sabato 15 marzo 2025

Ivermectina e Fenbendazolo: Una Speranza per il Cancro Gastrico in Stadio 4?

Ivermectina e Fenbendazolo: Una Speranza per il Cancro Gastrico in Stadio 4?


di Salvatore Calleri (NatMed)

Un recente caso clinico ha attirato l'attenzione della comunità medica: un paziente di 55 anni affetto da carcinoma gastrico in stadio 4 con metastasi ossee ha mostrato un miglioramento significativo dopo un trattamento combinato di chemioterapia, ivermectina e fenbendazolo.

Il Caso Clinico

Il paziente presentava metastasi ai linfonodi addominali, ai polmoni e alle ossa lunghe, inclusi colonna vertebrale, femori e omeri, come evidenziato da una PET scan. La situazione era critica, con marcatori tumorali elevati: CA19-9 a 567 e CEA a 357 al 28 settembre 2024.

Protocollo Terapeutico

Il trattamento, durato cinque mesi, ha incluso:

  • Ivermectina: 60 mg
  • Fenbendazolo: 444 mg
  • Chemioterapia: regime standard

Risultati Osservati

Al 5 marzo 2025, i marcatori tumorali sono drasticamente diminuiti:

  • CA19-9: da 567 a 4,2 (riduzione del 99,3%)
  • CEA: da 357 a 1,5 (riduzione del 99,6%)

Una successiva PET scan ha mostrato una riduzione significativa dell'attività tumorale.

Considerazioni sul Caso

Questo caso solleva interrogativi sull'efficacia dell'ivermectina e del fenbendazolo come coadiuvanti nella terapia oncologica. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che, nonostante risultati promettenti in studi preclinici, l'uso di questi farmaci nel trattamento del cancro umano non è ancora supportato da evidenze cliniche solide. Organizzazioni come la FDA e l'OMS non hanno approvato l'ivermectina per il trattamento del cancro, sebbene alcuni studi abbiano mostrato che può rallentare la crescita tumorale in contesti di ricerca. POYNTER.ORG

La Necessità di Ulteriori Ricerche

È essenziale condurre studi clinici controllati per valutare l'efficacia e la sicurezza di ivermectina e fenbendazolo come terapie oncologiche. Attualmente, le evidenze disponibili derivano principalmente da studi su linee cellulari e modelli animali, che non possono essere direttamente applicati alla pratica clinica umana. AR.IIARJOURNALS.ORG

Sebbene questo caso offra speranza, è cruciale affrontare tali testimonianze con cautela. I pazienti devono consultare i propri oncologi prima di intraprendere qualsiasi terapia non convenzionale e affidarsi a trattamenti basati su evidenze scientifiche consolidate.


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giovedì 13 marzo 2025

Il Riarmo dell'Europa: Un Disastro Economico e Strategico

L'Europa trasformata in un campo di battaglia, mentre le lobby delle armi prosperano. Un'illustrazione esclusiva di Salvatore Calleri per denunciare la follia del riarmo.
L'Europa trasformata in un campo di battaglia, mentre le lobby delle armi prosperano.
Un'illustrazione esclusiva di Salvatore Calleri per denunciare la follia del riarmo.


Di Salvatore Calleri (NatMed)

L'Europa sta intraprendendo una corsa al riarmo che, oltre a essere economicamente insostenibile, rappresenta una minaccia alla stabilità globale. Questa decisione, promossa da una classe politica irresponsabile e prona agli interessi delle lobby delle armi, ci trascina in un vortice di sprechi e pericoli senza precedenti.

Un'Inutile Spesa Militare

La spesa militare dell'Unione Europea è in vertiginoso aumento. Gli investimenti in armamenti, droni, missili e nuove tecnologie belliche stanno sottraendo risorse fondamentali che potrebbero essere destinate a settori ben più utili: sanità, istruzione, transizione ecologica e sostegno alle fasce più deboli della popolazione. Si parla di centinaia di miliardi di euro, una cifra che basterebbe per risolvere il problema della povertà energetica e potenziare le infrastrutture in tutta Europa.

Ma a chi giova tutto questo? L'industria bellica, ovviamente. Le grandi multinazionali della difesa come Leonardo, Rheinmetall, Airbus e Thales hanno visto crescere esponenzialmente i loro profitti grazie a un clima di isteria geopolitica alimentato dai governi stessi.

I Responsabili del Riarmo

Tra i principali artefici di questa politica sciagurata troviamo la premier italiana Giorgia Meloni, che ha spinto per un incremento del budget della difesa in linea con le richieste della NATO. Il governo italiano, insieme a quello francese e tedesco, ha votato a favore di massicci finanziamenti per nuovi armamenti, facendo passare questa scelta come una necessità per la "sicurezza europea".

Ma la sicurezza di chi? Certamente non quella dei cittadini, che saranno i primi a pagare le conseguenze economiche e sociali di queste spese folli. Con l'inflazione galoppante, i salari bloccati e una crisi del costo della vita che morde milioni di famiglie, il riarmo è un insulto alle reali esigenze della popolazione.

