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domenica 30 novembre 2014

ARMI PER GUERRE “NON CONVENZIONALI”

macrolibrarsi un circuito per lettori senza limiti;
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C’è una profonda differenza tra la decadenza dei precedenti modi produzione (comunismo primitivo, schiavistico, asiatico,[1] antico,[2] feudale)  e quella che sta imperversando il Modo di Produzione Capitalista, anche se i periodi di decadenza del passato sono stati marcati da conflitti bellici, questi non erano neanche comparabili alle guerre mondiali che, già due volte, hanno devastato la società capitalista. Un altro aspetto della decadenza del capitalismo è quella dell’ipertrofia dello Stato, che non è solamente sul piano economico (vediamo i salvataggi degli istituti bancari a partire dal 2007) ma anche sull’assorbimento della società da parte dello Stato, come si spiegherebbe il ruolo asfissiante dei servizi segreti? La diffusione delle armi tecnologiche (comprese quelle falsamente dette “non letali”)? Che parte consistente della popolazione usata come cavia per controllo mentale?
Quando dico assorbimento della società civile da parte dello Stato (che è lo Stato della Borghesia Imperialista) intendo dire il crescente ruolo nei processi (ma sarebbe meglio dire delle barbarie) in atto hanno realtà come i vari centri di ricerca universitaria e militari, le multinazionali farmaceutiche e delle protesi uditive e acustiche,[3] ecc., alla borghesia nera che nasce dalle organizzazioni mafiose ecc. Tutto questo provoca nuovi reati quali ad esempio i furti di identità, i sequestri virtuali, la schiavitù psichica e sessuale, la pedofilia cibernetica ecc.

Le armi ad energia diretta
    Per armi ad energia diretta si deve intendere una classe di armamenti che comprende numerosi dispositivi capaci di indirizzare sui bersagli, in modo molto preciso ed efficace, svariate forme di energia diretta. Questi dispositivi inviano sul bersaglio radiazioni elettromagnetiche,[4] od onde acustiche,[5] o plasma[6] ad elevata energia.


ARMI LASER

   La tecnologia laser[7]  è una delle maggiori protagoniste degli attuali programmi di ricerca per lo sviluppo di un nuovo arsenale ipertecnologico ed è impiegata  con versatilità in diversi dispositivi bellici.
Dispositivo THEL

   Questo dispositivo viene utilizzato per fare esplodere missili e proiettili in volo (testando dunque la sua funzionalità quale dispositivo di difesa antiaerea). Il progetto THEL vede impegnati nello sviluppo di questa tecnologia laser sia gli americani che gli israeliani. Proprio l’esercito israeliano annovera il THEL quale arma già in dotazione al suo esercito, e questo fa supporre che ne possieda già degli esemplari probabilmente dislocati a “difesa” di basi militari e città
Il THEL utilizza delle sostanze chimiche (fluorite[8] di deuterio)[9] per creare un raggio laser invisibile capace di abbattere aerei e missili.

Airbone Laser (ABL)

      Il sistema ABL consiste in un laser chimico ad alta energia, montato su di un Boeing 747 modificato. L’ABL è in grado di individuare ed abbattere missili balistici, può restare in quota per molte ore e rifornirsi di carburante mentre è in volo.

Space-Based Hig-energy laser (HEL)

   Si tratta di un armamenti laser montato su di un satellite capace di colpite bersagli nello spazio, sulla terra ed in aria. Oltre agli Stati Uniti ed in Israele, anche la Cina sta sviluppando un armamento laser pensato per distruggere i satelliti nemici orbitanti. L’arma si chiama ASATS (Anti-Satellite Simulation) ed è in fase di test già nel 1998.
Laser a raggi ultravioletti

   Quest’arma sarebbe in grado di paralizzare animali e persone. La tecnologia è quella di un laser che sfrutta dei raggi ultravioletti.[10]

Laser             ZEUS

    Si tratta di una laser montato su di un Humvee (un veicolo militare dell’esercito USA simile ad una jeep). Secondo fonti ufficiali del Pentagono, mezzi militari muniti di questo dispositivo al laser sono stati impiegati in Afghanistan per far brillare le mine. Secondo due siti accreditati di informazione militare: Defence Tech e Defence Daily,   almeno tre veicoli simili sono stati utilizzati anche in Iraq.

Armi al plasma e ad impulsi

   Le basi per una simile tecnologia furono poste negli anni ’40 dal fisico Nikola Tesla[11]. Alle scoperte di questo scienziato si deve lo sviluppo di parecchie tecnologie: dalle bobine elettriche ai generatori di corrente, dalla radio alla televisione. Duranti i primi anni del XX secolo Tesla iniziò a lavorare al suo progetto per un “raggio della morte”. Nel 1942 il progetto era pronto e tesla lo propose agli USA quale arma per battere i nazisti. Tesla fu considerato un “pazzo” e la sua proposta non fu preso in considerazione.  Era talmente considerato “pazzo”, che alla sua morte nel 1943,tutti i documenti dello scienziato sul “Raggio della morte” furono misteriosamente trafugati. Parte di questi documenti è stata citata in un documento segreto del governo USA su un’arma ad elettroni (documento declassificato nel 1980). Il principio del “Raggio della morte” è qualcosa che sta a metà strada fra le armi a laser e le armi al plasma. Il principio è quello di quello di sparare contro il bersaglio un proiettile di energia, composto da materia elettricamente carica composta da elettroni, neutroni e protoni. Il tutto avviene attraverso il processo di ionizzazione dell’aria.[12] Tale meccanismo è stato studiato approfonditamente dagli scienziati della famigerata DARPA con la collaborazione di un’azienda tedesca. Risulta che armamenti di questo tipo sono in possesso degli eserciti statunitense, israeliano e australiano.
Ci sono diverse versioni di questo tipo di armamenti:
1)    Pulsed Impulsive Kill Laser (PIKL). Questo tipo di dispositivo ha dimostrato la sua efficacia in diversi test, riuscendo a perforare anche armature in Kevlar[13] e lastre di metallo.
2)    La versione “non letale” va sotto il nome di Pulsed Energy Projectile (PEP). Questo dispositivo è in grado di stordire uomini e animali, creando in dolore molto forte e una temporanea paralisi. La documentazione sui possibile effetti a lungo termine provocati dall’arma è però scarsa.[14] Il principale ambito di applicazione previsto per il PEP viene indicato in scenari di “ordine pubblico” (l’ordine come lo concepiscono le classi dominanti sarebbe meglio dire) mentre un’altra delle applicazioni prefigurate è quella di presidio dei checkpoint.[15] Oltre a stordire le persone una simile arma dovrebbe essere capace di bloccare i veicoli, in quanto il suo impulso energetico interferirebbe con i sistemi elettrici.[16] Il raggio di azione del PEP è di circa 2 Km ed il suo funzionamento si basa sull’emissione di un impulso laser ad infrarossi (mediante l’impiego di un “deutorium fluoride laser”[17]).  Il plasma prodotto dalla parte iniziale dell’impulso  arriva ad esplodere poiché i suoi elettroni assorbono l’energia della parte finale dell’impulso. L’esplosione di questo plasma ad elevata energia si tramuta in una forza d’urto combinata ad un’onda elettromagnetica.


Armi a microonde

 Le armi a microonde non hanno una storia recentissima: immediatamente dopo la seconda guerra mondiale se ne ipotizzò l’utilizzo per il controllo delle menti ed altri impieghi che sono ritenuti fantascientifici.
I primi (ufficialmente a quanto si sappia) a sperimentare in modo più sistematico furono i russi. La CIA riporta un episodio che giustificò gli studi americani sulle microonde. Negli ani ’60  l’ambasciata americana a Mosca fu sottoposta ad un bombardamento a microonde. In tale occasione i servizi segreti russi adottarono un piano a lungo termine per indebolire l’apparato diplomatico statunitense presente a Mosca. Attraverso un’esposizione prolungata a microonde a bassa intensità i diplomatici americani subirono pesanti danni fisici e psicologici. Due ambasciatori morirono di cancro e un terzo si dimise gravemente malato.  Oltre all’insorgere di diverse forme di cancro sono stati documentati casi di problemi psicologici e cognitivi. I tessuti umani possono, infatti, essere danneggiati dalle microonde a diversi livelli dall’insorgere di tumori a malattie della pelle, da impotenza a indebolimento delle difese immunitarie fino a effetti sul sistema nervoso centrale capaci di provocare amnesie, demenza, sindromi depressive, paranoia ecc.
In conformità a questi effetti l’ipotesi di un uso segreto e decisamente illegale e criminale per l’indebolimento delle masse non è da considerarsi il frutto di qualche mente malata di qualche complottista, ma una tragica realtà.[18]
Parallelamente a questi fatti, la CIA sviluppò il The Pandora Project (Progetto Pandora).[19]  Gli agenti, che facevano parte di questo progetto, scoprirono che i russi avevano condotto molte ricerche sulle microonde soprattutto sugli effetti che queste potevano produrre sulla mente e sull’emotività. Nel 1965, l’Institute of Defence Analysis, un istituto finanziato dal Pentagono, ricostruì a grandezza naturale quello che era successo a Mosca, per analizzare il problema. L’Agenzia per i progetti di ricerche avanzata sulla questione della “Difesa” (difesa dell’ordine imperialista ovviamente) sperimentò, sulle scimmie Rhesus, gli effetti delle microonde al Walter Reed Army Research InstituteI risultati, che furono classificati sotto la dicitura “segreto – Difesa”, confermerebbero che le microonde hanno degli effetti che colpiscono profondamente il sistema nervoso e che il comportamento di queste scimmie fu cambiato. Nel 1969, i principali ricercatori nel campo delle microonde si riunirono in simposio a Richmond, in Virginia (USA) per studiare gli effetti biologici e le implicazioni sulla salute di queste microonde. Il Dottor Karel Marha un’autorità del settore venuta dalla Cecoslovacchia, spiegò che queste onde generano mal di testa, debolezza generale, fatica nausea, irritabilità, angoscia, depressione. Qualche anno dopo furono i russi ad accusare gli statunitensi di impiegare degli apparecchi elettromagnetici contro il giocatore di scacchi Boris Spassky che aveva appena perso contro Bobby Fischer, nel campionato del mondo.
Qualcosa di molto simile a quello che successe all’ambasciata americana di Mosca, avvenne negli anni ’90 nelle lande del New Messico e negli Stati del Michigan e del Texas, dove un fenomeno inspiegabile sconvolse la vita tranquilla della gente del luogo. Qualcosa sembrava pulsare nei cuori delle persone, qualcosa che tormentava i residenti con insonnie, nausee e disturbi nervosi, che scomparivano “magicamente” non appena ci si allontanava dalla zona interessata.[20] Il fenomeno divenne noto come The Sound (Il Suono). La Fondazione Phoenix, guidata dal direttore esecutivo Jim Moore, nel 1992 fu convocata dagli abitanti di Taos, una cittadina del New Messico, per indagare sull’origine del Sound. Dana Hougland, ingegnere del suono della David L. Adams Inc. di Denver e membro della Fondazione, intervenne col proprio equipaggiamento e dopo attenti rilevamenti identificò il suono come una potente pulsazione a frequenza passante da 17 a 70 hertz. Negli Stati Uniti, l’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) ha classificato tali frequenze come psicoattive, rilevandone i pericolosi effetti biologici. Le ripercussioni furono gravi sia per gli abitanti, sia per i giornalisti di un giornale locale che furono dissuasi con minacce telefoniche e lettere minatorie a insistere da ulteriori ricerche.
Tutti i tentativi di localizzare la fonte del fenomeno, apparso improvvisamente, fallirono. Il ricercatore Bill Hamilton di tutta questa faccenda ha una tesi che sembra presa dagli autori della serie X-FILE: egli afferma dell’esistenza nel suolo degli USA di enormi basi, dove militari ed extraterrestri lavorerebbero congiuntamente in esperimenti segreti. Certo un’affermazione simile non può che generare delle perplessità come minimo, si può giustamente sospettare che chi afferma simili cose sia un depistatore,[21] però bisogna tener conto che una delle zone colpite da questo fenomeno, lo Stato del Nevada, è anche, guarda caso, lo Stato dove si risiede la ben troppa famosa Area 51.[22]  Infatti, Moore si accorse che posizionando una mappa delle aree interessate al fenomeno,  sua una cartina delle presunte basi  sotterranee,  che le località coincidevano quasi perfettamente, presso Gromm Lake nel Nevada, zona che Hamilton ritiene che il governo usi contro la popolazione ignara un’arma ad onde elettromagnetiche (ELF) come possibile strumento di controllo mentale. Tra l’altro, guarda caso, L’Area 51 confina con la regione Yucca Flat del Nevada Test Site (NTS), un sito di test nucleari dove sono stati condotti 739 dei 928 di questi  da parte del Dipartimento dell’energia statunitense. Il deposito nucleare di Yucca Mountain dista circa 64 km sudovest del Groom Lake).  Questo suono era simile a quello sentito all’ambasciata americana a Mosca.
Nel 1990 una ferrea cintura di segretezza attorno alle ricerche militari americane sugli effetti biologici delle radiazioni dei campi elettromagnetici. Secondo Moore lo studio di questo settore è stata classificato Top Segret per “ragioni di sicurezza nazionale”. Una delle ragioni di segretezza non sta solamente nel nascondere l’utilizzo di questo tipo di armamenti contro ignari cittadini usati come cavie umane, ma soprattutto s’intende nascondere la collaborazione tra militari e industria elettronica. Lo proverebbe un rapporto della DIA[23] intitolato Effetti Biologici delle Radiazioni Elettromagnetiche nei paesi Euroasiatici Comunisti redatto dall’Agenzia Medica e Informativa dell’Esercito nel marzo 1976, risulta sconvolgente, nel paragrafo finale del capitolo  Tendenze Conclusioni e Previsioni, scoprire come tutte le potenziali disastrose conseguenze addossate ai comunisti, in realtà venissero originariamente condotte da Allen Frey[24] (uno dei pionieri della ricerca degli effetti delle microonde sul sistema nervoso e comportamentale).   Nel paragrafo si afferma che: “Sebbene sia stata identificata nessuna attività di ricerca, svolta nei paesi euroasiatici comunisti, chiaramente o direttamente collegata ad un programma militare di armi offensive, gli scienziati sovietici sono perfettamente consapevoli possibili effetti biologici delle radiazioni a microonde a basso livello, applicabili quali armi offensive. La loro ricerca sulla percezione interiore del suono ha un enorme potenziale di sviluppo quale sistema capace di disorientare o distruggere gli schemi comportamentali del personale diplomatico o diplomatico; esso potrebbe venire usato in maniera ugualmente efficace quale strumento per gli interrogatori”.[25]
I russi studiavano dunque i mutamenti psicofisiologici e metodologici, nonché le alterazioni cerebrali derivanti dall’esposizione a frequenze di radiazioni elettromagnetiche, rilevandone gli effetti fisiologici. Fra questi, infarto indotto e alterazione e alterazione della barriera sangue-cervello: le neurotossine del sangue si incrociano, causando nell’individuo gravi sintomi neuropatologici e il decesso. Si ipotizza inoltre un legame tra le radiazioni ELF e lo sviluppo dell’AIDS, in quanto tali radiazioni distruggono il sistema immunitario.
Il paragrafo seguente di questo rapporto è ancora più agghiacciante: “Il potenziale per lo sviluppo di una varietà di applicazioni contro la persona viene suggerito da ricerche pubblicate nell’URSS, nell’Europa dell’Est e in Occidente. Suoni probabilmente anche parole che sembrano provenire dal cervello sono in realtà indotti da modulazioni di segnali a densità elettriche molto basse”.[26]
Secondo il rapporto DIA i russi avrebbero continuato gli esperimenti nel campo della percezione del suono.
Nella primavera del 1973 il Dott. Charles C. Sharp e alcuni suoi colleghi del War Reed Army Institute of Research testarono sul cervello umano una trasmissione di microonde. Seduto un ambiente insonorizzato, Sharp riuscì a riconoscere parole modulate trasmesse attraverso un audiogramma (rappresentazione grafica delle onde sonore percepibili) emanate all’interno della stanza a una frequenza di microonde a circa due gigahertz. Nonostante una porzione del rapporto sia rimasta segreta, il resto indicherebbe il coinvolgimento degli USA nello sviluppo di tali armi. Uno studio pubblicato nel 1972 dall’U.S. Army Mobility Analisi delle Microonde quali possibili Armi di Sbarramento, finisce testualmente così:

