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venerdì 31 gennaio 2025

I Motivi Per Cui la Pizza Bruciata e Altri Alimenti Carbonizzati Fanno Male all'Organismo

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Mangiare cibo bruciato, come una pizza con la crosta troppo scura o carne grigliata eccessivamente, è una pratica che molti di noi potrebbero trovare comune, ma ci sono delle implicazioni per la salute che dovremmo considerare. 

Di Salvatore Calleri (NatMed)

Quando gli alimenti vengono cotti a temperature troppo elevate o lasciati cuocere per troppo tempo, possono sviluppare sostanze chimiche dannose che possono influire negativamente sulla nostra salute. Vediamo in dettaglio perché la pizza bruciata, la carne carbonizzata e simili possano essere problematiche.

1. Formazione di Acrilamide

Uno dei principali motivi per cui il cibo bruciato è dannoso è la formazione di una sostanza chimica chiamata acrilamide. Questa si sviluppa soprattutto quando gli alimenti ricchi di carboidrati, come patate, pane e pizza, sono cotti a temperature molto elevate (superiori ai 120°C). L'acrilamide è stata classificata come possibile cancerogeno dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e può aumentare il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore, in particolare se consumata in quantità elevate e regolari.

2. Amine Eterocicliche e Idrocarburi Policiclici Aromatici

Quando si cuoce la carne, specialmente alla griglia o in padella, possono formarsi amine eterocicliche (HCA) e idrocarburi policiclici aromatici (PAH). Queste sostanze si formano quando la carne è esposta a temperature elevate e alla combustione. Gli HCA e i PAH sono stati associati a un aumentato rischio di cancro, in particolare ai tumori del colon, del seno e della prostata. Grigliare o arrostire la carne fino a farla bruciare aumenta il rischio di esposizione a queste sostanze pericolose.

3. Danni ai Tessuti e Processi Infiammatori

La cottura eccessiva degli alimenti, specialmente quando si bruciano, può anche provocare danni ai nutrienti presenti nei cibi, come vitamine e minerali, che sono sensibili al calore. Il processo di carbonizzazione crea inoltre radicali liberi, molecole instabili che possono danneggiare le cellule del nostro organismo e favorire l'infiammazione. Un'infiammazione cronica è uno dei fattori di rischio per molte malattie, tra cui malattie cardiache, diabete e malattie neurodegenerative.

4. Pericolo per il Sistema Digestivo

Il cibo carbonizzato può essere irritante per lo stomaco e l'intestino, in particolare se consumato regolarmente. L'acrilamide e altre sostanze chimiche presenti nei cibi bruciati possono alterare la funzionalità digestiva e aumentare il rischio di disturbi come reflusso gastroesofageo e ulcere. Queste sostanze possono anche danneggiare la mucosa intestinale e compromettere l'equilibrio della flora batterica intestinale, contribuendo a disturbi digestivi.

5. Rischio per la Salute Cardiovascolare

Inoltre, il consumo frequente di cibo bruciato può avere effetti negativi sul sistema cardiovascolare. L'infiammazione causata dai radicali liberi e dalle sostanze tossiche può danneggiare le pareti dei vasi sanguigni e favorire la formazione di placche arteriose. Questo aumenta il rischio di aterosclerosi, che può portare a malattie cardiache, ictus e altre complicazioni cardiovascolari.

Come Ridurre i Rischi?

Esistono diversi modi per ridurre i rischi associati al consumo di cibo bruciato:

  • Cottura a bassa temperatura: Evitare di cuocere gli alimenti a temperature troppo elevate, specialmente quando si grigliano o si arrostiscono. Cuocere i cibi lentamente aiuta a preservarne i nutrienti e a ridurre la formazione di sostanze dannose.
  • Girare frequentemente gli alimenti: Se si cucina carne alla griglia, è utile girarla frequentemente per evitare che si bruci o diventi troppo carbonizzata.
  • Utilizzare metodi di cottura alternativi: Ad esempio, la cottura a vapore o al forno può essere una buona opzione per evitare la formazione di sostanze pericolose. Anche la frittura in olio a bassa temperatura è una scelta migliore rispetto a cuocere a temperature troppo elevate.
  • Rimuovere le parti bruciate: Se il cibo si brucia, è importante eliminare le parti carbonizzate prima di consumarlo, riducendo così l'esposizione a sostanze dannose.