I Pericoli di una Nuova Corsa agli Armamenti

L'incremento della spesa militare non rende affatto l'Europa più sicura. Anzi, la espone a nuovi rischi. La corsa al riarmo alimenta tensioni internazionali, aumenta la probabilità di conflitti e rafforza la dipendenza dell'Europa dagli Stati Uniti, che traggono enormi vantaggi economici e strategici da questa situazione.

Non solo: il riarmo accelera anche il rischio di escalation nei teatri di crisi, come la guerra in Ucraina, che invece di trovare una soluzione diplomatica viene costantemente alimentata con nuovi invii di armi e finanziamenti miliardari. L'Europa si sta trasformando in un mero vassallo degli interessi della NATO e del complesso militare-industriale statunitense.


Scenari Futuri: Verso il Baratro?


L'Europa trasformata in un campo di battaglia, mentre le lobby delle armi prosperano. Un'illustrazione esclusiva di Salvatore Calleri per denunciare la follia del riarmo.

L'Europa trasformata in un campo di battaglia, mentre le lobby delle armi prosperano. Un'illustrazione esclusiva di Salvatore Calleri per denunciare la follia del riarmo.


Se questa tendenza continuerà, nei prossimi anni vedremo un'Europa sempre più militarizzata, con eserciti sempre più potenti ma economie sempre più fragili. L'aumento del debito pubblico per finanziare il riarmo porterà a nuove misure di austerità, tagli ai servizi pubblici e un'ulteriore compressione del potere d'acquisto dei cittadini.

Inoltre, la creazione di un complesso militare-industriale europeo rischia di far perdere il controllo democratico sulle politiche di sicurezza, con le aziende dell'armamento che dettano l'agenda ai governi invece del contrario.

Il riarmo dell'Europa è una scelta scellerata, inutile e pericolosa. 

I cittadini devono opporsi a questa deriva bellicista, pretendendo che le risorse pubbliche siano impiegate per migliorare la qualità della vita e non per alimentare guerre e tensioni.

Non possiamo permettere che l'Europa torni a essere un continente ossessionato dall'arsenale bellico, mentre milioni di persone lottano per arrivare a fine mese. Serve una nuova politica basata sulla diplomazia, sulla cooperazione internazionale e sul benessere collettivo, non sulla follia della guerra e degli armamenti.

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martedì 11 marzo 2025

Il Ruolo della Vitamina D nella Gestione della Malattia di Crohn

 

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di Salvatore Calleri - NatMed

La Malattia di Crohn è una patologia infiammatoria cronica dell'intestino che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Caratterizzata da infiammazione del tratto gastrointestinale, può portare a sintomi debilitanti come dolore addominale, diarrea persistente e perdita di peso. Negli ultimi anni, la ricerca ha evidenziato una possibile connessione tra la carenza di vitamina D e l'aggravarsi di questa malattia, aprendo nuove prospettive per trattamenti naturali ed efficaci.

La Vitamina D e il Sistema Immunitario

La vitamina D è essenziale per numerose funzioni corporee, in particolare per la modulazione del sistema immunitario. Essa contribuisce al mantenimento dell'integrità della barriera intestinale, promuovendo la produzione di proteine che impediscono il passaggio di patogeni e tossine attraverso la mucosa intestinale. Un deficit di vitamina D può compromettere questa barriera, aumentando la permeabilità intestinale e favorendo l'infiammazione.

Studi sulla Carenza di Vitamina D nella Malattia di Crohn

Diversi studi hanno evidenziato come livelli subottimali di 25-idrossivitamina D siano comuni nei pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali, inclusa la Malattia di Crohn. Questa carenza è stata associata a un aumento del rischio di riacutizzazioni, ospedalizzazioni e interventi chirurgici correlati alla patologia, nonché a una risposta inadeguata ai trattamenti con inibitori del TNF e a un deterioramento della qualità della vita.

Uno studio condotto su 27 pazienti con Malattia di Crohn in remissione ha mostrato che la supplementazione con 2000 UI al giorno di vitamina D per tre mesi ha avuto effetti positivi su importanti parametri associati alla malattia, come la permeabilità intestinale e l'infiammazione. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati e tradurli in protocolli di trattamento standardizzati.

Implicazioni Terapeutiche e Raccomandazioni

Alla luce di queste evidenze, la valutazione dei livelli sierici di vitamina D dovrebbe diventare parte integrante della gestione clinica dei pazienti con Malattia di Crohn. La supplementazione di vitamina D potrebbe rappresentare una strategia terapeutica aggiuntiva per migliorare l'andamento della malattia e la qualità della vita dei pazienti. Tuttavia, è fondamentale che tali interventi siano personalizzati e monitorati da professionisti sanitari, considerando le specifiche esigenze e condizioni di ogni individuo.

Conclusioni

La correlazione tra carenza di vitamina D e Malattia di Crohn sottolinea l'importanza di un approccio integrato nella gestione delle malattie infiammatorie intestinali. L'adozione di misure preventive, come l'esposizione adeguata alla luce solare e una dieta equilibrata ricca di vitamina D, insieme a una possibile supplementazione controllata, potrebbe offrire benefici significativi per i pazienti affetti da questa patologia. La ricerca continua in questo campo è essenziale per sviluppare linee guida cliniche basate su evidenze solide e per offrire soluzioni terapeutiche sempre più efficaci e sicure.