1)    Con la tecnologia e l’equipaggiamento attualmente disponibili è possibile    approntare un sistema di sbarramento a microonde, trasportabile su camion, che immobilizzi completamente il personale nemico che si trovi allo scoperto.
2)    Esiste un forte potenziale per l’attuazione di un sistema a microonde capace di rallentare o immobilizzare il personale militare all’interno dei veicoli.
3)    Con l’attuale tecnologia non risulta ancora possibile approntare un sistema a microonde capace di struggere il tipo di materiale rinforzato di cui sono costituiti i carri armati.[27]
Ma c’è di più. L’esercito USA durante la prima guerra del Golfo posizionò potenti sistemi di amplificazione in pieno deserto dai quali non usciva alcun  suono. Molti veterani reduci del conflitto soffrono tuttora dei sintomi causati all’esposizione di radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti: dolori ai denti, alle mascelle e alle giunture, stanchezza cronica, malattie della pelle, sistema immunitario distrutto e via di seguito.


HAARP, ARMI SCALARI, MORIE SCALARI E TERRMOTI ARTIFICIALI
   Un altro aspetto delle guerre non convenzionali riguarda l’ambiente e la terra.
Cominciamo con il progetto HAARP.
Haarp
   Questo progetto esiste dal 1992 come un progetto del Dipartimento della “Difesa” Statunitense, coordinato dalla Marina e dall’Aviazione, esso fu denominato HAARP (High-Frequency Active Auroral Research Program). Esso è  il cuore vero e proprio del più vasto – e ben più noto – programma di Guerre Stellari, avviato nei primi anni Ottanta sotto le amministrazioni Reagan-Bush.[28]
La base principale di HAARP occupa un’estesa area a Gakona, in Alaska, sul cui terreno è installata una serie di 180 piloni d’alluminio alti 23 metri, su ognuno dei quali si trovano una coppia di antenne per la banda bassa ed una per la banda alta, in grado di trasmettere onde ad alta frequenza fino ad una distanza di 350 km. Queste onde sarebbero indirizzabili verso zone strategiche del pianeta, sia terrestri che atmosferiche.
Come spesso succede, la facciata dell’operazione ha nobili scopi: lo studio accademico della ionosfera e lo sviluppo di nuove tecniche radar, che permettano agevoli comunicazioni con i sottomarini e rendano possibili radiografie di terreni, in modo da rilevare armi od attrezzature a decine di km di profondità; a conferma di ciò, è online il sito del progetto, che dipinge l’immagine di un’innocua stazione scientifica, con tanto di webcam.[29]
   Negli anni Ottanta Bernard J. Eastlund, fisico texano del MIT di Boston, ispirandosi alle scoperte di Nikola Tesla, registrò negli Stati Uniti il brevetto n° 4.686.605 denominato “Metodo ed attrezzatura per modificare una regione dell’atmosfera, magnetosfera e ionosfera terrestre”, a cui ne fece seguire altri undici. In uno di questi era descritta la proprietà riflessiva della ionosfera per utilizzi come “sistemi di raggi energetici”, “esplosioni nucleari graduali senza radiazioni”, “sistemi dirilevamento e distruzione di missili nucleari” e “sistemi radar spaziali”.
Alcune di queste invenzioni furono acquisite dalla ARCO, proprietaria di ampie riserve di gas naturale in Alaska, le quali potevano in questo modo essere riconvertite in energia elettrica redistribuitile tramite la ionosfera ai propri clienti in tutto il mondo: la visione di Tesla di distribuire energia senza fili e gratis nelle case di tutto il mondo stava in parte per realizzarsi, seppur concettualmente distorta da forti interessi economici.
   Inoltre, queste invenzioni rendevano possibile manipolare il clima, quindi creare pioggia quando necessario per favorire l’agricoltura o neutralizzare fenomeni distruttivi quali tornado ed uragani.
A questo punto entrò in scena il governo, tutti i brevetti di Eastlund vennero dapprima sigillati sotto un ordine di massima segretezza, per poi passare alla E-Systems, una delle maggiori fornitrici di tecnologie avanzate ai servizi segreti di molte potenze mondiali, assorbita poi dalla Raytheon, una delle quattro maggiori fornitrici della difesa Usa, produttrice dei missili Tomahawk, Stinger (questi spesso finiti nelle mani di paesi “canaglia” e “gruppi terroristici”[30]), e dei famigerati Bunker Buster. Le connessioni con il potere sono riassumibili nella figura di Richard Armitage,  che divenne Vicesegretario di Stato e Viceministro degli Esteri nell’amministrazione Bush Jr. Armitage, già consulente, membro del consiglio d’amministrazione, firmatario e convinto sostenitore del PNAC, risulta anche implicato in molte operazioni segrete della CIA dal Vietnam ad oggi.
Secondo le scoperte di Eastlund, dirigendo la potenza di HAARP verso uno specifico punto della ionosfera la farebbe riscaldare al punto da innalzarla fisicamente, in modo da creare un rigonfiamento altamente riflettente, definito da lui “effetto lente”, in grado di convogliare i raggi sulla terra con effetti devastanti: la potenza di tali onde sarebbe tale da provocare modificazioni molecolari dell’atmosfera, causando – a seconda delle diverse frequenze – cambiamenti climatici, la possibile disgregazione di processi mentali umani, e forse anche, appunto, effetti sui movimenti tettonici di magnitudine imprecisata.
Molti degli avvenimenti politici attuali potevano essere intuiti già anni fa, leggendo profetici libri come la Grande Scacchiera di Zbygniew Brzezinsky, del 1997, o i testi programmatici del PNAC, Project for a New American Century, dello stesso anno.
lo stesso possiamo fare ora analizzando scritti e dichiarazioni di influenti pensatori ed alti vertici militari, rispetto ad un futuro relativamente vicino.
Lo stesso Brzezinsky, consigliere della Sicurezza ai tempi di Carter, già nel 1970 scriveva nel suo libro Tra due Età: ” La tecnologia renderà disponibile, ai leader delle principali nazioni, tecniche per condurre operazioni di guerra segrete, che richiederanno l’impiego di un esiguo numero di forze di sicurezza […] Tecniche di modificazione climatica potranno essere impiegate per produrre prolungati periodi di siccità o tempesta”. Risalgono infatti a quei tempi, seppur in forma rudimentale, i primi studi relativi alla guerra climatica, come il Progetto Popeye per estendere la stagione dei monsoni in Vietnam.
I precedenti
   L’Operazione Popeye (dal 1967 e 1972) è stata il primo uso sistematico conosciuto nella storia di tecniche di modifica ambientale-meteorologica ed è avvenuto nel quadro della guerra nel Sud Est Asiatico nei territori di Cambogia, Laos e Vietnam del Nord e del Sud. L’origine dei tifoni estremamente forti e delle torrenziali piogge del 1971 nel Vietnam del Nord, sono correlati con la suddetta operazione. L’operazione è stata a carico del 54th Weather Reconnaissance Squadron(WRS) con il proposito di allargare il monsone sul Vietnam del Nord, principalmente sulla strada di Ho Chi Minh. Le operazioni avevano il nome in codice di Motorpool. Le inseminazioni di nubi (cloud seeding) venivano eseguite con particelle di ioduro di argento, dando come risultato un prolungamento del monsone di 30 – 45 giorni. Questo faceva sì che intense piogge rendessero difficile il traffico stradale saturando il suolo e facendo esondare i fiumi. Queste missioni sono state portate avanti da aerei modificati (C-130, F-4 e A-1), che realizzarono più di 2300 missioni. L’operazione Popeye, oltre ad inondare il sentiero di Ho Chi Minh, era di fondamentale importanza strategica per i vietcong aveva distrutto anche le risaie del Vietnam del Nord . Le operazioni partivano dalla Tailandia, senza informare però il governo locale sullo scopo.[31]
Saint-Amand[32] che era il responsabile dell’operazione e il suo gruppo adoperavano la loro nuova arma con risultati spettacolari. Si poteva attaccare il nemico usando il meteo, negando conseguenze e responsabilità.
Il nome dell’Operazione Popeye (Pop Eye) è entrato nello spazio pubblico attraverso una breve menzione nel Pentagon Paper e con la pubblicazione sul New York Times  del 3 luglio 1972. Le Operazioni in Laos cessarono due giorni dopo la pubblicazione dell’articolo. Sono state fatte accuse, si è detto che il cloud-seeding aveva non solo reso impraticabili i percorsi della giungla ma anche ucciso migliaia di persone. Il Progetto Popeye aveva aperto la porta ad un nuovo tipo di guerra.
Daniel Ellsberg, analista militare, nel 1971 consegnò al New York Times e ad altri giornali ilPentagon Papers, uno studio secreto del Dipartimento della Difesa sul coinvolgimento statunitense in Vietnam. Ellsberg fece trapelare documenti in cui si rivelava come l’invasione del Vietnam fosse sistematicamente basata sulla menzogna. Melvin Laird che era segretario della Difesa, negò che gli Stati Uniti stavano modificando il tempo in Vietnam.
Le operazioni di WARFARE innovativo in Vietnam erano di vasta portata.
Dal 1965 al 1970, nel Sud del Vietnam gli Stati Uniti hanno scaricato oltre 43 milioni di litri di Agent Orange, i produttori del veleno devastante erano la Dow Chemical e la Monsanto.
   Il napalm servì per distruggere infrastrutture e per incendiare foreste. Era un agente addensante usato nei lanciafiamme e nelle bombe incendiare. L’addensante trasforma la mistura in una gelatina che si attacca al bersaglio quando comincia a bruciare. Come l’India con GROMET,[33] altri paesi fungevano come grande laboratorio all’aperto. I primi passi sotto cieli sereni per disperdere il Napalm e studiare i suoi effetti sono stati fatti in Italia.
Nel giro di dieci giorni – scrive il ricercatore Andrea Villa – 700 bombardieri pesanti, 300 bombardieri medi e 270 caccia sganciarono 1161 tonnellate di bombe contro 74 obiettivi»; bombe che erano state riempite con “una miscela di recente invenzione, chiamata napalm, i cui effetti erano ancora tutti da verificare e da indagare”. Villa non parla del Vietnam , ma di NAPALM scaricato in Italia nel 1944.[34]
Un terzo capitolo si aprì nelle Filippine, il suo nome era Gromet II. Di nuovo troviamo l’ammiraglio Saint-Armand. Operazioni di guerra in Vietnam e di “aiuto civile” avvenivano in contemporanea. Stessa squadra, stesse tecnologie e strumenti.
Mentre pioveva troppo in Vietnam, nelle Filippine, invece, pioveva troppo poco
La grave siccità che colpì le isole Filippine negli anni 1968 e 1969 convinse il governo filippino a provare l’inseminazione delle nuvole come mezzo per aumentare le precipitazioni. Partì così il progetto GROMET II. Sì è svolto su tutto l’arcipelago da fine aprile a metà giugno del 1969. Ioduro d’argento è stato rilasciato in correnti ascensionali e in nubi in crescita. La portata esatta di pioggia e l’aumento derivante dalla semina non può essere calcolato, tuttavia, l’aumento delle precipitazioni tropicali portò un miglioramento nel settore agricolo, l’aumento della produzione di zucchero, riso e mais. Inoltre gli USA addestrarono il personale locale nelle tecniche di cloud seeding. A causa del successo di GROMET II il governo filippino condusse un’operazione simile nel 1970 ed era prevista un’altra per il 1971. Cosa successe non lo sappiamo. Nel 1971 è avvenuta una delle peggiori alluvioni ad Hanoi. Morirono oltre 100 000 persone.
A severe flood of the Red River in North Vietnam kills an estimated 100,000 people on this day in 1971. This remarkable flood was one of the century’s most serious weather events, but because the Vietnam War was going on at the time, relatively few details about the disaster are available.”[35]
Strategie globali

