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mercoledì 15 luglio 2015

Dr Valdo Vaccaro: “Il digiuno è la tavola operatoria della natura”

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Far sparire in pochi giorni lipomi, miomi e tumori al seno, mediante autolisi o auto-scioglimento, senza orribili mutilazioni e senza l’uso di farmaci, è cosa normalissima per l’igienismo, anche se medici e medicalizzati rimangono spesso perplessi, sbalorditi ed increduli, di fronte a questa possibilità.
E’ chiaro che se un soggetto si alimenta quotidianamente al meglio, vale a dire con cibo prevalentemente crudo, e abbondanza di frutta, se respira come si deve, se fa del moto, se riposa bene, se prende il sole, e cerca di vivere in armonia con sé stesso e gli altri, non ha bisogno di digiunareGli basta il normale e naturale digiuno notturno e la colazione a base di frutta acquosa, per regolare perfettamente il suo organismo. Per una persona non carica di troppi veleni, e di pre-esistenti patologie curate con farmaci, il digiuno autogestito può estendersi senza troppi problemi a una settimana ed anche oltre, se vuole magari mandar via innocentemente qualche chilo di troppo.
Difficile dire con certezza quanto a lungo si può estendere un digiuno senza assistenza, dato che ogni caso è diverso. A volte, per evitare crisi eliminative troppo forti ed intense (soprattutto nelle persone molto intossicate), si suddivide il digiuno in due o tre sedute a distanza di uno o due mesi.L’assistenza al digiuno si limita, in ogni caso, a parole di spiegazione e di incoraggiamento, durante il momento delicato delle crisi espulsive, e a niente altro che quello. Trattasi dunque di supporto psicologico più che pratico.
Quando il digiunante ha a disposizione una decina di bottiglie di acqua distillata (o comunque leggera in termini di minerali) vicino al comodino, quando sta rilassato a letto, quando mantiene un bel ritmo respiratorio, quando la stanza è arieggiata, priva di odori e di rumori, di radio e televisione, tutto procede liscio. Il digiuno si interrompe allorquando arrivano i segnali giusti, ovvero quando la patina bianca della lingua scompare, quando le urine ridiventano chiare, quando l’alito e il sapore in bocca ridiventano gradevoli, e quando ritorna in modo prepotente l’appetito.
Il digiuno, tuttavia, non si interrompe certamente buttandosi su un piatto di spaghetti, ma con qualche giorno di alimentazione fruttariana (meglio solo frutta acquosa) o a base di centrifugati o frullati di carote, bietole, mele, ecc., per completare il lavoro ripulitivo, per poi riprendere alla fine la dieta normale umana, che è quella vegana tendenzialmente crudista, priva di effetti collaterali ed intossicanti (salvo che uno non voglia rimettersi nuovamente nei guai).
Ogni fenomeno fastidioso, ogni dolorino, ogni debolezza, ogni senso di vertigine, ogni eritema e ogni rigonfiamento epidermico, ogni scarico di muco, ogni liberazione di pus, ogni eventuale tensione nervosa ed ogni temporaneo picco depressivo, vanno inquadrati nella famosa crisi eliminativa. Trattasi di una crisi costruttiva, gestita con sapienza dal sistema immunitario, che con l’aiuto dissolvente dell’acqua leggera e demineralizzata,smaltisce le acque stanche e le cellule grasse, disgrega i depositi interni di minerali inorganici, di acidi, di urokinasi, di ammoniaca, di caffeine, teine, nicotine e cadaverine, nonché demolisce per autolisi le crescite patologiche ed irregolari tipo calcoli, tumori, cisti, lipomi e compagnia bella.
Il digiuno però non si limita a quanto sopra, ma fa molto di più. Smonta e smentisce categoricamente tutte le bugie pasteuriane e neo-pasteuriane, tutte le teorie mediche sui batteri e sui virus, sulle intolleranze e le allergie. Annienta e ridicolizza tutte le vecchie ideologie, tutti i martellamenti ministeriali su virus e ceppi virali provenienti dai vari punti cardinali del globo, evidenziando come un corpo diagnosticato carico di batteri e virus, senza alcun antibiotico ed alcun antivirale, senza alcuna vaccinazione, si libera velocemente da batteri e virus accumulati, riacquistando al 100% la sua salute.
Infatti, se avessero ragione i virologi e gli immunologi, una persona che affronti un digiuno, carica di batteri e di virus, lasciata senza cure biochimiche all’azione di tali voraci predatori, verrebbe divorata velocemente dai medesimi, sviluppatisi nel frattempo esponenzialmente, e morirebbe in preda a mille sofferenze. Succede invece esattamente l’opposto. Come mai? I virologi si defilano e scappano via imbarazzati. Non sanno cosa rispondere. Il motivo è ben presto spiegato. I batteri non trovano più porcherie da mangiare all’interno di un corpo ripulito dal digiuno, riducendosi così al quantitativo normale, logico e simbiotico previsto dalla natura. I virus, ovvero i detriti derivanti dalla fisiologica moria cellulare (normale ricambio metabolico giornaliero che vede miliardi di cellule morire e trovare le proprie sostitute), vengono parzialmente riciclati (vedi recupero del ferro in zona intestinale), e poi espulsi. Anche le allergie vengono a loro volta attenuate ed esorcizzate in modo naturale.
Nessuna meraviglia dunque che l’Ordine Medico combatta l’igienismo e il digiunismo a spada tratta, dicendone di cotte e di crude, spaventando a morte i malati e inducendoli a evitare tale pratica. Il digiuno mette in evidenza più di ogni altra cosa al mondo gli svarioni, gli spropositi, le ipocrisie, le corruzioni e le piccolezze della medicina. Il digiuno denuda spietatamente il monarca sanitario, mettendolo sotto i riflettori, smascherando tutto quanto c’è sotto. In definitiva, sbeffeggia la vorace e venale sanità mondiale, facendo guarire perfettamente la gente col semplice costo di poche bottiglie di acqua e di un piccolo sacrificio.
Ho dovuto scrivere decine di articoli su questo argomento, tipo: “Scienza e fantascienza del virus”, oppure “L’AIDS non malattia ma programma di governo”, “Il caso Sandlers e i conigli polio-resistenti”, “La farsa del contagio batterico-virale”, e tanti altri, per scalfire le intoccabili cattedre dei baroni e demolire le presunzioni e le arroganze dei ministri e dei sottosegretari, dei governi, dei piazzisti e dei portaborse, dei giornali e delle televisioni.
Ma coi ragionamenti teorici, è facile inceppare nelle trappole dei sofismi e nelle reti degli azzeccagarbugli.Qui parliamo di un esperimento pratico, facilmente ripetibile, verificabile e controllabile da una qualsiasi giuria pubblica. In realtà bastano 3-5 giorni di digiuno, per smantellare ogni montatura sanitaria, ogni costruzione fasulla e truffaldina basata sul binomio batterio-virus. Il digiuno è la prova del nove che batteri e virus non c’entrano in alcun modo con le malattie, non le provocano, ma sono semmai causati e moltiplicati da esse, e dalle tossicità accumulate precedentemente dal fisico. Si tratta di una semplice, chiara ed inequivocabile prova.
di Valdo Vaccaro valdovaccaro.blogspot.it
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