituzioni nazionali a vantaggio di quelle europee ed hanno adempiuto il loro ufficio in modo spettacoloso. Questi barbari devastatori porranno fine alle loro razzie solo quando non crescerà più un solo filo d’erba. Attila, il flagellum Dei, era un dilettante.
Si accennava: i farabutti hanno quasi portato a compimento il loro piano, costringendo i cittadini a difendere con le unghie e con i denti il loro misero orticello. Prima, però, hanno impiantato una mentalità materialista e meschina, efficace presupposto per la disgregazione della società, per l’ottenebramento delle coscienze.
Poche voci si levano di fronte al vergognoso stupro della Terra che è anche profanazione della verità: il giornalista Gianni Lannes è una mosca bianca. Impegnato da anni nella virile ed implacabile denuncia di brutture di ogni specie, storture di matrice statale, dove la differenza tra stato e mafia diventa labile, quasi indistinta. La scellerata alleanza tra crimine legale e crimine illegale ha prodotto un sistema inscalfibile, corrotto, iniquo, i cui pilastri sono il ladrocinio e la sopraffazione. Per i tipi della "Draco edizioni", Lannes ha pubblicato “Il Grande fratello: strategie del dominio”, un libro affilato e perspicace, un tragico spaccato di un “mondo inquinato alle radici”.(I. Svevo)
Un sistema sistematico
Il sistema poi vomita tutta quella feccia di ciarlatani e di profittatori che imperversano sulla Rete ed altrove. Di recente uno di codesti giullari ha mostrato tutta la sua lurida vigliaccheria in occasione di un dibattimento: quello lì è tanto spavaldo quando scrive nefandezze sul suo blog scatologico, quanto pusillanime, non appena si confronta con le circostanze reali. Addirittura vederlo così tremebondo, rimpicciolito e dimesso ha suscitato un sentimento di pietà.
Abbandoniamo comunque questi pietosi personaggi per tentare di comprendere per quale motivo la più feroce e plateale scelleratezza della storia umana passi quasi inosservata. Una fetta sempre più ampia della popolazione è ormai immiserita: il ceto medio proletarizzato va ad ingrossare le schiere di poveri, disoccupati, sottoccupati, precari. Sono tutte persone abbarbicate ad una mera sopravvivenza: sbarcano il lunario e non si accorgono che un profluvio di denaro è scialacquato per avvelenare l’intero pianeta. Giustamente protestano contro gli scandali della “politica”, le vergognose ruberie, gli immondi privilegi di amministratori e funzionari. Eppure l’idrovora che risucchia la liquidità è un’altra.
Nessuna legge finanziaria (oggi la definiscono in modo gattopardesco “legge di stabilità”) potrà mai sanare i conti, poiché ogni manovra economica è studiata per depredare e per distruggere. Non è nell’interesse delle élites sataniste affrontare i problemi – meno che mai risolverli – piuttosto il loro obiettivo è crearne sempre di nuovi, accreditando di sé, però, un’immagine di efficienza e di sobrietà. In questo modo l’austero e compassato Matto Morti, pur criticato per molti suoi provvedimenti, ottiene il consenso del popolino che vede in lui una figura di specchiata moralità e sollecita del bene comune.
Un altro errore che commette gran parte dell’opinione pubblica è la monetizzazione di ogni problema: il denaro è importante, ma diventa inutile se non è traducibile in un controvalore. Bisognerebbe in primo luogo tutelare le risorse da cui dipende il sostentamento delle comunità: si rischia, in futuro, di ritrovarsi con una manciata di soldi digitali con cui poter acquistare a prezzi salatissimi cibi nocivi.
Solo i “fortunati”, però, potranno accedere ad un minimo di beni e servizi sempre più scadenti. I servizi – è facile da prevedere – saranno tutti elettronici. L’agenda digitale del governo avanza con passo di granatiere. Tribunali, scuole, sistema sanitario, pubblica amministrazione… il cartaceo sta sparendo, soppiantato da sistemi informatici e telematici. È del tutto superfluo soffermarsi sui danni incalcolabili che provocherà l’introduzione degli elaboratori, dei libri elettronici e delle LIM (le lavagne interattive multimediali) nell’ambito dell’apprendimento: generazioni di bambini e di adolescenti, già inebetiti dalla televisione e da mille diavolerie tecnologiche, saranno trasformati in beoti balbettanti, in analfabeti radiocomandati. Altro che nativi digitali! Si potrebbero definirli nativi vegetali, se le piante non fossero molto più vive.
Illusioni a caro prezzo
Viviamo tempi difficili e tumultuosi: è comprensibile che alcuni perdano la bussola. Ormai la società è allo sbando e, mentre montano il disagio, la collera, l’insofferenza, si cerca un appiglio purchessia. Non manca chi, asserendo che l’universo è mentale – di per sé potrebbe essere vero, ma è una teoria filosofico-scientifica che va definita e, per quanto possibile, argomentata in modo rigoroso – esortano ad un’acquiescenza nei confronti dell’esistente. Il male esiste perché, per evolvere (?), abbiamo scelto di crearlo. È evidente che il mysterium iniquitatis, “risolto” in modo così frettoloso, brutale ed infantile, giganteggia ancora di più in tutta la sua incomprensibilità. Mi pare che questo approccio sia una calunnia della terra, per riprendere una celebre frase di Nietzsche: è inaudito che siamo proprio coloro che si dichiarano “spirituali” (ma non saranno deliri di psicolabili?) a fomentare un disprezzo per la natura che dello Spirito, se esiste, è emanazione.
Altri, invece, ormai sono incantati dalle mirabolanti promesse dell’ingegnere iraniano Keshe: energia quasi gratuita per tutti, tecnologie per bonificare i biomi, fine della sudditanza dei paesi poveri nei confronti delle nazioni opulente, guarigioni di tutte le patologie, pace perpetua. E’ tutto molto bello e l’energia pulita, non ricavata da combustibili esiste da decenni, ma si ha l’impressione che Keshe ed il suo entourage stiano temporeggiando. Forse stanno subendo pressioni e sono vittime di sabotaggi, ma il dubbio che l’intera operazione sia un cavallo di Troia, secondo il virgiliano “Timeo Danaos et dona ferentes” (Temo i Greci anche se portano doni), rimane.
Certuni favoleggiano di una fantomatica Federazione galattica, di fratelli dello spazio pronti a debellare, non appena l’umanità sarà pronta (campa cavallo…), il nefando governo occulto. Da anni, però, l’evento della liberazione slitta: ogni volta si sceglie una data significativa dal punto di vista astronomico, ma poi, con qualche scusa, si procrastina l’intervento salvifico. Nonostante ciò, alcuni continuano ad abboccare.
Sarà meglio non pascersi di illusioni e, pur senza precludere alcuna possibilità, restare prudenti. Sopravvive la speranza che, a volte, sembra la pazzia che ci impedisce di impazzire. In ogni caso, a quanto sta accadendo deve pur soggiacere una logica, sebbene nessuno possa arrogarsi il merito di conoscerla compiutamente.
Si resta annichiliti e quasi senza parole di fronte allo scempio quotidiano. Ci si chiede quale possa essere – se esiste – una via d’’uscita. Ancora più della disinformazione e della censura promosse dai centri di potere con tutti i loro accoliti, sono l’indifferenza e la viltà dei sudditi (non sono più cittadini da tempo) a giocare a sfavore. Non importa a quale fascia d’età o ceto appartengano: gli schiavi badano solo al loro “particulare”, illudendosi di poterlo difendere dalle grinfie dei tagliagole. Fino a quando riusciranno ad evitare le ripercussioni della Geoingegneria clandestina? Fino a quando manterranno il loro fragile benessere? E’ veramente poi un benessere?
E’ incontestabile: ormai l’ambiente è contaminato in modo pressoché irreversibile. Il biologico è oggidì in gran parte una chimera: le varie forme di inquinamento non conoscono confini. I vari rimedi naturali sono per lo più, rebus sic stantibus, palliativi. Tra l’altro, l’alfabeto dei veleni (dall’A di alluminio alla Z di zinco) non comprende solo le polveri tossiche delle scie chimiche. Si aggiungano alla balsamica miscela i campi elettromagnetici, i radionuclidi, le particelle di uranio impoverito, gli inquinanti industriali, i residui di pesticidi, insetticidi, anticrittogamici, gli alimenti transgenici, i vaccini, gli additivi, il benzene, i patogeni… La salute è sotto attacco: nessuno è risparmiato. Come è ovvio, quando la salute è compromessa, ne risente anche l’equilibrio psicologico. Tuttavia pochi si mobilitano: rassegnazione ed ignavia sono le “reazioni” più diffuse tra la gente. Come può avvenire? Semplice: i vari governi, soprattutto quello italiano, greco e spagnolo, sono riusciti perfettamente nel loro intento. Guai a chi pensa che gli esecutivi siano formati da inetti ed incompetenti! Matto Morti e gli altri banditi sono efficientissimi e capaci: hanno ricevuto l’incarico di affossare l’apparato produttivo dell’Italia, di esautorare le istituzioni nazionali a vantaggio di quelle europee ed hanno adempiuto il loro ufficio in modo spettacoloso. Questi barbari devastatori porranno fine alle loro razzie solo quando non crescerà più un solo filo d’erba. Attila, il flagellum Dei, era un dilettante.