    Senza dubbio uno dei documenti più interessanti è lo studio redatto da sette ufficiali dell’esercito USA nell’Agosto del 1996, intitolato Il clima come moltiplicatore di potenza: averne il controllo nel 2025,  nato da una direttiva del Comandante delle forze aeree statunitensi, tesa a stimolare un dibattito intellettuale tra i membri dell’esercito, in cui si afferma: “Nel 2025 le forze aereospaziali Usa potranno avere il controllo del clima se avranno capitalizzato le nuove tecnologie sviluppandole nella chiave delle applicazioni di guerra. […] Dal miglioramento delle operazioni degli alleati e dall’annullamento di quelle del nemico tramite scenari climatici “su misura”, alla completa dominazione globale delle comunicazioni e dello spazio, la modificazione climatica offre al chi combatte una guerra un’ampia gamma di possibili modi per sconfiggere o sottomettere l’avversario”. [36]
Questi propositi sono confermati da un successivo studio del 2003, intitolato Padroneggiare l’ultimo campo di battaglia: i prossimi avanzamenti nell’uso militare dello spazio ad opera del Project Air Force della Rand Corporation, un think-thank legato alle lobbies del petrolio e delle armi che ha avuto come amministratore Donald Rumsfeld, e nel cui consiglio di amministrazione figura Lewis Libbey, socio fondatore del PNAC e  direttore del personale è Dick Cheney.
Il concetto alla base di questo rapporto è la Full Spectrum Dominance, vale a dire una politica di eccezionali investimenti militari mirati alla conquista ed al mantenimento di una posizione di superiorità nello spazio, se non addirittura di un suo controllo assoluto. Il che obbligherebbe chi volesse contrastare l’imperialismo USA a farlo esclusivamente via terra e mare.
Al riguardo, sono particolarmente significative le parole del Comandante in Capo del comando spaziale Usa, Joseph W. Ashy: “Alcune persone non vogliono sentirne parlare. Ma assolutamente siamo prossimi a combattere nello spazio. Combatteremo dallo spazio e nello spazio. Un giorno o l’altro colpiremo obiettivi terrestri – navi, aeroplani e obiettivi sulla terraferma – dallo spazio.”
Il 22 Febbraio del 2004, l’Observer ha pubblicato un rapporto “segreto”, commissionato da Andrew Marshall, influente consigliere di Rumsfeld, che sarebbe sfuggito al Pentagono, e che conclude: “Un improvviso sconvolgimento climatico porterà ad una catastrofe globale di monumentali proporzioni, che comprende una guerra nucleare e disastri naturali, portando intere nazioni a scomparire sotto il mare ed i pochi sopravvissuti a combattere per le scarseggianti risorse di cibo, acqua ed energia”.
Sono molte le voci di protesta riguardanti questi folli e distruttivi progetti. Fra queste, la scienziata di fama mondiale Rosalie Bertell denuncia che “gli scienziati militari degli Stati Uniti stanno lavorando sui sistemi climatici come potenziale arma. I metodi includono l’accrescimento delle tempeste e la deviazione dei fiumi di vapore dell’atmosfera terrestre per produrre siccità o inondazioni mirate”. Richard Williams, fisico e consulente dell’Università di Princeton, dice che “i test di surriscaldamento della ionosfera sono un atto irresponsabile di vandalismo globale […] HAARP potrebbe essere un serio pericolo per l’atmosfera terrestre. Con esperimenti di questo tipo, potrebbero essere fatti danni irreparabili in poco tempo”.
Alcuni ricercatori già oggi sospettano dei collegamenti con i recenti sconvolgimenti climatici, terremoti, uragani, maremoti, diffuse siccità.[37]
Preoccupazioni e denunce sono state fatte anche da varie istituzioni nazionali. Il Parlamento Russo, la Duma, ha rilasciato nel 2002 il seguente comunicato, firmato da 188 deputati: “Sotto il programma HAARP, gli Stati Uniti stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari”.
Tanto per far aumentare le preoccupazioni all’umanità Putin annunciò di aver sviluppato un nuovo tipo di missile balistico telecomandato, che sarebbe  in grado di mutare tragitto durante il viaggio e rendendo dunque virtualmente inutile la difesa dello scudo spaziale: che sia un bluff o no, è certo che i progetti militari Statunitensi degli ultimi anni hanno generato una corsa agli armamenti senza precedenti.
La Russia stessa ha portato avanti alcuni progetti basati sulle scoperte di Tesla fin dagli anni Cinquanta, in parallelo alle sperimentazioni degli Stati Uniti, salvo poi rallentarli anche a causa del collasso economico. Chissà se un certo Emmanuel Todd, il ricercatore francese che predisse il crollo dell’URSS nel 1976 (Il crollo finale), non abbia ragione ancora questa volta: analizzando gli stessi indicatori, nel suo lavoro Dopo l’impero, del 2003, ha preannunciato la dissoluzione dell’ultima restante superpotenza..
C’è aspetto inquietante inerente all’uso di HAARP: l’uso per il controllo personale delle persone. In un documento estratto da un documentario di History Channel (6470214 pdf)[38]attraverso il riferimento a brevetti militari e sulla base di studi condotti da scienziati ed esperti, è spiegato il tema del controllo mentale attuato dai governi mediante strumenti elettromagnetici usati dal progetto HAARP.
   Dunque, HAARP può essere usato per controllare la mente. Come si è visto in precedenza le onde ELF causano degli effetti sugli stati mentali.  Il cervello umano opera su frequenze molto basse; è in grado di produrre onde alfa, beta, delta, theta. Durante gli stati meditativi, le onde risultano essere i 8 cicli al secondo; durante il sono  di 4 cicli. HAARP è in grado di generare tutti questi segnali e all’occorrenza modificarli con gravi disturbi alla persona.[39]



C’è un rapporto tra le morie di animali e le armi scalari?