Fonti e Approfondimenti:

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RFK Jr. rivoluziona l’approccio al morbillo: nutrizione, trasparenza dei dati e libertà di scelta per i genitori

 

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Robert F. Kennedy Jr Segretario della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti d'America


I media stanno diffondendo la notizia di una nuova ondata di casi di morbillo in Texas. Nel frattempo, Robert F. Kennedy Jr., attuale capo del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS), rassicura i genitori sulla disponibilità del vaccino MPR, parte integrante del programma vaccinale standard.

Tuttavia, la sua posizione equilibrata sul tema dei vaccini ha suscitato preoccupazioni tra quei genitori che hanno sperimentato direttamente le conseguenze negative del vaccino MPR. Questi stessi genitori rappresentano il cuore del movimento Make America Healthy Again (MAHA), che ha avuto un ruolo chiave nell'ascesa di Kennedy a questa posizione di rilievo.

Di Salvatore Calleri (NatMed)

Nonostante il suo sostegno al programma vaccinale, le tensioni interne al MAHA rischiano di deviare l'attenzione dagli obiettivi fondamentali del movimento e dalle riforme in atto nell'HHS. Per realizzare cambiamenti significativi nella politica sanitaria pubblica, tra cui la diffusione di informazioni trasparenti sui vaccini, il sostegno collettivo del MAHA risulta cruciale. Solo attraverso un'azione unitaria sarà possibile contrastare la corruzione all'interno delle agenzie sanitarie e promuovere un approccio realmente efficace alla salute pubblica.

RFK Jr. e un nuovo paradigma per la salute pubblica

Robert F. Kennedy Jr. sta rivoluzionando l'approccio alla gestione del morbillo, introducendo una strategia innovativa basata su nutrizione, trasparenza e libertà di scelta per i genitori. Questo metodo si discosta dalle classiche politiche vaccinali, proponendo una visione più ampia della prevenzione delle malattie infettive. La sua prospettiva, radicata in dati scientifici e nella difesa dell'autonomia individuale, ha sollevato sia entusiasmo che controversie, entrando in contrasto con gli interessi consolidati delle case farmaceutiche e delle istituzioni sanitarie.

Nel suo recente editoriale, Kennedy ha evidenziato il ruolo fondamentale della vitamina A nella riduzione della mortalità da morbillo, ha sottolineato il calo delle morti per questa malattia prima dell'introduzione del vaccino e ha ribadito l'importanza di decisioni consapevoli per le famiglie. Sebbene alcuni critici lo descrivano come un sostenitore delle vaccinazioni, il suo messaggio è chiaro: la politica sanitaria deve essere guidata da verità, trasparenza e rispetto per il diritto dei genitori di scegliere ciò che è meglio per i propri figli.

I pilastri della strategia di Kennedy

L'approccio di Kennedy alla gestione del morbillo introduce elementi fondamentali:

Nutrizione e prevenzione: Studi scientifici dimostrano che l'integrazione di vitamina A può ridurre in modo significativo la mortalità legata al morbillo. Questo concetto si inserisce in un quadro più ampio che riconosce l'importanza di una corretta alimentazione nel rafforzare il sistema immunitario e mitigare gli effetti delle malattie infettive.


Contesto storico: I decessi per morbillo erano già calati del 98% prima dell'introduzione del vaccino MPR, grazie ai progressi in igiene, nutrizione e accesso alle cure sanitarie. Kennedy evidenzia questo dato per sfidare la narrazione dominante che attribuisce il merito esclusivamente ai vaccini.


Libertà di scelta: Kennedy difende il diritto delle famiglie a decidere autonomamente se vaccinare i propri figli, senza pressioni o obblighi governativi.

Questo approccio si contrappone nettamente alla politica uniforme adottata dall'HHS negli ultimi decenni. Puntando su nutrizione e libertà individuale, la visione di Kennedy apre la strada a un modello di salute pubblica più inclusivo e rispettoso delle scelte personali.

Un caso emblematico da approfondire

Il dibattito si intensifica in seguito alla recente morte di un bambino, attribuita al morbillo, che è stata strumentalizzata per giustificare politiche vaccinali più rigide. Tuttavia, emergono dubbi significativi sulle reali cause del decesso e su possibili errori medici.

Secondo le ricostruzioni, il bambino era stato ricoverato per RSV e polmonite, e durante la degenza gli sarebbe stato somministrato il vaccino MPR, nonostante fosse già gravemente malato. Questo contravviene alle linee guida mediche, che sconsigliano la vaccinazione di soggetti immunocompromessi. Poche ore dopo la vaccinazione, il piccolo è risultato positivo al morbillo e il decesso è stato ufficialmente attribuito alla malattia.

Questa vicenda solleva interrogativi urgenti sulla somministrazione dei vaccini a pazienti fragili e sulla necessità di un'indagine accurata. Le autorità sanitarie dovrebbero esaminare la cartella clinica del bambino per chiarire se la morte sia stata realmente causata dal morbillo o se abbia avuto origine da una gestione clinica errata, da un'infezione ospedaliera o dagli effetti del vaccino stesso.