Si accennava: i farabutti hanno quasi portato a compimento il loro piano, costringendo i cittadini a difendere con le unghie e con i denti il loro misero orticello. Prima, però, hanno impiantato una mentalità materialista e meschina, efficace presupposto per la disgregazione della società, per l’ottenebramento delle coscienze.
Poche voci si levano di fronte al vergognoso stupro della Terra che è anche profanazione della verità: il giornalista Gianni Lannes è una mosca bianca. Impegnato da anni nella virile ed implacabile denuncia di brutture di ogni specie, storture di matrice statale, dove la differenza tra stato e mafia diventa labile, quasi indistinta. La scellerata alleanza tra crimine legale e crimine illegale ha prodotto un sistema inscalfibile, corrotto, iniquo, i cui pilastri sono il ladrocinio e la sopraffazione. Per i tipi della "Draco edizioni", Lannes ha pubblicato “Il Grande fratello: strategie del dominio”, un libro affilato e perspicace, un tragico spaccato di un “mondo inquinato alle radici”.(I. Svevo)
Un sistema sistematico
Il sistema poi vomita tutta quella feccia di ciarlatani e di profittatori che imperversano sulla Rete ed altrove. Di recente uno di codesti giullari ha mostrato tutta la sua lurida vigliaccheria in occasione di un dibattimento: quello lì è tanto spavaldo quando scrive nefandezze sul suo blog scatologico, quanto pusillanime, non appena si confronta con le circostanze reali. Addirittura vederlo così tremebondo, rimpicciolito e dimesso ha suscitato un sentimento di pietà.
Abbandoniamo comunque questi pietosi personaggi per tentare di comprendere per quale motivo la più feroce e plateale scelleratezza della storia umana passi quasi inosservata. Una fetta sempre più ampia della popolazione è ormai immiserita: il ceto medio proletarizzato va ad ingrossare le schiere di poveri, disoccupati, sottoccupati, precari. Sono tutte persone abbarbicate ad una mera sopravvivenza: sbarcano il lunario e non si accorgono che un profluvio di denaro è scialacquato per avvelenare l’intero pianeta. Giustamente protestano contro gli scandali della “politica”, le vergognose ruberie, gli immondi privilegi di amministratori e funzionari. Eppure l’idrovora che risucchia la liquidità è un’altra.
Nessuna legge finanziaria (oggi la definiscono in modo gattopardesco “legge di stabilità”) potrà mai sanare i conti, poiché ogni manovra economica è studiata per depredare e per distruggere. Non è nell’interesse delle élites sataniste affrontare i problemi – meno che mai risolverli – piuttosto il loro obiettivo è crearne sempre di nuovi, accreditando di sé, però, un’immagine di efficienza e di sobrietà. In questo modo l’austero e compassato Matto Morti, pur criticato per molti suoi provvedimenti, ottiene il consenso del popolino che vede in lui una figura di specchiata moralità e sollecita del bene comune.
Un altro errore che commette gran parte dell’opinione pubblica è la monetizzazione di ogni problema: il denaro è importante, ma diventa inutile se non è traducibile in un controvalore. Bisognerebbe in primo luogo tutelare le risorse da cui dipende il sostentamento delle comunità: si rischia, in futuro, di ritrovarsi con una manciata di soldi digitali con cui poter acquistare a prezzi salatissimi cibi nocivi.
Solo i “fortunati”, però, potranno accedere ad un minimo di beni e servizi sempre più scadenti. I servizi – è facile da prevedere – saranno tutti elettronici. L’agenda digitale del governo avanza con passo di granatiere. Tribunali, scuole, sistema sanitario, pubblica amministrazione… il cartaceo sta sparendo, soppiantato da sistemi informatici e telematici. È del tutto superfluo soffermarsi sui danni incalcolabili che provocherà l’introduzione degli elaboratori, dei libri elettronici e delle LIM (le lavagne interattive multimediali) nell’ambito dell’apprendimento: generazioni di bambini e di adolescenti, già inebetiti dalla televisione e da mille diavolerie tecnologiche, saranno trasformati in beoti balbettanti, in analfabeti radiocomandati. Altro che nativi digitali! Si potrebbero definirli nativi vegetali, se le piante non fossero molto più vive.
Illusioni a caro prezzo
Viviamo tempi difficili e tumultuosi: è comprensibile che alcuni perdano la bussola. Ormai la società è allo sbando e, mentre montano il disagio, la collera, l’insofferenza, si cerca un appiglio purchessia. Non manca chi, asserendo che l’universo è mentale – di per sé potrebbe essere vero, ma è una teoria filosofico-scientifica che va definita e, per quanto possibile, argomentata in modo rigoroso – esortano ad un’acquiescenza nei confronti dell’esistente. Il male esiste perché, per evolvere (?), abbiamo scelto di crearlo. È evidente che il mysterium iniquitatis, “risolto” in modo così frettoloso, brutale ed infantile, giganteggia ancora di più in tutta la sua incomprensibilità. Mi pare che questo approccio sia una calunnia della terra, per riprendere una celebre frase di Nietzsche: è inaudito che siamo proprio coloro che si dichiarano “spirituali” (ma non saranno deliri di psicolabili?) a fomentare un disprezzo per la natura che dello Spirito, se esiste, è emanazione.
Altri, invece, ormai sono incantati dalle mirabolanti promesse dell’ingegnere iraniano Keshe: energia quasi gratuita per tutti, tecnologie per bonificare i biomi, fine della sudditanza dei paesi poveri nei confronti delle nazioni opulente, guarigioni di tutte le patologie, pace perpetua. E’ tutto molto bello e l’energia pulita, non ricavata da combustibili esiste da decenni, ma si ha l’impressione che Keshe ed il suo entourage stiano temporeggiando. Forse stanno subendo pressioni e sono vittime di sabotaggi, ma il dubbio che l’intera operazione sia un cavallo di Troia, secondo il virgiliano “Timeo Danaos et dona ferentes” (Temo i Greci anche se portano doni), rimane.
Certuni favoleggiano di una fantomatica Federazione galattica, di fratelli dello spazio pronti a debellare, non appena l’umanità sarà pronta (campa cavallo…), il nefando governo occulto. Da anni, però, l’evento della liberazione slitta: ogni volta si sceglie una data significativa dal punto di vista astronomico, ma poi, con qualche scusa, si procrastina l’intervento salvifico. Nonostante ciò, alcuni continuano ad abboccare.
Sarà meglio non pascersi di illusioni e, pur senza precludere alcuna possibilità, restare prudenti. Sopravvive la speranza che, a volte, sembra la pazzia che ci impedisce di impazzire. In ogni caso, a quanto sta accadendo deve pur soggiacere una logica, sebbene nessuno possa arrogarsi il merito di conoscerla compiutamente.
http://www.tankerenemy.com/
Il giornalista investigativo, Gianni Lannes, è noto per alcune sue inchieste molto scomode. Ha indagato sull'omicidio di Ilaria Alpi e del suo operatore, Miran Hrovatin. E’ anche autore di reportages riguardanti le navi che, piene di rifiuti tossici e radioattivi, sono state affondate nel Mediterraneo dalla criminalità organizzata su incarico del governo Berlusconi. A proposito delle scie chimiche, Lannes è categorico. La Geoingegneria è una realtà concreta, documentata e verificabile. Si tratta di una guerra ambientale combattuta contro il pianeta e la popolazione. Tra i fini principali si annovera la depopulation: gli ecosistemi vengono contaminati ed impoveriti per sterminare, in modo quasi inavvertito ma implacabile, interi gruppi umani.