   In diversi parti del mondo ci sono state, delle misteriose morie di animali. Vediamo alcuni esempi di queste morti:
1)    Il 10 febbraio 2011, sulle spiagge della Florida sono stati avvistati milioni di meduse morte.
2)    Il 22 febbraio 2011 sulla spiaggia di Stewart Island, in Nuova Zelanda, si erano arenate ben 107 balene.
3)    Il 27 febbraio 2011, oltre 5 milioni di pesci morti nei fiumi Moyan e Transmara che confluiscono con il fiume Mara, in Kenya.  Su questo evento indagarono la National Environmental Authority (NEMA), il  Kenya Wildlife Service e il Ministero keniota della sanità pubblica. Ad avere avvelenato le acque del Mara, sarebbero  delle state sostanze chimiche dei prodotti agricoli, largamente utilizzati dai contadini. Interessante, sono state le affermazioni di un funzionario del NEMA, che non esclude che i 5 milioni di pesci sarebbero morti a causa dei cambiamenti climatici. Il cambiamento climatico avrebbe creato una fitta nebbia che ha coperto la superficie dei fiumi compromettendo la sostenibilità dei pesci.[40]
Sono state avanzate diverse spiegazioni su questo fenomeno delle morie di massa di animali. Mentre i media tentano di minimizzare queste morie, che ormai sono divenute globali, sono fatte diverse interpretazioni di questo fenomeno.
Si è che tutto questo è stato causato da fulmini, dalla grandine, da una collisione aerea, dalle linee elettriche o dai fuochi d’artificio! Tutte queste spiegazioni potrebbero essere valide per la moria di uccelli, ma per quella dei pesci? Gli uccelli sono molto sensibili al loro ambiente e il pensiero che siano stati colti di sorpresa, o che siano “impazziti” sono delle aumentazioni ridicole.
C’è chi sostiene che addirittura sia colpa sia colpa di scie meteorici. Altre tesi sostengono che queste morie colpiscono specie in declino.
Ci sono dei forti sospetti che tutto ciò sia dovuto a test governativi segreti. D’altronde già un’inchiesta del Senato degli Stati Uniti scoprì che nel 1977 il governo amerikano aveva infettato centinaia di città con agenti biologici.[41]
Nel 1997 il Segretario alla “Difesa” William Cohen dichiarò che: “Altri (terroristi) sono impegnati in una sorta di eco-terrorismo in grado di alterare il clima, provocare terremoti, ed eruzioni  vulcaniche attraverso l’uso di onde   elettromagnetiche… Quindi c’è un numero notevole di menti che sono all’opera per trovare il modo di riversare il terrore su altre nazioni…E’ tutto vero, ecco perché dobbiamo intensificare i nostri sforzi (contro il terrorismo)”.[42]
Come si vede Cohen esclude malattia e avvelenamento, tra le cause di possibili fenomeni “insoliti”, e nello stesso tempo depista attribuendo a un fantomatico “terrorismo” attività che è proprio il governo USA attua.
Il governo amerikano (ma sarebbe meglio dire il Governo della Borghesia Imperialista per eccellenza) è stato più volte scoperto a fare test illegali di armi biologiche sui cieli americani, che hanno mutilato e ucciso non solo animali ma anche esseri umani. La storia dei test biologici include la deliberata infezione di cittadini statunitensi con sifilide, malaria e altri agenti batteriologici.
Dal 1950 in poi, il governo USA  ha deliberatamente condotto test all’aria aperta, irradiato città importanti come San Francisco. Nel 1955 la CIA ha usato anche un batterio estratto dall’arsenale di guerra biologica dell’esercito, su Tampa Boy in Florida, con l’obiettivo di testare la sua capacità di infettare la popolazione del luogo con agenti biologici.
C’è da precisare che questo di esperimenti non sono monopolio degli USA ma anche della Gran Bretagna,[43] della Russia e di altri governi che hanno considerato (e considerano tuttora) i loro cittadini come cavie di laboratorio.
Un’altra tesi è che dietro questa moria ci sia l’utilizzo di armi scalari. Queste sono armi a energia diretta che possono essere inserite sui satelliti e provocare una vasta gamma di “disastri naturali”, sintonizzandosi su alcune frequenze. Il loro raggio d’azione sarebbe di diversi chilometri.
Il pericolo inerente ai test inerenti alle armi scalari è soprattutto nell’uso tecnologia non ancora pienamente compresa. Come diceva Cohen, nella dichiarazione prima  citata, quando dava la conferma dell’esistenza di tali armi in una conferenza stampa, che è da più di un decennio fa, che questa tecnologia può essere impiegata come arma devastante sul clima.
Si ipotizza che questa tecnologia utilizzata, su una grande struttura ha abbastanza potere, di spostare letteralmente montagne, attivizzare vulcani dormienti, creare  maremoti killer, semi di depressioni oceaniche, sviluppare uragani di categoria 5 ecc.
Quale modo migliore per testare internamente le capacità, inizialmente entro i confini degli Stati Uniti (ma come si è visto i fenomeni di moria non si sono svolti solo all’interno degli USA) su una cittadinanza ignara. Ma poi c’è sempre la possibilità di poter negare.
Questo fenomeno si tinge di giallo quando in uno scioccante rapporto preparato per Putin dal Direttorato per l’Intelligence Militare (GRU) si afferma che uno dei maggiori esperti degli Stati Uniti in armi biologiche e chimiche è stato brutalmente assassinato,[44] dopo aver minacciato di svelare che il test militare di gas velenoso, negli USA, che ha ucciso migliaia di animali in Arkansas.[45]  
   Secondo questo rapporto. John Wheeler III, assistente speciale del segretario dell’aviazione, a Washington DC nel periodo 2005-2008, quando divenne l’assistente speciale dell’Assistente del Segretario per l’Aviazione dell’Air Force per gli impianti, la logistica e l’ambiente, è stato brutalmente assassinato e gettato in una discarica, da come si può leggere da Fax News Service: “La polizia del Delaware sta indagando sull’apparente omicidio di un ex funzionario di Bush, che ha anche sostenuto lo sforzo per la raccolta fondi per costruire il Vietnam Veterans Memorial sulla Mail di Washington DC. Il corpo di Wheeler è stato trovato a Wilmington, Venerdì.
    Secondo la polizia, qualcuno inizialmente ha riferito che il corpo è stato gettato da un camion di rifiuti, che sarebbe provenuto da Newark per la discarica. I portavoce della polizia di Newark, il tenente Mark Farral ha detto a Fox News che nessuno aveva segnalato che Wheeler era scomparso, prima che fosse trovato il cadavere. The Wilmington News Joumal ha riportato che Wheeler è stato visto l’ultima volta in un treno Amtrak, da Washington a Wilmington nel Delaware”.
La carriera militare di Wheeler comprende la stesura di uno dei più importanti manuali sulla efficacia delle armi chimiche, cosa che lo ha portato ad essere assunto, nel 2009, come consulente per la MITRE Corporation, il cui reparto sviluppo dei sistemi per l’aviazione, secondo il GRU è in prima linea nella creazione di computer e sistemi di comando e controllo, usati dall’US Air Force per la sua flotta di velivoli per l’irrorazione aerea.
Questi veicoli, sarebbero stanziati presso la Little Rock Air Force Base in Arkansas, e probabilmente furono coinvolti in “test per la dispersione” gas velenosi in Afghanistan, provenienti dai depositi di armi chimiche dell’Iraq e depositati presso il Pine Blu Arsenal, anch’esso in Arkansas.
Importante notare che il Pine Blu Arsenal, definito anche “l’arsenale dell’America” è una delle basi più specializzate al mondo poiché dotata di prodotti e servizi biologici per la “difesa”, che la Russia aveva in precedenza accusato gli Stati Uniti di non avere riferito integralmente sugli agenti chimici rimossi in Iraq, tra il 2003 e il 2008, e portati negli Stati Uniti per i test e la successiva distruzione.
Secondo questo rapporto gli Stati Uniti avrebbero trasferito dall’Iraq al Pine Blu Arsenal circa 63.000 tonnellate di fosgene, il gas velenoso che è descritto come una delle più temute armi chimiche mai utilizzate, a causa della sua capacità di fare letteralmente esplodere i polmoni e il sistema respiratorio.
Quasi immediatamente gli Stati Uniti di non solo non hanno completamene distrutto la riserva fosgene dell’Iraq, ma a Pine Blu Arsenal si è iniziato un programma per “accelerare” lo smaltimento, iniettandolo in profondità nel terreno dell’Arkansas centrale.
Più spaventosa, però, è la richiesta, secondo questo  rapporto, che gli USA avrebbero iniziato a inviare in Afghanistan massicce quantità di gas fosgene.
Importante notare che le scorte di gas fosgene dell’Iraq, non sono più prodotti nei paesi occidentali, compresi gli Stati Uniti, il che rende  il loro valore come arma di distruzione di massa incalcolabile, soprattutto in una situazione di guerra, determinata dall’aggressione del paese da parte dell’imperialismo USA, come in Afghanistan, dove esiste un movimento di resistenza (che va al di là delle forze islamiche)[46] ben radicato tra la popolazione e le truppe di occupazione sono costrette a muoversi in un territorio ostile.
La relazione afferma che motivo diretto dell’omicidio di Wheeler,  è causato dal fatto quando un aereo dell’USAF che trasportava a bordo un carico di fosgene, decollato da una base dell’Afghanistan, poco dopo il decollo ha avuto un malfunzionamento nel sistema d’irrorazione diretto dal computer del sistema di comando e controllo, e sull’Arkansas centrale, provocando la morte di migliaia di merli dalle ali rosse.
Secondo rapporti provenienti dagli USA almeno 5.000 di questi uccelli sono stati uccisi, e sono stati rapidamente rimossi dai lavoratori dell’US Environmental Service, che indossavano tute antiincendio e maschere antigas. Un’altra relazione proveniente sempre dagli Stati Uniti afferma che la causa della morte di questi uccelli è stata “un trauma nel tessuto pettorale, con coaguli di sangue nella cavità del corpo e molta emorragia interna”, che secondo la relazione del GRU, ciò è coerente con l’esposizione al fosgene.
Quando Wheeler scoprì ciò che stava accadendo in Iraq con le riserve di gas fosgene, continua la relazione, ha viaggiato da Delaware a Washington DC, dove ha affrontato e minacciato apertamente i funzionari responsabili del Pentagono e della Casa Bianca. Essendo un reduce del Vietnam (nonché estensore di un memoriale di guerra) ma soprattutto uno informato  sull’uso delle armi chimiche e biologiche in questo conflitto da parte degli Stati Uniti, era intenzionato che tutto ciò non accadesse di nuovo.
Quando Wheeler minacciò di rendere pubblico, tutto quello che sapeva egli, fu condannato a morte. La morte di Wheeler doveva servire come ammonimento a chiunque pensasse di andare contro il regime.
Cerchiamo, adesso, di capire cosa sono queste misteriose armi scalari. Un campo scalare è un concetto matematico e fisico, in cui un singolo valore è assegnato a ogni punto dello spazio. Un esempio di questo può essere descritto dalla temperatura nello spazio, dove ci sarebbe un unico numero finito assegnato a o ogni tempo. Confrontare un campo vettoriale, in cui ogni punto nello spazio è un vettore, consiste in una direzione e un punto di forza. La gravità nello spazio può essere definita da un campo vettoriale, come il campo magnetico che circonda un magnete.
Molti degli stessi termini sono usati dai sostenitori della teoria chiamata anche teoria del campo scalare. Questo nuovo tipo di teoria del campo scalare che va oltre la scienza ufficiale, che si basa sul presupposto che il campo scalare ha quattro o più dimensioni, in cui che si chiama energia scalare in ogni punto dello spazio. Le onde scalari sarebbero le ipotetiche onde elettromagnetiche che si propagano lungo questo campo, anche se,  a differenza delle onde elettromagnetiche che si propagano verso l’esterno, come le onde in uno stagno, le onde scalari si propagano su una lunga spiaggia rettilinea. Queste onde scalari, chiamate anche onde Tesla o anche onde Maxwell, si dice che siano il meccanismo dell’energia del punto zero. Va rilevato che questa definizione del campo scalare non è supportata da esperimenti o dalla fisica ufficiale.
Il concetto base di un’arma scalare oppone due potenti onde, l’una contro l’altra, creando un’ipotetica onda continua in quello che viene chiamata bolla scalare.  Controllando la forza e la posizione di questa bolla scalare nello spazio, si suppone di poter surriscaldare la zona bersaglio (anche se non è chiaro il motivo), fino al punto di vaporizzare la stessa atmosfera. Un nemico potrebbe teoricamente racchiudere una città in una gigantesca bolla scalare, spendendola nel nulla.
A Tesla viene attribuita attribuito tale teoria del campo scalare. È vero che Tesla descrisse superarmi che avrebbero potuto fulminare interi eserciti, ma ciò si basava su un concetto, analogo a quello che è alla base delle armi a energia diretta: cioè all’emissione di un potente fascio di particelle (Laser, armi a particelle ad alta frequenza). Tesla non parlò mai di bolle scalari, ma di avere completato la teoria del campo unificato parziale, che unificava la gravità con l’elettromagnetismo, che è qualcosa che anche la teoria del campo scalare sostiene. A causa di queste somiglianze, il nome di Tesla è spesso erroneamente associato con le armi scalari e la teoria del campo scalare.
Il più noto sostenitore del campo scalare è Thomas Bearden, un ex  tenente colonello dell’esercito degli Stati Uniti. La maggior parte dei suoi studi riguarda le macchine per il moto perpetuo, la free energy, i motori magnetici e altre “eresie” della termodinamica.