Le procedure ospedaliere dovrebbero concentrarsi sulla cura delle malattie infettive con strategie adeguate, anziché promuovere indiscriminatamente i vaccini anche in situazioni rischiose. Kennedy, oltre a esprimere vicinanza alla famiglia colpita, potrebbe incoraggiare un'azione legale contro l'ospedale, per far emergere eventuali negligenze mediche e garantire una maggiore trasparenza.

Ripristinare la fiducia attraverso la verità

La manipolazione delle informazioni sulla morte di questo bambino rappresenta un caso preoccupante di distorsione delle narrazioni sanitarie. Attribuendo il decesso esclusivamente al morbillo, le autorità hanno sfruttato l'episodio per promuovere restrizioni vaccinali più severe, ignorando il possibile ruolo degli errori medici.

L'impegno di Kennedy per la trasparenza e la responsabilità non riguarda solo la necessità di fare chiarezza sui fatti, ma anche il ripristino della fiducia pubblica nei confronti delle istituzioni sanitarie. Troppo a lungo il pubblico è stato privato di un'informazione equilibrata sui rischi e benefici dei vaccini, con conseguenze potenzialmente dannose.

La sua visione per la salute pubblica punta a garantire che le famiglie abbiano accesso a dati affidabili, che la nutrizione sia riconosciuta come un pilastro essenziale della prevenzione e che il diritto alla scelta venga rispettato. Il suo approccio rappresenta una sfida diretta all'alleanza tra Big Pharma e burocrazie governative, proponendo una strategia centrata sulle persone piuttosto che sul profitto.

Nel difficile scenario politico di Washington, Kennedy si trova a fronteggiare una forte resistenza da parte di chi trae vantaggio dallo status quo. Tuttavia, il suo approccio basato sulla trasparenza e sull'autodeterminazione offre una speranza concreta per un cambiamento reale. Per ottenere risultati tangibili nella politica vaccinale, il movimento MAHA deve sostenerlo con determinazione, invece di disperdere le proprie energie in divisioni interne.

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Il CDC Indaga sul Legame tra Vaccini e Autismo: Una Svolta Storica

 

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di Salvatore Calleri - NatMed

I media promuovono i vaccini MPR, lo stesso vaccino che è spesso correlato all'autismo

Dopo decenni di prove aneddotiche ignorate, il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha annunciato un'indagine ufficiale sul possibile legame tra vaccini e autismo. Questa decisione segna una svolta storica, considerando che per anni qualsiasi correlazione tra vaccini e disturbi neurologici è stata respinta dai media mainstream e dalle autorità sanitarie.

Un'Aumento Allarmante dei Casi di Autismo

Negli anni 2000, l'autismo colpiva circa 1 bambino su 1.000. Oggi, secondo i dati del CDC del 2022, la cifra è salita a 1 su 36. Questo drammatico incremento solleva domande urgenti sui fattori ambientali e medici che potrebbero contribuire alla diffusione di questo disturbo.

Dopo l'annuncio dell'indagine, i media finanziati dalle case farmaceutiche hanno immediatamente diffuso notizie allarmistiche su presunti aumenti dei casi di morbillo, in particolare in Texas, cercando di spingere più genitori a vaccinare i propri figli con l’MPR (morbillo, parotite e rosolia).

Timori e Resistenze da Parte degli Esperti di Vaccini

Paul Offit, noto sostenitore dei vaccini, ha espresso preoccupazione per il fatto che questa indagine possa erodere ulteriormente la fiducia pubblica nella vaccinazione, nonostante lo studio del CDC sia volto proprio a chiarire dubbi sulla sicurezza dei vaccini.

Per anni, i genitori di bambini danneggiati dai vaccini hanno denunciato una regressione nello sviluppo cognitivo e nella comunicazione subito dopo le vaccinazioni di routine. Ora chiedono risposte e trasparenza su ciò che sta causando questa epidemia di autismo.

Gli Ingredienti dei Vaccini Sotto la Lente

Uno degli aspetti più controversi è la presenza di alluminio e timerosal nei vaccini. L'alluminio, noto neurotossico, è usato come adiuvante per stimolare la risposta immunitaria, ma alcune ricerche suggeriscono che possa attraversare la barriera emato-encefalica e contribuire a danni neurologici. Il timerosal, un conservante a base di mercurio, è stato rimosso dalla maggior parte dei vaccini pediatrici nei primi anni 2000, ma rimane presente in alcuni vaccini antinfluenzali.

Secondo il Dr. Paul Offit, la questione del legame vaccini-autismo è stata già risolta più volte, ma molte famiglie e ricercatori rimangono scettici. La mancanza di studi a lungo termine sugli effetti cumulativi dei vaccini infantili continua a destare preoccupazioni tra gli esperti indipendenti.

Il Contesto Attuale e la Necessità di Trasparenza

Il CDC ha annunciato questa indagine in un momento delicato, con un presunto "aumento" dei casi di morbillo negli Stati Uniti che viene ampiamente pubblicizzato dai media. Questo tipo di narrazione sembra mirato a spingere i genitori a vaccinare i propri figli, senza affrontare il problema principale: l’aumento esponenziale dei casi di autismo.