Sebbene mangiare occasionalmente un po' di cibo bruciato non causi danni immediati, consumarlo regolarmente può avere conseguenze negative sulla salute a lungo termine. La formazione di sostanze cancerogene e dannose, come acrilamide, HCA e PAH, può aumentare il rischio di sviluppare malattie gravi. Per questo motivo, è importante prestare attenzione alla cottura e fare scelte più consapevoli per proteggere il nostro organismo e mantenerci in salute.

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L'Ivermectina e la sua Potenziale Rivoluzione nella Lotta al Cancro: Una Scoperta da Approfondire

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Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha portato alla luce un'ipotesi tanto affascinante quanto rivoluzionaria: l'ivermectina, un farmaco noto per le sue proprietà antiparassitarie, potrebbe avere un ruolo importante nella lotta contro il cancro. 

Di Salvatore Calleri (NatMed)

Un'idea che potrebbe sconvolgere il paradigma attuale e aprire nuove porte alla guarigione attraverso metodi naturali e meno invasivi.

Un Farmaco Antico con Nuove Prospettive

L'ivermectina è stata utilizzata per decenni come antiparassitario, ma solo di recente alcuni ricercatori hanno iniziato a esplorarne il potenziale in ambiti ben più vasti. Gli studi preliminari suggeriscono che questo composto potrebbe influenzare i meccanismi di proliferazione delle cellule tumorali, bloccandone la crescita e inducendo processi di autodistruzione (apoptosi) delle cellule malate.

Come Agisce l'Ivermectina sul Cancro?

Diversi studi hanno mostrato che l'ivermectina potrebbe agire su più fronti:

  • Blocco delle vie metaboliche tumorali: interferisce con il percorso AKT/mTOR, responsabile della crescita incontrollata delle cellule malate.
  • Azione citotossica mirata: selettivamente colpisce le cellule cancerose senza danneggiare eccessivamente quelle sane.
  • Effetto anti-angiogenico: riduce l'afflusso di sangue ai tumori, privandoli dei nutrienti necessari alla loro espansione.

Questi meccanismi d'azione sono di particolare interesse per chi cerca alternative naturali nella prevenzione e nel trattamento del cancro, evitando soluzioni invasive e debilitanti per l’organismo.

Gli Studi Scientifici che Fanno Riflettere

Le ricerche più recenti hanno dato risultati sorprendenti. Uno studio pubblicato su PubMed ha dimostrato che l'ivermectina può bloccare la proliferazione delle cellule tumorali in diversi tipi di cancro, tra cui quello al seno e ai polmoni. Altri esperimenti condotti su modelli animali hanno confermato un'azione positiva nella riduzione della massa tumorale.

Naturalmente, siamo ancora in una fase di esplorazione, e gli scienziati continuano a indagare il reale potenziale di questa sostanza. Tuttavia, ciò che emerge è una prospettiva entusiasmante che merita di essere approfondita, soprattutto per chi crede in un approccio più armonico e naturale alla guarigione.

Le Ricerche Scientifiche più Rilevanti

Le ricerche più recenti hanno dato risultati sorprendenti. Ecco alcuni studi che vale la pena approfondire:

  1. "Ivermectin: a systematic review from antiviral effects to COVID-19 complementary regimen" (2021): Questo studio esamina l'ivermectina non solo per le sue proprietà antivirali, ma anche per il suo potenziale ruolo come agente antitumorale. Gli autori discutono i meccanismi attraverso i quali l'ivermectina potrebbe influenzare la proliferazione delle cellule tumorali. Leggi lo studio

