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domenica 15 febbraio 2015

Il Dottor Leonard Horowitz: le scie chimiche sono all’origine dell’immunosoppressione

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Sei cagionevole? Il tuo naso è otturato? Accusi dolori muscolari? Sei sudato, tossisci, starnutisci e non hai abbastanza energia per alzarti dal letto al mattino? Non è un’influenza normale, ma – come la definisce il Dottor Leonard Horowitz – un’”influenza chimica”.

Nel corso degli ultimi dieci anni, Horowitz è diventato un’autorità nel sistema medico statunitense. Con una formazione universitaria di ricercatore medico, Horowitz, 48 anni, insieme con Russel Blaylock e pochi altri, è un esperto che denuncia i rischi connessi alla geoingegneria clandestina. Horowitz afferma che settori del governo statunitense, insieme con le principali aziende farmaceutiche, sono responsabili di un’epidemia influenzale nel Nord America. I media riportano che i pronto soccorso degli ospedali sono affollati da pazienti che soffrono di una strana infezione delle vie respiratorie superiori. E’ una patologia che non sembra essere provocata da un virus.

Il Dott. Leonard Horowitz asserisce: “La genesi del problema è evidente: diagnosticammo questo tipo di epidemia per la prima volta tra la fine del 1998 e l’inizio del 1999. Le persone furono colpite da questa malattia bizzarra che non sembrava avere origine virale. Se fosse davvero un’infezione batterica o virale, avrebbe causato la febbre, ma non è così. Inoltre dura per settimane, se non mesi. Congestione sinusale, drenaggio del setto nasale, tosse, stanchezza, malessere generale, dolori alle articolazioni: questi sono i sintomi principali.

Il Research Institute of Pathology delle Forze Armate ha registrato dei brevetti per un micoplasma patogeno che è all’origine di questo tipo di epidemia. Il micoplasma non è un fungo, non è propriamente un batterio né un virus. Non ha una parete cellulare. Va in profondità nel nucleo cellulare, rendendo così molto difficile elaborare una risposta immunitaria contro questo patogeno. Il brevetto descrive un’arma biologica capace di provocare infezioni croniche delle vie respiratorie superiori. Sono infezioni che sono praticamente identiche a quelle che si stanno riscontrando in questi anni.

Credo che le 'chemtrails' siano responsabili di un’intossicazione generalizzata che è poi in grado di causare una soppressione immunitaria, di basso o alto grado, a seconda dell’esposizione. La disfunzione del sistema immunitario mette le persone nella condizione di diventare sensibili alle infezioni opportunistiche, come quella provocata dal micoplasma. […]



Ho iniziato a studiare le scie chimiche, quando le notai per la prima volta nei cieli dell’Idaho del Nord dove vivo. Scattai delle fotografie e contattai la Environmental Protection Agency. Gli esperti mi risposero che erano all’oscuro dell’operazione, così come l’Air Force (come no, n.d.r.). Mi misero quindi in contatto con il Center for Disease Control, reparto di Tossicologia e, dopo una settimana, ricevetti una lettera da uno dei loro principali tossicologi. Egli affermava che, in effetti, era stata rilevata una certa quantità di etilene dibromuro nei residui di carburante degli aerei [1]. L’etilene dibromuro è un noto agente cancerogeno che è stato rimosso dalla benzina senza piombo a causa delle sue conseguenze nocive. Ora improvvisamente è apparso nei residui di carburante dei velivoli. L’etilene dibromuro causa immunosoppressione, una condizione che predispone ad infezioni batteriche ed a micosi. Si è cosi “curati” con gli antibiotici i cui effetti collaterali sono noti: il fegato si riempie di tossine che si conclamano in eruzioni cutanee. Ho colleghi nelle Bahamas, alle Bermuda, a Toronto, nella British Columbia che segnalano tutti la stessa ‘semina’ bizzarra dell’atmosfera. Ciò che sta accadendo è spregevole.

Tutto ad un tratto gli esseri umani sono completamente fuori equilibrio e sono contemporaneamente infettati da due, tre o quattro microbi. Infine sono intossicati da una molteplicità di sostanze chimiche”.

Fonte: helpfreetheearth.com

[1] Il rischio chimico in campo aeronautico e aeroportuale

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