Robert F. Kennedy Jr, da sempre critico sulla sicurezza dei vaccini, ha dichiarato che la vaccinazione dovrebbe rimanere una "scelta personale", posizione che ha suscitato critiche da parte di esperti di salute pubblica. Nel frattempo, il senatore Bill Cassidy ha sollecitato Kennedy a smentire qualsiasi legame tra vaccini e autismo, mentre il Dr. Jay Bhattacharya, candidato per guidare il National Institutes of Health, ha ammesso che l’aumento dei casi di autismo rimane inspiegabile.

Una Battaglia per la Verità

La decisione del CDC potrebbe finalmente aprire le porte a una maggiore trasparenza e responsabilità nel dibattito sulla sicurezza vaccinale. Dopo decenni di silenzio e censura, i genitori e i ricercatori indipendenti potrebbero finalmente ottenere risposte su cosa stia contribuendo all'epidemia di autismo.

La scienza deve basarsi su prove concrete e indipendenti, non su narrazioni imposte dai giganti farmaceutici. Se condotto con onestà, questo studio potrebbe rappresentare un passo cruciale per ristabilire la fiducia nella medicina e nelle istituzioni sanitarie.


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martedì 4 marzo 2025

Eleonora Giorgi anima di luce

 
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Nella foto la strega Finnicella (Eleonora Giorgi) nella scena del film "Mia moglie è una strega" dove guarisce con un tocco magico Emilio Altieri (Renato Pozzetto)

Mi chiamo Eleonora.

Ho vissuto una vita di luce, di cinema, di passioni. Sono stata giovane, bellissima, piena di sogni e di paure, come tutti.
I riflettori si sono accesi su di me quando ero poco più di una ragazza, e da allora la mia anima si è intrecciata con la pellicola, con le storie, con gli sguardi di chi mi ha amato sullo schermo e fuori. Ho danzato tra i ruoli più intensi e delicati, ho sorriso e ho pianto, ho amato e sono stata amata. Ogni scena, ogni fotogramma, ogni applauso era un battito del mio cuore.
Ho vissuto l’arte con devozione, trasformando ogni istante in qualcosa di eterno. Ma la vita non è stata solo sceneggiatura e copioni: è stata gioia, famiglia, figli, amicizia. È stata ricerca, crescita, amore per me stessa e per chi mi è stato accanto. Ho conosciuto il dolore, ho sfiorato il buio, ma sempre con la certezza che la luce mi avrebbe riportato a casa. E così è stato, sempre.
Ora che il sipario si è chiuso, so che non è la fine, ma l’inizio di un’altra storia. Di un altro viaggio. L’anima non si spegne, l’anima si trasforma, continua a brillare nel cuore di chi ci ha amato.
A te che mi hai seguito, che mi hai sorriso da lontano, che hai vissuto un pezzo della tua vita insieme alla mia attraverso uno schermo… non piangere. Io sono qui, nel vento che ti accarezza il viso, nel sole che scalda le tue giornate, nel battito del tuo cuore quando rivedi una scena, un sorriso, un ricordo. Sono nell’infinito amore che mi avete donato e che ora, lieve come un soffio, vi restituisco.
E così resto, per sempre.
Eleonora
💖
Eleonora, anima luminosa, ti guardo con gli occhi del cuore, e vedo oltre il tempo, oltre il velo di questa realtà. Vedo la tua essenza splendere come un raggio di sole che non conosce tramonto, un’anima che danza tra le stelle, accarezzata dal soffio dell’eternità.
Sei stata sogno, arte, passione. Sei stata bellezza che ha dato forma alle emozioni, che ha reso immortali i battiti di un’epoca, i sogni di chi ti ha amata sullo schermo e nella vita. Ma tu sei molto più di un volto, più di un nome inciso nella memoria collettiva. Sei un’essenza che si espande, che lascia tracce di luce ovunque abbia posato il suo passo.
Ora sei vento leggero che sfiora il viso di chi ti pensa, sei melodia che risuona nei cuori, sei presenza che non si spegne, ma si trasforma in carezza invisibile, in dolce abbraccio che consola. Io ti sento, Eleonora, in ogni istante in cui il pensiero si fa silenzio e il cuore si apre alla verità dell’amore.
Perché l’amore non conosce distanze, non conosce addii.
Ti abbraccio nell’invisibile, ti sussurro gratitudine e dolcezza attraverso il filo sottile che lega chi ha amato e ama ancora.
Sei stata luce in questa vita e ora sei stella nel cielo dell’anima.
Ma so che la tua energia sorride ancora, che il tuo spirito danza libero tra le vibrazioni dell’universo. E so che, ovunque tu sia, puoi sentire il nostro amore.
Il mio omaggio a Eleonora Giorgi.
Salvatore Calleri

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lunedì 17 febbraio 2025

Oliver Twist: La Purezza di un Cuore Riconoscente

 

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Ci sono storie che attraversano il tempo e si imprimono nell’anima, perché parlano di verità profonde, di sentimenti puri che ci ricordano la bellezza dell’umanità. Oliver Twist, il capolavoro di Charles Dickens, non è solo il racconto di un bambino orfano che lotta contro le ingiustizie, ma è anche un inno alla riconoscenza, alla luce che non si spegne nemmeno nei momenti più bui.


di Salvatore Calleri

In un mondo dove il bene e il male si intrecciano in un destino spesso crudele, Oliver è il simbolo dell’innocenza che non si lascia corrompere. Nonostante le sofferenze, la fame e gli abusi, il suo cuore rimane limpido, puro, capace di vedere oltre la durezza della vita. E soprattutto, capace di essere grato.