Correttamente Lannes chiama in causa la guerra meteorologica: sono dunque esclusi nella maniera più recisa i cosiddetti “cambiamenti climatici” che imedia di regime citano ad ogni piè sospinto per giustificare le anomalie del tempo. In verità, la dicitura “cambiamenti climatici”, oltre ad essere ingannevole - una foglia di fico su un‘atroce verità – è tautologica. Infatti le aberrazioni del clima vengono imputate ai cambiamenti climatici e viceversa. I meteorologi militarizzati ed i pennivendoli hanno una pesante responsabilità, poiché mentono ai cittadini: la menzogna non si manifesta solo occultando la realtà, ma soprattutto con la distorsione del linguaggio che, da mezzo di comunicazione, è trasformato in strumento di plagio. Il primo oltraggio nei confronti della verità si perpetra tradendo la lingua, piegata agli scopi più biechi.
Correttamente Lannes chiama in causa la guerra meteorologica: sono dunque esclusi nella maniera più recisa i cosiddetti “cambiamenti climatici” che imedia di regime citano ad ogni piè sospinto per giustificare le anomalie del tempo. In verità, la dicitura “cambiamenti climatici”, oltre ad essere ingannevole - una foglia di fico su un‘atroce verità – è tautologica. Infatti le aberrazioni del clima vengono imputate ai cambiamenti climatici e viceversa. I meteorologi militarizzati ed i pennivendoli hanno una pesante responsabilità, poiché mentono ai cittadini: la menzogna non si manifesta solo occultando la realtà, ma soprattutto con la distorsione del linguaggio che, da mezzo di comunicazione, è trasformato in strumento di plagio. Il primo oltraggio nei confronti della verità si perpetra tradendo la lingua, piegata agli scopi più biechi.
Fonte Tanker Enemy
Alluvioni artificiali?
Sit eis terra levis.
Le alluvioni che, con le loro tragiche conseguenze, hanno colpito l’Italia, hanno scatenato le orde dei disinformatori. Essi, del tutto indifferenti alle sofferenze di persone martoriate dai disastri presumibilmente artificiali, anzi di fatto complici delle scelleratezze perpetrate da chi manipola il tempo ed il clima, hanno tentato con alcuni stratagemmi di distogliere l’attenzione dai veri responsabili delle catastrofi. La loro strategia consiste nell’additare il filo d’erba, affinché non si veda la foresta.
Per affrontare il discorso, è necessario in primo luogo considerare l’equazione di Clausius-Clayperon, chiamata in causa tempo fa da un isterico Luca Mercalli. Qui dobbiamo subito notare che il “meteorologo” richiamò l’equazione sullodata in modo strumentale e non del tutto attinente, poiché essa, nell’ambito della termodinamica, mette in relazione la variazione della temperatura di cambiamento di stato relativo ad una sostanza con la modifica della pressione esterna. Dunque sono coinvolti parametri inerenti a valori termici e barici (di pressione), mentre Mercalli aveva collegato l’equazione ipso facto all’umidità atmosferica che, in un luogo o nell’altro, deve pur condensare per dar origine a nuvole foriere di idrometeore. Vero è che la pressione e la temperatura sono correlate alle precipitazioni, ma l’”esperto” avrebbe dovuto essere più rigoroso, laddove evocò la formula più che altro per incutere soggezione nell’uditorio, tacciandolo di ignoranza.
Il bilancio idrico dell’atmosfera implica che, se le piogge si concentrano in un’area circoscritta ed in un tempo limitato, altre regioni rimangono all’asciutto. Dunque si assiste ad una forte discrepanza areale in termini di quantità e di intensità, ossia qui piove moltissimo ed in poche ore, là poco o punto ed in un arco di tempo molto lungo.
Ora il disequilibrio, che si manifesta come estremizzazione dei fenomeni meteorologici, è proprio la causa delle devastazioni cha la cronaca ha purtroppo registrato: straripamenti di corsi d’acqua, frane, alluvioni... E’ inconfutabile: si tende la corda finché essa si spezza.[1]
I negazionisti dell’olocausto chimico-biologico asseriscono che i nubifragi sono tanto rovinosi, poiché manca una saggia gestione del territorio: non viene eseguita la manutenzione degli alvei di fiumi e torrenti; i boschi non vengono puliti da sterpi e detriti, a differenza di quanto avveniva molti decenni or sono; la speculazione edilizia ha ignorato l’assetto idrogeologico… Per una volta siamo, in parte, d’accordo con i disinformatori: infatti non si può contestare che l’aggressione al territorio e l’incuria sono fattori di rischio. Tuttavia non bisogna confondere questi fattori con elementi che risultano, invece, determinanti e scatenanti. È indubbio che fenomeni meteorologici distruttivi sono diventati più frequenti: ammettiamo pure che, in qualche caso, tale intensificazione sia dovuta ad influssi naturali come le tempeste geomagnetiche. Non si può, però, sottacere che esistono prove atte a dimostrare che esistono armi climatiche progettate ed usate per provocare il finimondo. Se già durante l'ormai lontana guerra del Vietnam, gli Stati Uniti attuarono l’ “operazione Popeye”, grazie alla quale i territori indocinesi in cui si annidavano i Vietcong, furono flagellati con piogge torrenziali, vogliamo credere che i militari non siano oggi in grado di creare alluvioni e siccità a comando?
I meteorologi di regime (tra loro, giova ricordarlo, molti sono dei dilettanti) per tentare di spiegare le calamità in oggetto, hanno elaborato dei modelli interpretativi che lasciano un po’ il tempo che trovano. Di per sé tali schemi non sarebbero neppure del tutto errati, ma sono incontrollabili. Infatti si postulano condizioni atmosferiche che potrebbero anche essere del tutto inventate per nascondere l’artificialità del fenomeno. Usare termini tecnici come “celle lineari”, “temporali autorigeneranti”, “linea di groppo”, “correnti di inflow”, “downdrafts” etc. pare un espediente per impressionare e confondere i destinatari, più che un’illustrazione perspicua dei fatti. Intendiamoci: le manifestazioni atmosferiche succitate esistono, ma potrebbero essere anche un effetto di un’alterazione indotta con apparati ad hoc. Già solo lo spostamento delle correnti a getto potrebbe aver determinato una reazione a catena. A proposito delle jet streams, è stato rilevato che, in concomitanza con gli accadimenti calamitosi, la corrente a getto subtropicale pare essersi come spezzata, con un’imponente deviazione verso sud, ossia verso l’area travolta dalle alluvioni.[2] Inoltre le numerose scie chimiche che, nei giorni precedenti il disastro, hanno deturpato il cielo della Liguria avranno pur svolto il loro ruolo. Come interpretare, infine, le “delucidazioni” che i meteorologi si sono affannati a fornire, subito dopo gli eventi? Excusatio non petita, accusatio manifesta.
I fenomeni naturali in verità, quando non sono sostituiti da interventi “umani”, sono forzati per ottenere gli effetti voluti: lo stesso geologo Mario (per gli amici Bario) Tozzi ha dichiarato che gli accadimenti genovesi hanno subìto un particolare rinvigorimento, a causa dell’alta pressione instaurata sui quadranti centro-orientali. Questa zona (un anticiclone indotto con H.A.A.R.P.?) ha premuto sul vortice depressionario, comprimendolo. Tozzi non si è discostato molto dalla realtà: le scie igroscopiche, disposte lungo il fronte orientale della perturbazione, l’hanno schiacciato, aumentandone l’energia. D'altronde le coperture artificiali adempiono questa funzione. E’ come quando si tappa con tutte le forze un recipiente dove continua ad affiuire del liquido: nel momento in cui non si riesce più a turare il contenitore, il liquido fuoriesce con spaventosa potenza.
Non si possono infine ignorare gli strani coni che si sono generati dal Mar Tirreno e dal Golfo di Genova: essi ricordano da vicino la nuvola conica creata dal nulla nel Midwest con un macchinario della N.A.S.A., causa di catastrofiche inondazioni. Si confrontino le immagini satellitari: le somiglianze sono sbalorditive. Tra l’altro, in un’altra mappa, si può osservare una “conchiglia” che si è creata dalla Corsica (Francia), isola sede di una base militare. Nella fattispecie, il cono, che non nasce dal mare e non è alimentato dall’acqua del Tirreno (non può quindi essere attendibile la versione ufficiale delle celle linerari autorigeneranti), si allarga proprio prima verso il Levante Ligure e poi verso il Ponente, tempestati da violente piogge il giorno 5 novembre 2011. E', in questo caso, ipotizzabile l'impiego del Taurus Molecolar Cloud (TMC 65), come testimoniato da diversi cittadini statunitensi.