Le armi sismiche

   Nessuno può negare che, dopo Hiroshima e Nagasaki, ci siano state più esplosioni nucleari nel sottosuolo terrestre, nella  profondità degli oceani e perfino nello spazio, esplosioni capaci di causare terremoti e tsunami, e altri disastri ambientali.
Creare un sisma o uno tsunami è dunque possibile. Sono cose vere, scientificamente provate. Esistono linee di frattura e faglie assai evidenti e note sulla superfice terrestre. Ci sono mappe precise che rivelano i punti deboli e vulnerabili, sui quali è un giochino da ragazzi intervenire.
Già durante la seconda guerra mondiale, alcuni ricercatori neozelandesi hanno tentato di realizzare una macchina in grado di provocare tsunami che potesse essere utilizzata contro il Giappone. I lavori furono diretti dall’australiano Thomas Leech dell’Università di Auckland sotto il nome diProgetto Seal.[47]  Furono realizzati numerosi esperimenti su piccola scala, nel 1944-45, a Whangaparaoa.
Gli USA consideravano questo programma molto promettente quanto il Progetto Manhattan per la fabbricazione della bomba atomica. Fu designato il dottor Karl. T. Compton per collegare insieme le due unità di ricerca.  Compton era il presidente del MIT. Aveva già reclutato numerosi esperti per lo sforzo bellico ed era una delle otto persone incaricate di consigliare il presidente Truman sull’uso della bomba atomica. Egli pensava che la bomba atomica avrebbe potuto fornire l’energia necessaria all’équipe di Leech per provocare dei grandi tsunami.
I lavori di Thomas Leech proseguirono durante il periodo della cosiddetta guerra fredda. Nel 1947, Giorgo VI innalzò lo scienziato alla dignità di Cavaliere dell’Impero britannico per ricompensarlo di avere elaborato una nuova arma (quanto mai è vero che la scienza è al servizio della guerra). Essendo il Progetto Seal, un segreto militare, non fu rivelato all’epoca. In seguito i servizi segreti USA con una strategia dell’occultamento delle notizie fecero credere che questo tipo di ricerche non fossero mai esistite. Tuttavia, l’autenticità degli esperimenti di Leech è stata stabilita, nel 1999, quando una parte della documentazione è stata declassificata dal ministero neozelandese degli Affari esteri. Ufficialmente, ora gli studi sono stati ripresi all’Università di Waikato.
S’ignora se le ricerche anglo-sassoni siano proseguite negli anni ’60, ma esse sono per forza ricominciate quando fu deciso di abbandonare i test nucleari nell’atmosfera a vantaggio di quelli sottomarini. Gli Stati uniti temevano di provocare involontariamente terremoti e tsunami. Volevano saperlo fare volontariamente.
Ufficialmente, alla fine della guerra del Vietnam, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica hanno rinunciato alle guerre ambientali (creazione artificiale di terremoti, tsunami, condizioni atmosferiche – nubi, precipitazioni, cicloni e uragani –  e modificazione delle condizioni climatiche, delle correnti oceaniche, dello stato di ozono e della ionosfera) firmando la Convenzione sul divieto di utilizzo di tecniche di modificazione dell’ambiente per scopi militari (1976).
Tuttavia, dal 1975 l’URSS aveva iniziato nuove ricerche sulla Magnetoidrodinamica (MHD).[48] Gli studi erano incentrati soprattutto sugli studi inerenti la crosta terrestre e sulla possibilità di prevedere i terremoti. I russi studiarono la possibilità di provocare piccoli terremoti per evitarne uno più grande.  Tali ricerche furono (come era prevedibile) militarizzate e sfociarono nella costruzione del Pamir. Il Pamir era un generatore a pulsioni (era una variante del generatore di Sacharov – MK1 – a compressione di flusso) che poteva essere trasportato su un grosso camion. Questo generatore chiamato anche Generatore di Pavloski utilizzava dei cannoni elettromagnetici, con un esplosivo chimico che interagiva con un potente solenoide[49] (in regime di numero di Reynold).[50]
Questo dispositivo fu ufficialmente presentato come un sistema per analizzare la situazione di un terreno misurandone sulle grandi distanze e a grandi profondità la conduttività elettrica del suolo.
Il sistema, usato con moderazione, può testare il terreno, come quando si danno leggeri impulsi su un blocco in equilibrio per vedere se è pronto a scivolare in un burrone.
Ma un tal sistema non solo studiare la situazione pre-sismica del territorio, ma eventualmente innescare il terremoto.
Se la faglia non è pronta a cedere, occorrerebbe una notevole energia per innescare il terremoto.
Al giorno d’oggi ormai sappiamo che una variazione di conduttività è il segno di imminente terremoto.
Con una simile macchina e dei dati geologici esatti, i militari potrebbero, in aree potenzialmente ostili, innescare un devastante terremoto, uno tsunami o un’eruzione vulcanica.[51]
Un generatore MHD (detto anche generatore di plasma) a scappamento lineare di Faraday,[52]  è alimentato con esplosivo solido al cesio, o al sodio (che sono sostanze a basso potenziale di ionizzazione). Lo scappamento espelle gas ionizzato a 3.000° tra due o più elettrocalamite.
All’epoca dello smantellamento dell’URSS, alcuni responsabili del programma decisero di passare agli Stati Uniti per denaro. Quello che si sa ufficialmente è che essendo la loro ricerca incompiuta, il Pentagono rifiutò di pagarli. Nel 1995, quando la Russia era governata da Boris Eltsin (in sostanza dalla Borghesia mafiosa russa), l’US AIR Force reclutò i ricercatori che lavoravano a Nijni Novgorod. Essi costruirono una macchina molto più potente di quella precedente: il Pamir 3, che a quanto sembra fu testata con successo.[53] Il Pentagono trasportò uomini e materiali negli USA, dove furono integrati nel programma HAARP.
Ci sono stati negli ultimi anni ci sono stati dei sospetti sull’utilizzo dell’arma sismica in Turchia nel 1999, dove a Duzce, che era l’epicentro del terremoto, alcuni sopravvissuti dichiararono che la base militare americana era stranamente deserta; inoltre dissero di aver visto una luce strana nel cielo e udito un rumore infernale, essi sono convinti che un ordigno nucleare sia stato testato nel sottosuolo della base. Il caso più discusso è senza dubbio il sisma avvenuto nel Sichuan (Cina), il 12 maggio 2008. Durante i 30 minuti che hanno preceduto il terremoto, gli abitanti della regione hanno osservato colori insoliti in cielo. Se certuni, in vena di misticismo, vedono in questi eventi il segno che il Cielo ha ritirato la sua fiducia in un paese che è governato dal Partito Comunista Cinese, altri li interpretano più razionalmente. In sostanza questo fenomeno avrebbe origine dal fatto che l’energia utilizzata per provocare il sisma avrebbe anche provocato le perturbazioni della ionosfera. Nei mesi seguenti, il web e i media cinesi hanno diffuso e discusso questa ipotesi che oggi è data per certa in Cina.
L’anno prima in Giappone a Nigarta, nel luglio 2007, poco prima del terremoto, si videro delle luci rosse, bianche e celesti riflesse sulle nuvole

Lo tsunami nel sud-est asiatico è stato una simulazione?

      Un fenomeno come il tsunami, come quello che avvenne in Indonesia il 26 dicembre 2004,  potrebbe essere di origine umana, per camuffare un test di un’arma nei fondali marini, in una regione in cui gli effetti sismici possano essere confusi con dei fenomeni naturali?
Il luogo era ideale per la presenza di una fossa oceanica che protegge le coste,  anche l’ora giusta per far sì  che ben due satelliti USA passavano lì “per caso”, per constatare gli effetti di quest’arma sismica.
Abbiamo visto prima che il Pamir funziona iniettando una scarica elettromagnetica in corrispondenza di una faglia e di una falda acquifera. Il passaggio della corrente vaporizza l’acqua un effetto di sollevamento o scivolamento o una spaccatura di una placca. Questo effetto si può propagare a grande distanza e scatenare un sisma anche molto lontano della zona sollecitata.
In un convegno in USA i russi avevano presentato questa macchina come un “sistema che permette di misurare la conduttività elettrica del suolo” dichiarando che “una variazione di conduttività può essere un segno che annuncia un sisma imminente”.[54]
È logico che i parametri fisici, elettromagnetici del sottosuolo possano essere modificati in presenza di un terremoto imminente.
Dunque sarebbe logico sistemare intorno ad una regione, a rischio, dei sensori passivi.[55] Ma uno strumento di misura non ha bisogno di mettere in gioco tali intensità in tanto tempo (5-10 secondi). Dunque questo generatore MHD non è uno strumento di misura, ma sicuramente uno strumento capace di agire sull’ambiente sotterraneo.
Ora questo sistema potrebbe essere usato nei fondi marini. Modificando un banale sottomarino, e modificando i motori con altri alimentati con del propilene[56] solido, che funzionano molto bene nell’acqua e sotto pressione. Sarebbe così possibile utilizzare un Pamir nelle vicinanze di una faglia marina.
Sarebbe una nuova forma di guerra discreta (silent war), dove indebolire un avversario, può semplicemente consistere nel creare dei “fenomeni naturali”, con dei mezzi modesti.
Non escludendo di proporre in seguito un “aiuto umanitario”.

Il terremoto a Haiti del 2010 fu made in USA?

  Secondo Russia Today, Hugo Chàvez dichiarò che è possibile che gli Stati Uniti abbiano provocato la serie di terremoti, nel gennaio 2010, nei Caraibi, tra cui quello che ha colpito Haiti.[57] SecondoViveTv, è l’esercito russo che ha parlato di questa possibilità. In ogni caso, Venezuela, Bolivia e Nicaragua hanno chiesto la convocazione urgente del Consiglio di sicurezza. La Commissione avrebbe dovuto esaminare queste accuse e dell’invasione “umanitaria” di Haiti da parte delle truppe USA.
Una cosa è certa, gli Stati Uniti hanno enormemente migliorato la ricerca sulle armi sismiche. Una relazione della Flotta russa del Nord rivelerebbe che il terremoto che ha devastato Haiti è inequivocabilmente “il risultato di un test della U.S. Navy, della sua arma sismica”.[58] Sempre secondo questo rapporto, gli USA utilizzano generatori d’impulsi, al plasma e a risonanza, in tandem con bombe Shockwave (a onde a choc).[59] Il rapporto mette a confronto due esperimenti condotti dall’U.S. Navy, che non hanno fatto vittime, con il terremoto dei Caraibi che ha fatto 140.000 morti. Come spiega il rapporto è molto probabile che l’U.S. Navy fosse pienamente consapevole dei danni che quest’esperienza poteva provocare a Haiti. Per questo l’U.S. Navy aveva inviato in anticipo sull’isola una postazione al comando del generale P.K. Keen, comandante in seconda del SouthCom (Southem Command), per sorvegliare le possibili operazioni di soccorso. Per quanto riguarda l’obiettivo finale di questi esperimenti, dice il rapporto, si trattava della pianificazione di un attacco all’Iran per mezzo di una serie di terremoti al fine di neutralizzare l’attuale governo islamico. Secondo il rapporto, il sistema sperimentale degli Stati Uniti HAARP permetterebbe di creare delle anomalie climatiche al fine di provocare inondazioni, siccità e uragani.[60]
Secondo un precedente rapporto, i dati disponibili coincidono con quelli del terremoto di magnitudo 7,8 sulla scala Richter che si è verificato, come si è detto prima, nel Sichuan (Cina), il 12 maggio 2008, provocato ugualmente dalle onde elettromagnetiche di HAARP. Sono state osservate delle correlazioni tra l’attività sismica e la ionosfera di HAARP:
1) I terremoti in cui la profondità è linearmente identica nella stessa faglia, sono stati provocati da una proiezione lineare di frequenze indotte.
2) Dei satelliti coordinati fra loro, consentono di generare delle proiezioni, concentrate, di frequenze in punti specifici (detti Seahorse).




Questo diaframma mostra che i terremoti considerati artificiali si propagano alla profondità:

località

data

profondità

venezuela

08 gennaio 2010

10 km

honduras

11 gennaio 2010

10 km

haiti

12 gennaio 2010

10 km

Anche le repliche sono state osservate a circa 10 Km di profondità. Dopo il terremoto, il Pentagono ha annunciato che la nave ospedale USNS Comfort, ancorata a Baltimora, ha ordinato al suo equipaggio l’imbarco e ha fatto rotta verso Haiti, anche se ci vogliono alcuni giorni per raggiungere la metà.
L’ammiraglio Mike Mullen, capo di stato maggiore, ha detto che le Forze Armate degli Stati Uniti stava preparando un’emergenza per questa calamità.
Il generale Douglas Fraser, comandante in capo del SouthCom, dichiarò che alcune navi della Guardia Costiera e della Navy sono state inviate sul posto, nonostante avessero del materiale e degli elicotteri in numero limitato.
La portaerei USS Carl Vinson è partita da Norfolk (Virginia), con una dotazione completa di aerei ed elicotteri, arrivò ad Haiti il pomeriggio del 14 gennaio.
Guarda caso l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale era già sul posto.
Obama fu informato del terremoto alle 17 e 52 del 12 gennaio, e ordinò l’invio dei soccorsi per il personale dell’ambasciata americana e agli “aiuti” alla popolazione.
Secondo il rapporto della Flotta del Nord, il Dipartimento di Stato, l’USAID e il SouthCom hanno iniziato l’invasione umanitaria impiegando 10.000 soldati, al posto dell’ONU, per il controllo del territorio di Haiti dopo il “devastante terremoto sperimentale.