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Nella foto la bellissima Leanne Rowe nel Ruolo di Nancy in Oliver Twist


Quando trova persone che gli tendono una mano – dal signor Brownlow alla dolce Nancy – il suo spirito non si chiude nella diffidenza, ma si apre alla meraviglia dell’amore ricevuto. Oliver ci insegna che, anche nelle difficoltà, possiamo scegliere di non lasciare che il dolore ci trasformi in persone dure o diffidenti. Possiamo scegliere la gratitudine, un sentimento che illumina chi lo prova e chi lo riceve.

Nella foto Edward Hardwicke che interpreta il Signor Brownlow in Oliver Twist


Questa storia ci ricorda che la riconoscenza è un atto di fede. È credere che il bene esista ancora, anche quando tutto sembra dimostrare il contrario. È sapere che ogni gesto d’amore non è mai sprecato, perché lascia un segno nell’anima di chi lo riceve. Oliver non dimentica mai chi gli ha voluto bene, perché la sua essenza non è stata corrotta dalla sofferenza.

E allora, nel viaggio della vita, possiamo prendere esempio da lui: guardare con occhi limpidi, apprezzare chi ci tende la mano, non smettere di credere nella bellezza di un cuore sincero. Perché, come ci insegna Oliver Twist, l’amore vero lascia un segno indelebile, e la gratitudine è la sua voce più pura.

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martedì 11 febbraio 2025

Gal Gadot e il Miracolo di Ori: Una Storia di Amore, Coraggio e Rinascita ✨💖

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In un mondo spesso dominato da eroi immaginari, la vera forza emerge nelle sfide più intime e reali della vita. 
Gal Gadot, l'attrice che ha incarnato Wonder Woman sul grande schermo, ha vissuto una prova che ha messo in luce il suo coraggio e la sua resilienza oltre la finzione cinematografica.

di Salvatore Calleri

Nel febbraio 2024, all'ottavo mese di gravidanza, Gal ha iniziato a soffrire di forti mal di testa che la costringevano a letto. Dopo settimane di dolore, un esame MRI ha rivelato una massiccia trombosi venosa cerebrale, un coagulo di sangue nel cervello, una condizione rara ma potenzialmente letale. In un istante, la fragilità della vita si è manifestata con tutta la sua forza, trasformando la gioia dell'attesa in una corsa contro il tempo.

Trasportata d'urgenza al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, Gal è stata sottoposta a un intervento chirurgico d'emergenza. Durante quei momenti di incertezza e paura, è nata la sua quarta figlia, Ori. Il nome, che in ebraico significa "la mia luce", non è stato scelto a caso. Prima dell'operazione, Gal aveva detto al marito, Jaron Varsano, che la loro bambina sarebbe stata la luce in fondo al tunnel. E così è stato: Ori è diventata il simbolo di speranza e rinascita in un periodo oscuro.

Grazie all'eccezionale team medico e a settimane di cure dedicate, Gal ha superato la crisi, avviandosi verso una completa guarigione. Oggi, completamente ristabilita, esprime una profonda gratitudine per la vita che le è stata restituita. La sua esperienza le ha insegnato l'importanza di ascoltare il proprio corpo e di prestare attenzione ai segnali che ci invia. Ha anche sottolineato la necessità di una maggiore consapevolezza riguardo a condizioni come la trombosi venosa cerebrale, che, sebbene rare, possono colpire le donne in gravidanza.

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Gal Gadot con la piccola Ori. 

Gal Gadot su Instagram in questa sua foto in ospedale in un commento scrive: 

Il parto è un miracolo, una testimonianza della forza e della resilienza del nostro corpo e del nostro spirito. Ma richiede anche molto da noi, ricordandoci di prenderci cura di noi stessi con la stessa intensità con cui ci prendiamo cura degli altri.

Mentre celebriamo Hanukkah, una festa di luce e miracoli, rifletto sul miracolo personale che mi è stato concesso. Mia figlia Ori mi ricorda costantemente la resilienza, la speranza e la forza che portiamo dentro. 

Il mio desiderio è che tutti noi troviamo la nostra luce, sperimentiamo i nostri miracoli e continuiamo a difendere la nostra salute e quella degli altri 💛

Felice Hanukkah e possa quest'anno portare a tutti noi salute, forza e luce.

La storia di Gal Gadot è una testimonianza potente della forza dell'amore, della speranza e della resilienza umana. In un momento in cui la vita sembrava appesa a un filo, la nascita di Ori ha portato luce e significato, ricordandoci che anche nelle avversità più profonde, la luce dell'amore può guidarci verso la guarigione e la rinascita.


Nella foto Gal Gadot insieme alle sue quattro figlie e al marito Yaron Varsano.

Mentre sullo schermo Gal ha ispirato milioni di persone con il personaggio di Wonder Woman, nella vita reale ha dimostrato che il vero eroismo risiede nell'affrontare le sfide con coraggio, fede e amore. La sua storia ci incoraggia a trovare la forza interiore nei momenti di difficoltà e a credere che, anche nelle notti più buie, una nuova alba è sempre possibile.