E’ una questione di economia nell’analisi: invece di ipotizzare un concorso di circostanze atmosferiche avverse, di cui alcune rare (o fittizie?), è più coerente ritenere che siano state impiegate delle micidiali apparecchiature per colpire alcune aree, già vulnerabili, anche se per le Cinqueterre il solito argomento dell’edificazione indiscriminata non si può addurre, poiché i borghi dell’incantevole regione sono ubicati in un territorio in cui oggettivamente, stante l’orografia, è impossibile erigere nuove costruzioni.
La guerra climatica è in corso [3], una guerra non dichiarata contro il pianeta ed i suoi abitanti: è stata dichiarata da una masnada di pazzi criminali.
[1] “L'alluvione di Genova entrerà negli annali climatici statistici per aver stabilito il nuovo record italiano di pioggia nell'arco di un'ora. E' successo alla stazione A.R.P.A.L. di Vicomorasso dove in un'ora sono caduti 181 mm. I 337 mm caduti in tre ore sono anch'essi da primato, ma conteso con Capoterra (Sardegna) nel 2008, dove ne caddero ufficialmente 332, anche se alcune fonti riportano 375. Come totale dell'evento Vicomorasso marca 454 mm (fonte dati ARPAL meteoliguria). Ancor di più è piovuto alla stazione LIMET di Quezzi (quartiere cittadino), 542 mm di cui 403 mm in quattro ore e con massimo orario di 159 mm. Di là da tutte le possibili motivazioni legate all'urbanistica ed all'ambiente, è questa la causa principale dell'alluvione che ha sconvolto i quartieri lungo la Valle del Bisagno, una quantità di pioggia record per intensità e di durata considerevole. Le cumulate entro le quattro ore sono anche superiori a quelle dell'inondazione della settimana scorsa alle Cinque Terre e in Val di Vara..."
[2] Le correnti a getto o jet streams sono flussi ad altissima velocità (circa 20-30 metri al secondo) che si generano tra stratosfera e troposfera, con direzione da ovest ad est, ad altitudini comprese tra 6 e 15 kilometri. La presenza di notevoli variazioni di temperatura in relazione alla latitudine determina forti correnti lungo i paralleli. Tra le jet streams, occorre citare quella subtropicale: essa varia in rapporto alla stagione per quanto concerne sia la posizione sia l’intensità, mentre la quota resta pressoché immutata, intorno ai 12 kilometri. Un’altra corrente a getto è quella associata al fronte polare: tale flusso può cambiare sia la sua posizione sia la direzione. A questo getto sono correlate le perturbazioni che interessano le medie latitudini. Da tempo si sa che tale corrente non è solo un vento, ma anche una sorta di antenna lungo la quale si propagano impulsi elettromagnetici, come le onde di risonanza Schumann. È altresì accertato che è usata dai sistemi H.A.A.R.P.: è quanto sostengono, tra gli altri, gli scienziati tedeschi Bludorf e Fosar.
Le alluvioni che, con le loro tragiche conseguenze, hanno colpito l’Italia, hanno scatenato le orde dei disinformatori. Essi, del tutto indifferenti alle sofferenze di persone martoriate dai disastri presumibilmente artificiali, anzi di fatto complici delle scelleratezze perpetrate da chi manipola il tempo ed il clima, hanno tentato con alcuni stratagemmi di distogliere l’attenzione dai veri responsabili delle catastrofi. La loro strategia consiste nell’additare il filo d’erba, affinché non si veda la foresta.
Per affrontare il discorso, è necessario in primo luogo considerare l’equazione di Clausius-Clayperon, chiamata in causa tempo fa da un isterico Luca Mercalli. Qui dobbiamo subito notare che il “meteorologo” richiamò l’equazione sullodata in modo strumentale e non del tutto attinente, poiché essa, nell’ambito della termodinamica, mette in relazione la variazione della temperatura di cambiamento di stato relativo ad una sostanza con la modifica della pressione esterna. Dunque sono coinvolti parametri inerenti a valori termici e barici (di pressione), mentre Mercalli aveva collegato l’equazione ipso facto all’umidità atmosferica che, in un luogo o nell’altro, deve pur condensare per dar origine a nuvole foriere di idrometeore. Vero è che la pressione e la temperatura sono correlate alle precipitazioni, ma l’”esperto” avrebbe dovuto essere più rigoroso, laddove evocò la formula più che altro per incutere soggezione nell’uditorio, tacciandolo di ignoranza.
Il bilancio idrico dell’atmosfera implica che, se le piogge si concentrano in un’area circoscritta ed in un tempo limitato, altre regioni rimangono all’asciutto. Dunque si assiste ad una forte discrepanza areale in termini di quantità e di intensità, ossia qui piove moltissimo ed in poche ore, là poco o punto ed in un arco di tempo molto lungo.
Ora il disequilibrio, che si manifesta come estremizzazione dei fenomeni meteorologici, è proprio la causa delle devastazioni cha la cronaca ha purtroppo registrato: straripamenti di corsi d’acqua, frane, alluvioni... E’ inconfutabile: si tende la corda finché essa si spezza.[1]
I negazionisti dell’olocausto chimico-biologico asseriscono che i nubifragi sono tanto rovinosi, poiché manca una saggia gestione del territorio: non viene eseguita la manutenzione degli alvei di fiumi e torrenti; i boschi non vengono puliti da sterpi e detriti, a differenza di quanto avveniva molti decenni or sono; la speculazione edilizia ha ignorato l’assetto idrogeologico… Per una volta siamo, in parte, d’accordo con i disinformatori: infatti non si può contestare che l’aggressione al territorio e l’incuria sono fattori di rischio. Tuttavia non bisogna confondere questi fattori con elementi che risultano, invece, determinanti e scatenanti. È indubbio che fenomeni meteorologici distruttivi sono diventati più frequenti: ammettiamo pure che, in qualche caso, tale intensificazione sia dovuta ad influssi naturali come le tempeste geomagnetiche. Non si può, però, sottacere che esistono prove atte a dimostrare che esistono armi climatiche progettate ed usate per provocare il finimondo. Se già durante l'ormai lontana guerra del Vietnam, gli Stati Uniti attuarono l’ “operazione Popeye”, grazie alla quale i territori indocinesi in cui si annidavano i Vietcong, furono flagellati con piogge torrenziali, vogliamo credere che i militari non siano oggi in grado di creare alluvioni e siccità a comando?
I meteorologi di regime (tra loro, giova ricordarlo, molti sono dei dilettanti) per tentare di spiegare le calamità in oggetto, hanno elaborato dei modelli interpretativi che lasciano un po’ il tempo che trovano. Di per sé tali schemi non sarebbero neppure del tutto errati, ma sono incontrollabili. Infatti si postulano condizioni atmosferiche che potrebbero anche essere del tutto inventate per nascondere l’artificialità del fenomeno. Usare termini tecnici come “celle lineari”, “temporali autorigeneranti”, “linea di groppo”, “correnti di inflow”, “downdrafts” etc. pare un espediente per impressionare e confondere i destinatari, più che un’illustrazione perspicua dei fatti. Intendiamoci: le manifestazioni atmosferiche succitate esistono, ma potrebbero essere anche un effetto di un’alterazione indotta con apparati ad hoc. Già solo lo spostamento delle correnti a getto potrebbe aver determinato una reazione a catena. A proposito delle jet streams, è stato rilevato che, in concomitanza con gli accadimenti calamitosi, la corrente a getto subtropicale pare essersi come spezzata, con un’imponente deviazione verso sud, ossia verso l’area travolta dalle alluvioni.[2] Inoltre le numerose scie chimiche che, nei giorni precedenti il disastro, hanno deturpato il cielo della Liguria avranno pur svolto il loro ruolo. Come interpretare, infine, le “delucidazioni” che i meteorologi si sono affannati a fornire, subito dopo gli eventi? Excusatio non petita, accusatio manifesta.
I fenomeni naturali in verità, quando non sono sostituiti da interventi “umani”, sono forzati per ottenere gli effetti voluti: lo stesso geologo Mario (per gli amici Bario) Tozzi ha dichiarato che gli accadimenti genovesi hanno subìto un particolare rinvigorimento, a causa dell’alta pressione instaurata sui quadranti centro-orientali. Questa zona (un anticiclone indotto con H.A.A.R.P.?) ha premuto sul vortice depressionario, comprimendolo. Tozzi non si è discostato molto dalla realtà: le scie igroscopiche, disposte lungo il fronte orientale della perturbazione, l’hanno schiacciato, aumentandone l’energia. D'altronde le coperture artificiali adempiono questa funzione. E’ come quando si tappa con tutte le forze un recipiente dove continua ad affiuire del liquido: nel momento in cui non si riesce più a turare il contenitore, il liquido fuoriesce con spaventosa potenza.