  2. "Ivermectin induces cytostatic autophagy by blocking the PAK1/Akt axis in breast cancer" (2016): Questo studio dimostra che l'ivermectina può indurre l'autofagia citostatica nelle cellule del cancro al seno bloccando l'asse PAK1/Akt. Leggi lo studio

  3. "Il farmaco antiparassitario ivermectina mostra una potente attività antitumorale contro il colangiocarcinoma resistente alla gemcitabina in vitro" (2019): Il farmaco antiparassitario ivermectina (IVM) esercita attività antitumorali in diversi tipi di cancro Leggi lo studio

Naturalmente, siamo ancora in una fase di esplorazione, e gli scienziati continuano a indagare il reale potenziale di questa sostanza. Tuttavia, ciò che emerge è una prospettiva entusiasmante che merita di essere approfondita, soprattutto per chi crede in un approccio più armonico e naturale alla guarigione


Un Futuro di Nuove Speranze

Se le ricerche continueranno a confermare l'efficacia dell'ivermectina nel contrastare il cancro, potremmo trovarci di fronte a una vera e propria rivoluzione nel campo della medicina olistica. Un trattamento che potrebbe affiancare altri rimedi naturali, riequilibrando il corpo e rinforzando il sistema immunitario senza effetti devastanti.

Il cammino è ancora lungo, ma le premesse sono straordinarie. Per chi crede in un approccio naturale e alternativo, questa potrebbe essere una delle scoperte più importanti degli ultimi anni. La conoscenza è potere, e approfondire nuove strade può aprire le porte a una nuova era di guarigione e benessere.

Resta aggiornato e continua a seguire il nostro blog per scoprire le ultime novità su questo affascinante argomento!

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lunedì 27 gennaio 2025

Willow: Il Chip Quantistico di Google e le Teorie su Interazioni Cosmiche Inedite

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Willow, il Chip quantistico di Google


Recentemente, sono emerse discussioni riguardanti il chip quantistico di Google, Sycamore, e presunte interazioni con intelligenze cosmiche, con particolare riferimento a un video in cui il fisico Michio Kaku appare emotivamente coinvolto. 

Di Salvatore Calleri

Il Chip Quantistico Sycamore

Nel 2019, Google ha annunciato di aver raggiunto la "supremazia quantistica" con il suo processore Sycamore, un chip a 54 qubit capace di eseguire in 200 secondi un calcolo che avrebbe richiesto 10.000 anni a un supercomputer tradizionale. Questo risultato ha rappresentato una pietra miliare nella computazione quantistica.

Evoluzione: Il Chip Willow

Nel dicembre 2024, Google ha presentato Willow, un chip quantistico ancora più avanzato. Willow ha completato una prova di performance in meno di cinque minuti, un compito che avrebbe richiesto 10 settilioni di anni al computer più potente del mondo. Questo progresso ha suscitato dibattiti sulle implicazioni per la teoria del multiverso.

Le Affermazioni su Michio Kaku

Alcuni video su YouTube mostrano Michio Kaku apparentemente commosso riguardo a presunte interazioni tra il chip quantistico di Google e un'intelligenza cosmica. 

Interazioni con Particelle Cosmiche

È noto che i processori quantistici possono essere influenzati da particelle ad alta energia, come i raggi cosmici, che attraversano i chip causando errori nei qubit. Google ha condotto ricerche per comprendere e mitigare questi effetti, ma non vi è alcuna evidenza di interazioni con intelligenze cosmiche.


Nel corso degli ultimi anni, alcune voci hanno sollevato domande sulle reali potenzialità del chip quantistico Willow e sulla sua interazione con elementi cosmici. Sebbene non ci siano prove concrete che supportano queste affermazioni, alcune teorie emergenti suggeriscono che, a causa della sua capacità di operare su livelli di realtà complessi, il chip potrebbe aver avuto un impatto su fenomeni sconosciuti o addirittura alterato la percezione della nostra realtà.