Pochi giorni fa, Ori ha celebrato il suo primo compleanno, un traguardo che brilla di un significato ancora più profondo. Non è solo la festa di una bambina speciale, ma il simbolo della resilienza, dell'amore e della nuova vita. Oggi celebriamo Gal Gadot non solo come attrice, ma come donna forte, madre guerriera e portatrice di luce per tante persone.

A lei, e a tutte le mamme del mondo, il nostro augurio più grande: che la vita vi ricompensi con la stessa forza che donate ogni giorno, che il vostro amore sia sempre fonte di miracoli e che ogni sorriso dei vostri figli sia la più dolce delle vittorie. Siete voi le vere Wonder Women di questo mondo. 💖✨


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venerdì 31 gennaio 2025

I Motivi Per Cui la Pizza Bruciata e Altri Alimenti Carbonizzati Fanno Male all'Organismo

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Mangiare cibo bruciato, come una pizza con la crosta troppo scura o carne grigliata eccessivamente, è una pratica che molti di noi potrebbero trovare comune, ma ci sono delle implicazioni per la salute che dovremmo considerare. 

Di Salvatore Calleri (NatMed)

Quando gli alimenti vengono cotti a temperature troppo elevate o lasciati cuocere per troppo tempo, possono sviluppare sostanze chimiche dannose che possono influire negativamente sulla nostra salute. Vediamo in dettaglio perché la pizza bruciata, la carne carbonizzata e simili possano essere problematiche.

1. Formazione di Acrilamide

Uno dei principali motivi per cui il cibo bruciato è dannoso è la formazione di una sostanza chimica chiamata acrilamide. Questa si sviluppa soprattutto quando gli alimenti ricchi di carboidrati, come patate, pane e pizza, sono cotti a temperature molto elevate (superiori ai 120°C). L'acrilamide è stata classificata come possibile cancerogeno dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e può aumentare il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore, in particolare se consumata in quantità elevate e regolari.

2. Amine Eterocicliche e Idrocarburi Policiclici Aromatici

Quando si cuoce la carne, specialmente alla griglia o in padella, possono formarsi amine eterocicliche (HCA) e idrocarburi policiclici aromatici (PAH). Queste sostanze si formano quando la carne è esposta a temperature elevate e alla combustione. Gli HCA e i PAH sono stati associati a un aumentato rischio di cancro, in particolare ai tumori del colon, del seno e della prostata. Grigliare o arrostire la carne fino a farla bruciare aumenta il rischio di esposizione a queste sostanze pericolose.

3. Danni ai Tessuti e Processi Infiammatori

La cottura eccessiva degli alimenti, specialmente quando si bruciano, può anche provocare danni ai nutrienti presenti nei cibi, come vitamine e minerali, che sono sensibili al calore. Il processo di carbonizzazione crea inoltre radicali liberi, molecole instabili che possono danneggiare le cellule del nostro organismo e favorire l'infiammazione. Un'infiammazione cronica è uno dei fattori di rischio per molte malattie, tra cui malattie cardiache, diabete e malattie neurodegenerative.

4. Pericolo per il Sistema Digestivo

Il cibo carbonizzato può essere irritante per lo stomaco e l'intestino, in particolare se consumato regolarmente. L'acrilamide e altre sostanze chimiche presenti nei cibi bruciati possono alterare la funzionalità digestiva e aumentare il rischio di disturbi come reflusso gastroesofageo e ulcere. Queste sostanze possono anche danneggiare la mucosa intestinale e compromettere l'equilibrio della flora batterica intestinale, contribuendo a disturbi digestivi.

5. Rischio per la Salute Cardiovascolare

Inoltre, il consumo frequente di cibo bruciato può avere effetti negativi sul sistema cardiovascolare. L'infiammazione causata dai radicali liberi e dalle sostanze tossiche può danneggiare le pareti dei vasi sanguigni e favorire la formazione di placche arteriose. Questo aumenta il rischio di aterosclerosi, che può portare a malattie cardiache, ictus e altre complicazioni cardiovascolari.

Come Ridurre i Rischi?

Esistono diversi modi per ridurre i rischi associati al consumo di cibo bruciato:

  • Cottura a bassa temperatura: Evitare di cuocere gli alimenti a temperature troppo elevate, specialmente quando si grigliano o si arrostiscono. Cuocere i cibi lentamente aiuta a preservarne i nutrienti e a ridurre la formazione di sostanze dannose.
  • Girare frequentemente gli alimenti: Se si cucina carne alla griglia, è utile girarla frequentemente per evitare che si bruci o diventi troppo carbonizzata.
  • Utilizzare metodi di cottura alternativi: Ad esempio, la cottura a vapore o al forno può essere una buona opzione per evitare la formazione di sostanze pericolose. Anche la frittura in olio a bassa temperatura è una scelta migliore rispetto a cuocere a temperature troppo elevate.
  • Rimuovere le parti bruciate: Se il cibo si brucia, è importante eliminare le parti carbonizzate prima di consumarlo, riducendo così l'esposizione a sostanze dannose.