Non si possono infine ignorare gli strani coni che si sono generati dal Mar Tirreno e dal Golfo di Genova: essi ricordano da vicino la nuvola conica creata dal nulla nel Midwest con un macchinario della N.A.S.A., causa di catastrofiche inondazioni. Si confrontino le immagini satellitari: le somiglianze sono sbalorditive. Tra l’altro, in un’altra mappa, si può osservare una “conchiglia” che si è creata dalla Corsica (Francia), isola sede di una base militare. Nella fattispecie, il cono, che non nasce dal mare e non è alimentato dall’acqua del Tirreno (non può quindi essere attendibile la versione ufficiale delle celle linerari autorigeneranti), si allarga proprio prima verso il Levante Ligure e poi verso il Ponente, tempestati da violente piogge il giorno 5 novembre 2011. E', in questo caso, ipotizzabile l'impiego del Taurus Molecolar Cloud (TMC 65), come testimoniato da diversi cittadini statunitensi.
E’ una questione di economia nell’analisi: invece di ipotizzare un concorso di circostanze atmosferiche avverse, di cui alcune rare (o fittizie?), è più coerente ritenere che siano state impiegate delle micidiali apparecchiature per colpire alcune aree, già vulnerabili, anche se per le Cinqueterre il solito argomento dell’edificazione indiscriminata non si può addurre, poiché i borghi dell’incantevole regione sono ubicati in un territorio in cui oggettivamente, stante l’orografia, è impossibile erigere nuove costruzioni.
La guerra climatica è in corso [3], una guerra non dichiarata contro il pianeta ed i suoi abitanti: è stata dichiarata da una masnada di pazzi criminali.
[1] “L'alluvione di Genova entrerà negli annali climatici statistici per aver stabilito il nuovo record italiano di pioggia nell'arco di un'ora. E' successo alla stazione A.R.P.A.L. di Vicomorasso dove in un'ora sono caduti 181 mm. I 337 mm caduti in tre ore sono anch'essi da primato, ma conteso con Capoterra (Sardegna) nel 2008, dove ne caddero ufficialmente 332, anche se alcune fonti riportano 375. Come totale dell'evento Vicomorasso marca 454 mm (fonte dati ARPAL meteoliguria). Ancor di più è piovuto alla stazione LIMET di Quezzi (quartiere cittadino), 542 mm di cui 403 mm in quattro ore e con massimo orario di 159 mm. Di là da tutte le possibili motivazioni legate all'urbanistica ed all'ambiente, è questa la causa principale dell'alluvione che ha sconvolto i quartieri lungo la Valle del Bisagno, una quantità di pioggia record per intensità e di durata considerevole. Le cumulate entro le quattro ore sono anche superiori a quelle dell'inondazione della settimana scorsa alle Cinque Terre e in Val di Vara..."
[2] Le correnti a getto o jet streams sono flussi ad altissima velocità (circa 20-30 metri al secondo) che si generano tra stratosfera e troposfera, con direzione da ovest ad est, ad altitudini comprese tra 6 e 15 kilometri. La presenza di notevoli variazioni di temperatura in relazione alla latitudine determina forti correnti lungo i paralleli. Tra le jet streams, occorre citare quella subtropicale: essa varia in rapporto alla stagione per quanto concerne sia la posizione sia l’intensità, mentre la quota resta pressoché immutata, intorno ai 12 kilometri. Un’altra corrente a getto è quella associata al fronte polare: tale flusso può cambiare sia la sua posizione sia la direzione. A questo getto sono correlate le perturbazioni che interessano le medie latitudini. Da tempo si sa che tale corrente non è solo un vento, ma anche una sorta di antenna lungo la quale si propagano impulsi elettromagnetici, come le onde di risonanza Schumann. È altresì accertato che è usata dai sistemi H.A.A.R.P.: è quanto sostengono, tra gli altri, gli scienziati tedeschi Bludorf e Fosar.
sabato 31 dicembre 2011 Un testimone-chiave conferma: “Sono diffusori, non sensori”
Di seguito la dirompente testimonianza di un manutentore circa l’installazione di dispositivi erogatori sui turbofan (si legga l'articolo a suo tempo qui pubblicato). Per proteggere il teste, sono stati omessi i riferimenti che potrebbero condurre alla sua identificazione. Dalle dichiarazioni, assolutamente genuine e che sono a disposizione delle autorità, si arguisce il coinvolgimento di alcune compagnie civili, insieme con i militari, nelle attività chimico-biologiche.
Praticamente la questione [...] faccio il [...] e lavoro per [...] ed ho cominciato ad approfondire l'argomento e ti posso dire che ci sono state [...], a seguito della pubblicazione della foto del 737 della Ryanair con quel "piccolo sensore" (in realtà l'apparato misura circa 4 cm di diametro ed appare essere un tubo - n.d.r.), ho chiesto ai miei amici della manutenzione, che cosa fosse quell'apparecchio e mi hanno detto che era un sensore di pressione. Tanto è vero che mi sono fatto aprire il motore e poi sono capitati a [nome dell'aeroporto] altri aerei di altre compagnie anche charter che avevano un apparato leggermente diverso... non un tubo di Venturi, ma quasi con qualche modifica.
Così ho chiesto al solito mio contatto: "Ma di che cosa si tratta?" e l'ho visto un po' cambiato... un po' perplesso. Dopo qualche giorno, mi ha chiamato il responsabile della sicurezza dell'aeroscalo e mi ha invitato a non interferire, a non indagare su argomenti che esulano dalla mia mansione, perché quella è una cosa più tecnica, a livello di management, competenza di tecnici, ingegneri che lavorano sull'impiantistica di bordo. Questo personaggio mi ha invitato a desistere, a non eseguire ulteriori indagini ed a non scattare fotografie.
La cosa sembrava finita lì. Dopo qualche giorno, però, mi ha contattato un'altra persona che mi ha quasi minacciato, invitandomi ad evitare assolutamente ad interessarmi di alcune cose, pena sanzioni o addirittura allontanamento dal posto di lavoro e guai seri che avrei passato io etc. etc. Suppongo che questa persona sia stata mandata appositamente e che faccia parte dell'organizzazione, probabilmente internazionale etc. etc. Forse credo che ci siamo capiti. Da quel momento in poi purtroppo ho dovuto abbandonare la questione ed ho notato di essere controllato a vista.
Praticamente la questione [...] faccio il [...] e lavoro per [...] ed ho cominciato ad approfondire l'argomento e ti posso dire che ci sono state [...], a seguito della pubblicazione della foto del 737 della Ryanair con quel "piccolo sensore" (in realtà l'apparato misura circa 4 cm di diametro ed appare essere un tubo - n.d.r.), ho chiesto ai miei amici della manutenzione, che cosa fosse quell'apparecchio e mi hanno detto che era un sensore di pressione. Tanto è vero che mi sono fatto aprire il motore e poi sono capitati a [nome dell'aeroporto] altri aerei di altre compagnie anche charter che avevano un apparato leggermente diverso... non un tubo di Venturi, ma quasi con qualche modifica.
Così ho chiesto al solito mio contatto: "Ma di che cosa si tratta?" e l'ho visto un po' cambiato... un po' perplesso. Dopo qualche giorno, mi ha chiamato il responsabile della sicurezza dell'aeroscalo e mi ha invitato a non interferire, a non indagare su argomenti che esulano dalla mia mansione, perché quella è una cosa più tecnica, a livello di management, competenza di tecnici, ingegneri che lavorano sull'impiantistica di bordo. Questo personaggio mi ha invitato a desistere, a non eseguire ulteriori indagini ed a non scattare fotografie.
La cosa sembrava finita lì. Dopo qualche giorno, però, mi ha contattato un'altra persona che mi ha quasi minacciato, invitandomi ad evitare assolutamente ad interessarmi di alcune cose, pena sanzioni o addirittura allontanamento dal posto di lavoro e guai seri che avrei passato io etc. etc. Suppongo che questa persona sia stata mandata appositamente e che faccia parte dell'organizzazione, probabilmente internazionale etc. etc. Forse credo che ci siamo capiti. Da quel momento in poi purtroppo ho dovuto abbandonare la questione ed ho notato di essere controllato a vista.
