Translate

domenica 13 aprile 2014

SCIE CHIMICHE MILITARI & ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE ASSOLDATE

macrolibrarsi un circuito per lettori senza limiti;
stampa la pagina

Vico del Gargano (estate 2013): aerosolterapia bellica - foto N. Ruggieri



di Gianni Lannes



Che silenzio assordante di verdastri e arancioni. I cosiddetti professionisti dell'ecologia in tutte le salse, al pari per altri versi dei sedicenti professionisti dell'antimafia italiota, tacciono visibilmente imbarazzati sul grave di stato di inquinamento militare mai realizzato al mondo, ben più grave di quello industriale, ed assolutamente ignorato. Ci sarà pure una ragione di tanto disinteresse.



 Vico del Gargano (estate 2013): aerosolterapia bellica - foto N. Ruggieri


In Italia e nel mondo per le maggiori associazioni "ambientaliste", tipo Legambiente, WWF e Greenpeace, le sperimentazioni belliche in ambito ecologico, in particolare di Governo degli Stati Uniti d'America, sono invisibili. Infatti, continuano a mentire spudoratamente anche sulle cause reali del buco d'ozono. 

Affidabilità e credibilità? In particolare WWF Italia e Legambiente sono state finanziate dall'Eni. Non a caso Grazia Francescato già presidente nazionale del WWF Italia, a Tricase, qualche tempo fa, in qualità di assessore ha approvato un deleterio progetto per un mega impianto industriale di turbine eoliche nel canale d'Otranto, nel bel mezzo della rotta dell'avifauna minacciata di estinzione dall'avidità umana. E prima ancora, a metà degli anni '90 la stessa Francescato allora a capo del panda italiota, aveva pubblicamente espresso il suo parere positivo alla realizzazione di una devastante superstrada nel Gargano (parco nazionale).


Vico del Gargano (estate 2013): aerosolterapia bellica - foto N. Ruggieri


Tutto torna. In questa materia gli "ecologisti" della domenica non fiatano, e si capisce. Greenpeace International è sul libro paga di David Rockefeller, il miliardario "illuminato" propugnatore del nuovo ordine mondiale, mentre i padri fondatori del panda sono a capo addirittura dell'organizzazione criminale Bilderberg Group, frequentata assiduamente dall'attuale primo ministro pro tempore Letta Enrico. Quanto al cigno verde, meglio stendere un velo pietoso: è in affari con Sorgenia del clan de Benedetti: Carlo De Benedetti è un membro attivo del Bilderberg.

Il problema non è la base in buona fede, ma gli inquietanti vertici. Allora, massima attenzione prima di appoggiare organismi così eterodiretti a caccia di consenso facile da manipolare a piacimento. Link: 
macrolibrarsi un circuito per lettori senza limiti
stampa la pagina

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.