Conclusioni
   E’ difficile concludere dopo questa carrellata degli orrori che la scienza asservita al capitale e alla guerra produce.
Personalmente faccio mio in quanto ne condivido in contenuto e lo spirito il Comunicato Stampa dell’ACOFOINMENEF (Associazione contro ogni forma di controllo ed interferenza mentale e neurofisiologica) del 12 gennaio 2014 quando denuncia la Guerra sporca elettronica che i militari fascisti e golpisti stanno conducendo. Una guerra c’è da dire non dichiarata. Guerra, come giustamente afferma l’ ACOFOINMENEF nel suo comunicato stampa per l’8 marzo è mondiale, che interessa tutti i popoli e tutti i paesi del mondo.
PERCIO’ BISOGNA FARLA FINITA CON QUESTO REGIME DITTATORIALE CAMUFFATO DA DEMOCRAZIA MA CHE DEMOCRATICO NON E’ PER QUESTO CONTRO QUESTO NAZISMO TECNOLOGICO C’E’ UN’ESIGENZA DI UN NUOVO 25 APRILE




























[1] Il modo di produzione asiatico nasce nelle città-Stato della Mesopotamia e ha il suo massimo sviluppo non solo nei grandi imperi agricoli dell’Asia ma anche in altri continenti (per esempio nell’Egitto dei faraoni o nel Sud America precolombiano), dove, per la necessità di organizzare vastissime opere di irrigazione e in seguito alla formazione di imperi in lunghe campagne di conquista militare, lo Stato si trova ad accentrare l’organizzazione economica dell’intera società. Le terre ed i mezzi di produzione sono proprietà pubblica, l’iniziativa economica privata è assente o pochissimo sviluppata, la produzione artistica e culturale è ricca sebbene diretta in modo dispotico. La casta dominante non si distingue dalla gerarchia politico-religiosa e si attribuisce qualità divine. Società di questo tipo sono piuttosto stabili e si sono mantenute nei continenti extraeuropei per millenni, spesso raggiungendo livelli tecnologici e culturali superiori alle civiltà basate sulla proprietà privata tipiche dell’Europa.

[2] Il modo di produzione antico è basato sulle prime città-Stato di tipo greco-romano. Qui si sviluppa una vasta proprietà privata. Si formano le differenziazioni sociali tra famiglia e famiglia, tra ricchi e poveri, e l’élite al potere, costituita originariamente da capi militari-religiosi, forgia lo Stato per difendere i propri privilegi e si costituisce in classe dominante (aristocrazia). Spesso in questo modo di produzione lo Stato ha istituzioni democratiche (come la agorà greca), derivate in genere dalle strutture assembleari della costituzione gentilizia ma riadattate alla nuova organizzazione sociale con l’esclusione dei non cittadini, ossia stranieri, schiavi ecc.. Religioni di carattere nuovo, generalmente politeiste, si sviluppano in questa fase e diventano strumenti di controllo politico e sociale come valvola di sfogo per la sofferenza della condizione sociale ed economica dei ceti oppressi e come giustificazione ideologica del potere statale.

[4] In fisica, la radiazione elettromagnetica è la forma di energia associata all’interazione elettromagnetica, responsabile della propagazione nello spazio-tempo del campo elettromagnetico sotto forma di onde elettromagnetiche. Si tratta di un fenomeno ondulatorio dato dalla propagazione in fase del campo elettrico e del campo magnetico, oscillanti in piani tra loro ortogonali e ortogonali alla direzione di propagazione. Tale fenomeno è descritto matematicamente come soluzione dell’equazione delle onde, a sua volta ottenuta a partire dalle equazioni di Maxwell secondo la teoria dell’elettrodinamica classica. Pur essendo un fenomeno ondulatorio, la radiazione elettromagnetica ha anche una natura quantizzata che le consente di essere descritta come un flusso di fotoni, che nel vuoto viaggiano alla velocità della luce. Questo fatto fu reso noto dagli studi di fisica moderna dell’inizio del XX secolo, che hanno riconosciuto nel fotone il mediatore associato all’interazione elettromagnetica, secondo il modello standard. La radiazione elettromagnetica può propagarsi nel vuoto, in mezzi poco densi come l’atmosfera oppure in strutture guidanti come le guide d’onda. Le applicazioni tecnologiche che sfruttano la radiazione elettromagnetica sono svariate. In generale si possono distinguere due macro famiglie applicative: nella prima figurano le onde elettromagnetiche utilizzate per trasportare informazioni (radiocomunicazioni come radio, televisione, telefoni cellulari, satelliti artificiali, rada, radiografie), nella seconda quelle per trasportare energia, come il forno a microonde.
Gli effetti della radiazione elettromagnetica sugli esseri viventi dipendono principalmente da due fattori:
1)       La frequenza della radiazione, ovvero il tipo.
2)       La modalità di esposizione ovvero l’intensità della radiazione, la durata dell’esposizione, le parti del corpo esposte.
Per quanto riguarda la frequenza della radiazione si usa distinguere tra:
1)       Radiazioni ionizzanti, di frequenza sufficientemente alta da essere in grado di ionizzare gli atomi della sostanza esposta; possono quindi modificare le strutture molecolari, potendo anche produrre effetti biologici a lungo termine sui viventi interagendo con il DNA cellulare. Essendo le più energetiche sono, a grandi linee, le più pericolose.
2)       Radiazioni non ionizzanti; si designano come non ionizzanti quelle radiazioni elettromagnetiche non in grado di produrre ionizzazione nei materiali ad esse esposti. Un esempio di radiazioni non ionizzanti sono le onde radio. L’energia più bassa le pone, in generale in classi di rischio più basse delle precedenti.
Si ritiene comunemente, vedere in proposito la voce elettrosmog, che le radiazioni non ionizzanti possano avere effetti sui viventi non solo per i loro effetti termici, possedendo effetti interferenti con i segnali biologici o presenta quindi il potenziale mutageno e cancerogeno delle radiazioni ionizzanti, anche se in termini diversi e sicuramente in minor misura. Le radiazioni non ionizzanti come le onde radio, in diversi intervalli di frequenza sono considerate cancerogene e classificate come tali dalla IARC, che nel 2011 ha indicato i campi elettromagnetici a radiofrequenza, tipici dei telefoni cellulari come possibili cause di alcuni tipi di cancro. La conseguenza è stata l’inserimento delle radiofrequenze nella classe 2B, che include gli agenti con possibili effetti carcinogeni. Nel 2012 nel volume 102 Radiofrequency electromagnetic fields, si è poi esposto compiutamente lo stato dell’arte delle indagini relative. Altri agenti non ionizzanti, come campi elettrici e magnetici a estremamente bassa frequenza erano già stati esaminati e pubblicati nel volume 80, classificandosi rispettivamente di classe 3 (impossibilità con gli studi finora svolti di classificazione degli agenti come cancerogeno o non cancerogeno), e di classe 2B. Le radiazioni non ionizzanti, dette NIR dall’acronimo inglese Non Ionizing Radiation, comprendono tutte le radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, dalle ELF fino all’ultravioletto vicino. Per quanto riguarda gli effetti biologici e sanitari, una certezza è data dal fatto che un’onda e.m. trasferisce calore e quindi un effetto dell’interazione di un’onda e.m. con un sistema vivente è che parte dell’energia viene rilasciata, con un aumento della temperatura locale o di tutto il sistema. Per quanto riguarda gli effetti termici, occorre verificare quanto l’organismo umano è in grado di sostenere un rialzo termico. Poiché il principale “scambiatore” di calore presente nel corpo umano è costituito dal sangue, si può pensare che gli organismi meno vascolarizzati costituiscano organi critici per quanto riguarda l’esposizione alle radiazioni e.m., in quanto, se riscaldati dall’esterno non hanno più modo di ridistribuire il calore ricevuto tramite un’idonea circolazione sanguigna. Da questo punto di vista gli organi critici per eccellenza sono il cristallino e le gonadi maschili


[5] Le onde acustiche sono onde meccaniche longitudinali: esse si propagano, a partire dalla sorgente, in tutte le direzioni dello spazio tridimensionale. Le molecole investite dall’onda vibrano lungo il raggio di propagazione e quindi nella stessa direzione di propagazione dell’onda, provocando fasi alternate di compressione (alta densità e pressione) e di rarefazione (bassa densità e pressione) del mezzo. Le onde sonore sono onde acustiche comprese fra 20 Hz e 20 kHz, cioè l’intervallo di frequenze udibili dall’orecchio umano. All’aumentare della frequenza aumenta l’altezza del suono. Onde acustiche di frequenza inferiore a 20 Hz si dicono infrasuoni, onde acustiche di frequenza superiore a 20 kHz si dicono ultrasuoni.

[6] In fisica e chimica, il plasma è un gas ionizzato, costituito da un insieme di elettroni e ioni e globalmente neutro (la cui carica elettrica totale è cioè nulla). In quanto tale, il plasma è considerato come il quarto stato della materia, che si distingue quindi dal solido, il liquido e l’aeriforme, mentre il termine “ionizzato” indica che una frazione significativamente grande di elettroni è stata strappata dai rispettivi atomi. Fu identificato da Sir William Crookes nel 1879 e chiamato “plasma” da Irving Langmuir nel 1928. Le ricerche di Crookes portarono alla realizzazione dei cosiddetti tubi di Crookes, gli antenati dei tubi catodici e delle lampade al neon. Essendo costituito da particelle cariche, i moti complessivi delle particelle del plasma sono in gran parte dovuti alle forze elettriche a lungo raggio che si vengono continuamente a creare, e che a loro volta tendono a mantenere il plasma complessivamente neutro; questo fatto stabilisce una differenza importante rispetto ai gas ordinari, nei quali invece i moti delle particelle sono dovuti a forze che si estendono al massimo per qualche primo vicino. Le cariche elettriche libere fanno sì che il plasma sia un buon conduttore di elettricità, e che risponda fortemente ai campi elettromagnetici. Mentre sulla Terra la presenza del plasma è relativamente rara (fanno eccezione i fulmini e le aurore boreali), nell’Universo costituisce più del 99% della materia conosciuta: si trovano infatti sotto forma di plasma il Sole, le stelle e le nebulose. Va precisato, tuttavia, che la materia conosciuta rappresenta soltanto una piccola percentuale, pari a circa il 5%, dell’intero contenuto di materia ed energia dell’Universo, mentre il restante 95% è costituito dalle cosiddette energia oscura e materia oscura, ovvero forme di energia e materia non rilevabili direttamente mediante le loro emissioni elettromagnetiche. Infine, un altro esempio di plasma è rappresentato dallo strato di gas ionizzato ed estremamente caldo che si forma sullo scudo termico dei veicoli spaziali al rientro nell’atmosfera.

7 Il laser è un dispositivo in grado di emettere un fascio di luce coerente, monocromatica e, con alcune eccezioni, concentrata in un raggio rettilineo estremamente collimato attraverso il processo di emissione stimolata. Inoltre la luminosità (brillanza) delle sorgenti laser è elevatissima a paragone di quella delle sorgenti luminose tradizionali. Queste tre proprietà (coerenza, monocromaticità e alta brillanza) sono alla base del vasto ventaglio di applicazioni che i dispositivi laser hanno avuto e continuano ad avere nei campi più disparati: l’elevatissima brillantezza, data dal concentrare una grande potenza in un’area molto piccola, permette ai laser il taglio, l’incisione e la saldatura di metalli; la monocromaticità e coerenza li rende ottimi strumenti di misura di distanze, spostamenti e velocità anche piccolissimi, dell’ordine del millesimo di millimetro; sempre la monocromaticità li rende adatti a trasportare informazioni nelle fibre ottiche o nello spazio libero anche per lunghe distanze come avviene nelle comunicazioni ottiche

[8] La fluorite, chiamata anche fluorina o spatofluore è un minerale piuttosto comune composto da fluoruro di calcio. È il più importante dei minerali fluorurati.

[9] Il deuterio (simbolo 2H o D) è un isotopo stabile dell’idrogeno il cui nucleo (chiamato deutone o deuterone) è composto da un protone e un neutrone.