Scie chimiche la prova
Intervista a Giorgio Pattera
HAARP Tesla Research Project
H.A.A.R.P Grandezza Allineamento Girare Ingrandibile Sottotitolo link Testo alternativo: Scegli l'immagine dal tuo computer Dropbox salvare chiudere Granma pubblica la seconda parte dell’articolo preso da Rebelion, il cui autore, Michel Chossudovsky, allerta su uno dei pazzeschi progetti dell’attuale Governo degli Stati Uniti Il principale programma di guerra climatica del Pentagono The High-Frequency Activ Auroral Program (HAARP), è attivo dagli inizi degli anni 90. Il sistema d’antenne si è basato inizialmente su tecnologia brevettata da Advanced Power Technologies Inc. (APTI), azienda sussidiaria di Atlantic Ritchfield Corporation (Arco). La prima fase di HAARP Ionosfheric Research Instrument, IRI, fu completato da APTI. Il sistema IRI di antenne fu installato nel 1992 da un’altra azienda emanazione di British Aerospace Systems (BAES) usando il brevetto APTI. Le antenne irradiano lo spazio esterno usando una batteria di trasmettitori ad alta frequenza. Nel 1994 Arco ha venduto la APTI, insieme ai brevetti, ad E-Systems, una supersegreta azienda di equipaggiamenti militare High Tech intima della CIA. E-Systems è specializzata nella produzione di elettronica per uso militare, di navigazione e di ricognizione, comprese complicate attrezzature di spionaggio. È uno dei più grandi appaltatori del mondo in quel campo, in rapporti con la CIA ed organismi simili. A questi vende per circa un miliardo e 800 milioni di dollari l’anno, di cui circa 800 milioni sono per progetti tanto segreti che neppure il Congresso degli Stati Uniti sa dove finisca quel denaro. Ha partecipato all’equipaggiamento del Doomsday Plan, il sistema che permette al Presidente di comandare la guerra nucleare, e la supervisione dell’operazione Tempesta nel Deserto. Con l’acquisto di APTI, E-Systems ha acquisito la strategica tecnologia della guerra climatica, la quale include il brevetto 4.686.605 “Bernard J. Eastlund's” chiamato “Metodi ed apparati per alterare una regione dell’atmosfera, la ionosfera e la magnetosfera terrestre”. Il progetto è basato sulle investigazioni dello scienziato yugoslavo Nicolás Tesla, cui molte delle sue idee sono state rubate dalle corporazioni statunitensi. Appena un anno dopo l’acquisto da parte di E-Systems della tecnologia per la guerra climatica di APTI, è stata comprata da Raytheon, il più grande appaltatore dell’industria militare statunitense. Con questa acquisizione, Raytheon si è trasformato nel più grande fabbricante di apparecchi elettronici di guerra del mondo. E mentre Arco vendeva la APTI ad E-Systems, la stessa veniva acquistata dalla fusione della British Petroleum-Amoco Oil Company U.S.A, uno dei quattro più grandi superconsorzi petroliferi energetici del mondo. In tale modo, Raytheon, attraverso la sua assistenza ad E-Systems, è ora la proprietaria dei brevetti per la guerra climatica. Questa è anche implicata nelle ricerche scientifiche per uso militare come le indagini di una dalle sue aziende nell’Antartide: Raytheon Polare Services. Il sistema è stato installato nell’aprile del 2004. Consiste in 180 antenne più un insieme di trasmettitori ad alta frequenza. PROVANDO IL SISTEMA HAARP Il sistema esiste e viene testato. A questo proposito una relazione del Parlamento russo del 2002 afferma che i militari americani hanno intenzione di provare come funziona il sistema in Alaska, in Groenlandia ed in Norvegia. "I piani degli Stati Uniti per la sperimentazione del programma HAARP, ultrasegreto, fuori dal controllo della comunità internazionale, implicano la possibilità di distruggere le comunicazioni radio, le apparecchiature satellitari, i missili, provocare incidenti nella distribuzione elettrica, nei sistemi di trasporto e nella distribuzione di gas e petrolio, e rischia di avere un impatto negativo sulla salute mentale della popolazione d’intere regioni”, è quanto hanno dichiarato i deputati russi nella loro relazione. La questione essenziale è che il futuro dell’umanità è minacciato dall’uso di tecniche di modifica del clima. Ma perché una campagna internazionale contro questa mostruosità abbia successo, sarà necessario approfondire l’indagine scientifica rivolta a determinare se ci sia davvero relazione tra l’attività della batteria d’antenne di GoKona, Alaska, con i vistosi disastri climatici che si stanno verificando. Si tratta di una questione che si va facendo urgente, perché la mostruosità sarà completata nel 2006, momento in cui raggiungerà la piena capacità operativa. salvare chiudere Fonte:Tankerenemy salvare chiudere salvare chiudere salvare chiudere
Fonte:Tankerenemy
GUARDA IL CIELO! CHE COSA STANNO FACENDO? Secondo N.A.S.A, F.A.A., U.S.A.F., le scie di condensazione sono raramente (2,8% di probabilità) prodotte dalle emissioni dei motori a reazione degli aerei. Questo processo di condensazione avviene tipicamente a quote di 8-12 Km al di sopra della superficie della Terra. La loro formazione è legata a specifiche condizioni atmosferiche: le scie di condensa si formano quindi ad altitudini in genere superiori agli 8.000 metri, valori di umidità relativa superiori al 72% e temperature inferiori a -41° Celsius. Qualsiasi velivolo che rilasci scie a quote inferiori e condizioni di umidità e temperatura non idonee, è un aereo impegnato in operazioni clandestine di aerosol. LE SCIE DI CONDENSAZIONE, FENOMENO RARISSIMO, NON SI DEVONO CONFONDERE CON LE SCIE CHIMICHE L’espressione "scie chimiche" è la traduzione del termine "chemtrails", coniato per la prima volta nel 1996, anno in cui, in Canada, si ebbero i primi avvistamenti delle medesime, anche se le sperimentazioni in a bassa ed alta atmosfera erano già iniziate nei decenni precedenti. Le scie chimiche vengono definite tali semplicemente perché non sono scie di condensazione (contrails), ma sono generate artificialmente, a quote (2000/3000 metri – quote cumuli) e condizioni di temperatura ed umidità non idonee alla formazione delle scie di condensa tipiche. Le scie chimiche possono essere persistenti e con la tendenza ad espandersi nel cielo, sino a diventare una densa patina nuvolosa che oscura il sole, oppure non persistenti, ma che, progressivamente, offuscano l'atmosfera. Nella nostra regione, a causa di queste operazioni clandestine di irrorazione chimica e biologica, le precipitazioni sono drasticamente diminuite, la vegetazione è risultata danneggiata e le malattie respiratorie, neurodegenerative ed i tumori sono aumentati in modo preoccupante. Nel 2003, l'Italia ha stipulato un accordo di collaborazione con gli Stati Uniti denominato "Cooperazione Italia-USA su Scienza e Tecnologia dei cambiamenti climatici". Questo accordo, ufficialmente è volto allo studio dei fenomeni atmosferici, ma in realtà, come si deduce dai vari paragrafi del documento, implica la diffusione aerea di pericolosi elementi chimici come alluminio, biossido di zolfo, titanato di bario, torio, rame, selenio, manganese, silicio. L'irrorazione di tonnellate di particolato in bassa ed alta atmosfera in vaste aree del mondo sta modificando in modo irreparabile gli equilibri climatici e biologici e, seppure queste operazioni di aerosol vengano spacciate per tentativi di mitigare l'effetto serra, esse invece, sortiscono l'effetto contrario. La barriera artificiale creata tramite le "scie chimiche", oltre ad impedire il passaggio della luce solare necessaria per la vita sulla terra, imprigiona il calore negli strati bassi dell'atmosfera, con un conseguente aumento delle temperature. Non dimentichiamo inoltre che il lungo periodo di siccità che affliggerà varie parti del mondo è senza dubbio causato dalla massiccia diffusione di bario in atmosfera. Se veramente tali operazioni di aerosol fossero mirate a mitigare l'effetto serra, per quale motivo, decine di aerei volano bassi e fuori dalle rotte civili nelle ore notturne? Quali sono gli scopi delle scie? Perché vengono diffuse? Queste sono le domande legittime che molti si pongono. Proviamo a fornire delle risposte. In primo luogo le scie chimiche contengono sostanze in grado di modificare i fenomeni meteo: i sali di bario ed il gel di silicio, ad esempio, assorbono l'umidità atmosferica, riducendo drasticamente le precipitazioni. Inoltre le scie, formando una patina che filtra i raggi solari, danneggiano le colture tradizionali che abbisognano sia di luce sia di acqua: in questo modo, si rendono necessarie le sementi O.G.M. Non è un caso se, da anni, molte multinazionali agroalimentari esercitano pressioni sull'Unione europea affinché siano accettati gli O.G.M. Con i voli, sono diffusi nell'aria spore di funghi, polveri intelligenti, virus e batteri nell'ambito di pericolosi test sulla popolazione (Vedi esperimenti ISAC-CNR). E' evidente, quindi, che l'operazione "scie chimiche" si inquadra negli obiettivi del complesso militare - industriale volto ad aumentare a dismisura il controllo dell'economia globale. Gli interessi in gioco, come si vede, sono molteplici ed è per questo motivo, che, sia le istituzioni sia i media ufficiali sia i meteorologi sia gli “scienziati”, negano la stessa esistenza del problema, riconducendo le attività di avvelenamento del pianeta, a normali voli di linea ed alle rarissime scie di condensazione. E' nostro dovere fermare queste operazioni, prima che sia troppo tardi. Per maggiori informazioni visita: http://www.tankerenemy.com http://www.tanker-enemy.tv http://www.ecplanet.com http://scienzamarcia.blogspot.com http://sphaeralux.blogspot.com http://earthcontrol.blogspot.com http://2puntozero.ning.com RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI: Scie chimiche: la verità nascosta. Le prove (Draco Edizioni – 2009)
Rebus quale scopo hanno le scie chimiche?