Sebbene mangiare occasionalmente un po' di cibo bruciato non causi danni immediati, consumarlo regolarmente può avere conseguenze negative sulla salute a lungo termine. La formazione di sostanze cancerogene e dannose, come acrilamide, HCA e PAH, può aumentare il rischio di sviluppare malattie gravi. Per questo motivo, è importante prestare attenzione alla cottura e fare scelte più consapevoli per proteggere il nostro organismo e mantenerci in salute.

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L'Ivermectina e la sua Potenziale Rivoluzione nella Lotta al Cancro: Una Scoperta da Approfondire

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Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha portato alla luce un'ipotesi tanto affascinante quanto rivoluzionaria: l'ivermectina, un farmaco noto per le sue proprietà antiparassitarie, potrebbe avere un ruolo importante nella lotta contro il cancro. 

Di Salvatore Calleri (NatMed)

Un'idea che potrebbe sconvolgere il paradigma attuale e aprire nuove porte alla guarigione attraverso metodi naturali e meno invasivi.

Un Farmaco Antico con Nuove Prospettive

L'ivermectina è stata utilizzata per decenni come antiparassitario, ma solo di recente alcuni ricercatori hanno iniziato a esplorarne il potenziale in ambiti ben più vasti. Gli studi preliminari suggeriscono che questo composto potrebbe influenzare i meccanismi di proliferazione delle cellule tumorali, bloccandone la crescita e inducendo processi di autodistruzione (apoptosi) delle cellule malate.

Come Agisce l'Ivermectina sul Cancro?

Diversi studi hanno mostrato che l'ivermectina potrebbe agire su più fronti:

  • Blocco delle vie metaboliche tumorali: interferisce con il percorso AKT/mTOR, responsabile della crescita incontrollata delle cellule malate.
  • Azione citotossica mirata: selettivamente colpisce le cellule cancerose senza danneggiare eccessivamente quelle sane.
  • Effetto anti-angiogenico: riduce l'afflusso di sangue ai tumori, privandoli dei nutrienti necessari alla loro espansione.

Questi meccanismi d'azione sono di particolare interesse per chi cerca alternative naturali nella prevenzione e nel trattamento del cancro, evitando soluzioni invasive e debilitanti per l’organismo.

Gli Studi Scientifici che Fanno Riflettere

Le ricerche più recenti hanno dato risultati sorprendenti. Uno studio pubblicato su PubMed ha dimostrato che l'ivermectina può bloccare la proliferazione delle cellule tumorali in diversi tipi di cancro, tra cui quello al seno e ai polmoni. Altri esperimenti condotti su modelli animali hanno confermato un'azione positiva nella riduzione della massa tumorale.

Naturalmente, siamo ancora in una fase di esplorazione, e gli scienziati continuano a indagare il reale potenziale di questa sostanza. Tuttavia, ciò che emerge è una prospettiva entusiasmante che merita di essere approfondita, soprattutto per chi crede in un approccio più armonico e naturale alla guarigione.

Le Ricerche Scientifiche più Rilevanti

Le ricerche più recenti hanno dato risultati sorprendenti. Ecco alcuni studi che vale la pena approfondire:

  1. "Ivermectin: a systematic review from antiviral effects to COVID-19 complementary regimen" (2021): Questo studio esamina l'ivermectina non solo per le sue proprietà antivirali, ma anche per il suo potenziale ruolo come agente antitumorale. Gli autori discutono i meccanismi attraverso i quali l'ivermectina potrebbe influenzare la proliferazione delle cellule tumorali. Leggi lo studio

  2. "Ivermectin induces cytostatic autophagy by blocking the PAK1/Akt axis in breast cancer" (2016): Questo studio dimostra che l'ivermectina può indurre l'autofagia citostatica nelle cellule del cancro al seno bloccando l'asse PAK1/Akt. Leggi lo studio

  3. "Il farmaco antiparassitario ivermectina mostra una potente attività antitumorale contro il colangiocarcinoma resistente alla gemcitabina in vitro" (2019): Il farmaco antiparassitario ivermectina (IVM) esercita attività antitumorali in diversi tipi di cancro Leggi lo studio

Naturalmente, siamo ancora in una fase di esplorazione, e gli scienziati continuano a indagare il reale potenziale di questa sostanza. Tuttavia, ciò che emerge è una prospettiva entusiasmante che merita di essere approfondita, soprattutto per chi crede in un approccio più armonico e naturale alla guarigione


Un Futuro di Nuove Speranze

Se le ricerche continueranno a confermare l'efficacia dell'ivermectina nel contrastare il cancro, potremmo trovarci di fronte a una vera e propria rivoluzione nel campo della medicina olistica. Un trattamento che potrebbe affiancare altri rimedi naturali, riequilibrando il corpo e rinforzando il sistema immunitario senza effetti devastanti.

Il cammino è ancora lungo, ma le premesse sono straordinarie. Per chi crede in un approccio naturale e alternativo, questa potrebbe essere una delle scoperte più importanti degli ultimi anni. La conoscenza è potere, e approfondire nuove strade può aprire le porte a una nuova era di guarigione e benessere.

Resta aggiornato e continua a seguire il nostro blog per scoprire le ultime novità su questo affascinante argomento!

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