Il Giappone cambia il del piano vaccinale da 3 mesi a 2 anni: il risultato soprendente ma che sospettavamo da tempo, è che diminuiscono in modo esponenziale le morti in culla.
Giappone. Lo stato era evidentemente stanco di pagare per i danni procurati dai vaccini.
Nel periodo 1970-1974, quando la vaccinazione DPT veniva effettuata dai 3 a 5 mesi di età, il sistema di compensazione nazionale giapponese erogò indennizzi per ben 57 casi gravi danneggiati da vaccino (danni permanenti) e 37 morti. Durante il periodo 1975-1980, quando le iniezioni di DPT venivano effettuate in ritardo, le gravi reazioni al vaccino sono state ridotte a un totale di tre morti.
In sostanza si è vista una riduzione dall’85 al 90 per cento nei casi più gravi di danni e la morte.
Nel 1988 il governo giapponese raccomandò la non vaccinazione fino a due anni di età.
La Sids è tornata in Giappone da quando il governo è tornato a raccomandare le vaccinazioni a tre mesi.
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