Pante che assorbono metalli pesanti
Pianta Alisso
>L'articolo che pubblichiamo riguarda alcune piante che sono in grado di assorbire metalli, contribuendo a decontaminare l'ambiente. Recenti studi hanno focalizzato l'attenzione sull'Alyssum betolonii, una specie vegetale che accumula nickel. Certo, è una buona notizia, se si prescinde dalla concreta possibilità che si cerchi il pretesto per crearepiante transgeniche. E' evidente: l'interesse dei ricercatori è dettato dalla consapevolezza che gli ecosistemi sono pieni di inquinanti, soprattutto metalli, la cui massiccia presenza, come ben sappiamo, non si deve soltanto alle attività industriali...
Gli scienziati propongono di scegliere un modello per studiare lo strano comportamento dei vegetali iperaccumulatori
Il fogliame di Alyssum betolonii, una pianta dai fiori gialli che vive nelle fessure delle rocce, può contenere fino all'uno per cento di nickel: duecento volte il livello che ucciderebbe la maggior parte delle altre piante. Comprendere in che modo simili vegetali, chiamati iperaccumulatori, gestiscono il metallo potrebbe aiutare a sviluppare colture in grado di crescere su terreni contaminati, di fornire quello che manca nelle diete povere di metalli, di assorbire l'inquinamento industriale e persino di raccogliere (sic) il metallo dal suolo. Per conseguire questi obiettivi, i ricercatori di tutto il mondo stanno cominciando a riconoscere l'esigenza di lavorare sulla stessa varietà di pianta - un organismo modello - per essere in grado di confrontare il proprio lavoro. Wendy Ann Peter e colleghi della Purdue University hanno preso in esame venti diverse specie selvatiche di cavolo. Da queste, hanno selezionato la Thlaspi caerulescens (erba storna alpina), una scelta che è stata fatta indipendentemente anche da un gruppo di studiosi olandesi dell'Università di Waeningen. Si tratta di una pianta che cresce facilmente in laboratorio e iperaccumula nickel, zinco e cadmio. Inoltre, il suo genoma è per circa l'88 per cento identico a quello dell'Arabidopsis thaliana, il cui D.N.A. è già stato sequenziato, il che renderebbe l'analisi genetica molto più semplice.
Peer, W. A. et al. Identifying model metal hyperaccumulating plants: germplasm analysis of 20 Brassicaceae accessions from a wide geographical area. New Phytology, 159, 421 - 430, (2003). Assunçao, A. G. L. et al. A cosegregation analysis of zinc (Zn) accumulation and Zn tolerance in the Zn hyperaccumulator Thlaspi caerulescens. New Phytology, 159, 383 - 390, (2003). Assunçao, A. G. L., Schat, H. & Aarts, M. G. M. Thlaspi caerulescens, an attractive model species to study heavy metal hyperaccumulation in plants. New Phytology, 159, 351 - 360, (2003)
Fonte: Le Scienze-Espresso
Gli scienziati propongono di scegliere un modello per studiare lo strano comportamento dei vegetali iperaccumulatori
Il fogliame di Alyssum betolonii, una pianta dai fiori gialli che vive nelle fessure delle rocce, può contenere fino all'uno per cento di nickel: duecento volte il livello che ucciderebbe la maggior parte delle altre piante. Comprendere in che modo simili vegetali, chiamati iperaccumulatori, gestiscono il metallo potrebbe aiutare a sviluppare colture in grado di crescere su terreni contaminati, di fornire quello che manca nelle diete povere di metalli, di assorbire l'inquinamento industriale e persino di raccogliere (sic) il metallo dal suolo. Per conseguire questi obiettivi, i ricercatori di tutto il mondo stanno cominciando a riconoscere l'esigenza di lavorare sulla stessa varietà di pianta - un organismo modello - per essere in grado di confrontare il proprio lavoro. Wendy Ann Peter e colleghi della Purdue University hanno preso in esame venti diverse specie selvatiche di cavolo. Da queste, hanno selezionato la Thlaspi caerulescens (erba storna alpina), una scelta che è stata fatta indipendentemente anche da un gruppo di studiosi olandesi dell'Università di Waeningen. Si tratta di una pianta che cresce facilmente in laboratorio e iperaccumula nickel, zinco e cadmio. Inoltre, il suo genoma è per circa l'88 per cento identico a quello dell'Arabidopsis thaliana, il cui D.N.A. è già stato sequenziato, il che renderebbe l'analisi genetica molto più semplice.
Peer, W. A. et al. Identifying model metal hyperaccumulating plants: germplasm analysis of 20 Brassicaceae accessions from a wide geographical area. New Phytology, 159, 421 - 430, (2003). Assunçao, A. G. L. et al. A cosegregation analysis of zinc (Zn) accumulation and Zn tolerance in the Zn hyperaccumulator Thlaspi caerulescens. New Phytology, 159, 383 - 390, (2003). Assunçao, A. G. L., Schat, H. & Aarts, M. G. M. Thlaspi caerulescens, an attractive model species to study heavy metal hyperaccumulation in plants. New Phytology, 159, 351 - 360, (2003)
Fonte: Le Scienze-Espresso
martedì 15 settembre 2009 Ingiallimento precoce dei platani: un piccolo segno foriero di grandi disastri
martedì 15 settembre 2009
Ingiallimento precoce dei platani: un piccolo segno foriero di grandi disastri
Come abbiamo scritto in altri articoli (si legga in particolar modo Il punto di non ritorno) si ha l'impressione che ormai il quadro globale sia prossimo ad una svolta distruttiva. Se ne vedono i segni: naturalmente pochissimi li scorgono, eppure basterebbe un po' di attenzione per notare che il muro è ormai pieno di crepe, preludio di un imminente crollo. Concentriamo il discorso solo su uno dei numerosi "sintomi" della debacle ambientale: i platani che costeggiano alcune vie del centro di Sanremo, come via Garibaldi, già a metà agosto presentavano il manto fogliare in gran parte ingiallito, come se fosse autunno. I vari esemplari, sia quelli messi a dimora recentemente sia i platani annosi le cui chiome erano un tempo verdeggianti e folte, almeno fino a tutto settembre, quest'anno, invece, appaiono sofferenti, con le foglie che perdono la linfa e si accartocciano per cadere precocemente.
Quali sono le cause di questo preoccupante fenomeno? I veleni diffusi ogni giorno nell'atmosfera con i velivoli tossici, la drastica riduzione dell'umidità atmosferica, la scarsità e l'irregolarità delle precipitazioni.[1]
A proposito delle piogge, occorre ricordare che, nell'intero mese di agosto, a Sanremo si è scatenato un solo temporale della durata di pochi minuti, mentre, nel corso della stagione estiva, su dieci perturbazioni, nove sono state del tutto neutralizzate tra Provenza e Liguria occidentale, ed una è stata indebolita a tal punto che le nuvole imbrifere hanno lasciato cadere ben 0,1 mm di pioggia...
[Clicca per ingrandire l'immagine] Come ha osservato il nostro amico Arturo: "Se lo scopo della manipolazione climatica è provocare la siccità, allora la geoingegneria funziona al 101%".