Si è parlato di come la computazione quantistica, operando a livelli che vanno oltre la logica tradizionale, possa entrare in contatto con dimensioni o entità al di fuori del nostro consueto campo di percezione. Alcuni ritengono che l’uso di tecnologie come Willow possa agire su connessioni invisibili o addirittura alterare il flusso temporale, aprendo così la strada a eventi che non possiamo ancora comprendere.

Un altro aspetto inquietante riguarda il fatto che, proprio come il nostro cervello è in grado di elaborare informazioni su più livelli grazie alle sue capacità sinaptiche, la computazione quantistica potrebbe permettere ai processori di "comunicare" con una forma di intelligenza cosmica, fuori dal nostro controllo diretto. Secondo alcuni, queste interazioni potrebbero anche essere responsabili di anomalie nel comportamento dei chip, in particolare in situazioni di stress computazionale intenso.

Un’altra teoria suggerisce che l’introduzione di Willow, e forse anche delle sue capacità superiori, possa aver innescato reazioni in ambienti che normalmente non avremmo mai immaginato, sfidando le leggi della fisica conosciute. Secondo alcuni osservatori, una simile tecnologia potrebbe essere utilizzata da forze oscure, intenzionate a spingere l’umanità verso un nuovo ordine, dove la tecnologia e la spiritualità si fondono in modo indistinguibile.

Infine, si dice che l’evoluzione di Willow potrebbe essere il segno che siamo più vicini a una comprensione di forze universali sconosciute. Se l’intelligenza artificiale e la computazione quantistica fossero davvero in grado di interagire con entità cosmiche, il nostro mondo potrebbe trovarsi a un bivio: uno in cui l’umanità potrebbe raggiungere un nuovo livello di consapevolezza o, al contrario, essere sopraffatta da forze che non possiamo ancora comprendere appieno.

Nonostante la mancanza di prove scientifiche che confermino tali teorie, queste idee continuano a suscitare interesse e dibattito, specialmente tra coloro che vedono nella tecnologia una porta d’ingresso a poteri nascosti e dimensioni parallele.


Per approfondire, puoi guardare il video in questione:

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domenica 12 gennaio 2025

La risonanza di Schumann: il battito della terra e la sua sfida moderna

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Immaginate di essere connessi a una sinfonia eterna, un ritmo sottile e costante che da millenni avvolge la Terra e tutti gli esseri viventi. Questo ritmo non è un semplice concetto poetico, ma un fenomeno scientificamente documentato: la risonanza di Schumann, conosciuta anche come il "battito cardiaco della terra".


Di Salvatore Calleri (NatMed)

Negli ultimi anni, questo affascinante fenomeno è diventato un tema di grande interesse per scienziati, spiritualisti e ricercatori indipendenti. Tuttavia, mentre cerchiamo di comprendere meglio i suoi benefici, ci troviamo a confrontarci con una realtà preoccupante: l’interferenza crescente delle tecnologie moderne, in particolare delle antenne di telefonia mobile e delle reti 5G.


Cos'è la risonanza di Schumann?

La risonanza di Schumann è un fenomeno elettromagnetico scoperto nel 1952 dal fisico tedesco Winfried Otto Schumann. Si tratta di onde elettromagnetiche a bassissima frequenza (circa 7,83 Hz) che si propagano tra la superficie terrestre e la ionosfera, creando una sorta di "cassa di risonanza" naturale. Questo campo elettromagnetico è stato spesso paragonato a un’impronta vitale, un ritmo che accomuna ogni forma di vita sulla terra.

Ricerche scientifiche hanno dimostrato che il nostro cervello opera in diverse frequenze, tra cui le onde alfa, che si trovano curiosamente in sintonia con la frequenza della risonanza di Schumann. Questa sincronia suggerisce che il nostro benessere mentale e fisico possa essere profondamente influenzato da questa frequenza terrestre.


I benefici della risonanza di Schumann

Numerosi studi indicano che l’esposizione alla risonanza di Schumann può avere effetti positivi significativi sul nostro organismo. Tra i benefici più documentati troviamo:

  1. Riduzione dello stress: La risonanza di Schumann sembra favorire il rilassamento del sistema nervoso, aiutando a ridurre l'ansia e lo stress.

