Diario di bordo. Non solo terremoti artificiali scatenati per ordine del governo USA, che hanno preso di mira l'Italia, ma su cui incombe un segreto ferreo. Le parole si impigliano nella pagina: sale sempre più la rabbia incontenibile.
Con l'aerosolterapia bellica si attenta quotidianamente alla vita di milioni di persone ignare della situazione, grazie alla complicità dello Stato italiano ai massimi vertici, a partire dal presidente della Repubblica uscente, mister Giorgio Napolitano.
Per la cronaca: un decennio fa, l'allora primo ministro piduista (tessera numero 1816) Silvio Berlusconi ha firmato senza alcun mandato del popolo sovrano, un accordo con il governo degli Stati Uniti d'America, per una sperimentazione climatica di geo-ingegneria ambientale nel nostro Paese.
Le conseguenze sono sotto i nostri occhi e dentro i nostri polmoni, mentre potenti e ricconi acquistano bunker dove rifugiarsi prima della catastrofe finale.
Venerdi 12 aprile: sbarco a Messina. Lascio il mar Jonio dilaniato dai giochi di guerra del Patto Atlantico, perfino sulla pericolosa "Scarpata di Malta" (l'area sismica più fragile della Penisola italiana), e proseguo il mio viaggio diretto a Cosenza. L'indomani presenterò il libro TERRA MUTA.
Ore 10 del mattino: il cielo è solcato da una miriade di velivoli militari che diffondono scie di misture chimiche a base del tossico bario.
Attraverso lo Stretto e saluto amici e conoscenti a Reggio Calabria, dove le onde elleniche incontrano e si fondono a quelle latine. Nell'aria danza l'inquietudine dell'impotenza apparente.
Questi aerei della NATO hanno i trasponder disattivati per non farsi riconoscere e identificare dal sistema radaristico civile. Ma si vedono ad occhio nudo perché volano a non più di 2 mila metri di altitudine, sfiorando lo sguardo anche dei più distratti e perfino dei negazionisti più dementi che forse non hanno più nulla di umano.
Qualche giorno fa sul Tirreno cosentino si è arenato un gigantesco capodoglio. L'intensificarsi degli spiaggiamenti di cetacei e tartarughe caretta caretta, come non mai prima, fa sorgere diversi dubbi. L'esemplare morto sul lido di Cittadella del Capo era lungo 16 metri e pesava circa 20 tonnellate. I biologi marini incaricati dal comune di Bonifati hanno prelevato i tessuti per esaminarli, prima che la carcassa finisse incenerita in un "cancro-valorizzatore" del salernitano.
Gli esami scientifici hanno rivelato, smentendo clamorosamente le menzogne dei soliti esperti accademici e di Stato, che sono deceduti a casa di un'embolia gassosa a livello coronarico. Ergo: sul banco degli imputati ci sono le attività belliche degli anglo-americani.
In sintesi: nel 2013 in tutta la Calabria si sono già spiaggiati addirittura 20 cetacei.Nel frattempo, le autorità civili tranquillizzano alla stregua degli ambientalisti locali e nazionali, mentre i militari tacciono.
Il copione delle scie chimiche è lo stesso per tutto il resto d'Italia (comprese le isole) e gran parte del mondo. Cosa fare per distruggere questa camera a gas planetaria? Se non fossi un convinto assertore della lotta nonviolenta, avrei già fatto di tutto per cominciare ad abbatterne a scopo dimostrativo più di qualcuno di questi aerei di morte.
Dalle parole ai fatti. A parte la fondamentale informazione documentata e rigorosa sul fenomeno. Ora occorre un'azione eclatante. Non sarebbe male, occupare in massa qualche aeroporto - da cui decollano ed atterrano questi mostri che gradualmente attentano alla vita dell'intera nazione - gestito sulla carta dalla venduta Aeronautica militare italiana, complice a livello dello Stato Maggiore di questo massiccio avvelenamento di massa. Le acque piovane italiane, come risulta dalle analisi, sono contaminate in particolare dal bario e dall'alluminio.
A proposito: c'è un giudice almeno a Berlino? In uno dei miei ultimi discorsi pubblici, tra la gente c'erano due magistrati italiani a prendere appunti. Spero bene. Perché se non sarà prontamente, a brevissimo periodo la magistratura ad intervenire iniziando a sequestrare i velivoli a terra, allora saranno padri e madri di famiglia a fare ben di più.