[1] Si ricordi che i rovinosi incendi, che sono divampati in California, sono stati causati e favoriti non solo dalla diffusione aerea di biossido di zolfo, come da anni denuncia, inascoltata, l'agronoma Rosalind Peterson, ma anche dai bassi valori di umidità atmosferica. Questo fattore deve senza dubbio essere collegato al criminale uso di composti igroscopici: è evidente che gli avvelenatori stanno scientemente trasformando ampie regioni del pianeta in sterili deserti, in primis con enormi danni all’agricoltura. Presto raccoglieremo i frutti amari del "piano desertificazione".
Una magistrale macchinazione
La situazione sembra semplice da interpretare: da un lato, un giudice integerrimo e determinato; dall'altra, alcuni uomini politici che vogliono impedire che il magistrato scopra verità compromettenti sui legami tra uomini delle istituzioni e logge massoniche. Con chi si schiererà mai l'opinione pubblica? Con De Magistris.
Sia ben chiaro: credo che egli sia una persona corretta e rispettosa della Costituzione, ma penso pure sia l'attore inconsapevole di un dramma la cui trama è stata scritta da un regista occulto. Costui ha deciso che è venuto il momento di screditare una casta "politica" già poco credibile, per far posto (Si vedano I protocolli dei savi di Sion) ad una nuova classe dirigente (in realtà non dirige né comanda alcunché) autorevole e carismatica, ma in realtà non solo scelta e comandata dalle solite èlites invisibili, ma anche assai peggiore perché infinitamente più scaltra, nonostante sia formata da persone che appaiono stupide. De Magistris è solo uno strumento per quanto inconsapevole: servirà forse ad eliminare qualche cariatide presto sostituita da una cricca di "salvatori". Non furono i magistrati milanesi ad affossare tutta quella classe politica che ruotava attorno a Craxi, Andreotti e Forlani, cui subentrarono poi barattieri ancora più sfacciati? L'operazione "mani pulite" fu gattopardesca: ieri, come oggi, la folla si infiamma per sostenere i suoi beniamini, ma non sa che è tutto un imbroglio architettato dai soliti ignoti.
Svegliamoci! Queste nuove figure sono dei pifferai magici: da Veltroni a Grullo, dall'idolo di Pietro al Pecoraro. Sono figuri che presto diverranno insigni esponenti di una genia polarizzata attorno all'aborto del Partito Demoncratico. Mentre il volgo si entusiasma e si infervora, acclamando i magistrati onesti, i burattinai, compiaciuti, si fregano le mani. Il popolino ancora una volta è stato gabbato: non sarà più costretto a sorbire una minestra insipida, perché è pronta una deliziosa pietanza... avvelenata.
Non si spiegherebbero altrimenti i messaggi in codice lanciati dal Dottor Balanzone e dal suo capo Hans: gesti cornigeri mostrati, in modo più o meno palese, gesti che sono un segno di appartenenza e non hanno un valore scaramantico, come potrebbero pensare gli ingenui. Questi messaggi, di solito, sono mandati in concomitanza di momenti cruciali, di punti di svolta. Il petrolio ha superato i 92 dollari al barile, l'E.N.E.L. preannuncia interruzioni dell'energia elettrica per il prossimo inverno, l’inflazione è sempre più inarrestabile, l'avvelenamento della biosfera continua serrato, divampano sempre nuove crisi e conflitti... e la gente si illude che, con le primarie, si possano risolvere i problemi e manifestare la propria volontà di partecipare alla vita "politica". Intanto il Pecoraro, sorriso ebete e voce suadente, raduna le sue mansuete, candide pecorelle per... sgozzarle.
Le alluvioni secondo Giorgio Napolitano
martedì 1 novembre 2011 Le alluvioni secondo Giorgio Napolitano Le vittime del maltempo «sono tributi molto dolorosi per quelli che purtroppo sono o cambiamenti o grossi turbamenti climatici e questo non solo da noi». Queste sono le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un'intervista rilasciata a Bruxelles, sulle tragiche conseguenze che l’alluvione ha provocato nelle Cinqueterre ed in Lunigiana il 26 ottobre scorso. I nubifragi hanno disgraziatamente causato dieci vittime e devastato alcune aree ed abitati nello Spezzino ed in provincia di Massa Carrara. Frane, ponti crollati, straripamenti di corsi d’acqua, paesi sommersi da colate di fango, arenili erosi…: queste sono le conseguenze di copiose precipitazioni la cui forza viene accentuata con la tecnica del cloud seeding. Il fenomeno delle frane e degli smottamenti è poi il risultato dell’impiego del batterio Pseudomonas syringae atto a favorire la formazione dei nuclei di condensazione. Questo microorganismo rende il terreno friabile e cedevole. Si è abbattuto un altro disastro innaturale, anche se i media di regime, dopo averlo presentato, come un fenomeno imprevedibile, cominceranno la questua affinché i cittadini siano indotti a donare denaro destinato a finire nelle tasche di profittatori. [1] Lo stato di incuria in cui versano i boschi ed i greti dei torrenti acuisce i problemi creati da forti temporali, ma gli alberi non trattengono più, con le loro radici, il terreno, perché spesso sono piante deboli e malate. Non è forse, però, anche questa una ripercussione delle attività chimico-biologiche? Di fronte a questa tragica realtà di morte e distruzione, le parole del Presidente perdono il loro carattere apparentemente sibillino: l’aver evocato non solo i cosiddetti “cambiamenti climatici”, ma pure dei “turbamenti” tra l'altro non circoscritti all'Italia, è un po’ come ammettere che qualcuno sta giocando con i fenomenti atmosferici, determinandone delle alterazioni. E’ palese che il capo dello Stato è al corrente delle attività illegali di Biogeoingegneria di cui un suo portavoce riconobbe de facto l’esistenza. Non solo: le recenti dichiarazioni di Napolitano paiono essere un riferimento a manipolazioni climatiche foriere di stragi e distruzioni. Chi sono i responsabili di queste calamità indotte? I militari ed i loro collaboratori, compresi tutti coloro che si affannano ad occultare la verità sulle scie tossiche e su altri crimini di stato. Non ci sbaglieremo, se identificheremo costoro come veri e propri devastatori ed assassini. In quanto tali, un giorno o l’altro riceveranno la loro ricompensa. [1]
Acqua "potabile" inquinata da alluminio e manganese a Nuoro
L'acqua di Nuoro è contaminata da alluminio e manganese: così, in seguito ad analisi eseguite dall'A.R.P.A.S., qualche giorno addietro, il sindaco ha emanato un'ordinanza per vietare l'uso a fini alimentari del prezioso liquido. Il provvedimento è stato poi revocato, ma resta un fatto incontrovertibile: alluminio e manganese sono due tra i numerosi "ingredienti" delle scie chimiche. L'avvelenamento delle risorse idriche è un fine perseguito ed ottenuto con criminale efficienza, per mezzo soprattutto degli aerei della morte. Di fronte all'inquinamento dell'acqua "potabile", la misura che, da tempo immemorabile, viene adottata è la solita: innalzare per legge la soglia di tollerabilità degli inquinanti. Buona bevuta...
NUORO. L'acqua di Nuoro non è potabile ed il sindaco, Alessandro Bianchi, ha emanato oggi un provvedimento cautelativo a tutela della salute pubblica che vieta l'uso dell'acqua per uso potabile e per la preparazione degli alimenti in tutta la città.
La decisione è stata presa a seguito delle analisi compiute dall'A.R.P.A.S. sui campioni d'acqua, prelevati dagli ispettori d'Igiene del Sian in alcuni punti significativi dell'intera rete cittadina, che hanno evidenziato valori di alluminio e manganese al di sopra dei limiti stabiliti dalla normativa in vigore.
Nell'ordinanza si avverte inoltre che eventuali danni a persone o cose derivanti dal mancato rispetto del provvedimento, saranno a carico degli inadempienti che ne risponderanno in via civile, penale ed amministrativa.
Fonte: Lanuovasardegna
NUORO. L'acqua di Nuoro non è potabile ed il sindaco, Alessandro Bianchi, ha emanato oggi un provvedimento cautelativo a tutela della salute pubblica che vieta l'uso dell'acqua per uso potabile e per la preparazione degli alimenti in tutta la città.
La decisione è stata presa a seguito delle analisi compiute dall'A.R.P.A.S. sui campioni d'acqua, prelevati dagli ispettori d'Igiene del Sian in alcuni punti significativi dell'intera rete cittadina, che hanno evidenziato valori di alluminio e manganese al di sopra dei limiti stabiliti dalla normativa in vigore.
Nell'ordinanza si avverte inoltre che eventuali danni a persone o cose derivanti dal mancato rispetto del provvedimento, saranno a carico degli inadempienti che ne risponderanno in via civile, penale ed amministrativa.
Fonte: Lanuovasardegna
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