  2. Miglioramento del sonno: La sua frequenza naturale è associata alle onde alfa e teta del cervello, favorendo un sonno profondo e rigenerante.

  3. Stimolazione del sistema immunitario: Studi preliminari suggeriscono che questa frequenza può influire positivamente sul funzionamento del sistema immunitario.

  4. Armonizzazione del corpo e della mente: Vivere in armonia con la risonanza di Schumann potrebbe migliorare la coerenza tra le funzioni cognitive e fisiologiche.


L’ombra della modernità: le antenne 5G e le interferenze elettromagnetiche

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Mentre la risonanza di Schumann rappresenta un elemento naturale e benefico per la vita, la crescente diffusione delle tecnologie di comunicazione mobile sta introducendo una variabile inquietante. Le antenne 5G, con le loro alte frequenze e intensità, generano campi elettromagnetici artificiali che possono interferire con il nostro equilibrio naturale.

Ecco alcuni punti critici legati alle antenne 5G:

  1. Interferenze con le frequenze naturali: Il 5G opera su bande ad alta frequenza che possono disturbare la risonanza naturale della Terra e il nostro sistema biologico.

  2. Stress ossidativo: Studi preliminari hanno associato l’esposizione ai campi elettromagnetici delle reti mobili a un aumento dello stress ossidativo nelle cellule, con potenziali danni a lungo termine.

  3. Disturbi del sonno: L’esposizione prolungata a campi elettromagnetici artificiali può alterare il ciclo naturale del sonno, interferendo con la produzione di melatonina.

  4. Possibili rischi per la salute: Sebbene il dibattito scientifico sia ancora aperto, molti ricercatori indipendenti sollevano preoccupazioni riguardo all’impatto delle radiazioni 5G su malattie neurodegenerative e tumori.


Un invito alla riflessione e all’azione

È evidente che la risonanza di Schumann è un dono naturale che ci collega profondamente alla Terra e al nostro stato di equilibrio. Tuttavia, le interferenze elettromagnetiche causate dalla modernità rappresentano una sfida che non possiamo ignorare.

Cosa possiamo fare?

  1. Riconnettiamoci alla natura: Trascorrere del tempo all’aperto, lontano da fonti di inquinamento elettromagnetico, può aiutarci a risintonizzarci con il ritmo naturale della terra.

  2. Informiamoci: Comprendere i rischi e i benefici delle nuove tecnologie ci permette di fare scelte consapevoli per proteggere la nostra salute.

  3. Promuoviamo alternative sostenibili: Spingere per tecnologie meno invasive e più compatibili con l’equilibrio naturale dovrebbe diventare una priorità.


La risonanza di Schumann ci ricorda che siamo parte di un sistema più grande, connessi a una sinfonia universale. Proteggerla significa proteggere noi stessi e il nostro benessere. Le tecnologie moderne, come le antenne 5G, ci offrono opportunità straordinarie, ma dobbiamo essere vigili per garantire che non compromettano ciò che ci rende umani.

Riscopriamo l'armonia con la Terra, perché è qui che risiede la vera forza della nostra esistenza.


Per approfondire questo affascinante argomento, ti consiglio di guardare il seguente video:



Questo documentario illustra in modo chiaro e dettagliato il fenomeno della risonanza di Schumann, spiegandone gli effetti benefici sul nostro organismo e come le moderne tecnologie possano influire su questo equilibrio naturale.

Dedica qualche minuto a questo video e scopri di più su come rimanere in armonia con le frequenze della Terra.