Su la testa: non siamo cavie! E' l'ora di combattere e sconfiggere sul campo questi assassini e criminali in divisa altolocata e doppiopetto di potere.
Fonte: Su la Testa!
Con l'aerosolterapia bellica si attenta quotidianamente alla vita di milioni di persone ignare della situazione, grazie alla complicità dello Stato italiano ai massimi vertici, a partire dal presidente della Repubblica uscente, mister Giorgio Napolitano.
Per la cronaca: un decennio fa, l'allora primo ministro piduista (tessera numero 1816) Silvio Berlusconi ha firmato senza alcun mandato del popolo sovrano, un accordo con il governo degli Stati Uniti d'America, per una sperimentazione climatica di geo-ingegneria ambientale nel nostro Paese.
Le conseguenze sono sotto i nostri occhi e dentro i nostri polmoni, mentre potenti e ricconi acquistano bunker dove rifugiarsi prima della catastrofe finale.
Venerdi 12 aprile: sbarco a Messina. Lascio il mar Jonio dilaniato dai giochi di guerra del Patto Atlantico, perfino sulla pericolosa "Scarpata di Malta" (l'area sismica più fragile della Penisola italiana), e proseguo il mio viaggio diretto a Cosenza. L'indomani presenterò il libro TERRA MUTA.
Ore 10 del mattino: il cielo è solcato da una miriade di velivoli militari che diffondono scie di misture chimiche a base del tossico bario.
Attraverso lo Stretto e saluto amici e conoscenti a Reggio Calabria, dove le onde elleniche incontrano e si fondono a quelle latine. Nell'aria danza l'inquietudine dell'impotenza apparente.
Questi aerei della NATO hanno i trasponder disattivati per non farsi riconoscere e identificare dal sistema radaristico civile. Ma si vedono ad occhio nudo perché volano a non più di 2 mila metri di altitudine, sfiorando lo sguardo anche dei più distratti e perfino dei negazionisti più dementi che forse non hanno più nulla di umano.
Qualche giorno fa sul Tirreno cosentino si è arenato un gigantesco capodoglio. L'intensificarsi degli spiaggiamenti di cetacei e tartarughe caretta caretta, come non mai prima, fa sorgere diversi dubbi. L'esemplare morto sul lido di Cittadella del Capo era lungo 16 metri e pesava circa 20 tonnellate. I biologi marini incaricati dal comune di Bonifati hanno prelevato i tessuti per esaminarli, prima che la carcassa finisse incenerita in un "cancro-valorizzatore" del salernitano.
Gli esami scientifici hanno rivelato, smentendo clamorosamente le menzogne dei soliti esperti accademici e di Stato, che sono deceduti a casa di un'embolia gassosa a livello coronarico. Ergo: sul banco degli imputati ci sono le attività belliche degli anglo-americani.
In sintesi: nel 2013 in tutta la Calabria si sono già spiaggiati addirittura 20 cetacei.Nel frattempo, le autorità civili tranquillizzano alla stregua degli ambientalisti locali e nazionali, mentre i militari tacciono.
Il copione delle scie chimiche è lo stesso per tutto il resto d'Italia (comprese le isole) e gran parte del mondo. Cosa fare per distruggere questa camera a gas planetaria? Se non fossi un convinto assertore della lotta nonviolenta, avrei già fatto di tutto per cominciare ad abbatterne a scopo dimostrativo più di qualcuno di questi aerei di morte.
Dalle parole ai fatti. A parte la fondamentale informazione documentata e rigorosa sul fenomeno. Ora occorre un'azione eclatante. Non sarebbe male, occupare in massa qualche aeroporto - da cui decollano ed atterrano questi mostri che gradualmente attentano alla vita dell'intera nazione - gestito sulla carta dalla venduta Aeronautica militare italiana, complice a livello dello Stato Maggiore di questo massiccio avvelenamento di massa. Le acque piovane italiane, come risulta dalle analisi, sono contaminate in particolare dal bario e dall'alluminio.
A proposito: c'è un giudice almeno a Berlino? In uno dei miei ultimi discorsi pubblici, tra la gente c'erano due magistrati italiani a prendere appunti. Spero bene. Perché se non sarà prontamente, a brevissimo periodo la magistratura ad intervenire iniziando a sequestrare i velivoli a terra, allora saranno padri e madri di famiglia a fare ben di più.
Su la testa: non siamo cavie! E' l'ora di combattere e sconfiggere sul campo questi assassini e criminali in divisa altolocata e doppiopetto di potere.
Fonte: Su la Testa!
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