[10] La radiazione ultravioletta (UV o raggi ultravioletti o luce ultravioletta) è un intervallo della radiazione elettromagnetica, appartenente allo spettro elettromagnetico, con lunghezza d’onda immediatamente inferiore alla luce visibile dall’occhio umano, e immediatamente superiore a quella dei raggi X. Il nome significa “oltre il violetto” (dal latino ultra, “oltre”), perché il violetto è l’ultimo colore ad alta frequenza visibile dello spettro percepito dall’uomo, cioè quello con la lunghezza d’onda più corta. La luce ultravioletta viene prodotta da una vasta gamma di sorgenti artificiali e naturali tra cui, in primis, il Sole. L  ‘UV può essere suddiviso in differenti bande, diversamente definite a seconda dei campi di studio. La suddivisione più immediata è:
  • UV vicino o prossimo      (380-200 nm)      e UV estremo (200-10 nm).
Qualora si consideri l’effetto dei raggi UV sulla salute umana, la gamma delle lunghezze d’onda UV è in genere suddivisa in:
  • UV-A      (400-315 nm), UV-B (315-280      nm) e UV-C (280-100 nm).
Il Sole emette fotoni in una vasta gamma di frequenze, che coprono quelle della luce ultravioletta in tutte e tre le bande UV-A, UV-B e UV-C, ma a causa dell’assorbimento da parte dell’ozonosfera circa il 99% degli ultravioletti che arrivano sulla superficie terrestre sono UV-A. Infatti quasi il 100% degli UV-C e il 95% degli UV-B è assorbito dall’atmosfer terrestre. L’intensità di queste radiazioni viene espressa in modo semplice e chiaro con l’Indice UV, indice universale della radiazione UV solare, riportata nelle previsioni meteorologiche. Molti animali tra cui molti uccelli e molti insetti, come le api, possono vedere l’ultravioletto vicino, e i fiori hanno spesso colorazioni a loro visibili.

[11] Nikola Tesla (in serbo Никола Тесла) 1856 – 1943) è stato un ingegnere elettrico. È conosciuto per il suo lavoro rivoluzionario e i numerosi contributi nel campo dell’elettromagnetismo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. I suoi brevetti e il suo lavoro teorico formano la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata (CA), compresa la distribuzione elettrica polifase e i motori elettrici a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale. Negli Stati Uniti Tesla fu tra gli scienziati e inventori più famosi, anche nella cultura popolare. Dopo la sua dimostrazione di comunicazione senza fili (radio) nel 1893, e dopo essere stato il vincitore della cosiddetta “guerra delle correnti” insieme a George Westinghouse contro Thomas Alva Edison, fu riconosciuto come uno dei più grandi ingegneri elettrici statunitensi. Molti dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della moderna ingegneria elettrica e diverse sue invenzioni rappresentarono importanti innovazioni tecnologiche. Tesla ha contribuito allo sviluppo di diversi settori delle scienze applicate. I suoi ammiratori contemporanei arrivano al punto da definirlo “l’uomo che inventò il Ventesimo secolo” e “il santo patrono della moderna elettricità” La sua importanza fu anche riconosciuta nella Conférence Générale des Poids et Mesures del 1960, in cui fu intitolata a suo nome l’unità del Sistema Internazionale di misura dell’induzione magnetica (chiamata anche campo magnetico).
La nascita di Tesla è stata spesso contesa tra le odierne repubbliche di Serbia e di Croazia. Egli era nato a Smiljan, un paese attualmente situato in Croazia, da una famiglia serba. Il padre, Milutin era un prete serbo ortodosso e la madre Georgina-Djuka Mandic era figlia anch’essa di un prete serbo ortodosso, Nikola Mandic (1800-1863). Georgina era la quarta di otto figli e si prese cura dei fratelli in seguito alla morte precoce della madre (nonna materna di Nikola Tesla), Sofia Mandic (nata Budisavljevic a Gračac in Lika) ed è per questo motivo che non ebbe l’opportunità di istruirsi. Va tenuto infine presente che all’epoca il Regno di Croazia era unificato alla corona del Regno di Ungheria; infatti la sua terra era parte dell’impero austro-ungarico in cui lui è nato e cresciuto

[12] L’aria diventa “ionizzata” quando molecole elettricamente neutre sono scisse in due o più parti con cariche elettriche positive o negative, la cui somma algebrica è di nuovo nulla. La ionizzazione avviene sempre per apporto di energia, naturale o artificiale, in modo che la molecola possa dissociarsi, formando una coppia di ioni di opposta polarità. I fattori legati alla ionizzazione dell’aria sono molto diversi tra loro. I più importanti sono rappresentati dalle onde elettromagnetiche, in tutta la gamma di frequenza, estesa dall’ultravioletto ai raggi gamma. Poi la radiazione cosmica, la radiazione alfa e beta, le scariche elettriche, i grandi incendi, la polverizzazione dell’acqua nelle grandi cascate oppure durante le tempeste oceaniche, ecc. In natura le condizioni ambientali più favorevoli alla ionizzazione sono la radioattività dell’aria, del suolo e la radiazione cosmica.

[13] Il kevlar è una fibra sintetica aramidica inventata nel 1965 dalla DuPont. La sua caratteristica principale è la grande resistenza meccanica alla trazione, tanto che a parità di peso è 5 volte più resistente dell’acciaio. Il kevlar possiede anche una grande resistenza al calore e alla fiamma. Per le sue caratteristiche di resistenza viene utilizzato come fibra di rinforzo per la costruzione di giubbotti antiproiettile, di attrezzature per gli sport estremi e per componenti usati in aeroplani, imbarcazioni e vetture da competizione.

[14] Molte vittime lamentano questi sintomi. L’uso clandestino e illegale di queste armi è uno dei motivi della scarsa documentazione.

[15] Quante morti ci sono state nei checkpoint in Iraq per mano di soldati USA? Secondo l’Human Rights Watch, organizzazione non governativa per la difesa dei diritti umani con sede negli Stati Uniti, il fallimento delle forze Usa in Iraq nell’attuare le più basilari precauzioni ai checkpoint ha provocato l’inutile morte di molti civili nel corso dei due anni successivi al momento in cui tali inadeguatezze erano state rilevate. L’uccisione, avvenuta il 4 marzo 2005 a un checkpoint di Baghdad, di Nicola Calipari, ufficiale dei servizi segreti italiani, ha evidenziato questo fallimento.

[16] Sarà un caso, ma nell’autostrada A-19 che collega Palermo e Catania si trova la galleria di Tremonzelli, che è il tunnel più lungo dell’autostrada, avviene il fenomeno di blocchi improvvisi di automezzi. Uno delle ipotesi è la presenza di campi elettromagnetici nel campo della galleria.
It is capable of delivering continuous output power in the megawat range.
[17] Sarebbe il laser di fluoruro di idrogeno che è un laser chimico infrarosso.



[18] In un’intervista Carl Clark – http://posta42a.mailbeta.libero.it/cp/ps/Mail/mailMessagePrint – un ex agente segreto, racconta dell’ampio utilizzo e della tortura attraverso radiazioni ad opera dei servizi segreti. In questa intervista Clark parla dell’utilizzo delle armi a microonde da parte dei reparti speciali.

[21] Voglio precisare che non ritengo che gli ufologi siano tutti delle spie o depistatori, infatti, è proprio da un ufologo e ricercatore c/o l’Istituto di ricerca spaziale austriaco, il prof. Helmut Lamner che viene la denuncia il fenomeno delle MILAB, ovvero dei falsi rapimenti alieni compiuti da militari che conducono piani per un controllo mentale. Non è un caso che molte delle vittime di questi presunti “rapimenti alieni” testimoniano di aver visto i presunti “alieni” che collaborava in attività chirurgiche e diagnostiche con personale in divisa ed inoltre,  maschere artificiali afflosciate in caucciù di “alieni grigi” e abbandonate in sale interrate di laboratori medici, dove cavie umane sequestrate erano state condotte. In questi laboratori sono stati condotti esperimenti genetici e alle vittime viene inserito un microchip nel corpo. Per ulteriore informazioni c’è da aggiungere che Enrico Baccarini, consigliere nazionale del CUN (Centro Ufologico nazionale)  pubblicò su www.notizieufo.com  dell’11/05/02, delle considerazioni che aveva, tra l’altro, già presentate al 10° Simposio Mondiale di S. Marino Sugli Oggetti Volanti Non Identificati e I Fenomeni Connessi intitolato “Abductions, nuove frontiere”. Il lavoro di Baccarini, estremamente preciso e documentato, delinea un’ipotesi già da tempo ventilata da molti ricercatori, secondo la quale buona parte dei cosiddetti rapimenti non sarebbero affatto eventi di tipo intrusivo-invasivo messi in atto da esseri intelligenti non terrestri, ma piuttosto esperimenti attuati da gruppi di elìte dei maggiori servizi segreti Mondiali. Tali sperimentazioni sarebbero finalizzate da un lato a testare nuovi metodi di manipolazione biologica attraverso l’introduzione nell’organismo di microchpis emittenti radiazioni mirate, dall’altro a creare un sistema di localizzazione e controllo globale degli abitanti del pianeta in cui i Chip o “impianti” che dir si voglia, fungerebbero da localizzatori o “cimici”, per usare una frase tipica del gergo spionistico. Questo tipo di operazioni potrebbe essere la continuazione del progetto MK ULTRA.bale degli abitanti del pianeta in cui i Chip o “impianti” che dir si voglia, funge alcune considerazioni all’articolo del consigliere Nazionale
dacalizzatori o “cimici”, per usare una frase tipica del gergo spionistico.


[22] Giovedì 15 agosto 2013 il National Security Archive (NSA, in italiano Agenzia per la Sicurezza Nazionale)  ha pubblicato sul suo sito un documento della CIA dove per la prima volta il governo americano nomina esplicitamente l’Area 51, la famosa base segreta diventata famosa in tutto il mondo perché, secondo gli ufologi, sarebbero custoditi i corpi di alcuni extraterrestri e le loro navi spaziali. La storia detta da questo documento della CIA è molto più prosaica: per anni nell’Area 51 sono stati testati e messi a punto numerosi progetti aerei segreti, tra cui gli aerei spia che sorvolavano l’Unione Sovietica durante la cosiddetta guerra fredda.

[23] La Defense Intelligence Agency (DIA in acronimo) è uno dei principali produttori e gestori delle informazioni di intelligence negli Stati Uniti d’America. È stata definita nel 1986 quale “agenzia di intelligence” e supporto di combattimento del Dipartimento della “difesa” degli Stati Uniti, ma la sua istituzione risale al 1961, a seguito di una decisione del Segretario della difesa Robert S. McNamara, durante la presidenza di John F. Kennedy. Il Dipartimento della difesa creò la DIA con la pubblicazione della Direttiva 5105.21, Defense Intelligence Agency del 1º agosto, in vigore dal 1º ottobre 1961. La DIA sostituì il Counter Intelligence Corps. Pare che disponga approssimativamente di 11 000 effettivi sparsi nel mondo (di cui il 70% personale civile), ma i dati esatti sono coperti da riservatezza. Le principali sedi operative DIA sono: Il Pentagono, il Defense Intelligence Analysis Center (DIAC), la Bolling Air Force Base in Washingto, D.C.3, 38.848; -77.012 l’ Armed Forces Medical Intelligence Center (AFMIC) in Fort Detrick, Maryland, ed il Missile and Space Intelligence Center (MSIC) in Huntsville, Alabama. La DIA è membro dell’United States Intelligence Community, che fa capo al Direttore dell’intelligence nazionale.

[24] Allen H. Frey docente alla Cornell University 1962 pubblica un documento di ricerca sul Journal of Applied Physiology titolo sistema di risposta uditiva dell’uomo all’energia elettromagnetica modulata. Nel suo articolo Frey descrive l’uso di energia elettromagnetica a livelli di potenza media misurata in micro watt per centimetro quadrato di carta. Nel sua ricerca si dice esplicitamente: “La percezione dei suoni diversi può essere indotta in soggetti clinicamente sordi, così come normali, a una distanza da centimetri fino a migliaia di metri dal trasmettitore. Con un trasmettitore di diverse caratteristiche, siamo in grado di indurre la percezione di buffeting (instabilità ad alta frequenza), grave nella testa del soggetto, senza che tale soggetto risenta di vestibolari sintomi apparenti come vertigini o nausea. Cambiando i parametri del trasmettitore, si possono indurre altre “sensazioni”.