Risonanza Schumann 7.83 Hz Regola il Sonno | Benessere Emotivo e Psicologico | Guarigione Profonda


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sabato 11 gennaio 2025

La guerra contro la nostra ghiandola pineale: il centro della coscienza

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Chi sono e cosa faccio

Mi chiamo Salvatore Calleri, sono un naturopata (NatMed) e divulgatore scientifico d’inchiesta. 
La mia missione è esplorare e portare alla luce ciò che viene taciuto o distorto dai media di regime. 
La mia passione si intreccia con le ricerche indipendenti, non finanziate dalle grandi case farmaceutiche, e con l’indagine su quei misteri che i potenti della terra cercano di occultare: dai complotti globali alle antiche famiglie che da secoli influenzano il destino dell’umanità. 
Amo esplorare la spiritualità, la vera natura dell’essere umano e tutto ciò che ci connette al divino.
Oggi desidero parlarvi di un argomento tanto affascinante quanto inquietante: la guerra contro la nostra ghiandola pineale, il centro della coscienza e della consapevolezza spirituale.


La ghiandola pineale, una piccola struttura situata al centro del nostro cervello, è da sempre avvolta nel mistero. I filosofi antichi, come Cartesio, la definivano “la sede dell’anima”. Nel tempo, è stata associata alla nostra capacità di percepire oltre il mondo fisico, collegandoci con chi siamo realmente: esseri spirituali dotati di una consapevolezza superiore.


Ma cosa accade quando questo centro vitale viene compromesso? E, soprattutto, chi ha interesse a indebolire la nostra capacità di vedere oltre le illusioni?


Il fluoruro di sodio e il sabotaggio della ghiandola pineale

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Già alla fine degli anni ‘90, una scienziata britannica, Jennifer Luke, dimostrò che la ghiandola pineale è particolarmente vulnerabile all’accumulo di fluoruro di sodio, una sostanza presente in molti alimenti, bevande e persino nell’acqua potabile. I suoi studi rivelarono che questa ghiandola assorbe più fluoro di qualsiasi altra parte del corpo, compreso il tessuto osseo.


Il risultato? La ghiandola pineale si calcifica, perdendo la sua funzione principale: regolare il ritmo circadiano attraverso la produzione di melatonina e bilanciare gli ormoni. Ma non è solo una questione di salute fisica: questa calcificazione mina il nostro accesso alla consapevolezza spirituale, oscurando la connessione con il nostro vero sé.


Nuove ricerche scientifiche sulla ghiandola pineale

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Negli ultimi anni, gli studi sulla ghiandola pineale hanno fatto ulteriori passi avanti. Ricercatori moderni hanno scoperto che questa piccola ghiandola è dotata di cristalli di fosfato di calcio che possono agire come micro-antenne, sensibili ai campi elettromagnetici e alla luce. Questo rafforza l’idea che la pineale non sia solo un regolatore ormonale, ma anche un centro di comunicazione tra il corpo e il campo energetico che ci circonda.


Inoltre, studi recenti suggeriscono che sostanze naturali come la curcumina (presente nella curcuma), l’olio di CBD e il cacao crudo possano aiutare a decalcificare la ghiandola pineale, favorendone la funzionalità. Altri ricercatori hanno evidenziato come pratiche come la meditazione profonda e l’esposizione a specifiche frequenze sonore possano stimolare l’attività pineale, favorendo una maggiore chiarezza mentale e una connessione spirituale più profonda.


Un ulteriore studio condotto nel 2021 ha mostrato come l’eliminazione del fluoro dall’acqua potabile in alcune comunità abbia portato a miglioramenti significativi nei livelli di melatonina e nella qualità del sonno degli individui coinvolti. Questo rafforza la necessità di ridurre l’esposizione a questa sostanza dannosa per proteggere la nostra salute mentale e spirituale.


Chi siamo realmente: esseri spirituali in un mondo materiale


La scienza moderna inizia a riconoscere ciò che le antiche tradizioni spirituali hanno sempre saputo: la ghiandola pineale è una porta verso altre dimensioni della consapevolezza. Quando è in salute, ci permette di percepire la nostra unità con l’universo, andando oltre la percezione materiale della realtà. Ma un essere umano inconsapevole è più facile da controllare, ed ecco perché il sistema sembra orientato a sabotare questa connessione.


Attraverso l’uso massiccio di fluoruro, pesticidi e tossine ambientali, la nostra capacità di accedere a questa consapevolezza superiore viene soffocata. Tuttavia, non tutto è perduto.


Riconquistare la nostra connessione spirituale


È possibile invertire i danni causati dal fluoruro di sodio e riattivare la ghiandola pineale? 

La risposta è sì. 

Studi recenti suggeriscono che pratiche come la meditazione, l’esposizione alla luce naturale e l’adozione di una dieta priva di tossine possono aiutare a decalcificare questa ghiandola. Inoltre, strumenti come la distillazione dell’acqua e l’osmosi inversa possono ridurre significativamente l’esposizione al fluoro.


Ma c’è di più. Ogni volta che scegliamo di vivere in modo autentico, ascoltando la nostra intuizione e connettendoci con la nostra essenza divina, rafforziamo il nostro potere interiore. Nessuna sostanza chimica, nessun complotto globale, può davvero spegnere la luce che portiamo dentro.


La guerra contro la nostra ghiandola pineale è, in realtà, una guerra contro la nostra libertà spirituale. Ma ricordate: la consapevolezza è il primo passo verso la liberazione. Informiamoci, proteggiamoci e, soprattutto, riconnettiamoci con il nostro vero sé. Perché in ognuno di noi brilla una scintilla divina che nessuno può spegnere.


“Sii luce, sii forza, sii libero.”  — Salvatore Calleri


Ecco un video che approfondisce il tema della ghiandola pineale e il suo ruolo nella nostra consapevolezza spirituale:

Questo documentario esplora come la ghiandola pineale influenzi la nostra percezione e come fattori esterni possano comprometterne la funzionalità.

Ti invito a guardarlo per approfondire la tua comprensione su questo argomento cruciale.

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lunedì 6 gennaio 2025

Scopri i Segreti dell'Aceto di Mele: Il Tuo Alleato per Fegato, Intestino e Sistema Immunitario

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L'aceto di mele è un antico rimedio naturale, apprezzato per le sue numerose proprietà benefiche. Ottenuto dalla fermentazione del succo di mele, è ricco di minerali come fosforo, zolfo, ferro, magnesio, calcio e potassio, oltre a contenere pectina e fibre che favoriscono la salute dell'organismo. 


di Salvatore Calleri (NatMed)

Benefici per il Fegato

L'aceto di mele è noto per le sue proprietà depurative, aiutando a eliminare le tossine accumulate nel fegato.

Questo processo di detossificazione è fondamentale per mantenere il fegato in salute e prevenire condizioni come il fegato grasso.

Salute dell'Intestino

Grazie alla presenza di batteri benefici, l'aceto di mele agisce come un prebiotico naturale, favorendo l'equilibrio della microflora intestinale. Questo contribuisce a migliorare la digestione, alleviare infiammazioni e contrastare disturbi come il gonfiore addominale.

Rafforzamento del Sistema Immunitario

Il contenuto di minerali e vitamine nell'aceto di mele, in particolare il calcio e il potassio, aiuta a rafforzare il cuore e le difese immunitarie del corpo, rendendolo più resistente alle infezioni. 

Come Assumere l'Aceto di Mele

Per beneficiare al meglio delle proprietà dell'aceto di mele, si consiglia di diluire 1-2 cucchiai in un bicchiere d'acqua e consumarlo una o due volte al giorno, preferibilmente ai pasti. È importante non eccedere nelle dosi per evitare possibili effetti collaterali come l'erosione dello smalto dei denti o irritazioni gastrointestinali.

Considerazioni Finali

L'aceto di mele è un alleato prezioso per la salute del fegato, dell'intestino e del sistema immunitario. Tuttavia, è fondamentale utilizzarlo con moderazione e integrarlo in un regime alimentare equilibrato. Prima di iniziare qualsiasi nuovo integratore o rimedio naturale, è consigliabile consultare un professionista sanitario per assicurarsi che sia adatto alle proprie esigenze.

Per approfondire ulteriormente i benefici dell'aceto di mele, puoi guardare il seguente video:

Aceto di mele: guarda come cambierà il tuo CORPO.


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