[26]                                                                      C.s.

[27]                                                                      C.s.

[29] Il sito ufficiale del progetto HAARP: www.haarp.alaska.edu

[30] In altre parole sono stati o organizzazioni che non sono succubi dell’imperialismo USA.

[32] Pierre Saint-Amand, geofisico, aveva studiato il terremoto Tehachapi del 1952 e presentò una relazione 
sul terremoto cileno nel 1960 . Era il terremoto più forte mai registrato nel mondo (magnitudine 9.5). In seguito studiò anche il terremoto dell’Alaska del 1964.Saint-Amand è stato scienziato della Marina per più di 38 anni. La sua carriera ha incluso un periodo di due anni al Dipartimento di Stato, dove ha contribuito a creare la scuola di specializzazione di
 Geologia presso l’Università di Santiago del Cile. Da ricordare che era la fase calda dei test nucleari e Saint-Amand aveva una sua parte attiva come ricercatore. Durante la sua carriera presso la Stazione Navale (NOTS) China Lake presentò brevetti innovativi in ambito di modificazione del clima. Come scienziato ha contribuito a sviluppare il Progetto Popeye, un programma di inseminazione delle piogge come arma di guerra. Il programma prevedeva l’aumento della pioggia durante la stagione dei monsoni nel sud-est asiatico, per ostacolare i soldati nemici. Troviamo il suo nome in vari scenari di quel periodo (e questo potrebbe indicare un filo rosso

[33] Nel 1965 l’India aveva subito un grave siccità. Il monsone si era fatto aspettare. Lo stato del Bihar era stato duramente colpito con una popolazione di oltre 51 milioni di persone. Da diversi anni i ricercatori del NOTS avevano lavorato al perfezionamento delle tecniche di controllo meteo. La carestia del Bihar in India permise a Lyndon B. Johnson di promuovere l’Operazione GOMET – un importante esercizio di modificazione delle condizioni meteo nella regione. La US Air Force, con il permesso dell’India, doveva svolgere una serie di test di inseminazione di nubi monsoniche per aumentare le piogge. Il test si chiamò “Joint U.S. India Precipitation Experiment” e si svolse nell’area di Bihar e Uttar Pradesh. Nonostante una bassa copertura di nubi monsoniche iniziarono nel gennaio 1967. I partecipanti volarono in aeroplani segnati come aerei di commercio e tutti gli occupanti dovettero indossare abiti civili. Nel caso ci fossero state domande da parte dei media era pronto un comunicato stampa di contingenza che spiegava che si trattava di un “sondaggio agro-meteorologico.” Non ci sarebbe stata alcuna pubblicità. Il governo indiano era pienamente responsabile per eventuali rivendicazioni per lesioni personali o danni alla proprietà. Il progetto doveva rimanere segreto. Il governo indiano aveva insistito sul fatto che eventuali commenti su questo progetto erano da collegare all’agricoltura e non a obiettivi militari. Visto che le zone principali erano rimaste senza nuvole, il governo indiano individuò ulteriori aree in Uttar Pradesh, spostando in questo modo le esercitazioni in zone dove le nuvole c’erano. I risultati furono diversificati. Alcune nubi produssero forti piogge, altre invece piogge leggere o moderate. Le grandi nuvole risposero meglio. La squadra GROMET non ha riferito quanta pioggia ha colpito la terra e la misura del successo, anzi il Progetto GROMET stesso non è proprio menzionato nei libri storici di controllo del meteo. La vicenda è stata ricostruita da Ronald E. Doel and Kristine C. Harper dell’Università dello Utah http://www9.georgetown.edu/faculty/khb3/osiris/papers/Doel-Harper.pdf  pdf

[36] L’intera analisi e’ visionabile all’indirizzo http://www.au.af.mil/au/2025

[37] A questo proposito si leggano le analisi di Michel Choussudovsky, www.globlaresaerch.ca

[39] Con questo si potrebbe ravvisare qualche forma di collegamento tra progetto HAARP e Progetto Monarch. La programmazione Monarch è in sostanza la continuazione programma del famigerato progetto MK ULTRA, essa è una tecnica di controllo mentale che comprende elementi del Satanic Ritual Abuse (SRA)  e del disturbo della personalità multipla (MPD). Si utilizza una combinazione di psicologia neuroscienze e rituali occulti per creare degli schiavi un alter ego che può essere attivato e programmato dai gestori. Gli schiavi della programmazione Monarch vengono utilizzati da varie organizzazioni collegate con le classi dominanti in settori  come l’esercito, la schiavitù sessuale e l’industria dell’intrattenimento.

[42]                                                        C.s.,

[46] Nel 2010 un comunicato del Partito Comunista (Maoista) Afgano, pubblicato sul sito Shola Jawid(Fiamma Eterna) (http://www.sholajawid.org/update/index_english.html) organo del partito, l’annuncio che ”Il Partito sta per dare inizio alla guerra popolare in Afghanistan, il cui specifico carattere, nell’attuale congiuntura, è la guerra popolare rivoluzionaria nazionale di resistenza contro gli occupanti imperialisti e il loro regime fantoccio”.

[48] La magnetoidrodinamica o magnetofluidodinamica (anche abbreviata MHD da magnetohydrodynamics), è la disciplina che studia la dinamica dei fluidi elettricamente conduttori. Tra questi si annoverano i plasmi, i metalli liquidi, e l’acqua marina. La parola magnetoidrodinamica deriva da magneto- (riferita al campo magnetico), idro- (riferita all’acqua, ma in questo caso generalizzata a tutti i fluii) e dinamica (che significa movimento). La disciplina della magnetoidrodinamica fu studiata da Hannes Alfvén, per cui ricevette il premio Nobel nel 1970, e da Jean-Pierre Petit negli anni sessanta. L’insieme di equazioni che descrivono la magnetoidrodinamica è una combinazione delle equazioni di Navier Stokes, dalla fluidodinamica, e le equazioni di Maxwell, dall’elettromagnetismo. Queste equazioni differenziali devono essere risolte simultaneamente. Questo compito è impossibile da condurre simbolicamente, tranne che nei casi più semplici. Per i problemi più realistici, si cercano soluzioni numeriche tramite l’uso di supercomputer. Poiché la magnetoidrodinamica tratta corpi continui, non può trattare fenomeni cinetici, ad esempio quelli per cui è importante l’esistenza di particelle discrete, o di una distribuzione non termica delle loro velocità. Tuttavia, è possibile una deduzione rigorosa delle equazioni della magnetoidrodinamica a partire dai principi primi, cioè dell’equazione cinetica per un insieme di ioni ed elettroni immersi in un campo magnetico, introducendo poi le ipotesi opportune sulle collisioni fra le particelle, che permettono di passare dai moti microscopici alle variabili fluide macroscopiche: questo problema è stato affrontato in modo rigoroso dal fisico russo Stanislav Braginskij negli anni intorno al 1960. In termini molto semplici, la magnetoidrodinamica richiede che la frequenza di collisioni fra le particelle sia abbastanza elevata da permettere il raggiungimento di una distribuzione di Maxwell per le particelle componenti il fluido o il plasma.
Il nucleo fluido della Terra e di altri pianeti è ritenuto produrre, tramite meccanismi interpretabili all’interno della magnetoidrodinamica, il campo magnetico terrestre su tempi molto più lunghi del tempo di diffusione resistiva. Questi fenomeni sono noti come dinamo, in analogia alla dinamo in elettrotecnica. Fenomeni simili alla dinamo sono ritenuti essere molto importanti anche per la dinamica soggiacente alla formazione delle aurore.
[49] Un solenoide è una bobina di forma cilindrica formata da una serie di spire circolari molto vicine fra loro e realizzate con un unico filo di materiale conduttore. Il solenoide è uno strumento solitamente usato come induttore per lo studio e le applicazioni dell’elettromagnetismo.


[50] Il numero di Reynolds (Re) è un gruppo adimensionale usato in fluidodinamica, proporzionale al rapporto tra le forze d’inerzia e le forze viscose. Permette di valutare se il flusso di scorrimento di un fluido è in regime laminare (in corrispondenza del quale si hanno valori più bassi del numero di Reynolds) o turbolento (in corrispondenza del quale si hanno valori più elevati del parametro). Tale passaggio tra regime laminare e regime turbolento può essere previsto sfruttando il diagramma di Moody, con il quale può essere calcolato il coefficiente di attrito viscoso a partire dai valori del numero di Reynolds e della scabrezza relativa. Fu concepito dall’autore nel 1883 eseguendo per la prima volta in modo sistematico esperimenti sul flusso all’interno di tubi a sezione circolare trasparente ad asse rettilineo nel quale circolava un flusso a portata costante, nel quale, per mezzo di un ago, veniva iniettato un colorante in modo da evidenziare il regime di flusso.
Come spiegato in seguito, i valori del numero di Reynolds sono da considerarsi “bassi” o “elevati” relativamente ad uno specifico sistema, in cui siano fissate:
  • la geometria del corpo      investito dal flusso;
  • la natura del fluido;
  • le condizioni operative      (temperatura      e pressione)      alle quali avviene l’esperienza.
È definito numero di Reynolds critico il valore del numero di Reynolds in corrispondenza del quale si ha il passaggio da regime laminare a regime turbolento.


[51] Per vedere le pagine originali dell’IVTAN, l’Istituto Russo per le Alte Temperature, dove si parla di uno di questi generatori: http://www.ihed.ras.ru/mg/otdel6.htmb –http://www.ihed.ras.ru/mg/Pamir3U.htm

[52] In fisica, in particolare in elettromagnetismo, la legge di Faraday, anche conosciuta come legge dell’induzione elettromagnetica, legge di Faraday-Neumann o legge di Faraday-Henry, è una legge fisica che descrive il fenomeno dell’induzione elettromagnetica, che si verifica quando il flusso del campo magnetico attraverso la superficie delimitata da un circuito elettrico è variabile nel tempo. La legge impone che nel circuito si generi una forza elettromotrice indotta pari all’opposto della variazione temporale del flusso. Talvolta è detta anche legge di Faraday-Neumann-Lenz, per il fatto che la legge di Lenz è un suo corollario. Il fenomeno dell’Induzione elettromagnetica è stato scoperto e codificato in legge nel 1831 dal fisico inglese Michael Faraday ed è attualmente alla base del funzionamento dei comuni motori elettrici, alternatori, generatori elettrici e trasformatori. Assieme alla legge di Ampère-Maxwell, a essa potenzialmente simmetrica, correla i fenomeni elettrici con quelli magnetici nel caso non stazionario: entrambe sono il punto di forza del passaggio dalle equazioni di Maxwell al campo elettromagnetico.

[54]                                                         C.s.
[55] I sensori passivi, sono quelli che misurano una grandezza elettrica passiva (resistenza, capacità), alimentata da sorgenti esterne di energia.

[56] Il propene o, più comunemente, propilene è un alchene avente tre atomi di carbonio, due dei quali legati con un doppio legame.  A temperatura e pressione ambiente si presenta come un gas incolore e inodore, poco solubile in acqua, estremamente infiammabile; forma con l’aria miscele esplosive. Viene prodotto industrialmente attraverso il cracking di idrocarbui più pesanti e trova principalmente impiego come intermedio nella sintesi di altri composti chimici. Viene usato a volte anche come combustibile. La maggior parte del propene prodotto è usata per produrre il corrispondente polimero, il polipropilene. Tra i prodotti da esso derivabili si annoverano l’acrilonitrile, l’acroleina, l’acido acrilico, l’acetone e il glicole propilenico. Nel 2013 la sonda Cassini è riuscita a rilevare la presenza del propilene nell’atmosfera di Titano, il più grande dei satelliti che orbitano attorno a Saturno.

[58]                                            C.s.

[59] Le armes sismiques (Le armi sismiche) di Jeane-Pierre Petit.

[60] Ufficialmente le forze USA erano in postazione intorno a Haiti per un’esercitazione militare che simulava un intervento umanitario in Haiti. Defence launches online system to coordinate Haiti relief efforts, di Bob Brewin, Govexec.com, 15 gennaio 2010.
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